Ombrelli ed Igloos
Di Tom Condon
Traduzione di Marina Pierini
Un giorno, l’autore francese André Malraux chiese ad un vecchio sacerdote cosa aveva appreso della natura umana, dopo aver trascorso la sua vita ad ascoltare confessioni. Il sacerdote rispose: “fondamentalmente, non esistono adulti.” Anche se è una visione triste dell’umanità, c’è una verità in questa frase.
Sigmund Freud un giorno ha definito l’ego come il “principio di realtà”, volendo dire che esso conserva l’impronta di chi noi siamo e di ciò che è reale. L’ironia è che la visione del mondo del nostro ego si è formata durante l’infanzia e che la maggior parte di noi ha perduto nel tempo questa comprensione iniziale. La parte di noi, che precedentemente aveva definito la realtà, oggi a volte la deforma, così da trasformare l’ego nel “principio di non realtà”.
Il nostro ego è più giovane del resto di noi stessi. Alcune delle nostre percezioni, prima di divenire adulti, sono filtrate da occhi che vedono il mondo per come è. Quando alcuni lasciano il loro villaggio per andare in una grande città, anni dopo continuano ad essere tesi quando sentono il suono della sirena di un’ambulanza; in un piccolo paese, l’ambulanza viene sempre per qualcuno che noi conosciamo. Nella trance del nostro tipo dell’enneagramma, noi facciamo qualcosa di simile; reagiamo al mondo passato continuando a vivere nel presente.
Se passeggiate in una città dopo una pioggia pomeridiana, potreste osservare persone che hanno ombrelli aperti anche un’ora dopo che la pioggia ha smesso di cadere. E’ come se gli ombrelli fossero delle protezioni contro la memoria della pioggia o il credere che possa piovere ancora.
E’ importante comprendere che la parte compulsiva ed eccessiva del nostro tipo dell’enneagramma è una difesa, un ombrello che ci protegge dal ricordo di circostanze passate. Le distorsioni del nostro stile persistono ancora perché inconsciamente reagiamo ad un’ epoca passata.
Questo perché noi non comprendiamo il nostro divenire grandi. A meno che non lavoriamo su noi stessi, abbiamo la tendenza a ripetere quello che non è stato compiuto nella nostra storia, spesso in maniera nascosta e sottile. I vecchi temi, i legami, i conflitti e le relazioni sono ripetuti di continuo e ricoprono il presente come l’acqua di un lago.
La maggior parte dei modelli di sviluppo del bambino aderiscono alla “teoria del bonsai”, secondo la quale un bambino cresce dritto come un albero fino a che non incontra un trauma o un ostacolo. Allora, come un bonsai, lui “si piega di lato” nel tentativo inconscio di spingere diritto, in un mondo che non lo consente.
Certi Otto, per esempio, hanno vissuto una infanzia dolorosa nella quale sono stati regolarmente picchiati, abusati verbalmente o apertamente trascurati. Tipicamente, il bambino varca la soglia nel momento in cui per lui diviene insopportabile restare aperto e vulnerabile. Qualcosa in lui si ferma ed egli si riprometterà fermamente che nessuno lo farà più soffrire così.
Un bambino non può controllare gli eventi esteriori, ma solo le sue esperienze interiori; un giovane Otto minacciato mobilita esageratamente la sua volontà, per creare una barriera protettrice di forza. La debolezza è pericolosa, dunque egli impara a sopprimerla, a vederla negli altri e non in se stesso. Controllare la vulnerabilità diventa una competenza che egli pratica, fino a che essa diventa inconsapevole come il semplice chiudere la porta.
Un voto di auto-protezione, fatto nel corso della infanzia, è assoluto tanto quanto un voto religioso e obbliga ad osservarlo per tutta la vita. All’epoca in cui quella valutazione si è resa necessaria, la scelta di bloccare una parte della sua psiche è basata su delle informazioni limitate; il bambino di fatto non ha tutte le informazioni riguardo ciò che ha deciso. Il giuramento di non essere mai più ferito da chicchessia è una generalizzazione eccessiva e formata attivamente, ma può essere applicata con grande determinazione durante tutta la vita da adulto.
Alcuni Nove hanno appreso durante l’ infanzia ad accontentarsi di molto poco, i Sette fantasticano su futuri gioiosi per sfuggire ad insolubili pene familiari, i Cinque si chiudono per sfuggire a genitori confusi che chiedono l’eccessiva soddisfazione delle loro necessità ma inconsciamente, tali desideri si trasformano in un insieme di difese, che più tardi vivono in modo autonomo.
Paddington uno dei primi esploratori dell’ Antartico, attraversava un giorno un mare di ghiaccio quando un “blizzard” (un forte vento) si alzò improvvisamente. Fu forzato a costruire un igloo ove potersi rifugiare, in attesa che la tempesta cessasse, di lì a qualche settimana.
Dopo alcuni giorni passati in sicurezza nell’igloo, Paddington cominciò ad osservare che le pareti interne gli sembravano più vicine. All’inizio, pensò che potesse trattarsi di un’allucinazione, ma a poco a poco si rese conto che era vero che le pareti dell’ igloo si gonfiavano e che la struttura si richiudeva gradualmente su lui.
Paddington si rese conto, alla fine, che l’umidità del suo respiro formava strati fini di ghiaccio sulle pareti. Ogni volta che espirava, il freddo faceva congelare il suo respiro, il che rendeva le pareti dell’igloo un po’ più spesse. Se ciò fosse continuato, le pareti avrebbero potuto crescere fino al punto da occupare tutto lo spazio destinato al suo corpo. Il desiderio di sopravvivenza e di sicurezza di Paddington gli aveva fatto costruire uno schermo difensivo che si trasformava lentamente in bara.
L’ Enneagramma descrive nove immaginari tipologie di igloo interiori, nove schermi psicologici, che costruiamo per sfuggire alle tempeste dell’ infanzia. L’ ironia è che ciò che ci ha salvati una volta rappresenta oggi il nostro problema. Le difese che ci hanno protetto un tempo sono ora, esattamente, le nostre difficoltà. Difendendoci contro il passato, ci difendiamo esageratamente contro il presente.
Se, in origine, costruire queste difese aveva perfettamente senso, oggi ci proteggiamo contro le tempeste della nostra memoria, spesso riproducendole nel presente. Nella trance della nostra personalità creiamo allo stesso tempo il problema e la difesa, la tempesta e l’igloo. Paradossalmente, il nostro mezzo principale di evitare la sofferenza è quella di ricrearla.
Una volta, durante un ritiro spirituale, un uomo eccentrico chiamato David indossava una t-shirt sulla quale era scritto:” Non chiamatemi Bob! ” Evidentemente “Bob” era l’odiato soprannome di David da bambino ma ovviamente nessuno lo avrebbe mai saputo, senza il messaggio sulla t-shirt.
In un modo facilmente prevedibile, qualcuno fu incapace di resistere al fatto di chiamarlo Bob e
in modo altrettanto prevedibile, David esplose di rabbia e fece traboccare la sua collera. Anche se il comportamento di David fu insolito, facciamo tutti cose come questa, quando affrontiamo circostanze nuove e le trasformiamo con la nostra storia e la nostra trance. Creiamo tempeste familiari per mettere in azione e giustificare le nostre difese; facciamo si che il presente somigli al passato, per avere una ragione per fare ciò che facciamo meglio.
Osservando i meccanismi più rigidi del suo enneatipo, una donna scherzò: “Se non dovessi riuscire nel mio lavoro attuale, sembra che potrei trovare un lavoro nella fabbricazione di gabbie.” A volte le difese del nostro ego possono somigliare a gabbie elaborate, costruite per tenerci lontani dal mistero della vita. Abbiamo acquisito le nostre difese per buone ragioni e di conseguenza finiamo col pensare che abbiamo buone ragioni per conservarle.
La grande domanda è: cosa ci offrono veramente le nostre difese e quanto ci costano? Cambiare può sembrare costoso, ma spesso restare uguali costa ancora di più.
La comodità della nostra armatura.
Un giorno, la terapeuta svizzera, Marie Louise Von Franz, teneva una conferenza sulle applicazioni della psicologia Junghiana. Diceva che tutte le donne avevano un piccolo demone immaginario appollaiato sulla loro spalla destra, che diceva loro tutto il giorno delle cose negative. Appena la donna provava a passare all’azione, cercava di affermare sé stessa o di fare qualcosa di nuovo, il piccolo demone diceva: ” Non puoi farlo, tu non sei che una donna. Tu non ci arriverai mai, non sei che una donna.”
Quando la Von Franz ebbe completato la sua storia, una giovane donna agitata nel pubblico alzò la mano e disse: “E’ completamente vero! Io ho un piccolo demone che dice sempre questo! Lo odio! Potete darmi una tecnica terapeutica per ucciderlo? “. Von Franz rispose: ” No, no, no, non avete compreso! È impossibile ucciderlo. E’ una parte di voi. Nessuno può uccidere i suoi piccoli demoni, tutto ciò che possiamo fare è educarli.”
Attraverso varie modalità, l’Enneagramma ci sfida ad istruire i nostri ” piccoli narratori di storie”. Ci pone davanti ad una domanda: come aggiornare il nostro modello del mondo ed iniziare a vivere una nuova storia? Ciò può volere dire imparare ad essere meno sulla difensiva, aprirsi più interamente al presente, lasciare che sia la realtà a raccontare la sua grande storia al mondo interiore, perché la nostra vera storia personale deve ancora essere scritta.
Le persone che iniziano a studiare l’Enneagramma si chiedono spesso se è possibile cambiare completamente stile di personalità. Chiedono: ” So che sono un Sette; ma un giorno potrei diventare un Due?
Nello stesso modo in cui non possiamo cambiare la nostra nazionalità di nascita, il nostro tipo di base, nell’Enneagramma, resta lo stesso. Non cesserete mai di percepire il mondo attraverso lo stesso filtro di base; la vostra fisiologia e la chimica del vostro corpo esprimeranno sempre il vostro stile e nessun altro. I vostri pensieri andranno sempre in una certa direzione e le vostre forze continueranno ad essere indirizzate in tal senso.
Quando si chiese al poeta Robert Frost perché continuava a scrivere in rime, anche se non erano più di moda, egli rispose che scrivere una poesia non strutturata gli sembrava come ” giocare al tennis senza la rete”. Frost aggiunse che ” la libertà è quella di sentirsi comodi sotto la propria armatura.” e di aver trovato una grande libertà nelle costrizioni della rima.
Sebbene possiate lavorare sugli eccessi del vostro enneatipo non potete sfuggire interamente alla vostra personalità. Non c’è nessuna possibilità che io smetta di essere un americano o che il mio amico Werner possa smettere di essere uno svizzero, ma possiamo diventare ambedue migliori, indipendentemente dalla nostra nazionalità.
Anche se non possiamo sfuggire in modo permanente al nostro tipo, vi sono, sorprendentemente, solo pochi elementi che non possiamo cambiare. Se ci lavorate, potete cambiare il vostro stile trasformandolo da una gabbia che limita ad una armatura elastica. I doni e le risorse che sono racchiusi nei vostri comportamenti, anche i più nevrotici, possono essere svincolati, liberati e trasformati.
Quando riducete le difese della vostra personalità, diventate più flessibili e vi liberate dalla tendenza a considerare il mondo in un solo modo. Sviluppate un repertorio più ampio di comportamenti e reagite in modo meno compulsivo, meno difensivo e meno “nazionalista”. Aumentate la vostra capacità di assorbire vari tipi d’ informazione e scoprite numerose opzioni per gestire la vostra vita.
Vi svegliate anche dal cattivo (o buon) sogno che consiste nel non essere altro che la vostra “immagine di sé”; abbandonate i vostri ruoli di difesa e le vecchie identità, che non hanno più molto a che vedere con ciò che siete ora. Poiché portate l’armatura della vostra personalità meno stretta, il vostro ” Io” essenziale ha più spazio; ciò che emerge è la vostra individualità profonda ed il senso del vostro cuore.
Ci sono, inoltre, risorse che vengono sviluppate proprio a causa delle vostre difese, capacità che emergono naturalmente dal lavoro sulle tendenze nevrotiche del vostro enneatipo. I Tre, che sono propensi a mentire, accordano un valore speciale all’onestà. I Sei spaventati apprendono più che gli altri il valore del coraggio. I Quattro insoddisfatti sono coloro che comprendono meglio la soddisfazione. Gli otto guerrieri finiscono con l’amare la pace.
L’ Enneagramma è uno strumento straordinario per la diagnosi di problemi generali o specifici. Lo studio dello stile di personalità ci mostra le nostre difese ed i nostri limiti, con dettagli penetranti e suggerisce numerose ragioni per le quali non otteniamo sempre ciò che vogliamo. In generale la vita quotidiana è un’occasione meravigliosa di diagnosi. Quando le nostre azioni creano della sofferenza, quando c’è una differenza tra le nostre intenzioni ed il risultato, allora siamo messi a confronto con la necessità di cambiare.
Alcune persone sono già sulla via del cambiamento e la necessità di lavorare su se stessi è ovvia per loro. Altri, che non avevano prima interesse per la psicologia, trovano che l’ Enneagramma li invita ad esaminare la loro vita ed a conoscersi meglio. Osservati dall’esterno appaiono forse coronati dal successo e ben adattati al mondo ma essi intuitivamente sanno che hanno rinchiuso parti di sé, per adattarsi alle tempeste dell’ infanzia.
Nessuno ha la necessità di rivedere completamente la sua mappa del mondo. La quantità di ciò che si deve cambiare dipende generalmente dall’importanza della sofferenza, dal punto nel quale il vostro igloo si è trasformato in una bara. Alcune delle vostre difese sono, forse, soltanto un po’ fastidiose, mentre altre vi ostacolano considerevolmente.Le difese della vostra personalità interferiscono, forse, solo con una parte della vostra vita. Ad esempio, la vostra carriera può andare bene ma le vostre relazioni possono essere disturbate, o viceversa. O forse il lavoro va bene perché non siete mai a casa. O forse la vostra vita di famiglia felice svela difese che mantenete contro quelli che gradite.
A prima vista, alcuni tipi dell’ Enneagramma sembrano avere deboli motivazioni a cambiare. Gli Uno, i Quattro ed i Sei vivono trance relativamente scomode, mentre i Sette ed i Nove hanno difese che negano o riducono al minimo la sofferenza. I Tre possono guadagnare molto denaro con le loro preoccupazioni per il successo; con la loro facilità di vivere, i Nove spesso campano a lungo. Alcuni Otto si dicono felici delle modalità del loro stile che gli consente di accedere al potere.
Se scoprite che il vostro tipo vi piace, mancate l’obiettivo. La domanda rimane :Come vi difendete? Quanto vi costa? Quale importanza ha?
Siccome allevare bestiame aveva cessato d’ essere vantaggioso, il proprietario di un ranch nell’ Ovest americano aveva deciso di utilizzare in modo diverso il suo vasto terreno. All’inizio scavò un foro gigantesco nei pressi di un fiume lì vicino e creò un lago. In seguito, introdusse trote nel lago e costruì un hotel comodo. Con pochissima pubblicità, riuscì ad attirare clienti che venivano a trascorrere vacanze dedicate alla pesca e la nuova impresa fu un grande successo.
Quasi allo stesso tempo, accadde qualcosa di inatteso. Tutti i giorni, alcuni piccoli aerei si misero a volare in cerchio sopra il ranch. All’inizio il proprietario fu annoiato da quella intrusione; poi comprese ciò che stava accadendo. I piloti volavano in cerchio sopra il ranch perché credevano di essersi persi. Il nuovo lago non appariva sulle loro vecchie carte.
Spesso il costo iniziale del cambiamento è la confusione. Quando seguiamo la mappa del nostro ego, pensiamo di sapere dove andiamo. Ma il cambiamento è un processo di scoperta; ci chiede di navigare in acque nuove, percorrere terre non familiari e di vivere alcuni periodi senza riferimenti stabili. L’ ipnoterapista Milton Erickson aveva l’abitudine di dire che ” la confusione è la porta di accesso ad un nuovo tirocinio” e spesso siamo al meglio di noi stessi quando i nostri preconcetti sono rimessi in discussione e non sappiamo dove andiamo.
L’autrice Suzanne Zuercher ha detto: “Dobbiamo sperimentare veramente, vivere la storia nuovamente per noi stessi, ma questa volta includendo le sensazioni e le emozioni che non possiamo sopportare nelle nostre vite. Dobbiamo lasciare entrare l’intera esperienza, mantenendo un punto di vista superiore al fine di percepirne il suo pieno impatto.”
Conservare una parte della nostra psiche bloccata non è un atto naturale o una buona soluzione per le nostre ferite. Anche se ci difendiamo contro la nostra realtà interna, qualcosa in noi cerca di riunirsi ad essa, di ritrovare la nostra integrità profonda e vivere una vita più completa.
Poiché vi riaprirete alla totalità della vostra esperienza, potrete constatare forse che alcune delle emozioni contro le quali vi difendevate, riappariranno. Ci potranno essere momenti in cui vi sentirete nuovamente come nella vostra infanzia e in cui vi ricorderete del desiderio originale di chiudervi. Benché soggettivamente costrittive, queste sensazioni sono soltanto memorie mascherate.
La differenza, tra allora ed ora, è che oggi avete decine di anni di esperienza di vita che possono essere utilizzati per risolvere i vecchi dilemmi. Come persona siete molto più del vostro solo ego e le numerose risorse che avete sviluppato dall’infanzia vi aiuterà in larga misura ad educare il vostro “narratore”.
Anche se la fonte delle nostre difese sta nel passato, la soluzione non è sprofondarci nella storia della nostra vita; l’ Enneagramma ci mostra come ricreiamo il passato nel presente. La sfida è di creare un mondo più ampio, di lasciare al presente il compito di insegnarci il passato, di apprendere dalla nostra storia, in modo da smettere di ripeterla.
Io sono grande e le persone grandi di solito curvano la testa passando sotto strapiombi bassi o sotto i rami degli alberi. Più volte, mi sono sorpreso ad andare per strada sotto la pioggia, la testa curvata sotto al limite massimo di un ombrello che Io mantenevo.
Una cosa della quale spero di avervi convinti è che svolgete un ruolo attivo nella creazione e la persistenza della vostra storia. Il modo col quale adottate le vostre difese è un processo attivo che attuate più volte al giorno. Siete l’autore, il regista e l’attore principale della vostra recita. Continuate a mantenere le vostre difese con perseveranza, connessione e volontà, inconsapevoli. Benché non possiate cambiare ciò che siete, avete un potere considerevole su ciò che fate.
Sopprimere, ridurre al silenzio o uccidere il nostro narratore è probabilmente una causa persa. Tuttavia, possiamo sviluppare vari “racconti” della nostra vita, riscrivere la nostra storia insistendo sulle nostre forze, trovare le scappatoie e le risorse dimenticate, affermare la potenza della nostra storia piuttosto che esserne vittime e viverla meno pienamente.
Potete anche trovare un punto di forza all’interno delle vostre reazioni inconsapevoli, localizzare il punto in voi nel quale si genera lo stato di trance del vostro tipo dell’Enneagramma ed acquisire una consapevolezza precisa del modo in cui adottate attivamente le caratteristiche del vostro stile; potete allora anche scoprire quello che il resto di voi può procurare al proprio ego, per iniziare a cambiare le vostre difese.
La vita ci offre numerosi doni, che non siamo capaci di ricevere perché chiusi nella trance delle nostre difese. Finché i desideri della nostra infanzia sono in atto siamo chiusi alla grazia, alla provvidenza ed alle sorprese positive. Risvegliarci dalla trance della nostra personalità richiede la volontà di esseri aperti ed assumerci la responsabilità degli ostacoli che poniamo sul nostro cammino. Al di là di ciò, il viaggio del cambiamento è disponibile per tutti; il momento della vostra partenza arriva.
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