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Questo argomento contiene 108 risposte, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Roberta e Lucia 8 anni, 8 mesi fa.
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Utente Ospitenon seguo regolarmente questo forum, e può darsi che quest’argomento sia già stato sviscerato, in tal caso mi scuso per averlo riproposto. Ma se non è così… che ne dite di parlare un po’ dei tipi enneagrammatici in Harry Potter?
Sono molto appassionata della saga, ho letto e riletto tutti i libri e visto i film… oltre tutti i pregi della storia, trovo che alcuni personaggi siano stati descritti in modo così magistrale che mi sono chiesta se J.K. Rowling conosca l’enneagramma.
Una veloce “diagnosi”: Harry potrebbe essere un quattro tenacia, Ron un sei calore. Hermione secondo me è un magnifico tre. La prof. Mc Granitt un uno rigido tradizionalista e sensibile. I gemelli Fred e George sono sette allo stato puro, non c’è dubbio, e forse anche il loro padre, mentre la madre è un due mammissimo. Secondo me anche Ginny e Hagrid sono due, ciascuno alla sua maniera.
Albus Silente mi sembra un cinque sociale. Il cattivissimo Voldemort (però fa anche un po’ pena, gli va sempre male) potrebbe essere un cinque autoconservativo?
Ho lasciato per ultimo il personaggio che di gran lunga preferisco, quello secondo me più intenso e complesso – Severus Piton. A occhio e croce mi sembrerebbe un cinque sessuale, ma in altri momenti sembra un quattro…
Ci sarebbe ancora molto da dire, sono libri che a ogni rilettura svelano un mare di dettagli.
Ma per il momento mi fermo qui, magari nessuno ha approfondito Harry Potter e non vorrei tediare…
Però mi farà molto piacere se arriveranno commenti e osservazioni!
Grazie – Vanillant
Utente Ospiteaggiungo rapidamente alcuni personaggi che ieri nella fretta mi sono sfuggiti.
Una formidabile figura femminile di otto è, credo, Bellatrix. Poi c’è un bell’esempio di quattro sociale – Remus Lupin, malinconico, sfigato e disorientato. Sirius Black lo vedo come un quattro sessuale.
Ho dei dubbi su Luna Lovegood, apparentemente così trasognata, placida, imponderabile e impalpabile – capacissima però di affrontare la realtà e dire pane al pane quando è necessario. Potrebbe essere un nove?
Bene, per il momento ho vuotato il sacco, se volete possiamo continuare a scambiarci impressioni. Saluti a tutti, sempre io van – ant
Antonio BarbatoNon sono un esperto dei personaggi di Harry Potter ma su alcuni credo di potermi esprimere con una qualche cognizione di causa. Certamente Hermione è un Tre, i gemelli sono dei Sette, Severus è un Quattro (sempre vestito di vero e con un po’ di invidia per Harry che tutti vedono tranne lui) e Albus un Cinque sociale come è stato già scritto. Su Harry ho dei dubbi e mi voglio consultare prima di esprimermi con la mia Sirenella, che è una collaudta lettrice della serie.
Marina PieriniPurtroppo, ho potuto solo seguire la saga al cinema e non sono ancora riuscita a leggere i libri della serie, che devo dire nel tempo, mi ha appassionata sempre di più. Dunque le mie impressioni sono fortemente condizionate dalla sola esperienza cinematografica e sappiamo bene quanto un personaggio complesso, possa celare degli aspetti più profondi che si colgono nello scritto e non nella trasposizione più superficiale del cinema. Infatti io non concordo con voi su alcuni dei personaggi principali. Albus mi sembra rassomigliare molto a Gandalf. E’ un grande manipolatore, stratega, che anticipa le mosse di tutti, fino alla fine, perfino quando accetta di farsi dare la morte da Severus pur di raggiungere lo scopo…dunque mi sembra un Sette sacrificio e non un Cinque. Severus mi sembra una persona estremamente riservata, un osservatore attento, un condottiero solitario che si è assunto la missione di difendere, per amore dell’unica donna mai amata, il figlio di lei. Mi sembra un tipo 5, con momenti di drammaticità interiore che tuttavia non riesco a riconoscergli come slanci appassionati ed accesi di un 4. Non si lascia mai andare alle emozioni. Io direi un 5 sessuale. Harry come 4 non ce lo vedo proprio, per gli stessi motivi appena citati. Non ha slanci emozionali, non rivendica, non drammatizza, anche nei momenti più bui del suo percorso. Ho la sensazione che sia un tipo 6, ma come Antonio, dovrei approfondire. Lui sa di avere il marchio dell’eletto ed ha addosso un compito, una missione che non vuole. Se ne fa carico anche se non vorrebbe, ma sa anche bene che i genitori lo hanno amato e dunque gli manca quella necessità così tipica del 4 di essere visto per come è ed essere amato dalle persone speciali per lui. Forse potrebbe essere un tipo 1, ma siccome non voglio dare i numeri ci devo pensare. Hermione un 3, i due gemelli…tutti e due 7???? Possibile??? Ron è un tipo 6, non so se calore però, mi sembra più un tipo “sentinella” ma ovviamente è l’elemento divertente del gruppo e dunque anche un pò strumentalizzato. Mi sembra paperino a pensarci bene….e mi fermo qui aspetto i vostri commenti, anche perchè l’argomento mi appassiona molto! Baci…
Marina Pierinip.s. e se voldemort fosse un 3? Ambizioso, arrogante, competitivo, con una faccia che non è mai una vera faccia, come se la maschera in qualche modo lo tenesse separato dall’umanità, attraverso una faccia che non riesce ad essere tale. Strategico, manipolativo, efficace ed efficiente anche se poi lo scopo della scrittirice non è quello di far vincere il male. Elitario, si sente superiore agli altri, vuole il successo ed il riconoscimento assoluto di essere lui il migliore, l’imbattibile.
un atomoaio credo che piton sia un 4. Nei film la sua personalità e la sua storia non emergono come nei romanzi. Piton è un mezzosangue che “idealizza” il mondo magico, desiderando ardentemente di superare il senso di inadeguatezza e di vergogna che gli deriva dall’essere in parte babbano. Piton ha fortissimi slanci emozionali, e in realtà tutto il suo comportamento è dettato da un impulso emotivo. Piton è dominato dall’invidia per il padre di Harry e per Sirius,non possiede le loro qualità seduttive e decide di eccellere nelle arti oscure, il suo scopo è di farsi accettare dai purosangue. La sua sceltà è originata dal fatto che amerà la madre di Harry per sempre, ma lei gli preferisce James. Come un 4 contatta i suoi demoni divenendo Mangiamorte, come un 4 reagisce all’amore tradito denunciando la donna che ama a Valdemort, come un 4 si penter del suo impulso distruttivo verso l’oggetto del suo amore e farà di tutto pr salvarla. Non riuscendoci avrà sensi di colpa per tutta la vita , perciò cambia direzione e aderisce all’ordine della Fenice. Con la tipica ambiguità di un 4 ferito si assumerà il compito segreto di proteggere Harry perchè figlio della donna amata ma ha con lui il tipico rapporto di odio-amore del 4. Piton è emozionale e sofferente e non si svela per questo. Infine si assumerà il necessario compito di uccidere Silente per salvare ogni cosa, come solo un 4 può fare E soprattutto l’ultima cosa che chiede ad Harry è di guardarlo negli occhi per portare con sè l’immagine degli occhi di sua madre. questo è il modo in cui un 4 può amare
Marina Pierinisi non sapevo tutti i retroscena e mi sembra molto convincente! Anzi mi hai chiarito delle cose che non avevo per niente capito! Mi viene in mente che sempre nel film, voldemort odia perchè si sente disprezzato per la sua diversità e tende spesso a deridere e svilire i suoi nemici con grande piacere, prima di colpirli, questo ancora di più mi spinge a pensare che svalutazione dell’altro e disprezzo sono proprio parte della storia di un tipo 3. Tecla su harry cosa dici?
Marina Pierinima si chiama valdemort o voldemort??
un atomoCi voglio pensare ancora un pò. Quello che mi salta agli occhi è che Harry è il bambino che è sopravvissuto grazie al sacrificio della madre e che lui stesso onorerà il sacrificio. Che ha molto della natura di Voldemort (ha i suoi poteri). Mi sembra che si tocchino le tematiche della dualità, della sicurezza, della protezione del proprio contenuto psichico e del sacrificio. A occhio direi un 6, però ci voglio pensare. Escluderei un emozionale,e sicuramente non lo vedo come 4. Orfano, trattato male da zii e cugini, mai una rivendicazione?neanche un piccolo, schifoso, banale dramma per avere un destino così carino da metterti in competizione con il signore del male? Non un attimo di ribellione, poteri enormi e nessun senso di specialità? Non mi sembra un 4! E poi non è freddo, ma è tiepido, fa solo ciò che deve fare.
Utente OspiteSi chiama Voldemort. O meglio, si chiama Tom Riddle, ma si è cambiato nome quando è diventato il Signore Oscuro.
Sono contenta dei numerosi interventi, ma continuo a pensarla come prima, cioè:
Albus Silente per me è un cinque sociale. (Chi ha visto i film, per quanto siano belli, divertenti, spettacolari e – cosa che non guasta mai – soprattutto gli ultimi due con fantastiche colonne sonore) non è in possesso di moltissime informazioni sui personaggi. Quando si parla del passato di Silente, per es., si racconta che da giovane ha trascurato la famiglia sul piano affettivo (i genitori erano morti e c’era una sorella menomata) per dedicarsi alle sue ambizioni intellettuali, sapendo di possedere un talento fuori del comune e avendo già avuto prestigiosi riconoscimenti. Lo vedo come cinque non solo perché è etereo, sottile, finemente ironico e originale, ma anche perché non sembra mai agire per impulso, ma sempre in modo distaccato e lungimirante. Anche quando decide di sacrificarsi lo fa in modo freddo, come se si trattasse di buttare via un vestito vecchio, e non per un’affettività “personale” (anche se più volte si dichiara molto affezionato a Harry), ma in nome di un ideale più alto. E’ molto riservato, distribuisce le informazioni a piccole dosi e separatamente, a persone diverse, così che verso la fine della storia Harry si sente tradito, lasciato all’oscuro, deluso dal suo “maestro spirituale”, anche se poi scoprirà che tutto era stato predisposto a fin di bene. E’ comunque un cinque molto evoluto e in alcuni momenti commovente, quando lascia trasparire la fragilità sotto la consapevolezza della sua superiorità intellettuale.Di Voldemort penso che sia un cinque autoconservativo per i seguenti motivi: estremo gelo emozionale (e non ha mai, dico mai avuto amore o apprezzamento, dalla nascita in poi: madre morta nel farlo nascere, padre che l’aveva abbandonata quando aveva scoperto di essere stato ingannato con un filtro d’amore, Voldemort raccolto neonato in un orfanotrofio, fin da bambino scopre i suoi immensi poteri e si diverte a far soffrire gli altri, non certo per riscuotere successo…)
Inoltre di lui si dice più volte che preferisce sempre agire da solo. E poi: cos’altro è la storia degli Horcrux se non una strategia di sopravvivenza basata sulla separazione? Voldemort divide letteralmente la sua anima in tanti pezzi separati (e molto ben nascosti, quasi inaccessibili), perché ha un’estrema paura della morte. E’ la paura il motore di tutte le sue azioni…
E quando sceglie i nascondigli, li sceglie non a caso; sono sempre posti fortemente simbolici per lui, a cui sente di poter abbarbicare le parti separate della sua anima come cozze su uno scoglio.Passiamo a Harry: i genitori l’hanno amato sì, ma lui non lo viene a sapere fino a che va a Hogwarts. E lì ha già 11 anni. Quando è rimasto orfano aveva 1 anno, troppo poco per ricordare, ma probabilmente abbastanza per idealizzare in seguito una felicità inevitabilmente perduta, e lui lo fa, eccome se lo fa…
Gli zii l’hanno maltrattato, l’infanzia è stata infelice, e non è vero che non c’è rabbia: lui detesta i parenti, si sente trattato ingiustamente, preferirebbe non tornarci mai a casa. Ma avete visto quanta rabbia furibonda e quanta rivendicazione c’è per esempio nel quinto volume? Si sente incompreso, continuamente arrabbiato e ferito, si ribella sì, e tanto, arriva a odiare in molti momenti…
E se non è un senso di specialità sapere di essere il “prescelto” ed essere trattato come tale, spesso quindi come un emarginato… ma contemporaneamente sentire di essere schiacciato da un compito immenso e sentirsi inadeguato, allora non ho capito niente del quattro.
A me Harry non è molto simpatico (forse perché la Rowling lo osserva così in dettaglio che inevitabilmente vengono messi in luce anche gli aspetti più brutti, ma forse per questo poi è così umano. E’ umana anche quest’ambiguità, il suo portarsi dentro alcuni poteri di Voldemort, il nemico: io la vedo come una metafora della condizione umana, dove non c’è linea netta di confine fra Bene e Male, ed entrambi sono in ciascuno (interessante che a un certo punto Voldemort per rinascere abbia bisogno del sangue di Harry, e questo nuovo “mescolamento” sarà motivo della sua sconfitta).Qualche parola sul mio caro Severus: ho pensato a un cinque sessuale perché è estremamente freddo, chiuso e controllato, e riesce egregiamente a svolgere il suo pericolosissimo compito di spia al sevizio di Silente, nascondendo le emozioni. Per tutto il tempo ci fa credere di essere un cattivo, finché non ci rendiamo conto che niente è come appare. E poi il suo amore esclusivo e straziante per un’unica donna, di cui ha causato la morte e per cui poi vorrà espiare, mentre non ha altri rapporti di fiducia ed amicizia con nessuno (eccetto Silente), mi ha fatto pensare al romanticismo del cinque sessuale appunto, al suo darsi tutto al grande amore. Però, come ho già scritto nel primo intervento, anch’io vedo molti aspetti del quattro e mi sembra che atomo abbia colto dei punti essenziali. In ogni caso, un personaggio meraviglioso.
Per finire, due parole sui gemelli… sì Marina, tutti e due sono sette, assolutamente identici. L’effetto di divertimento è rafforzato dal loro agire sempre in combutta. E il colpo di genio della Rowling (uno dei tanti) è stato farne morire uno alla fine… l’altro avrà il compito di diventare Uno, non potendosi più specchiare in una copia identica e dovendo accettare che il proprio cammino, alla fine, è sempre solitario.
Utente Ospiteprima non ho firmato. Sono di nuovo io, vanant, decisamente ormai in pieno delirio potteriano vista l’insopportabile lunghezza dell’ultimo intervento, di cui mi rendo conto solo ora e per cui mi scuso
un atomoconcordo su Silente e sui gemelli. Continuo a non vedere harry come un 4. Cerco di spiegare perchè: è vero che ha avuto un’infanzia infelice con gli zii ma Harry è un bambino essenzialmente “protetto” dalla madre, dubito che un 4 possa facilmente essere consapevole di questa protezione e addirittura che l’abbia mai ricevuta. Non è importante, a livello simbolico, che Harry sappia o no, è nella sua storia che un altro essere umano ha sacrificato la sua vita per lui. Secondo te Harry si ribella agli zii? Per un 4,come me, Harry subisce oltremodo e se non venisse l’ulteriore protezione di Hagrid e non intervenisse il senso del magico non troverebbe la strada per il suo destino. Non solo Harry subisce ma è importante anche il motivo per cui lo fa lui può essere al sicuro solo in casa di un parente, la sicurezza prevale sulla ribellione. Qualsiasi cosa Harry sia costretto a provare è sempre costantemente protetto, se il 4 avesse il bene di intravedere una simile cosa una sola volta nella vita non sarebbe più un 4. Raptor non può toccarlo perchè è protetto dalla madre, il suo amore può proteggerlo persino dall’estremo male di Voldemort. E’ vero che nell’adolescenza si sveglia un pò ma in fondo qual’è il suo più grande gesto di ribellione? <Lanciare un patronus a puro scopo difensivo pena la sopravvivenza. In realtà la massima abilità di Harry sono incantesimi difensivi e quelli non verbali. Molto mentale, direi, inoltre il punto debole nel preparare le pozioni si rivela quando non ha "istruzioni" da seguire ma deve usare l'immaginazione. Questo punto mi convince molto a favore del 6.
un atomoscusate non ha visualizzato Dicevo il suo più grande gesto di ribellione è evocare un patronus per stretta esigenza di sicurezza. Il talento più grande di Harry è nelle arti di difesa, mentre come pozionista è bravo solo quando può avere delle “istruzioni” da seguire ma è carente se deve usare l’immaginazione. Harry esegue: questo argomento mi convince sempre più per un 6
Marina PieriniDunque dunque…sono pronta e gasata per rispondere a tutti i quesiti, con le mie personali soluzioni ovviamente e porre nuove domande :-)))) Voglio prima parlare di Voldemort. Abbiamo studiato approfonditamente in queste ore e la storia di questo ragazzo, che non è solo aderente ad un modello familiare preciso che ci indica chiaramente di che tipo si tratta, ma secondo me, è l’archetipo per eccellenza di un 3 veramente disintegrato. Avete tutti studiato la ferita originaria, dunque posso riferirmi ad essa senza scendere troppo nel dettaglio sapendo che avete tutto il materiale necessario per verificare. Devo però dire che tutte le osservazioni sono state acutissime e stimolanti, nel particolare, il discorso di Antonella sulla frammentazione dell’anima che, secondo lei, Voldemort opera per paura della morte e che lei interpreta come simbolo della separazione di un 5. A questo punto ci hai costretti a fare un lavoro titanico di approfondimento e riflessione ma non siamo giunti alla tua conclusione. Tom Riddle è un bambino orfano, che vive il dramma dell’abbandono di una mamma maga, che muore alla sua nascita e che subisce un duplice trauma da parte del padre che lo abbandona quando scopre di essere stato stregato dalla mamma di lui e che lo disprezza, come disprezza lei, a causa della loro appartenenza ad un mondo che non accetta. Dunque è palese che Tom, tra l’altro rappresentato come giovane di grande fascino, decide, pieno di odio, frustrazione e VERGOGNA di incarnare un modello, quello amatissimo della mamma morta e decide di diventare non solo un grande mago, ma il più grande di tutti “colui il cui nome non si può pronunciare” o “tu sai chi” per riscattare sè stesso e la mamma che rappresenta tutto per lui. Ovviamente i suoi sentimenti di odio e di vanità, nonchè di negazione della vergogna lo rendono un giovane Dorian Gray, che decide di separarsi dalla sua anima, frammentandola si, ma solo perchè questa strategia è funzionale ad una tattica efficace ed efficente. Rendere impossibile agli altri, poterlo colpire a morte in un solo momento. Separarsi dalla propria anima, dalle proprie emozioni, per raggiungere un fine preciso. Voldemort, che corrotto nell’anima, assume fattezze orrende ed incomplete, proprio come D. Gray, vuole che gli venga riconosciuto che lui è il migliore, durante il periodo di studio alla scuola (tanto che diventa il più bravo in assoluto) e sopratutto quando poi desidera conquistare quelle posizioni di prestigio (il posto di silente) che sono il riconoscimento ufficiale della sua grandezza. Chi non teme la morte? E’ una paura universale che non si può attribuire solo ai 5. E’ innegabile, nonostante il parere contrario di anto, che durante tutta la saga Voldemort manifesti continuamente disprezzo per i suoi sottoposti e per Harry, che se ne faccia beffe, che si diverta a provocarlo e che voglia distruggerlo personalmente, impegnando in questa lotta una quantità di energie che un tipo 5 non spenderebbe mai. (vedi silente sempre chiuso nelle biblioteche o nella sua torre). A differenza di un 5 V. non desidera il potere della conoscenza, ma usa la conoscenza per ottenere potere. Nell’ultimo film, lui è nel cortile della scuola, ancora una volta schernisce e sfotte tutti ma lascia anche a chi lo desidera la possibilità di passare dalla sua parte. Perchè? perchè non distrugge chi lo ferma punto e basta? Perchè vuole la platea, attraverso essa egli può affermare sè stesso. Dunque per esistere ha bisogno degli altri, dello sguardo degli altri. Vi sono molte altre ragioni per cui ormai siamo convinti che egli sia un 3. Ma passerò prima ad Harry nel prossimo post. Sono sicura che molte cose saranno chiare.
Marina PieriniQuale antagonista secondo voi, è il degno opposto di un malvagio distruttivo, che prova rabbia, invidia, frustrazione, che si è sentito disprezzato e rifiutato e che vuole ottenere la più alta posizione riconoscibile nel mondo della magia? L’essere che ambisce all’immortalità, la cui vanità senza limiti spinge a fare a pezzi la propria anima? Ma ovviamente, qualcuno che può, non solo fisicamente sopportare questa lotta, ma anche ammortizzare questo carico incredibile di rabbia. Un bambino che accetta di restare in una famiglia che lo maltratta (nella stessa identica maniera di cenerentola!) e che mai e poi mai, anche nei momenti di maggiore crisi, colpisce o distrugge o danneggia o sfancula. Leale con gli amici, gregario, che agisce con violenza solo per difendersi ma molto più spesso per soccorrere gli altri, che accetta di essere portato a scuola da una specie di orco peloso (Agrid) mai visto prima perchè si sente istintivamente bene accetto e che “accetta” la sua missione come Frodo????Perchè la domanda vera è……ma la rabbia di harry, dov’è? Che fine fa? Al di là di ciò che pensa e prova…..cosa fa Harry ogni volta??? Io ho la sensazione che la R. conosca qualcosa dell’enneagramma. Harry secondo noi è un 9. Il demone che addormenta sè stesso, che annulla la propria rabbia autoaffermatrice, che accetta, accetta, accetta e questo dovrebbe proprio dirvi qualcosa….accetta perchè è già tanto che i parenti lo tengano con loro, perchè accetta silente come figura paterna mai avuta, che lo vuole vicino a sè, che accetta ermione e ron perchè loro lo avvicinano per primi e “lo prendono” come amico. La sua non è freddezza, ma una rabbia che non si manifesta mai in maniera tale da affermare sè stesso, una sua ipotetica autonomia, il suo possibile desiderio di sottrarsi a tutto questo. Evita il più possibile il conflitto (cosa che a volte lo fa assomigliare ad un 6) ma quando non c’è altra scelta la sua testardaggine e la sua forza vengono in soccorso. Quale miglior avversario se non un 9, che è connesso strettamente col triangolo 3-6-9, che può percepire bene parti di Voldemort e che guarda caso ha due amici che assieme a lui completano il triangolo? Secondo voi è un caso?
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