A me invece viene voglia di soffermarmi su un altro aspetto delle tipologie che spesso viene trascurato o sottovalutato. Abbiamo avuto l’occasione, durante i corsi di formazione con Antonio, ma anche in occasione degli incontri su enneagramma e cinema, di studiare l’enneagramma delle “modalità di espressione” sia verbali che fisiche. Mi è capitato, in questi ultimi anni, in occasione delle mie partecipazioni come codocente o tutor di osservare in posizione privilegiata i volti, le espressioni, la mimica sia facciale che gestuale delle persone. Trovo che sia un elemento altrettanto importante da considerare quando si cerca di identificare il tipo caratteriale di un nostro interlocutore o di qualcuno che osserviamo. Nella mia esperienza ho potuto constatare ripetutamente che i tipi Due ed i tipi Tre, nonostante le sfumature dovute ai sottotipi, hanno una mimica facciale ed una modalità dialettica che si differenzia molto. I tipi 3 sono abbastanza marmorei, non muovono molto le parti più plastiche del viso, in genere sorridono con la bocca se intercetti il loro sguardo, il sorriso in genere non coinvolge la parte superiore del volto, di tanto in tanto annuiscono, scrivono moltissimo, hanno un’aria composta, impegnata e raramente intervengono. Quando lo fanno, si assicurano di poter partecipare con interventi pertinenti e misurati. Oppure se sono aggressivi sminuiscono le persone che sono oggetto della loro irritazione con frasi lapidarie. I tipi 2 invece hanno espressioni estremamente vivaci. Il volto, gli occhi, il sorriso…c’è un continuo movimento che manifesta le loro emozioni, il loro desiderio di essere visti e di manifestare la simpatia o l’antipatia verso gli altri. Appena li si guarda muovono il corpo in maniera irrequieta, si sventolano, si toccano i capelli, fanno boccuccia, insomma c’è una tendenza ad avere espressioni estremamente dinamiche. Intervengono anche a sproposito, sono ridanciani, estremamente partecipativi, fanno battute, cercano consensi ed attenzioni continue, spesso i due sessuali sono inarrestabili in questo senso e si fa fatica a farli tacere e tenerli “buoni nel banco” 🙂 lo dico sorridendo non me ne voglia nessuno ma a volte sono accadute cose veramente divertenti e complicate da gestire. I tre normalmente non si mettono in mostra in questo modo. Non c’è mai un’esibizione seduttiva così plateale, anche quando si ha a che fare con il sottotipo del 3 che più si identifica con la propria avvenenza e con un modello di genere. Gli approcci sono studiati, la voce contenuta e modulata. Anche da questi dettagli si può osservare che le espressioni corporee e verbali di Berlusconi sono incontinenti, estremamente mobili, spumeggianti a suo modo. Se poniamo a confronto un filmato di Berlusconi ed uno ad esempio di Gianni Agnelli, che era un tipo 3, ci renderemo immediatamente conto di quanto sia espressiva e trasparente la mimica facciale del primo e quanto sia controllata quella del secondo. La manipolatività seduttiva non può essere controllata sul volto. Noi non siamo in grado di gestire le micro espressioni inconsce sul nostro viso e dunque in qualche modo “la nostra faccia non mente”.

Grazie delle cortesi spiegazioni!

E’ un 7 sotto stress ! Leggete la diagnosi dello psichiatra Cancrini qui:
http://www.inpsico.org/2011/01/luigi-cancrini-su-berlusconi.html
E’ interessante questa parte:
“Berlusconi ha tutte le caratteristiche cliniche del ‘disturbo narcisistico di personalità’ dalla smisurata richiesta di ammirazione alle fantasie di potere e successo illimitati. Oltre a questo ha evidenziato in più occasioni tratti antisociali che emergono nell’attitudine alla menzogna spudorata e nel comportaneto con le minorenni. Nutre per sé una tolleranza straordinaria e sviluppa paranoie di complottismo, ad esempio contro i magistrati. Tutto questo lo porta a manipolare la realtà.”

Auguri a tutti di buone feste.