Alla mia carissima Atomo

[Antonio Barbato]

Atomo carissima, vabbene che non siamo cloni ed è anche vero che nessuno è uguale ad un altro, però….accidenti, c’è un’assonanza spaventosa. Sai bene che quando passiamo momenti, quali quelli che hai descritto, non c’è altro da fare che sopportare con rassegnazione che la misura sia colma e che il miracolo di un nuovo impegno ci venga a rimettere, come soldatini di una infinita battaglia, in prima linea nella nostra guerra con la vita. Sotto questo aspetto non posso fare altro che dichiararti tutta la mia personale, viscerale, cognitiva ed emozionale affinità. Il lavoro sulla Ferita Originaria, però, mi ha insegnato che questa non è una maledizione che grava ineludibilmente sulla nostra vita, ma che possiamo (e dobbiamo) smettere di seguire sempre lo stesso schema che tanto ci ha fatto star male. Ti auguro di cuore di potere trovare al più presto la strada che passa fra la paura di un nuovo Tradimento e l’impossibilità a restare un bambino che rinuncia alle sue aspettative, perché sente di aver perso ciò che di più prezioso aveva. Con affetto il Capitano

[un atomo]

Grazie. Mi fa piacere che capisca e so che hai ragione.

[Autore]

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