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Questo argomento contiene 284 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da 13 anni, 2 mesi fa.
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Antonio BarbatoQuesto il periodo che Naranjo reputa illuminante del carattere di Darcy.
“Ma può un orgoglio abominevole come il suo averlo spinto al bene qualche volta?” “Si, è possibile”. Spesso lo ha indotto ad assumere una condotta magnanima e generosa, a prodigare liberamente il suo denaro, a far bella mostra di ospitalità, ad assistere i suoi contadini, ad andare incontro ai poveri. L’orgoglio di famiglia e l’orgoglio filiale, dal momento che è molto orgoglioso di suo padre, hanno fatto tutto questo. Motivi potenti, quali la volontà di non far sfigurare la sua famiglia, di non venir meno a certe qualità che rendono popolari e di non far perdere alla casata di Pemberley niente della sua ormai antica influenza, presiedono alla sua condotta. Egli ha pure un orgoglio fraterno, che, insieme con un certo affetto, fa di lui un tutore premurosissimo e attento di sua sorella; e di solito lo sentirete coprire di lodi quale il migliore e più attento dei fratelli”.
ElisabettaIo non riesco ad immaginare Mr. Darcy come un due, egli dimostra un forte controllo sulle pulsioni e la parte istintuale non riesce mai in lui a prendere il sopravvento. Inoltre nel film ho notato che è molto restio al contatto fisico, addirittura durante il ricevimento si esprime dicendo “Non ballo con donne che non conosco”. Il due, secondo me, ha un forte bisogno di contatto umano sia nel dare che nel ricevere . Io avevo ipotizzato un due per Mrs. Catherine che mi è sembrata istintuale e superba ma non riesco a capire come può esserlo Mr. Darcy che a questo punto collocherei nel tre come dice Marina. Non sono esperta di enneagramma e mi sorprende continuamente, più vado avanti più mi rendo conto quanto la sua applicazione sia difficile.
Marina MeleAntonio: colpita e affondata! Lo sento risuonare e vibrare completamente. Darcy è quello che qui sopra è descritto. Ti ringrazio ancora una volta per una seconda freccia scoccata di benevolenza ai due che ancora cerco di riconoscere … Io mi sono innamorata del personaggio di Darcy durante il film e ho sentito vibrare in me quel modo di sentire l’amore…l’amore universale, l’amore come battaglia e ostinazione alla ricerca di quello che si sente giusto oltre l’istinto viscerale che potrebbe far deviare, l’amore incondizionato senza esibizionismi che si mette in atto senza neanche dirlo quando lo si sente dentro di se al di là di chiunque altro! E il suo romanticismo? E la sua virilità nell’apparire nella notte con quella potenza e forza miscelata all’energia del suo fragile sentire???
Questo è il lato elevato del due? Melinda
Raffaella FoggiaCara MArina, sono d’accordo con te sul fatto che Darcy (ti cito) è combattuto tra istinto e sentimento, tra origini nobiliari e verità interiore istintitva, ma si reprime, se è un due dov’è la aperta seduttività o il suo fare di tutto per essere libero proprio nonostante le convenzioni? Per me si adegua troppo a quello che lo porta a “non venir meno a certe qualità che rendono popolari”.
Certo non ho intenzione di smentire tali studiosi dell’enneagramma, sarà sicuramente un Due e poi – sarò fuorviata dalla mia esperienza – ma finora tra gli uomini Due che ho incontrato (almeno 3 o 4 nella mia vita e tutti con ruoli di mentore) non li ho mai visti “tutori” nel senso ottocentesco del termine…. Come ho già detto non ho ancora visto quest’ultima trasposizione cinematografica, ma anche le citazioni di Antonio penso si riferiscano a periodi precedenti e in particolare al personaggio letterario. Con “sommo fastidio” (ah ah) dovrò andarmi a rivedere libro e film vari, ma per ora la mia sensazione che sia un Uno è ancora forte…
PS. Per quanto riguarda la Searle, mi chiedo, visto che se ricordo bene ha parlato del film con Olivier, quanto l’essere due di quel meraviglioso attore può averla tratta in inganno: sto rivedendo alcuni film di olivier ed ho notato che dueizza un sacco di personaggi (anche Otello o Lord Nelson) che sicuramente non sono Due. Spero di continuare con voi questa discussione mi sto appassionando moltissimo…..
Antonio BarbatoHo letto Orgoglio e Pregiudizio di getto restando sveglio, per finire il libro, fino alle 3 di ieri notte. Anche per me Darcy è sicuramente un Due anche se parecchie notazioni che molte di voi hanno fatto sono corrette. Aggiungo che il personaggio mi è sembrato così interessante che voglio dedicargli un articolo sul prossimo numero della rivista.
Marina MeleRaffaella, carissima. Vado a mangiare e ti rispondo……anch’io mi sono molto appassionata e devo riflettere bene come riuscire a trasmettere le cose che sento vibrare dentro…Baci!
Raffaella FoggiaChe bello, Antonio, sono proprio contenta che vuoi scrivere un articolo su Darcy, forse così ci chiariamo le idee, almeno io che sono abbastanza di parte…. A proposito, la prima volta che l’ho letto, anche io ho fatto tardi, ma pensavo fosse una cosa mia – adolescenziale – invece vedo che prende molto questa storia, o no? Spero di riuscire a scrivere tra un po’ se no, a prestissimo Raffaella
Marina MeleCara Raffaella, condivido il concetto che spesso i due sono mentori ma non sempre, dipende dal livello della persona, da quanto credono, da quanto “sentono”. Devo dire anche che gli uomini due sono parecchio diversi dalle donne due (e questo un pò in tutto l’enneagramma). Nel caso del due mi sento di dire che gli uomini acuiscono i lati che sentirebbero fragili da ammettere (cioè fuggono il lato femminile) e meglio si spostano in otto prendendo li il coraggio di rafforzare il proprio sentire incattivendolo e brutalizzandolo alquanto (anch’io ho incontrato e tuttora incontro molti uomini due un pò in tutti gli ambiti e mi spaventano più degli otto che cedono prima al loro isitinto innegabilmente incontrollabile diventando teneri e buoni). (Lo ammetto, ho un bicchiere di merzemino in corpo e tutto scorre!). Personalmente trovo che il due talvolta invada senza ritegno e senza saper trattenere ma quando è davvero concentrato, e attento al suo fine in maniera elevata, sa lavorare duramente e a lunghissima scadenza perchè in questo trova anche il suo piacere e riesce a esprimere tanta passione (il tempo e lo spazio si dilatano assumendo anch’essi quel valore universale a lui tanto caro, e ti garantisco che lo vedo agire in molti due proprio quando “quella” cosa per loro è proprio molto importante quasi in maniera temporalmente eterna). Ciò premesso vedo in Darcy queste cose. Vedo in Darcy l’ostinatezza del dittatore buono, o meno buono agli occhi degli altri, comunque un essere che agisce anche in maniera invisibile per ciò in cui crede completamente..un pò dittatore, certo, perchè si arroga il diritto di sapere cosa è bene o male…ma agisce sempre e comunque secondo il suo cuore in maniera incondizionata verso ciò che sente e questo credo sia proprio tipico del due…..ma non è tutto….Darcy accetta di non nascondere le proprie debolezze e le proprie fragilità…le nega nel quotidiano ma ne rimane in contatto e le accoglie, le guarda, le osserva con altrettanta direzionalità verso se stesso….questo è quello che fa di lui, secondo me un “grande” personaggio. Il maschile e il femminile lottano al suo interno, dibattono, recalcitrano, si miscelano anche dopo il primo rifiuto di lei sotto quel portico e nella pioggia…ma non si arrende, non molla e non “può” scappare da quello che in lui è più forte fino ad arrivare nell’alba di quella meravigliosa brughiera all’appuntamento con lei…..vedere la sua figura comparire nella campagna, semi svestito (per quei tempi) per andare a prendersi il suo amore ad ogni costo con quell’intercedere così fortemente maschile…………..vale il film!!!
Antonio, sarà un piacere leggere il tuo articolo!!!!
Raffaella, come ti suona questa descrizione???
Raffaella FoggiaCiao a tutti
L’ho rivisto e gli ho ridato una veloce lettura, e da quanto dite mi state sempre più convincendo che sia un Due….sarà per questo che poi mi piace tanto? !!!!!!!!! ;)))).
Passando ad altro chi di voi ha avuto l’occasione di vedere Crash? Penso sia bellissimo e pieno di Sei ed Otto (se ci riesco le mie prossime “associazioni libere” e faccio su questo film) Mi piacerebbe confrontarmi con voi, soprattutto perchè penso si capisca (anzi si senta) molto la capacità aggressiva e ciò che li spinge di alcui tipi. Aspetto con ansia confronti….. Un abbraccio Raffaella
Marina MeleQuesto weekend vorrei andare a vedere il film di Moretti ma sono così stanca che forse vegeterò per due giorni.
ElisabettaHo quasi terminato il libro di Jane Austen e concordo anch’io sul fatto che Darcy sia un due, non volevo certo mettere in dubbio il giudizio di eccellenti esperti di profili caratteriali ,ma l’impatto iniziale è stato di grande sorpresa. L’autrice stessa nel descriverlo all’inizio usa gli aggettivi : “austero, riservato, ipercritico e di modi, per quanto educati, non invitanti”. Proseguendo nella lettura si comprende più facilmente la personalità del personaggio, anche se devo dire che senza aiuto non sarei arrivata ad individuarne questa tipologia.
Spero di vedere presto Crash Raffaella, so che è un bel film.
Marina MeleBello quello che scrivi…Possiamo forse desumere che l’autrice è partita dall’ala uno e poi è entrata piano piano nell’essenza del personaggio?….E l’autrice, che enneatipo è? Anche questo conta!….Me lo rileggo nei prossimi giorni anch’io..
Marina MeleAggiungo una curiosità…..una mia collega due (ma lei non lo sa) si è vista il film e la scena che più l’ha colpita e che dice riassumere l’essenza del personaggio è la stessa che ha colpito me…e a voi quale?
ElisabettaCredo che accada proprio questo, cioè che ognuno di noi resti colpito nei personaggi da ciò che sente dentro di sè e che gli permette di sintonizzarsi facilmente con i desideri, le paure e le passioni che azioni e comportamenti risvegliano nel profondo dell’ animo. Come già avevo accennato il comportamento che ha colpito me nel personaggio è la riservatezza ed il suo amore per l’intimità che lo porta durante il ballo a non esporsi ad un invito con donne che non gli sono state in precedenza presentate. Nel libro ho notato con stupore che in due volte Elisabeth torna a parlare di questo comportamento giudicando Darcy volutamente altezzoso ed orgoglioso per non essersi degnato di far ballare tante dame senza cavaliere. La riflessione che ho fatto su me stessa è stata la stessa, sono arrivata alla conclusione che forse anch’io a volte posso sembrare altezzosa perchè non riesco ad entrare subito in confidenza con persone che non conosco. Questa sensazione di ripercuote come un senso di vuoto e di estraneità agli altri che percepisco senza comprenderne a fondo la ragione. Quando invece riesco a superare questo muro sorprendentemente mi apro all’altro senza riserve. Tornando al personaggio mi ha sorpreso proprio questo velo di serietà ed austerità che la scrittrice ha voluto dargli fuorviando, forse, la comprensione del carattere. Credo comunque che un due si muova in circoli chiusi, cioè che la sua attenzione sia rivolta a poche persone a cui elargisce la sua generosità ed il suo apprezzamento, forse tu Marina puoi dirmi se è veramente così. Quello che non capisco invece è il motivo per cui la Austen l’abbia reso così serio tanto da fargli trovare le feste e gli incontri mondani noiosi e frivoli. Il tipo due non è forse allegro, brillante e sociale ?
ElisabettaHo dimenticato di dire che avevi ragione Marina sul tre di Elisabeth, nel libro lei stessa (per fortuna) lo ammette senza riserve dicendo: “E’ davvero una scoperta umiliante, io che mi vantavo della mia abilità, non avrei potuto essere più disperatamente cieca! E’ stata la vanità non l’amore che mi ha perduta. Lusingata dalla preferenza dell’uno, e offesa dlla negligenza dell’alto, fin dall’inizio ho coltivato il pregiudizio e l’ignoranza, preferendo la vanità alla ragione.” La citazione è un pò lunga ma mi sembrava giusto farla.
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