Angolo del cinema

[Marina Mele]

Come fai a vedermi da li?

[Marina Pierini]

ti vedo con gli occhi della mia empatia…..devo indossare gli occhiali da sole per leggerti tanto che sbrilli 🙂

[Marina Mele]

Ho visto King Kong, l’ultimo. Mi è piaciuto, molto. Il nostro bestione recita in maniera fantastica e trasuda umanità nella sua capacità di accogliere l’amore che lo rende vulnerabile ma fiero della sua forza di provare tanto amore unico e assoluto e assolutamente incomparabile……La sua capacità di proteggere quello che dopo tanta noia è diventato il suo motivo di vita è incredibile. SI, certo, parliamo di un essere mostruoso che uccide e distrugge ma dato assodato che nella storia ci siano stati, che noi si arrivi da li, e che tuttora, sotto ben più meschine spoglie tali cose ancora accadano e tali persone esistano, cosa c’è di più ammirevole nella messa in gioco di questa capacità “animale”, cioè primaria, istintiva, di rimanere vera fino in fondo, di non vendersi ipocritamente al mondo che lo usa per distruggerlo, dentro e fuori????? DI tutti quelli che hanno ralizzato su questo “bestione”, questo è quello che ho maggiormente apprezzato (a parte quegli insetti terribili che mi hanno sconvolto solo a guardarli…brrrrrrrrrrrrrrrrr)…..Melinda

[Marina Mele]

Ieri sera ho visto, in DVD, “the day after tomorrow”. L’ho vissuta come una metafora. La terra è il corpo umano e l’uomo non se ne occupa, lo lascia ammalare e poi tutto il resto. Il modello americano è il solito, gli effetti speciali forti (vedere una nave che si incaglia nel centro di new york fa impressione). Il rapporto padre/figlio di totale affidabilità, il senso della famiglia e la vittoria del bene sul male grazie ai rapporti umani. Insomma niente di nuovo. Preferisco, decisamente, l’era glaciale col nostro scoiattolo!

[Raffaella Foggia]

Ah la mia pagina preferita…. quanti bei film avete visto in questo periodo.
Anche io ho visto qualcosa di bello in questo lungo periodo di ferie (che bello i cinema all’aperto: è vero che l’audio non è dei migliori ma adoro vedere i film sotto le stelle….) Tra l’altro mi hanno regalato “Quarto Potere” ed anche se mi sento in soggezione davanti al genio di Orson Wells penso che una delle prossime riflessioni la faccio proprio su Kane. Penso che molti di voi lo abbiano visto che ne pensate? Credo che lo sceneggiatore (a questo proposito c’è un film recente sulla lavorazione di quarto potere che si chiama “RKO 280”) sia stato un genio quando ha fatto dire al protagonista una delle migliori battute del cinema americano: “Facciamo un brindisi all’amore alle mie condizioni. Sono le sole condizioni che un uomo rispetta: le proprie.” Che meraviglia di Otto!

[Marina Mele]

Sabato sera ho visto: “thank you for smoking”. L’ho trovato veramente accattivante, divertente, acuto e intelligente. Trovo che le caratterizzazioni dei personaggi siano notevoli e mi hanno entusiasmato. Qualcuno l’ha visto?

[Marina Mele]

Ho dimenticato Spy game. Qualcuno l’ha visto? Che enneatipi pensate fossero Pitt e Redford in quel film? Buona settimana. Melinda

[Raffaella Foggia]

L’ho visto anche io di recente Spy game e adesso che mi fai pensare credo che Redford sia un Uno (di solito l’ho visto intepretare molte parti da 7 ma penso che la vecchiaia gli abbia fatto cambiare personaggi con in “in ostaggio” con W. Dafoe), mentre riguardo a Pitt non riesco ad avere un’idea precisa ma ci penserò

[Marina Mele]

Robert Redford un Uno in spy game? mmhh. Interessante. Perchè un Uno? Pitt è un fedele e accorato esecutore, leale ma non sempre d’accordo, di fronte a un fatto che ritiene ingiusto, si assume la responsabilità di agire in maniera differente. Redford ufficialmente lo critica ma in realtà lo salva e lo protegge e lo manda a salvare sfidando il potere riuscendo a gestire un potere trasversale grzie ai suoi amici. Quindi, ridomando, perchè un Uno? Mi intriga vedere un Uno in questo personaggio. Grazie per la risposta che aspetto con molto interesse.
Melinda

[Raffaella Foggia]

ho pensato ad un uno per la reazione critica che ha nei confronti di pitt che rappresenta – a mio avviso – qualcosa di suo (era il suo istruttore, mi pare) quando spinto dall’emozione si mette nei guai e non segue la regola che sembra essere diventata parte integrante di redford. Non lo so sono pensieri in libertà è anche probabile che mi sono lasciata prendere dal primo impatto che ho avuto con questo film e ho continuato a leggerlo in questo modo, quindi avanti con la discussione è sempre un piacere confrontarsi un abbraccio

[Marina Mele]

Si. E’ vero e sto riflettendo. Redford era il suo istruttore e si sente tradito nella regola ma non nel significato, che, in fondo, nei fatti, dimostra di condividere. Credo stia qui il meccanismo scatenante nella dinamica del rapporto tra i due. Come se Pitt, in realtà fosse veramente coerente a quell’insegnamento che fa talmente suo da non poter tradire. Redford lo invita a non seguire la regola perchè sa che c’è di mezzo la vita e, nella sua intima fragilità, sa che Pitt correrà la vita perchè il pericolo potrebbe essere troppo grande e non lo sa ancora riconoscere nella sua totale forza….ma non ce la fa e lo va a salvare salvando se stesso. Quale è il meccanismo dell’Uno in questo? Aiutami. i sono in gioco verità e giustizia e interpretazioni simili ma con modalità differenti. Redford è più strategico di pensiero e di cuore, Pitt è altrettanto strategico di cuore e d’azione…..una coppia perfetta…..come la vedi?

[Marina Mele]

Mi sorge, conseguentemente, una domanda meno romantica e più fredda anche se la sento debole. Redford potrebbe aver fatto tutto perchè SA di poter vincere e vuole, soprattutto vincere? Quanto cuore c’è e quanta necessità di stravincere non portandosi a casa una sconfitta così fortemente disonorevole? ….c’è in gioco la libertà di entrambi…..no i 3 credo non c’entrino!!!! Vedo più una dinamica 8-1…non so. cosa ne pensi?

[Elisabetta]

Qualche giorno fa ho visto Dear Frankie, protagonista Emily Mortimer, inseme ad un bambino dolcissimo. L’ho trovato veramente carino, commovente ma molto delicato. Bravi gli attori, tutti, e l’ambientazione adatta al contesto (un piccolo paese sulle coste scozzesi). Frankie è un bambino sordo di nove anni, è costretto a vivere con mamma e nonna lontano dal padre, la madre Lissie lo ha abbandonato perche violento. Frankie sente una nostalgia profonda nei confronti del pradre ed inizia con lui un rappoto epistolare che riempie la sua vita dandogli un senso e tanta speranza. A rispondere alle lettere però è sempre la madre e così facendo continua ad alimentare in Frankie l’idealizzazione del padre fantasma ed il desiderio di conoscerlo ed abbracciarlo. Vi consiglio la visione del film e di questo piccolo protagonista che ispira infinita tenerezza. Rispettivamente, madre e figlio, li vedo come 4 e 5.

[Marina Mele]

Ieri ho visto il diavolo veste Prada. Maryl Streep è grandiosa. Non perdetelo! Melinda

[Raffaella Foggia]

Ciao a tutti e buon anno!!!
mi piace l’idea di riprendere i discorsi come se non li avessimo mai interrotti.
Per iniziare bene l’anno sono andata al cinema (vabbè ci sono altri 200o modi per iniziare bene l’anno ma io ho scelto questo) ed ho visto uno dei migliori film in circolazione (a mio parere): The Prestige. e’ la storia di due illusionisti ma soprattutto è un film di C. Nolan (Memento e Batmen Begins – altri due film splendidi) che sa essere complicato ma lascia una bella sensazione addosso quando si esce dal cinema….
un abbraccio Raffaella

[Autore]

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