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Questo argomento contiene 36 risposte, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Antonio Barbato 12 anni, 5 mesi fa.
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Chicco di granoCari amici, la settimana scorsa ho visto “Carnage”, l’ultimo film di Roman Polanski presentato al Festival del cinema di Venezia. Si tratta di una commedia dark, che narra la storia di due coppie di coniugi che si incontrano per parlare di una rissa avvenuta a scuola tra i rispettivi figli. L’iniziale intento di risolvere la questione si trasformerà in una lite furiosa ma, soprattutto, farà affiorare in modo inequivocabile le personalità dei protagonisti. Mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno che lo abbia visto riguardo le tipologie dei personaggi. Comunque è un film che si presta benissimo a rappresentare i Tipi in questione 😉
Antonio BarbatoNon ho visto il film Chicco e, quindi, non posso risposndere…ma lo vedrò, di sicuro lo vedrò……
Marina Pierinileggo solo critiche positive su questo film, anche da parte di amici vari, ma nemmeno io ho potuto ancora vederlo! Con mattia in giro non è proprio facile organizzare una serata al cinema, ma appena possibile ci proviamo….
un atomoHo appena visto il film che mi è piaciuto. Per quanto riguarda gli enneatipi ,bisogna dire che i personaggi si disvelano per quello che sono in realtà durante tutto il film, così i 4 protagonisti potrebbero apparire all’inizio in un modo mentre in sostanza sono tutt’altro: Sono molto convinta della madre del ragazzino colpito, all’inizio sembrava un uno invece è assolutamente un 4, Il marito credo un otto, L’altra coppia lei mi sembra un due, e lui forse un 5. Chicco a te come sembra? Magari possiamo approfondire un pò e spiegare meglio anche per chi non ha visto il film.
Utente OspiteAnch’io ho visto il film or ora. Sono d’accordo con te atomo, tranne che per quel marito che a te sembra un cinque, e a me invece un sei. Per tutti gli altri mi trovo. Van
un atomoInvece a me è venuto un dubbio sull’8 che forse potrebbe essere un 6 controfobico.Ma no sono per niente sicura. Perchè a te quell’altro sembra un sei?
Utente OspiteBeh, è certamente un mentale, ma mi sembra un po’ troppo chiacchierone per essere un cinque… sempre attaccato al telefono! E’ stratega, tesse piani, ma non ha quell’astratta limpidezza che io in genere collego al cinque. E’ aggressivo in modo sottile e “cattivo”, crea una nebbia di parole e di argomentazioni per confondere e indebolire gli altri ed esercitare potere. Sa di avere la coscienza sporca (come avvocato difende dei delinquenti, e lo sa benissimo), ma si autogiustifica con un sacco di argomentazioni contorte, e attacca e offende chi osa contestarlo; un cinque tacerebbe, si nasconderebbe, non esporrebbe così i propri panni sporchi, ed eviterebbe la fatica del conflitto. Non mi pare proprio uno che tenda a starsene rintanato e protetto nel suo buco! E poi vedi come a poco a poco lui si lascia affascinare dalla visceralità, dalla fisicità di quell’altro (wisky, sigari…) che prima sembrava disprezzare e tentava di provocare. E’ come se avvertisse che la forza così “grossolana” dell’altro non abbia il problema della paura, dell’ansia, di dover sempre tenere tutto sotto controllo. Queste all’incirca le mie motivazioni. E a te perché è sembrato un cinque? L’altro mi sembra un otto, sì; all’inizio pensavo che fosse un nove pacioccone, ma come hai notato giustamente, i personaggi si rivelano nel corso del film. Vedi che in fondo lui è più centrato sul fare (risolve il problema delle macchie di vomito con il fon, cerca di ingozzare gli ospiti, è andato a comprare i tulipani) e sul potere esercitato in modo semplice, diretto, senza tante storie. Non mi pare che abbia le contorsioni mentali di un sei, come l’avvocato. Per lui è scontato affermare che essere capo di una banda e picchiare gli altri ragazzini dà gran soddisfazione – è orgoglioso di averlo fatto anche lui da bambino. Invece l’avvocato predica la inevitabilità e la “naturalezza” della violenza fisica, ma è solo un discorso di testa. La sua violenza è di testa, come quando continua a ferire la donna quattro dicendole continuamente proprio quelle frasi che la colpiscono nei punti per lei più delicati, e mandandola in tilt. Che ne pensi? van
un atomoA me sembrava abbastanza distaccato e tra tutti e 4 i protagonisti quello meno disposto a farsi vedere e ad entratre nel cuore del problema, il suo attaccamento al cellulare mi sembrava amore di un feticcio. Mi ha colpito molto anche il rapposro che ha con la moglie e con il figlio,distante, tutto perso nelle sue cose. Tra tutti è l’unico che possiede una sottile vena ironica di un tipo particolare che ho ha volte constatato nei 5. A modo suo è provocatorio ma in un modo molto freddo e in un certo qualmodo snob. Non saprei. Sull’8 sono più convinta ma può trarre in inganno l’atteggiamento iniziale che sembra di sottomissione rispetto alla moglie, ora è vero che i personaggi si rivelano pian piano ma mi domandavo se un 8 per salvare le apparenze potesse apparire così mansueto. La cosa più bella del film è il finale, mentre loro vomitano le loro nevrosi, la vita va avanti, il motivo del contendere è già sciolto con naturalezza, i ragazzi sono in pace e il criceto vive. La vita alla fine è più grande di tutte le nostre contorsioni mentali.
Utente Ospiteper l’avvocato il cellulare è soprattutto uno strumento di lavoro, e il lavoro è per lui l’idolo…tant’è che all’inizio pensavo che fosse un tre. Poi però ho notato che si fa distrarre facilmente, pare che stia sempre per andarsene perché ha milioni di cose da fare e poi a ogni offerta di qualcosa, un caffé, un dolce, un altro caffé, un drink, è sempre il primo a rientrare in casa. Un cinque sarebbe scappato subito, anzi probabilmente non ci sarebbe proprio andato. Né, ti ripeto, avrebbe discusso i suoi affari – e anche se non fossero stati sporchi – così in pubblico, in presenza di sconosciuti. Lui invece torna sul campo di battaglia, c’è l’indecisione – tipica del sei – fra andarsene e restare, fra partecipare e tenersi al sicuro – e comunque ho notato che fin da subito lui si accorge dei punti deboli degli altri e comincia a punzecchiarli, sì freddamente, ma anche questo io lo associo al sei che vede il mondo in termini di rapporti di forze e quindi con calcolo. E fin dall’inizio lo vedo coinvolto, anche se naturalmente nel suo modo. Per quanto riguarda il nostro otto, poi, mi sono chiesta se un otto possa avere così paura di toccare un criceto – ma mi sono detta che non è questo l’indizio che conta, forse lui ha mentito e non aveva affatto paura – o forse sì – quello che conta è che senza pensarci due volte e senza neanche porsi il problema della reazione di suo figlio, ha buttato il criceto in mezzo alla strada, solo perché non lo faceva dormire. E questo forse è proprio da otto. Io non so se vedo il finale in maniera così rosea. Per me è come se nelle ultime scene si richiudesse uno squarcio che ci ha mostrato l’abisso, si ricucisse una superficie di “normalità”. Ma sotto , l’abisso c’è ancora, niente è stato sanato. Anche se ammetto che è bello vedere il criceto vivo… e quindi, forse non dobbiamo disperare. van
un atomoSì trovo le tue osservazioni convincenti. Io non parlavo di finale roseo, piuttosto cercavo di sottolineare l’inutilità di tutte le manifestazioni dell’ego dei personaggi e quindi anche delle nostre contorsioni. In confronto alla vita che comunque va, non dico che vada bene, ma non va nemmeno male, semplicemente è quella che è, e continua a scorrere non ostante tutto il peso che ci riversiamo sopra. Non so se è una corretta interpretazione del film, ma siccome ognuno finisce col vedere quello che gli serve , io ho colto questo messaggio. Il film è interessante da un punto di vista dell’enneagramma, proprio perchè non c’è storia ma solo personaggio – maschere in azione, perciò spero che altri amici abbiano la possibilità di vederlo: Ciao. P.S. Quando ci siamo scambiate, anche con Chicco, il numero di telefono ho commentato che tanto poi non ci si chiama mai, invece mi farebbe piacere farlo e magari vedersi.
Utente OspitePuoi chiamarmi quando vuoi. Sarebbe anche bello rifare un pranzetto, anche con Chicco – solo che in questo periodo ho proprio poco tempo. Tra qualche settimana sarò più libera. Ma Chicco, che ha introdotto l’argomento, che fine ha fatto? Chicco, perché taci? Dicci la tua! Van
un atomoChiccooooooo di grano, sei diventata già farina? torta, pasticcino? Dove sei????
Chicco di granoSalve, care atomo e Van, e perdonate il ritardissimo ma ho avuto molti servizi e impegni in queste settimane e sono stata pochissimo al pc. Spesso mi collegavo solo un’oretta a mezzanotte ed ero stanca e incapace di scrivere qualcosa di sensato! Tornando a Carnage, mi fa piacere che ci sia qualcuno che l’abbia visto e abbia voglia commentarlo perchè questo film mi è apparso proprio una riuscita rappresentazione delle maschere-Tipi anche se, come scrive atomo, durante lo svolgimento si sono delineati in maniera imprevista, talvolta. Premetto che la mia interpretazione è diversa dalle vostre e coincide solo in due punti con le vostre: la madre del ragazzino colpito (Jodie Foster) è un Quattro. Anch’io durante tutto il primo tempo sospettavo fosse un Uno, sempre puntualizzante e cattedratica. Poi la sua dirompente emotività e il suo idealismo romantico (verso le cause umanitarie delle popolazioni disagiate, ad es.) mi ha fatto comprendere che è un Quattro. Anche il suo continuo bisogno di sapere cosa il ragazzino aggressore provasse e se fosse apparso pentito mi sembrava da Quattro. La madre del ragazzino aggressore, come avete detto anche voi, mi sembra un Due, così seduttivamente femminile, elegante e bon ton (nonostante il vomito indomabile) e fin qui ci siamo. Ma sui due padri non mi trovo affatto in quanto il padre della vittima mi appare un evidentissimo Nove: persino la moglie gli rinfaccia durante tutto il film che è stufa del suo mediare e del suo essere accomodante! Non ha nulla dell’Otto nè del Sei controfobico: cerca di creare complicità ed accordo con l’altro genitore con ogni mezzo, dal whisky ai sigari, anche dopo che quest’ultimo ha manifestato ampiamente il suo disinteresse verso la vicenda. Risponde sempre in modo cortese alla madre che telefona insistentemente interrompendoli e quando arriva la “catastrofe” del vomito ad inondare i libri della moglie, pur di evitare l’ira di questa e il conseguente, temibile conflitto, minimizza pulendo, asciugando e profumando libri e tavolo come una esperta massaia!! La sua solo dichiarata aggressività (“all’età di mio figlio anch’io ero a capo di una banda” oppure”io ho un bruttissimo carattere, se mi arrabbio..”) è l’emblema di ciò che fanno tutti i Nove: dipingersi come irruenti e minacciosi solo nella loro mente perchè appartengono comunque al centro delle viscere, dell’ira ma in loro è tendenzialmente soffocata. Anche sull’altro papà sono in totale disaccordo: quell’uomo mi appare un TRE sputato! E’ così immerso nella sua realtà fatta di telefonate e preoccupazioni di lavoro da dichiarare apertamente di aver solo accompagnato la moglie per non subire lamentele e rotture di scatole ma di non essere realmente interessato alla vicenda. Appare freddo e distaccato come un Cinque, è vero, ma anche completamente immerso nel suo lavoro e per nulla turbato all’idea di mettere a repentaglio la salute di migliaia di persone pur di non decretare l’insuccesso del farmaco della sua azienda. E poi parla, parla e crea disturbo con gli squilli continui del suo cell come un Cinque e un Sei non farebbero mai. Per ora mi fermo sul film ma sicuramente mi verranno altri dettagli in mente. Ps. Anche a me fa piacere rivedersi per un piacevole pranzetto insieme, come l’altra volta. Organizziamoci appena saremo tutte più libere quindi aspettiamo Van ;-)) Un bacio a entrambe
Utente OspiteChe bello, sei di nuovo qui! Ottima analisi, Chicco. Come puoi leggere nei miei interventi, anch’io per i due uomini all’inizio avevo pensato esattamente ai due enneatipi che hai detto tu. Poi però mi sono fatta deviare da alcuni particolari. Ci rifletterò. A presto, van
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