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Cime Tempestose

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Questo argomento contiene 28 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Antonio Barbato 13 anni, 1 mese fa.

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  • #480 Risposta

    Antonio Barbato

    Visto che il gran discutere che si è fatto su Orgoglio e Pregiudizio, mi domando: nessun commento sull’altrettanto famoso cime Tempestose e sullo smisurato Heathcliffe? Nemmeno la splendida canzone di Kate Bush suggerisce niente sul fuoco della sua passione?

    #2670 Risposta

    Raffaella Foggia

    Eh no, così non vale….. dopo Darcy Heathcliff (mi pare che si scriva così)! Non mi dire che anche lui è un Due, altrimenti è la fine….
    devo essere sincera, non ho mai letto Cime tempestose (nelle almeno quattro occasioni che l’ho fatto) pensandoci in termini enneagrammatici, però questo è un buono spunto per leggerlo di nuovo. Adesso senza alcun motivo veramente valido, forse ripensando al film lo vedo come un quattro, possibile? e cathy è un tre? Sposa Linton pur amando diciamolo in modo folle Heathcliff O è lei un due? Speriamo che si apra un bel dibattito anche su questo… A presto Raffaella

    #2671 Risposta

    Sirenella

    ….e qui con sgomento e rammarico confesso di non averlo mai letto. nemmeno mai visto alcun film….non so perche’ ma questa cosa della cima in piena tempesta mi ha sempre fatto venire un tale gran freddo da non ispirarmi mai alla lettura….da come ne parlate sembra mi sia persa molto piu’ di un raffreddore pero’ eh?

    #2672 Risposta

    Antonio Barbato

    No, non credo che Heathcliff (si scrive effettivamente così) sia un Due. La sua voglia di vendetta, il suo amore distruttivo, la potenza devastante dei suoi sentimenti, la cupa avarizia che manifesta, non sono da Due.

    #2673 Risposta

    Antonio Barbato

    Non è possibile…Melinda, Maruzzella, Vesperina, Campanellina, nessuna di voi ha letto quel monumento all’ intensità del cuore animo che è Cime Tempestose?????????

    #2674 Risposta

    Sirenella

    ehm….Antonio di quelle da te nominate non ce n’e’ una sola che abbia risposto qui….mi sa che su queste cime tira troppo vento e hai i neuroni tanticchia in tempesta anche tu 🙂 🙂

    #2675 Risposta

    Teresa

    Maronna… no non l’ho letto Antonio e non ho neanche visto il film in TV, grave per un 4 eh? Vabbè vedrò di rimediare.
    Baci baci

    #2676 Risposta

    Marina Mele

    Non l’ho letto perchè mia madre, che lo aveva letto, mi ha spaccato i cosiddetti per una vita.

    #2677 Risposta

    Marina Mele

    Ovviamente non ce l’ho con voi…..mia madre era un quattro e quando voleva asfissiare qualcuno su qualcosa era davvero inimitabile…mica sarete tutti sempre così, vero??? Mi prendo lunedì di vacanza ma domani vado a un punto fastweb. Devo risolvere in fretta. Bacioni.

    #2678 Risposta

    Antonio Barbato

    Questo libro dovrebbe essere imposto come lettura obbligatoria a tutte le donne Due e Quattro che si sentono attratte da un Otto poco evoluto per la sua intensità. Non mi meraviglio che la madre di Marina da buon Quattro si sentisse così presa da un personaggio come Heathcliff. In ogni caso alcune scene , soprattutto cinematografiche, restano indelebili per la forza e perfino per l’eccesso della passione mostrata.

    #2679 Risposta

    Antonio Barbato

    Per me uno dei grandi vantaggi nel partecipare ad un forum come questo, con tante donne amanti della letteratura e del cinema, è quello di essere continuamente stimolato a riprendere libri o vedere film, che da tanto erano ammuffiti nella memoria, se non, addirittura, abbandonati in libreria ancora intonsi. Questo è il caso di Cime Tempestose che avevo visto, da ragazzo, in una vecchissima versione in bianco e nero con David Niven. Di quella lontana visione rimanevano nella memoria solo alcune vestigia disconnesse, legate da una fortissima carica emozionale che era ancor più acuita dal ricordo della bellissima canzone di Kate Bush. Non so perchè ma nella mia mente Cime Tempestose si era aggiunto ai molto discussi Orgoglio e Pregiudizio e Non Ti Muovere, a formare un inscindibile trittico di amore malato e contrastato (almeno all’inizio) con un più o meno agrodolce lieto fine (non ho ancora letto Non Ti Muovere e, quindi, la mia era solo una supposizione), ma la lettura di Cime Tempestose mi ha sbalordito. Come aveva potuto una ragazza come Emily Bronte, che viveva ritirata in un piccolo paese di montagna, tirare fuori dalla sua fantasia un personaggio come Heathcliff che incarna in modo eccellente tutti i tratti di un Otto cui la vita ha destinato la sua parte peggiore? Mentre leggevo il libro mi rendevo conto che il film ne era stato una pessima trasposizione, che l’amore narrato non era per niente romantico e che aveva una forza, una totalità, un’esclusività, che annullavano ogni altro sentimento se non il desiderio di vendetta. Un amore, insomma, che non nutre ma distrugge e che perde Heathcliff incarnandosi nelle sembianze di Catherine, di cui non è chiaro se sia un angelo o un demone. Un gran libro, insomma, ed una possente galleria di personaggi che l’Enneagramma ci permette di comprendere in profondità. Vorrei tanto sentire il parere di qualche altro maschietto sull’argomento, ma temo proprio che resterò senza il conforto. Speriamo che almeno le nostre intrepide enneagrammatiche mi diano al più presto man forte. Il Capitano.

    #2680 Risposta

    Sirenella

    Caro Antonio, come ben sai io questo libro non ho ancora avuto il piacere di leggerlo. Certamente il mio tribolato vissuto con un Otto non troppo integrato non mi rende la lettrice ideale di questa storia, eppure penso che tutto sia utile a rafforzare la nostra esperienza, visto che l’enneagramma ci aiuta, ma anche a liberare i ricordi da certe negativita’ attraverso la comprensione e quindi il perdono. Puo’ sembrare un discorso un po’ strano e curioso. Ma se attraverso il volo di una scrittrice brava, io posso ritrovare sgradevolezze del passato che non possono piu’ ferirmi, e ho l’opportunita’ di comprendere piu’ a fondo certi meccanismi, allora forse posso liberarmi di un pezzetto di fardello in piu’, se occorre. Ogni volta che ci liberiamo di un sasso che ci arena al passato, siamo piu’ liberi di vivere pienamente il presente, con uno sguardo nuovo e ottimista al futuro…non credi? Se qualche maschietto dovesse unirsi alle critiche e agli stimoli che questo forum da un anno ormai fornisce, non solo tu, ma tutti ne saremo felici. Diversamente…attenderemo quello che il futuro ci porta, con la stessa curiosita’. Devo avvisarti che le tre storie di cui parli pero’ sono profondamente diverse tra loro, ma ti lascio assaporare il viaggio e la scoperta. Marina.

    #2681 Risposta

    Antonio Barbato

    Cara Sirenella, concordo pienamente con quanto hai scritto e vorrei sottolineare che per tutti i tipi, ma ancor più per un Quattro, è veramente decisivo sapersi liberare dalle esperienze negative, dai ricordi ingombranti e dai tentativi di imitazione. Heathcliff mi irrita tantissimo perché rivedo in lui tratti di altri Otto che hanno fatto parte, a lungo, della mia vita e che, in qualche modo, mi hannno a lungo condizionato. Ancora oggi, dopo tanti anni dall’aver vissuto certe esperienze, debbo lottare con me stesso, perché sento affermarsi, come un automatismo, una tendenza a replicare in forma attiva certe modalità che ho vissuto in forma passiva. In termini più generali si afferma che un Quattro molto turbato può somigliare ad un Otto poco evoluto, ma io non ne sono convinto del tutto. E’ vero che l’intensità della rabbia può essere la stessa, ma un Quattro (passato l’attimo di furia), in linea di massima, tende ad essere più riflessivo, ad ascoltare le eventuali ragioni dell’altro se esse gli vengono spiegate. Vorrei tanto sentire che ne pensa D’Artagnan, che ha un vissuto simile al mio, ma temo che sia troppo distratto dalle bellezze della corte di Francia.

    #2682 Risposta

    Sirenella

    …caro Antonio, D’artagnan e’ di ritorno da un viaggio abbastanza goliardico in Polonia, e come ben sai e’ distratto dai fiori della primavera 🙂 🙂 …non credo abbia mai letto cime tempestose, e credo anche che gli Otto della sua vita non lo abbiano sottoposto a dure prove come al contrario e’ accaduto a te…in ogni caso…riferiro’ la tua domanda…potrebbe pur sempre avere qualcosa da condividere tra una rosa e un tulipano ;-)…posso pero’ rispondere con una mia testimonianza, circa la capacita’ di ascoltare e riflettere dopo i momenti di rabbia dei Quattro. Per quanto mi riguarda, e’ abbastanza vero, anche se riconosco di aver chiuso ogni dialogo quando non provavo vera stima o affetto verso il mio interlocutore…per cui il silenzio definitivo mi metteva al riparo da scoperte e delusioni che avrebbero potuto ferirmi o stancarmi senza sentirmi in qualche modo legata da sincero affetto. La rabbia e’ spesso un meccanismo di difesa, almeno per me, quando sento che qualcuno mi sta facendo del male. Appurare che sia vero o no, quindi dal mio punto di vista dipende solo dalla quantita’ di affetto e stima che nutro…e non metterei all’ultimo posto, la fiducia. Non pero’ la fiducia in cio’ che viene detto, la fiducia dell’aspettativa, quanto piuttosto la fede in cio’ che io ho potuto notare nel modo di agire. Le nostre azioni dicono molto molto di piu’ di come noi siamo, di quanto non si pensi. Le parole a volte fanno fumo, e quando si e’ costretti dalla rabbia si disperdono al vento…vengono spazzate via, ma la memoria delle azioni, dei modi di fare, delle abitudini, i riferimenti palpabili delle persone mi aiutano a non rimanere nella nebbia e andare fino in fondo quando ne vale la pena. Mi ricordo i momenti di rabbia del mio ex marito, che come sai era un Otto, non ho memoria di un solo scambio aperto da lui dopo le vendette o il nervosismo. Per lui tutto si chiudeva con la punizione, anche se c’erano stati equivoci, malintesi e cosi’ via…per lui il conto era pareggiato e se non valeva per quello valeva per il futuro che non si sa mai, ma il discorso era chiuso. Non percepisco quindi una vera e propria analogia, se non una sorta di superficiale somiglianza nel momento della rabbia viva che esplode. Non l’ho mai visto contrito, dispiaciuto, in colpa per quanto detto o fatto…mai. Io non mi ricordo una sola volta in cui a torto o a ragione io mi sia incavolata e non sia stata malissimo dopo lo sfogo della tensione…credo che la differenza sostanziale tra un 4 ed un 8 poco evoluto sia questa….almeno secondo me.

    #2683 Risposta

    Raffaella Foggia

    Riciao a tutti, che bella questa discussione su Cime tempestose. Volevo aggiungere qualche riflessione: per prima cosa, riferendomi al bellissimo (per me) film (La cui traduzione italiana fa veramente scempio di quello che è il titolo. Pensate che è uscito all’epoca con il titolo “la voce nella tempesta”…. Ma dai! Vabbè che hanno fatto lo stesso con un altro capolavoro che è Jane Eyre con un film con Orson Wells e Joan Fontaine -quella di Rebecca, la prima moglie, altro splendore letterario – che hanno intitolato “Dietro la porta chiusa”…mi fermo mi fermo scusate l’attacco di “morandinite acuta”) Sono d’accordo con Antonio della netta differenza che c’è con il libro, ma dobbiamo ricordare alcune cose: la prima è l’epoca in cui è stato girato il film – momento in cui già il confronto nel salotto tra Olivier e la Oberon era già abbastanza tosto… Per quanto riguarda il consiglio che hai dato (di rendere la lettura di questo romanzo obbligatoria) sono d’accordo con te e credo che si debba esetendere a tutti i tipi, soprattutto in alcune fasi della propria vita, mentre per quanto riguarda Non ti muovere (essendo ancora io in fase filiale) non l’ho letto tanto come una storia d’amore tormentata (cosa che invece è) quanto una crescita di un rapporto padre – figlia (anche se a distanza) molto importante per entrambi (vabbè in questo momento non riesco a entrare troppo dentro quest’argomento…) Un abbraccio a tutti Rafafella

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