HomePage › Forum › Forum ASS.I.S.E. › cosa ci fa arrabbiare
Questo argomento contiene 5 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da Anonimo 11 anni, 7 mesi fa.
-
AutoreArticoli
-
Anonimostavo riflettendo.. ma nell’altro ci fa arrabbiare solo quello che parla di noi? che ne pensate?
Anonimonon penso. credo che ci arrabbiamo anche perchè l’altro non ci dà quello che vorremmo, non capisce i nostri desideri. e magari pensiamo che non lo fa perchè non “ci vuole bene”, e non perchè forse semplicemente non lo sa fare, o non è la persona come noi vorremmo. è diversa, e non lo vediamo.
Marina PieriniIo credo che nell\\\’altro (ci riferiamo al partner o chiunque?ma in genere non cambia il risultato) quello che ci irrita veramente può scaturire da almeno due dinamiche differenti.
La prima è il riflesso di qualcosa che scorgiamo nell\\\’altro e che risulta sgradevole in noi stessi.
Facciamo così tanti sforzi per non renderla visibile alla nostra coscienza che quando l\\\’altro \\\”ce la rispecchia\\\” con i suoi comportamenti ci sentiamo quasi offesi, arrabbiati, infastiditi, irritati e refrattari.
Respingiamo parti di noi stessi con le quali non siamo riusciti ad integrarci, a riconciliarci o che altri ci hanno fatto avvertire come sporche, imbarazzanti, sbagliate.
Una seconda possibilità ha a che fare con l\\\’involontario innesco da parte dell\\\’altro di dinamiche familiari non risolte, che ci facevano sentire impotenti, frustrati o comunque infelici da bambini.
Mi è capitato di assistere a reazioni veramente sproporzionate rispetto agli eventi scatenanti, da parte di persone care, che in realtà rispondevano all\\\’eco di eventi \\\”simili\\\” avvenuti nel passato.
Simile non è uguale.
Ma alla percezione dell\\\’ego questo dato di fatto risulta irrilevante.
Non c\\\’era, in quelle situazioni che citavo, alcuna coerenza tra il peso reale dei fatti nel tempo presente e la pesante reazione di rabbia avvertita e dunque \\\”reagita\\\” dalla persona in questione.
Questa incongruenza è un indicatore quasi infallibile che ci avverte che stiamo rivivendo emotivamente qualcosa che non esiste più nel tempo presente ma che per noi è ancora viva e reale.
Ho vissuto in maniera consapevole questa esperienza in tempi recenti e devo dire che una volta \\\”sgamato\\\” il gioco non risolto la maggior parte del peso emotivo che mi portava areagire si è esaurito, salvo poi trovarmi nelle medesime situazioni con quella stessa persona che le ha generate in origine, ma su questo, sono work in progress 🙂
In effetti Viviana dice una cosa abbastanza giusta a mio avviso, perchè quando ci confrontiamo con qualcuno che non cozza in alcun modo con i nostri sospesi o fantasmi, ci riesce indifferente o addirittura simpatico poichè non rappresenta nè una minaccia nè l\\\’innesco di eventi passati sgradevoli.
Quando riusciamo ad oltrepassare le emozioni sia positive che negative che ci investono nostro malgrado, allora siamo veramente in viaggio verso l\\\’altro, per incontrarlo al di là di noi stessi.
AnonimoLa mia domanda nasceva dal fatto che in alcuni casi ciò che mi innervosisce o addirittura mi fa arrabbiare nell’altro è qualcosa che vedo di simile in me e che non mi piace, quindi come sono intollerante verso di me lo sono verso gli altri.. e in altri casi invece mi scopro intollerante verso aspetti che no mi appartengono… rifletterò meglio se appartengono a dinamiche antiche.. grazie mari!!
credo che ognuno di noi abbia un giudice interiore che ci impedisce di essere veramente noi stessi. da questo, a mio avviso, scaturisce il fatto che alcuni “errori” che non perdoniamo a noi stessi è ancora più difficile perdonarli agli altri. la rabbia con la quale io sono a braccetto, è un modo per esprimere un dissenso senza diritto di replica.
Anonimocosa mi fa arrabbiare? l’abuso di potere. a qualunque livello e da qualunque parte provenga. purtroppo lo subiamo proprio da coloro che dovrebbero garantire non dico la compassione, ma almenno la tutela e la giustizia.(chiese,famiglia,scuola,magistratura,insegnanti,partners……….).
a pensarci bene è come un parente stretto del peccato originale.
io vigilerò sulla mia parte. lino -
AutoreArticoli