HomePage › Forum › Forum ASS.I.S.E. › Due fiabe rilette alla luce dell'EdT
Questo argomento contiene 0 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Antonio Barbato 11 anni, 4 mesi fa.
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Un po’ di tempo fa avevo pubblicato nel thread sulle favole preferite, la storia di Zuccarabella, coprotagonista di una favola che mi è rimasta vividamente impressa fin dall’infanzia. Nell’analizzare la protagonista alla luce della conoscenza dell’EdT, mi era apparso evidente che fosse una Quattro di conservazione abbastanza tipica ed avevo sottolineato che aveva delle caratteristiche abbastanza singolari, se non addirittura uniche, che la rendevano una eccezione nel panorama della favolistica italiana. Un paio di mesi dopo il mio intervento di apertura una gentile utente che si è firmata con il pseudonimo di Federica Garcia Lorca (nel cui modo di esprimersi, però, mi è sembrato chiaramente di cogliere le stimmate espressive di una persona che per molto tempo è stata protagonista di questo forum), mi ha riferito che esistevano anche altre favole nelle quali l’eroina era costretta ad inseguire l’amore perduto e a fare molti sforzi per ritrovarlo. Dato che il mio carattere non mi permette di non prendere in considerazione un suggerimento, soprattutto se mi mette davanti a qualcosa che non conosco, ho voluto approfondire quello che l’utente ospite mi aveva suggerito e mi sono documentato in proposito. La favola alla quale si faceva riferimento era quella del Re Porco, un famoso componimento risalente al Cinquecento, che, a ben leggere, mi è parsa una riedizione in epoca rinascimentale del mito classico di Amore e Psiche. Quello che maggiormente mi ha colpito è che, in ognuna delle numerosissime riletture che la tradizione popolare aveva operato, restava fermo un punto: l’innamorata doveva riscattare una colpa che aveva colpa, riabilitarsi mediante il pentimento e l’espiazione per il tradimento di un segreto, far ricorso alla preghiera e all’aiuto di altri (in alcuni casi degli Orchi o dei venti divora uomini e delle loro mogli). questi meccanismi sono tutti tipici del Sei che sente, più di ogni altro tipo, di poter riconquistare la tranquillità perduta solo mediante quel processo di colpa-rimorso- pentimento-confessione-espiazione-perdono, che hanno fatto della Chiesa Cristiana l’istituzione più duratura del mondo occidentale. Zuccarabella, invece, non ha alcuna colpa da espiare ed, anzi, è lei che anche un essere impregnato di magia, a rendere possibile la salvezza del suo amato ed a ritrovarlo dopo che lui si è completamente perso.
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