HomePage › Forum › Forum ASS.I.S.E. › END OF THE SEASON Impressioni di un Quattro davanti ad un mare di impressioni
Questo argomento contiene 6 risposte, ha 4 partecipanti, ed è stato aggiornato da Marialessandra 12 anni, 1 mese fa.
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Maria AleQuanta verità trasmette il tuo scritto, Stefania!! E\’ tra quelli che mi giungono più veri e più mi colpiscono a livello emozionale. Suscita in me profonda \”compassione\” nel significato latino del termine che, derivando da cum (con) + patior (soffro), significa \”soffrire insieme all\’altro” che in italiano si è perso. Grazie di questa condivisione del mondo interiore di cui ci hai resi partecipi. Marialessandra
ma dove l´hai trovato, M.Alessandra? Non mi pare che compaia nella lista degli articoli pubblicati! Mi sono persa qualcosa? Per il resto, complimenti a tutti. Leggere i vostri scritti e´stata una goduria! Bravi! Van
Cara Panto/Van, fino a ieri notte alle 3.30 c’era ed ho potuto leggerlo e apprezzarlo. Ora non compare più neppure a me ma anche altri articoli, che ho pure commentato, non sono più visualizzabili. Credo che il webmaster stia rimaneggiando il sito e che questi siano solo temporanei inconvenienti. Diamogli tempo e tutti gli articoli ricompariranno (lo spero!) Un abbraccio
Angelo è l’Id utente che Antonio mi attriibuì per accedere alla parte riservata, anche se stamane compaio anche come Maria Ale.. Saranno rifiniture da webmaster e sito in manutenzione e limatura, no problem.. in ogni caso sono io ad averti risposto: Marialessandra! :))
L’articolo ed è leggibile anche se non è elencato fra gli “ultimi articoli” perché la nuova rivista ne ha contenuti ben 16 (una ns. rivista ne contiene in media 6 e l’EM, la rivista più di rilievo nel mondo, arriva massimo a 7/8) e, quindi, non riesce a renderli tutti visibili. Io ho trovato tutti gli articoli interessanti e mi farebbe piacerebbe leggere i commenti sul contenuto e sulle idee espresse, perché ritengo che si possa imparare molto da essi. Un bacio a tutti.
OlgaUna donna nell’angolo a destra è seduta ad un tavolo in dismissione perché è fine stagione estiva. La dismissione, tuttavia, è solo temporanea e fra alcuni mesi sarà tutto di nuovo in movimento la scena rifletterà una vita piena di gioiosità, di spensieratezza, di quello che oggi si definisce RELAX (chissà se poi è vero).
La donna che guarda il mare è forse una donna attempata che ripercorre le tappe della sua vita, brutte e belle che siano state.
Il mare fa parte della natura e per me il rapporto con la natura risveglia sentimenti forti tipo amore, stima, ammirazione, devozione e anche pace con se stessi. Grazie allo studio dell’enneagramma penso di aver intuito che il rapporto con la natura ha molto in comune con quello con la propria madre. I molti doni della natura, infatti, si possono equiparare a ciò che abbiamo ricevuto nei primi giorni da nostra madre. Ma non sempre essa è stata soddisfacente e noi l’abbiamo spesso percepita come ingenerosa e frustante e forse anche questo aspetto dei nostri sentimenti verso di essa è rivissuto nella nostra relazione con la natura.
Sono in disaccordo con Stefi riguardo l’analisi psicologica del dipinto.
Credo che la donna non abbia bisogno di perdersi nell’orizzonte, perché per me sta spaziando dentro il suo mare, ed è per questo motivo che non vediamo il suo volto e l’abbigliamento non è colorato come in altri dipinti che l’autore ha fatto.
La donna forse ricorda di quando qualcuno tornava da un paese lontano, o rivive i tempi di quando con lo sguardo seguiva i suoi piccoli che giocavano in riva al mare, o ancora di lei, quando giovinetta viveva la sua spensieratezza e sognava il suo domani.
Forse sta considerando il mare nella vita.
C’è un mare nella vita di tutti; nella vita di tutti c’è un tramonto sospeso,
un molo o una spiaggia su cui passeggiare e un vento che scompiglia capelli e desideri. Lei ascolta la voce del mare che le canta nel cuore sereno la sua eterna ninna nanna.
Questo molo, questo mare, questo vento è il mio.
.Mentre scrivo dalla radio arriva per caso una canzone che dice….
Una come te che vede il mare…..
una come te che le soffia dentro il vento
e non la può spostare……….una come te non vuol seguire la moda
ma la moda la fa….una come te non si può dimenticare
La ritengo adatta agli enneatipo Quattro….Ci sono delle caratteristiche tipiche, è bella, è allegra…… facciamola nostra ragazzi e viva i Quattro, i conservativi, i sessuali, i sociali e tutti i misti. E vai!!!!!!!!
MarialessandraGuardando il quadro “End of the season” mi vengono in mente le note de “Il mare d’inverno”, la bellissima canzone splendidamente interpretata da quel Quattro talentuoso, arrabbiato, malinconico e fragile che è Loredana Bertè. Lo scenario in cui ci imbattiamo sembra infatti
ritrarre un pallido autunno o un mite inverno in cui una giovane donna osserva il mare increspato, circondata da decine di sedie e tavoli, in disuso dopo la stagione estiva. Stefania ha sentito l’animo della donna dominato dal rammarico per la chiusura e la rigidità con cui ha vissuto la propria esistenza. Le gambe delle sedie le sono apparse mille paletti che ha frapposto fra sé e il mondo esterno nell’ostinato tentativo di bastare a sé stessa, di fare tutto da sola, di non dover chiedere aiuto- e quindi dipendere – dall’altro. Osservando la donna che contempla il mare, io mi sento spaccata in due perchè provo due spinte e due stati d’animo divergenti. Nel primo penso che la giovane signora si stia godendo il silenzio, la quiete e la pace che solo la solitudine di una spiaggia deserta, d’inverno, può dare, sentendosi al sicuro come farebbe un Cinque e come farei o, per meglio dire, faccio io, ogni tanto. Nulla può ricaricarci e permetterci di rigenerare le energie quanto lo spazio e il tempo occupati solo da noi, meditando ma più spesso rilassandoci. In questa percezione il quadro mi ispira pace, quiete, stati d’animo positivi. C’è però un’altra immagine che fa capolino nella mia mente ed è quella in cui la giovane donna rimpiange con rabbia e tristezza le occasioni perdute, il tempo non ben impiegato e la vita lasciata fluire e non afferrata. Si sente molto più vecchia di quanto non sia e quello scenario autunnale le fa da monito a non lasciare andare il tempo che ancora ha a disposizione per non ritrovarsi, un giorno, come quelle sedie: nell’autunno della sua esistenza, a rimpiangere le stagioni passate.. -
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