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Enneagramma, comunicazione, cambiamenti.

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Questo argomento contiene 72 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Carla Basagni 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #5794 Risposta

    Marina Pierini

    Cari lupi, lupini, e ospitini 🙂 forse è vero che non è necessario parlare tanto per capire cosa davero si vuole ed agire di conseguenza. Forse è altrettanto vero che nel momento in cui fra noi ed i nostri obiettivi si frappongono altri esseri umani, coi quali dobbiamo relazionarci, porci delle domande in più e migliorare la nostra empatia la nostra comunicazione, può vederci costretti a farci qualche domanda che prima non ci saremmo fatti. Insomma se dentro di noi è tutto chiaro, possiamo dire lo stesso quando dobbiamo interagire con altri esseri umani, differenti da noi e tante volte incomprensibili??

    #5795 Risposta

    Bruno Ordonselli

    in questo rutilante mondo chi sa fa chi non sa insegna non so se centra ma suona bene non vi pare?

    #5796 Risposta

    Bruno Ordonselli

    del resto un proverbio africano dice che il cammino attraverso la foresta non è lungo se si ama la persona che si va a trovare. la persona in questione io penso che siamo noi stessi

    #5797 Risposta

    Bruno Ordonselli

    ecco l amore per se stessi o al………………. limite per gli altri come molla del cambiamento per provare a diventare delle persone più sensibili ed empatiche.trovo che l enneagramma possa aprire una finestra nella nostra casa serrata a doppia mandata

    #5798 Risposta

    Sarah

    Il proverbio dice: “Chi sa fa, chi non sa fare insegna e chi non ha capito niente va in politica”. Mancava la parte più bella! Scusa ma senza il sugo non mi diverto…hi, hi!

    #5799 Risposta

    Bruno Ordonselli

    o forse chi ha capito va in politica visto che si fa mantenere da altri

    #5800 Risposta

    Sarah

    Già!!! Quelli hanno capito tutto, non il contrario!!! 🙂 Bella questa…

    #5801 Risposta

    Marina Pierini

    Sicuramente giusto quello che dici Bruno, a proposito dell’amore per sè stessi. Purchè non diventi un amore smisurato che ci porta a pensare solo e soltanto al nostro bene. Che ne dici dell’amore verso i figli? Mi sono resa conto, osservando alcune notizie personali e di cronaca, che spesso vi sono genitori impreparati rispetto ad atti assurdi compiuti dai loro figli. Sia di violenza verso altri, che di violenza verso se stessi, magari in momenti di disperata solitudine. Eppure non tutti sono genitori disamorati o distanti. Molti sono genitori che amano profondamente e che forse senza rendersene conto hanno investito la loro prole di sensi di colpa, aspettative, immagini idealizzate che non appartengono al carattere di figli che sfuggono in tutti i modi a queste “celle di isolamento” amorose. Non credi, non credete, che l’amore per i nostri cari sia altrettanto un buon motivo per essere svegli verso noi stessi e gli altri? Per cercare di cambiare idea e quindi aprire le porte ai veri cambiamenti profondi? Per essere un esempio nel nostro continuo mutare, ed essere capaci non solo di amare ma anche vedere e ascoltare esseri umani che spesso noi vediamo come “nostri” come ciò che vorremmo che fosserto e non per ciò che sono veramente?

    #5802 Risposta

    Sarah

    In teoria sono d’accordo con te. Ma poi non lo si fa, nella maggioranza dei casi. Costa troppo, non si vuole vedere quello che si è. Sembra anche a me che si parli tanto e che questo non serva. Poi, come fai a parlare dell’amore e di quello che saresti disposto a fare per i cari. Finchè non arriva il momento di scegliere e decidere lo sai quello che potresti fare? Io no. Non so, non credo che si tratti solo di cambiare idea, ma forse non so bene a cosa ti riferisci. Io non so cosa sarei disposta a fare per chi. Non molto probabilmente. I miei mi hanno voluto bene ma certamente con grossi limiti e non sono voluti cambiare per me, hanno preferito *prendersela* con me piuttosto, anche se non avevo l’età perchè mi attribuissero certe responsabilità. Non lo sai chi sei a volte nemmeno se ti confronti. Oppure sei consapevole ma non c’è la spinta a cambiare, che è il mio caso e sai che ti dico? Non me ne può fregare di meno, anzi, mi godo di più la vita. Non mi cade un fulmine in testa per questo, anzi, mi capitano pure cose positive. Meno ci penso e meglio sto. Mi preoccupo solo delle cose concrete.

    #5803 Risposta

    Marina Pierini

    Da parte di un 4, questo modo di approcciare al proprio carattere, ti sembrerà strano, ma risulta in fondo il modo migliore, non proprio quello giusto in tutto e per tutto, e dico nel senso “terapeutico” del termine, non “iusto come scelta di “valore”. Non so se hai dei figli o se nella tua vita c’e’ qualcuno per il quale ti scoprirai a poterti buttare nel fuoco. Io questa sensazione l’ho provata due volte. La prima con mio figlio e tutto sommato mi è sembrato naturale. La seconda mi è capitato con la persona che men che mai avrei creduto potesse suscitare in me tale impeto difensivo. E’ stata un’esperienza. E mi ci sono trovata sgomenta e impreparata. Tu dici che non ti importa ma…..sai Sarah….io credo che per quanto possiamo esercitarci a crederlo, non è mai profondamente vero. Non so, è una mia illazione forse, ma un 4 che riesce veramente a fregarsene tanto da smettere di “cercare” forse è un 4 che ha trovato la via di un paradiso negato ai più….(e qui ho proprio un tono da Pierrot malinconico!). Mi verrebbe da chiederti “quando” è vero che riesci a fregartene? Quando… quel dolore acuto e improvviso che ti esplode nel petto, anche solo per un momento, ti ricorda che c’e’ un inferno tutto tuo che ti aspetta, lì, al buio, da qualche parte? Quando è stato, se oggi non è più? Quando ci riesci a preoccuparti delle cose concrete? In che situazione “temporale” ed esperenziale? Mi stai facendo incuriosire…scusa….ovviamente puoi anche non rispondere 🙂

    #5804 Risposta

    un atomo

    Mi viene proprio da sorridere…. è proprio tutto quello che avevo pensato leggendo il post di Sarah, che mi ha molto meravigliato, perchè mi è sembrato molto lontano dall’essere 4. Sembravano parole e concetti di un 7, o un tentativo disperato di un 4, non so…ogni volta che ho provato, non mi è mai riuscito….non riesco a cambiare pelle così tanto. L’unica cosa che sono riuscita a fare è acquisire un maggiore distacco su molte cose, ma non è che viva tanto bene nemmeno questo, perchè lo percepisco come un impoverimento della carica passionale, come una disillusione e non come una leggerezza. Gli unici momenti di vera pace sono quando scendo giù, giù, nei precordi e riesco a riconoscere un’ acqua tranquilla e trasparente nel fondo della mia anima, lì sono in compagnia di me ,ma sono frammenti di istanti, così rari, poi tutto ritorna… uh mamma mia, mi rendo conto….è tutto un pò pesantino neh..:-) 🙂

    #5805 Risposta

    Bruno Ordonselli

    non so fino a che punto si cambia per i figli ma sono convinto che tutti i genitori ci provano il problema secondo me non è quanto cambiamo noi ma quanto ci cambiano loro e quanto questi cambiamenti arricchischino entrambi. sarebbe bello provare a condividere a fermare il tempo a trovare “il sempre nel mai”

    #5806 Risposta

    Sarah

    Non sono sicura di aver capito bene la tua domanda Marina (tanto per cambiare…). Comunque quando sento “quel dolore acuto e improvviso che ti esplode nel petto, anche solo per un momento, ti ricorda che c’e’ un inferno tutto tuo che ti aspetta, lì, al buio, da qualche parte”, come dici tu, penso che siano tutte cazzate. Ci sono i miei pensieri lì, che non faccio a meno di pensare e che riflettono quel sentire e penso che siano tutte stronzate. Che tanto non cambio e non cambierò mai e allora se non posso fare a meno di pensare quello che penso, nemmeno gli altri lo possono, non ci si muove di un passo e magari è così che sono fatte le cose e ancora, che vuoi che ci faccia! Che senso ha darsene pena, fanculo anche i miei difetti. Mi sembra che niente abbia senso davvero. tutto mi sembra un po’ come un filmino. Anche i problemi del mondo, inquinamento e altre cose, è così che va non ci si può fare niente. La vertità è che non cambierà mai niente e che le cose hanno preso il loro corso e continueranno per quella strada. Mi chiedo perchè noi esseri umani siamo sempre in cerca di un senso. Mi dico: questa è la vita e a quel punto decido che tanto vale la pena di godersela. E quando ci riesco, sono serena, mi diverto, sono riposata e sto bene mi dico: è tutto qui! Lo è anche per gli altri, non per me soltanto. Non ha senso darsi pena per quel che non si è. Non so se sia un bene o un male che sia diventata così. Sono cinica forse, boh! Me ne frego del dolore. Forse è molto da 4 anche questo ma non mi va di fare altro e l’ho accettato. Me ne infischio proprio. Non ho figli ma non credo che cambierei per loro, perchè la maggior parte delle persone non lo fa anche se li ama molto. Quante chiacchere.

    #5807 Risposta

    Sarah

    Errata corrige: “…E quando ci riesco, sono serena, mi diverto, sono riposata e sto bene *non mi dico proprio niente*! Lo sono e basta ed è bello stare bene senza pretese. Stare bene è stare bene è basta. Non so perchè ho scritto quella stupidaggine. Comunque prima o poi rifletto (o meglio, mi faccio le seghe) e allora penso (o prima o poi le seghe me le faccio di nuovo): Però! non era mica male pensare a un cazzo!!! Presente: Hakuna Matata? “Senza Pensieri”? Il “Re Leone”? Che vuoi di più dalla vita? Un Lucano?

    #5808 Risposta

    un atomo

    Beata te!….Solo, vedi Sarah, io la penso così, è molto probabile che non si riesca a cambiare nemmeno per un figlio ma mentre con altri puoi dire a te stessa chi se ne frega, non puoi fare lo stesso con una persona che ami profondamente. Per me è proprio inconcepibile. Io credo nella responsabilità dell’amore. L’amore è responsabile. L’amore si prende cura dell’altro. Si prende cura dell’altro cominciando da se stessi. Dal proprio comportamento E quando non ci riesci perchè vai in automatico e fai prevalere non volendo i tuoi meccanismi non ti può essere indifferente non con persone che ami. Non riesci a cambiare ma questo ti fa soffrire, non è come con il capoufficio o con un conoscente. Io non credo che amare una persona significa abdicare alle proprie esigenze, non credo che sia sacrificio, non penso che uno debba annullarsi, mai. Però ti devi mettere profondamente in gioco, con il massimo dell’onestà, e quindi se cambiare qualcosa è necessario devi tentare di farlo. Non cambiare per compiacere l’altro, ma cambiare perchè tu sai che la tua passione, i tuoi schemi comportamentali hanno dei costi anche per l’altro e se tu l’altro lo ami, questo non lo puoi ignorare. Vorrei dire tante cose, ma non riesco. Tu dirai a che serve tormentarsi se poi comunque questo cambiamento non riesci a farlo comunque? E io ti rispondo serve a tenere desta l’attenzione,a non concentrarsi solo sul proprio ombelico per quanto dolore tu possa sentire proprio lì nell’ombelico, serve a lasciarsi aperte le possibilità di un rapporto sempre in crescita, ma poi non importa a cosa serve…forse non serve a nulla, semplicemente è la natura dell’amore che non vorrebbe rimpianti, ed occasioni perdute, vuole la pienezza e se sei sempre intrappolata nello schema: questa sono io, se mi prendi bene, questa pienezza non la raggiungerai mai. Ci sono cose, sentimenti dove non te lo puoi permettere. Molte, moltissime cose nella vita hanno scarsa importanza, qualcuna no. Qualcosa è molto importante dentro di noi, non possiamo fare spallucce, e guardare altrove. Sembra tutto privo di senso? Qualcosa ha senso. Non possiamo e non dobbiamo controllare la realtà donandole un senso forzoso che non ha, però siamo assolutamente responsabili del senso che diamo noi alle cose. Non so se riesco a spiegarmi. Non posso controllare e dirigere la mia vita in pieno ma se decido di guardarla con occhi dolci o aspri, se sento rabbia o compassione, se tutto è rosa o tutto grigio, quello è il senso che gli dò io e su quello devo riflettere. cambiare potrebbe voler dire guardare le cose da un’altra prospettiva e così aprirsi a mondi di possibilità che i nostri limiti non ci hanno fatto cogliere. Cambiare non è snaturarsi è migliorare il nostro rapporto con la realtà, fare pace con ciò che accade e non lo puoi fare se non accetti di trasformarti, rimani preda dei sentimenti impulsivi o delle abitudini antiche. Comunque ammiro la tua leggerezza , la tua capacità di distrarti di fronte al dolore. Anche questa è una strada, io non riesco a sentire ciò come un percorso che mi farebbe stare veramente bene. Ma è un fatto personale.

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