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Enneagramma, comunicazione, cambiamenti.

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Questo argomento contiene 72 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Carla Basagni 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #5809 Risposta

    Utente Ospite:Ameliè

    Per Sarah: ti dirò, le cose che dici ed i termini che utilizzi per esprimerle mi passano tanta violenza, tanta rabbia che mi viene d’istinto la voglia di rispondere a tono. Ma non lo faccio perchè credo avrai i tuoi buoni motivi per essere così e per pensare così, oggi. Ricorda, però che raccogli ciò che semini, in ogni aspetto della tua vita. Goderla è fondamentale, ma scappare da “quello che si è” disperandosi per “ciò che non si è” ti riporta sempre al punto di partenza e alla fine sai dirmi cosa ti resta? Il segreto è riuscire ad amare ed accettare noi stessi per quello che siamo, come dice atomo IO SONO COSì E COSì VADO BENE serve a noi, per accettarci con le nostre perfette imperfezioni. Le relazioni con gli altri prevedono ben altro…l’amore poi…..è tutt’altra faccenda…..la felicità? è una scelta!

    #5810 Risposta

    Utente Ospite

    Son semplicemente stufa di mettermi sempre in discussione visto che non serve. Nelle relazioni ci metto la mia buona volontà e quando non basta…amen! Non mi dispero affatto per quello che non sono e non scappo da niente. Ho ben presente e ben chiaro i miei meccanismi, mentre accadono. Beh, visto che sai cosa ci vuole nelle relazioni dimmelo. A me mica dispiace un consiglio ogni tanto. Magari non funziona ma se tu lo sai cosa ci vuole dillo! Son tutta orecchi. Sentiamo la soluzione. Se ti comunica rabbia la mia risposta è quello che leggi tu, io non discuto. Rispetto i punti di vista di tutti! Tu sei felice? Io non sono triste. Magari non sono al settimo cielo ma tutto sommato va molto bene.

    #5811 Risposta

    Sarah

    Oops! Ero io! 🙂

    #5812 Risposta

    Utente Ospite:Ameliè

    Comincio col dirti che personalmente non credo affatto nei consigli, non li chiedo, non li dò. Preferisco crescere facendo le mie esperienze e traendo le mie conclusioni e crescere facendo tesoro dalle esperienze degli altri. Tutto ciò avviene mediante quello comunemente detto “ascolto attivo”. L’altro, deve essere accolto, deve sentirsi “a casa” in un luogo sicuro, (proprio come vorrei accadesse a me). Per fare questo non ci sono ricette, ma amore, tanto e voglia di accettare l’altro per quello che è, senza illuderci di cambiarlo o passare il registratore su “ascolto passivo”…(quando accade ce ne accorgiamo). La mia “medicina” è la verità, fà bene, ma spesso ha il sapore amaro. Naturalmente nelle relazioni d’amore questo vale, ma l’irrazionalità delle emozioni e la fretta dell’istinto mi hanno fatto commettere tanti errori. Ho passato la mia vità fino all’altro ieri mettendomi in discussione, perchè ho sempre pensato di “non essere abbastanza, di essere troppo”…poi ho capito CHE SONO COSì, CHE VADO BENE COME SONO, per me…e gli altri, quelli che nella mia vita contano, LO HANNO CAPITO PRIMA DI ME. La “tua” soluzione è dentro di te. Come ti ho già detto LA FELICITA’ E’ UNA SCELTA. Io ho scelto di accettarmi, cammino sul sentiero che mi appare innanzi prendendo quello che viene, giorno dopo giorno. L’infelicità nasce dalle attese, cerco di non crearne vane. Non penso al fututo. Credo nell’amore di due pezzetti di cuore che battono all’unisono sotto lo stesso cielo, credo nell’amore cosmico…universale. Questa sono io.

    #5813 Risposta

    Sarah

    Grazie! Mi ha fatto piacere leggerti.

    #5814 Risposta

    Utente Ospite:Ameliè

    Grazie a te, con i tuoi interventi mi hai dato modo di fare un pò più di luce su alcuni aspetti della mia vita.

    #5815 Risposta

    Marina Pierini

    Ciao a tutti, chiedo scusa per il mio silenzio ma sono stata allettata a causa di problemini di salute. Una domanda….ho la sensazione che cambiamento abbia spesso lo stesso sapore di “antibiotico” per noi tutti. Insomma cambiare non è un dovere, non è un obbligo, non è un compito angosciante. Dal mio punto di vista io sono felice di essere quella che sono, mi voglio bene e farmi troppe seghe mi fa male, ma sento di avere un “fondo profondo” che di tanto in tando scendo a scandagliare per scoprire bellezze meno visibili o in superficie della vita. A volte è un’esperienza che rivela cose belle, altre volte rivela cose dolorose e sgradevoli…ma non è una medicina da prendere. Io mi vado bene come sono e sento che cambiare è bello perchè da nuova linfa e nuova ricchezza alla mia vita. Sento che i cambiamenti che mi sono venuti da mio figlio o da chiunque al di fuori di me hanno arricchito la mia vita e sono stati vissuti quando davvero ero pronta ad accoglierli. Penso che se nn ci sono cambiamenti c’e’ un pantano di cose che tendono a farci inaridire dentro ma è solo una mia visione del mondo….non si cambia perchè NON ci si ama….ma proprio per il motivo opposto. Proprio perchè mi amo, e amo la vita, voglio evolvere. Ho la sensazione che al contrario si tenda a ritenere che il cambiamento avvenga solo perchè o quando qualcosa non va….è solo una mia sensazione errata? Per ciò che concerne Sarah diciamo che anche io sento molto il tuo impeto, forse non scrivi con rabbia o non te ne accorgi ma così a pelle, senza conoscerti ovviamente, sembri un 4 impetuoso in piena rivendicazione e tutta questa energia porta a chiedersi, come davanti ad uno specchio in cosa mi suoni dentro, in cosa ti sento lontana e così via…il dialogo dunque diventa un modo di pogter vedere nell’altro, parti non visibili di me stessa…senza poter sapere con maggiore precisione chi tu sei davvero e con che sentimenti e toni scrivi….penso che anche io quando ti rispondo forse ti provoco involontariamente reazioni che magari non erano nelle intenzioni del messaggio….in ogni caso mi sembra strano per un tipo 4 non sentire ogni tanto quello sprofondare dentro di se….forse sarebbe interessante capirti meglio…forse ti attribuisco caratteristiche che non ti corrispondono…non so….aprirti dipende da te…

    #5816 Risposta

    un atomo

    Anche io la vedo come Marina. Per me non si cambia solo perchè qualcosa non va. Cambiare può essere naturale e bello, a volte resistere al cambiamento, ai messaggi che ci arrivano è più doloroso e più improduttivo che osare scorrere in piena libertà. Cambiare può significare abbandonare meccanismi di difesa che forse non hanno più senso di esistere e avvicinarsi con maggiore spontaneità e trasparenza a noi stessi. Quello che prova Sarah, qualche volta l’ho provato anch’io, e lo assimilo a quello che Antonio definisce la ‘disillusione’ del 4, ma è sempre per me durato pochissimo, forse perchè non sono pensieri che ho mai sentito dettati da una vera, leggera, simpatica strafottenza da sette, ma da una sorta di rabbia e rivendicazione verso la vita che mi ha portato a volte a pensare ffanculo a tutti e tutto, me ne frego, ma per me il prezzo da pagare è stato la vitalità passionale del capire e del partecipare. Non mi piace. Forse sarebbe giusto, ma ognuno deve sfruttare i propri talenti e quelli del 4, non consistono nel fare spalluce, ma nel trovare un armonioso equilibrio interiore che ti rende capace di attraversare la vita senza illudersi e quindi nemmeno disilludersi. Noi ci siamo, e quando desideriamo non esserci non è mai segno di pace interiore, non è dimenticanza del proprio ego ma affermazione anche un pò prepotente dei propri limiti. E’ un dispetto con cui vorremmo punire gli altri o con cui giudicare le situazioni, ma in realtà l’unico dispetto lo facciamo a noi , che rimaniamo un pò paralizzati, arroccati, autopunendoci. Perchè con tutto il nostro snobismo siamo affascinati dall’altro, dal confronto, dalla diversità. Questa è solo la mia esperienza. Non so se potrebbe essere condivisa da altri. Sì cambiare è amare la vita, non solo è anche comprenderla, perchè noi possiamo stare fermi ma quella scorre uguale e alla fine scopriamo che ci ha cambiato ugualmente senza che noi partecipassimo consapevolmente al processo. Ecco è questo che vale la pena di fare, partecipare a questo cambiamento che comunque avviene lo vogliamo o no. Metaforicamente (e un pò anche in pratica 🙂 ) è accettare il fatto che sul viso appaiono delle rughette, possiamo illuderci che non avverrà, che rimarremo eternamente immobili e statici ma intanto ci svegliamo un giorno e i sorrisi che abbiamo regalato saranno stampati nella qualità del nostro sguardo, le notti che non abbiamo dormito saranno sulle nostre palpebre, i no che abbiamo detto nella rigidità delle labbra, il peso che abbiamo portato sulla curva delle nostre spalle, i sì che abbiamo pronunciato nella rilassatezza della nostra postura. Tutti questi cambiamenti avvengono, perchè rifiutarsi di vederli e invece non convivere con loro cercandodi coglierne il significato vero e bellissimo che testimoniano? STOP. E’ meglio che mi fermo.

    #5817 Risposta

    Marina Pierini

    Per ciò che concerne il discorso sulla noncuranza rispetto alle cose della vita, sono perfettamente d’accordo con te. Hai scritto esattamente cosa avviene quando un 4 tende verso la rivendicazione e l’ostinazione. Succede lo stesso anche a me ed è per questo che chiedevo a Sarah se poi alle parole ed anche ai fatti ogni tanto qualcosa o qualcuno non faccia comunque crollare quel bel castello di disinvoltura nel quale crediamo, tentiamo o ci illudiamo di arroccarci. Un 4 non ci riesce in maniera definitiva. Certe oscillazioni dell’anima e della nostra stessa Passione, ci sono, sono innate, sono inevitabili, dunque appena qualcuno che amiamo fa qualcosa di preciso che ci ferisce noi non siamo più strafottenti peter pan che svolazzano sulle cose della vita. Ma piombiamo in quegli abissi di dolore che ai 4 sono così familiari. Mi chiedevo, se Sarah non vive queste esperienze perchè forse non è un tipo 4 (io poi mi sono convinta che lo è ma di lei ha sempre detto pochissimo) o perchè vive un periodo in cui non c’e’ nella sua vita un amore così profondo e vivo o per altri motivi. Senza voler sapere i fatti suoi, più semplicemente mi chiedo se quello che noi diciamo le suona familiare, anche se remoto oppure del tutto estraneo. Quando un 4 dice: questo a me non accadrà mai più, io sto bene e fanculo tutti, pone un sigillo di apparente forza su di un portale che non si può chiudere così facilmente. Spero risponda… P.S. Tecla nn riesci a ripulire un pò i testi? E’ faticoso leggere e ripulire mentalmente i post pieni di segni alieni 🙂 ed è un peccato perchè ci si distrare e si perde il senso del discorso…cmq a presto!

    #5818 Risposta

    un atomo

    Marina ho tentato di capire che succede ma non ci sono riuscita, mi hanno detto che dipende dal vostro server ma secondo me no. Il bello è che io visualizzo tutti i miei testi perfettamente mentre tutti i vostri (anche quelkli della pagina principale) al posto degli apostrofi e degli accenti contengono un simbolo rombo con punto interrogativo per cui anche io faccio una terribile fatica a capire. Ma voi invece come visualizzate i post? Ho notato che se non uso Mozilla ma Explorer io visuaizzo male i miei post cCon strani segni ma non so voi come li ricevete….Uffa, magari se posso fare delle prove..oppure se quialcuno suggerisce una motivazione e una soluzione…ho notato ìanche che questo difetto capita anche a roberto maieron

    #5819 Risposta

    Marina Pierini

    Dunque d’abitudine io uso explorer, e leggo normalmente tutti i testi, tranne il tuo. Adesso che mi ci fai pensare anche i post di Roberto ogni tanto facevano questi strani scherzi grafici. Una soluzione non la so, ma vorrei capire se usi sempre mozilla per scrivere, percè potresti provare ad entrare con explorer e scrivere qualcosa. Prima i tuoi post non erano illegibili. Quindi è accaduto qualcosa di recente….fammi sapere…

    #5820 Risposta

    un atomo

    Faccio subito la prova questo testo è scritto con Explorer, come arriva sul forum? Quando mi potrai rispondere…certo che sembrano comunicazioni di servizio! Ah aspetta scrivo una parola che contiene un accento per controllare facciamo città . Però questo fatto che voi visualizzate mele i miei scritti e io no, mentre non vedo bene i vostri, diciamo la verità per un 4……..accidenti.

    #5821 Risposta

    Marina Pierini

    Scusa se ci ho messo un giorno a risponderti ma come dicevo sono a letto, non riesco a stare collegata. Comunque ti leggo benissimo. Evidentemente quando entri su mozilla leggi bene ma poi lo scritto risulta compromesso, se fai il contrario le scritte sono pulite, ma a quanto dici leggi male :-S qualcuno ha suggerimenti???

    #5822 Risposta

    Sarah

    Ciao. Rispondo a Marina che non penso: “questo a me non accadrà mai più, io sto bene e fanculo”. Penso: “Sto male e pazienza chi se ne frega, tanto i motivi li so, non ci posso fare niente e questo non mi impedisce in altri momenti di stare bene”. Fanculo i miei difetti sì! Se posso farci qualcosa e risolvere la situazione bene, altrimenti amen. Chi se ne frega se agli altri non sto simpatica, se è successo questo o quello. Vado a farmi un giro in bici così mi passa e cerco di non pensarci. Anche gli altri hanno i loro bei limiti ed è inutile farsi le seghe, tanto non succede niente di nuovo lo stesso. Se vivo certe esperienze, sempre per rispondere a Marina è perchè sono predisposta a viverle. Cioè sono fattta come sono fatta, reagisco e percepisco le situazioni in un certo modo e sono sempre stata così, che è anche il motivo per cui penso non si cambi affatto. Non credo di essere molto diversa da come ero 10, 15 o 20 anni fà. Se anche cade il bel castello di disinvoltura lo so e me lo aspetto. Me ne frego, perchè di per sé il fatto che cada o non cada non è un parametro per stabilire oggettivamente il significato di una situazione. Per esempio mi è capitato di avere un confronto con un collega e in seguitomi sono sentita a volte sicura di me stessa, a volte molto fragile e bisognosa di rapporti interpersonali. Questo non dice niente della sistuazione, né se ho fatto bene o male, né se ha fatto bene o male l’altro. E poi cos’è bene o male? Forse in quel caso è più utile guardare alla situazione come: conviene o non conviene e se non conviene, ti va di esporti? Posso imparare attraverso l’esperienza quali sono i miei limiti e imparare a fare meglio il computo dei pro e contro di certe scelte, ma la mia sicurezza/insicurezza è una faccenda a parte. E quindi perchè farsi le seghe oltre un certo limite. Si impara dall’esperienza con un po’ di riflessione ma in fondo, che me ne frega!

    #5823 Risposta

    Marina Pierini

    Sarah…scusa la mia insistenza un pò da cerebrlolesa….mi sia di alibi il mio non stare bene in salute in questi giorni…..sospendendo un attimo la questione del se ti frega o no…la mia domanda è: ti fa male?

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