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Questo argomento contiene 21 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Marina Mele 13 anni, 1 mese fa.
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Antonio BarbatoParlando in modo più serio, debbo dire che la frase “considerazioni notturne” mi ha fatto, finalmente, venire in mente il titolo di un libro eccellente che cercavo più volte di ricordare durante la discussione sulla dipendenza e l’appartenenza. Il libro scritto da Carl Whitaker si chiama “Considerazioni Notturne di un Terapeuta della Famiglia” ed è fantastico nel descrivere quelli che Whitaker chiama gli “stili e gli stadi matrimoniali”. Da qualche risposta anche alle domande che Sirenella, avendo esaurito la scorta di carboidrati che aveva in casa e con una pessima digestione in corso, si poneva, vagando come Celia of the Seals del web, nel mezzo della notte 🙂
SirenellaAntonio, tu sai che mia sara’ la mano che porra’ fine alle tue sofferenze…vero?!? In ogni caso, ero sotto una scarica adrenalinica causata da addormentamento da divano fino alle due di notte e lavata di denti alla menta piperita condita di guarana’ che a quell’ora tutto fa tranne che conciliare il sonno! Mi avete fatto venire in mente un’altra cosa pero’….avete notato che negli ultimi due anni una notissima industria di gelati ha pubblicizzato e venduto gelati prima col nome dei 7 peccati capitali, poi col nome dei 5 sensi e adesso con caratteristiche di vario genere affermando che “yes J’M”!! Io “sono” se mangio quel gelato, e sono il gelato che ho scelto. Se non avete notato, allora siete in stato di totale anestesia cerebrale, perche’ ci stanno massacrando da due anni almeno di spot a bomba e manifesti pubblicitari! L’azienda M….. ci vende l’ideologia secondo la quale nemmeno esistiamo se non scegliamo un gelato e non ci identifichiamo in esso. Scusate, ma si puo’ ridere di tanta clamorosa demenza, o no? Non e’ meglio il ristoratore che lavora in cucina e studia piatti e ricette e gusti con attenzione e passione nel tentativo di sentirsi anche gratificato dall’approvazione dei clienti, con abilita’ e sensibilita’ culinaria? Anche se si lascia sedurre da un gioco….ma suvvia….sono altre le cose che mi fanno perdere il sorriso…almeno a me. Sono estasiata di sapere d’esser stata causa di ispirazione ritrovata circa un titolo da te perduto….almeno morirai sereno, e accadra’ prestissimo come puoi ben immaginare 🙂 a me e’ venuto in mente il titolo di un gran bel libro, e di un gran bel film, che si chiama “Il nome della rosa”. Se vogliamo avere qualche spunto di sana riflessione sugli effetti della risata, sulla serieta’, sull’uso della cultura, sul bene dell’uomo e sul potere….mi sembra un’ottima fonte 🙂 che ne dice capitain? E mo’ vado a mangiarmi il mio ben meritato megapiattone di pasta! Gnam!
Marina MeleHanno entrambi a che vedere con la salute in senso globale. Adoro i gelati e la pubblicità è allettante e meglio di tante altre che girano ma pensare che si scelga il cibo in base a chi si è, ancora una volta, è un attentato alla libertà individuale, un tentativo indotto coercitivo, una manipolazione delle vendite in senso di “standardizzazione” delle motivazioni agli acquisti. Sia chiaro che ben so che il “mercato” è fatto di questo e sta all’utente compratore una istruzione e una cultura sempre più stressante sul fronte degli acquisti ma se il gioco del gelato è seduttivo e seducente purchè poi ognuno scelga ciò che veramente gli piace quella del ristorante mi lascia attonita come concetto di fondo. E lo stato di salute del cliente? Si potrebbe agire con delle indagini sui gusti e qui mi fermo! Vi abbraccio forte. Melinda
SirenellaMarina scusa la provocazione… 🙂 ma quindi se la M….. avesse prodotto i gelati coi nomi degli enneatipi quando ha immesso sul mercato quelli coi nomi dei 7 peccati capitali? Solo perche’ manca il copyright dell’enneagramma, fanno della pubblicita’ accettabile? Te lo chiedo perche’ mi perplime la tua posizione, e vorrei capire meglio. Io li trovo peggiori dei cuochi che han fatto gli enneamenu’, perche’ il messaggio e’ proprio vuoto e consumistico esattamente come la tendenza delle ultime due o tre generazioni. Indossiamo la firma, mangiamo la firma e siamo qualcuno. Forse sbaglio a non chiarire meglio la mia, di posizione, ma nemmeno a farlo apposta abbiamo avuto io e te, uno scambio privato di mail qualche decina di gg fa su questo argomento, e mi sento serena nel sapere che tu sai come la penso. Eventualmente qualcuno avesse delle incertezze me lo puo’ dire e io cerchero’ di chiarire….manco di tempo e di energie a fasi alterne e quindi mi scuso per la mia intermittente presenza. Andra’ meglio tra una settimana 🙂
Marina Pierini…che potrebbe significare anche una minaccia vista la lunghezza sovrabbondante delle mie ultime risposte 🙂 🙂 al che io sghignazzo….baci..
Marina MeleMarina sono d’accordo con te….mi riferivo al lato “estetico” della publlicità che è certamente molto curato e soddisfacente sotto il lato complessivo della pubblicità ben fatta. Non parlavo di contenuti….Comunque a me piace quello bianco (HIHHI!!!!).
Marina MeleStasera mi sono mangiata un mini classic…..molto buono!
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