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Enneagramma e dipendenza

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Questo argomento contiene 164 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Sarah 13 anni, 1 mese fa.

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  • #2817 Risposta

    Marina Pierini

    …potersi sperimentare senza perdere l’amore dell’altro…ma Tecla…quando l’amore finisce non dipende da quello che noi abbiamo sperimentato o meno, perche’ quell’amore non e’ dipeso dalla nostra volonta’ quando lo abbiamo provato. Noi non ci diamo l’amore e noi non ce lo togliamo. Tu quindi sei SEMPRE libera di sperimentare…solo che non lo sai…non perche’ l’altro non te lo dice, ma perche’ la nostra incapacita’ ad accettare che tutto finisce ci rende timorosi di vivere appieno. Tutto finisce Tecla…e l’amore libero da dipendenza non ha senso, io non parlo dell’insano parassitismo, che sia ben chiaro…ma chi ama qualcuno teme per lui, cerca di proteggerlo, attende il suo ritorno, si chiede se ha mangiato, se ha bisogno di qualcosa, se ha freddo e se ha pensato a noi…quella persona che amiamo…se ha pensato a noi, se ha sentito il nostro pensiero, se ha percepito il nostro preoccuparci, se esistiamo per lui o lei…noi ce lo chiediamo Tecla, perche’ e’ umano…e questa e’ connessione o dipendenza, chiamala come vuoi, ma chi ha detto che e’ sbagliata? Io non capisco…

    #2819 Risposta

    Tecla

    Marina per provare gioia non basta essere sani e ricchi, la gioià è una percezione interiore e profonda come il dolore. L’amore incondizionato non è privo di corresponsione ma ha una qualità diversa nel corrispondere. Corrisponde cioè non alle proprie aspettative ma interamente all’altro. Non sono d’accordo che non esista una forma d’amore così, non è affatto una cosa ideale ma una cosa vera anche se molto rara e difficile da costruire. Dico costruire non a caso. L’amore incondizionato poichè è fonte di libertà ed è liberta non si auto immola affatto, al contrario l’amore pieno di pretese, di compromessi e dipendenze si autoimmola all’altare dei falsi bisogni propri e altrui. Non è vero che l’amore incondizionato non desidera, solo che desidera qualcosa di diverso. Io poi non dico affatto di poter raggiungere questo stato di grazia assoluta con tutti, sarebbe da folli, io dico solo che non è un fatto ideale , utopistico e impossibile, io ti dico che esistono amori così, Stefania dice di averne esperienza e io le credo. Non può avvenire con tutti, ma può avvenire ed avviene, come ho detto prima presuppone una maturità umana molto elevata. secondo me, tu per amore incondizionato intendi qualcosa di molto diverso da quello che intendo io. l’amore incondizionato non è masochista altrimenti come potrebbe essere fonte di libertà e di indipendenza? L’amopre incondizionato tiene conto di sè, ma forse tiene conto del vero sè e non dei propri bisogni fruatti e delle proprie impotenze. Sono sicura che non ci capiamo perchè parliamo di due cose assolutamente diverse. Sarei felice che Stefania intervenisse perchè sono molto curiosa di capire se parliamo della stessa cosa. Non fosse altro che in genere è qualcosa di cui non si può parlare senza generare negli altri reazioni di incomprensione, reazioni in cui gli altri pensano che tu parli di una cosa ideale ed inesistente. Invece può essere una cosa reale e sinceramente è detta da un tipo che non ha alcuna fiducia in generale e che per principio coltiva poche illusioni. Stefania fatti sentire.

    #2820 Risposta

    Tecla

    Ascolta Marina : chi ama qualcuno teme per lui o teme per se stesso per paura di perdere l’altro?, cerca di proteggerlo o protegge gli schemi propri e lo ingabbia nelle proprie rigidità?, attende il suo ritorno ma si domanda se tornare è un bene per l’altro o per se stesso? L’amore incondizionato non è privo di connessione ma è capace di una connessione estremamente profonda che tiene conto di sè e dell’altro in un sistema diverso dai soliti schemi. L’amore che dipende e fa dipendere è privo di connessione interiore. Mi fermo perchè capisco che è una visione troppo personale. Ciò non toglie che è autentica o che io la senta tale. Poi ti volevo dire una cosa anche io quando Stefania ha espresso il proprio sogno più o meno ho sorriso ma non l’ho detto. C’è un motivo per cui non l’ho detto e non devi meravigliarti del tono della sua risposta. Lei con molta semplicità ti ha detto che comunque quello è il suo sogno. Capisci, senza che aggiunga tante parole?

    #2821 Risposta

    Tecla

    Ho riletto il post di Stefania lei dice: ….’ E’ l’amore che ti fa stare accanto anche alle persone che ami e che soffrono aiutandole veramente, senza identificarti nel loro dolore…è l’amore che non ha bisogno di chiedere nulla in cambio, perchè è nutrito dall’amore stesso…è l’amore che riesce a toglierti i paraocchi, che ti fa perdonare, che ti fa digerire la rabbia, che ti fa Essere, non per quello che fai, ma per ciò che sei…..’ Allora ho capito che stiamo parlando proprio della stessa cosa, di quella cosa e scusate se è poco che è l’unico motore che mi ha fatto capire perchè vale la pena di essere nata , di esistere e di voler continuare a vivere. Altra risposta e altro senso io non c’è l’ho.

    #2822 Risposta

    Sirenella

    va tutto benissimo Tecla, solo che io non trovo corretto chiamarlo amore incondizionato. Noi stessi siamo cosi’ tanto preda dei nostri condizionamenti piu’ o meno consapevoli o inconsapevoli che e’ impossibile chiamarlo cosi’…e’ per questo che io parlo di liberta’ e non indipendenza….mi sembra piu’ realistico. Sei cosi’ convinta che io stia dicendo cose diverse che ho la sensazione che tu non abbia affatto ascoltato il senso di quello che ti comunico, ma che al contrario io abbia toccato corde che ti hanno spinta a “difendere” la tua posizione….se parliamo di un amore che rispetta e ascolta la liberta’ dell’altro e la nostra siamo in sintonia…ma un amore incondizionato non esiste perche’ noi stessi siamo vittime di condizionamenti di cui nemmeno ci accorgiamo…l’enneagramma ce lo dice chiarissimamente ed e’ solo uno strumento come tanti…non solo, ma la relazione amorosa…la vita in comune ci costringe ad adattarci amorevolmente all’altro e questo ci costa piccole rinunce e sacrifici, che talvolta non sono soltanto piccoli….puo’ rimanere un amore libero e forte e pronto a tutto ma non incondizionato…e’ una questione forse di pignoleria ma l’enneagramma ci parla cosi’ chiaramente dei nostri limiti e delle condizioni che il nostro ego ci detta che dovremmo cercare di non idealizzare nemmeno con le parole…e’ troppo pericoloso…n’est ce pas??

    #2823 Risposta

    Alice/Stefania

    Purtroppo non ho il tempo di rispondere perchè sono di fretta e vorrei poter rispondere avendo più tempo a disposizione. Rispondo a Sirenella che non mi sono sentita offesa, ma mi sembrava che tu fossi infastidita da quello che ho scritto. Tutto qui, non volevo polemizzare, siamo qui per parlare…premetto che rispetto le opinioni di tutti e quindi faccio rispettare anche le mie. Naturalmente i miei punti di vista possono essere diversi, forse anche sbagliati, ma non necessariamente sbagliati. Ovviamente ognuno ha le proprie esperienze che porta con se e che porta in ciò che scrive qui. L’unica cosa su cui continuo ad insistere è che l’amore incondizionato esiste ed è corretto chiamarlo così; solo per il fatto che non lo si riesca a provare, non significa che non esista. In quello che tu scrivi, se mi possso permettere, leggo una rabbia che è appartenuta anche a me e che in qualche modo, seppur modificata, mi appartiene ancora. Con il mio post volevo solo rispondere alla domanda sulla dipendenza…e io continuo a ritenere corretto ciò che ho scritto. Continuo a pensare che tu consideri l’amore incondizionato come qualcosa di sterile e arido, ma non è così. Amare incondizionatamente ti aiuta a non identificarti nel dolore altrui, qualora questo succedesse. Mi sembrava di aver letto che fossi tu a ritenere la sofferenza e il sacrificio utile alla “salbvezza”. Io non dicevo questo, ma il contrario. Credo purtroppo che la nostra cultura penalizzi il piacere, e che quindi se non passi attraverso la sofferenza non sei degno…o non vali…ecc. Probabilmente però ho letto il tuo post di fretta e male. Credo che Tecla abbia compreso molto bene quello che intendo dire. Si Tecla è così, e si potrebbe aggiungere dell’altro, ma ora non ho tempo. Il mio sogno? Beh, non sono proprio così ingenua! So bene che non è possibile! Ma appunto per questo è un sogno, un desiderio! Appena ho tempo cercherò di spiegarmi meglio, anche se (sarà l’età) ho perso un pò la capacità di scrivere bene e in modo chiaro e comprensibile. Un abbraccio a tutti. Alice.

    #2824 Risposta

    Tecla

    e’ come dire che non può esistere l’illuminazione, oppure che non ci siano i veri guru, o che nessuna impresa veramente eroica si pò compiere, che nessuno mai al mondo sia stato veramente consapevole. Perchè ti rispondo così? Quello che voglio dire è che sono tutti stati, o modi di essere assolutamente rarissimi, una persona su un miliardo sarà un vero maestro, pochissime le persone veramente illuminate, estremamente rari i casi di amore incondizionato in tutte le forme in cui l’amore si manifesta e però io credo che sia possibile. tu dici sempre di avere fede Marina io sono molto più titubante e combattuta, molto ancora in ricerca, forse ho più fede nel fatto che l’essere umano nella sua forma di evoluzione più alta è capace di un’ enorme libertà e quindi di manifestare per davvero amore incondizionato. Madre Teresa di calcutta, per esempio, ma chi sa quanti altri sconosciuti capaci di amore materno o paterno o filiale o verso l’umanità o verso un singolo partner, in tutti gli angoli del mondo ci sono ora in questo momento. Se devo credere in qualcosa mi piace credere in questo e ciò non toglie che forse queste persone sono sostenute da una forza interiore che va al di là , questo non lo so. Ma ti domando perchè si è disposti a credere alle cose più incredibili perchè ce le racconta la fede tradizionale e non possiamo credere che sulla faccia della terra qualcuno è giunto alla libertà dai condizionamenti?

    #2825 Risposta

    Tecla

    c’è amore incondizionato quando si ama l’altro non per quello che fa ma per quello che è, non lo si giudica, ma neanche si concorda necessariamente con lui, non si sottomette e non vuole sottomettere ; non si sente ferito dai i comportamentidell’altro, l’amore incondizionato non si pone il problema di chi domina, di chi cede e di chi vince , è privo spontaneamente di questa logica. anche se si pensa e si agisce diversamente dall’altro non ha alcuna importanza perchè si ama l’altro e lo si accetta per come è senza idealizzarlo, senza proiettarsi e senza dipenderne. C’è perchè c’è. In fondo in questo io non ci vedo niente di eroico, e niente di impossibile. Se non sapessi che questo esiste e lo so, forse giudicherei queste parole frutto di ingenuità, di romanticheria e di falso idealismo. Ma invece mi conosco e so che non è così. Stefania dice una cosa molto importante: ‘ Amare incondizionatamente ti aiuta a non identificarti nel dolore altrui’ è così, può essere così e il risultato invece di essere arido è ricchissimo, perchè l’altro non ti ama per il tuo dolore ma perchè sei tu. Non ritengo bisogna esserre santi per essere così assolutamente, certe cose si provano perchè così si sentono e basta non perchè si è eccezionali ma perchè ci appartengono con quella modalità. Nulla a che vedere col fatto che :la vita in comune ci costringe ad adattarci amorevolmente all’altro e questo ci costa piccole rinunce e sacrifici, che talvolta non sono soltanto piccoli. Infine Marina non stavo difendendo nessuna posizione, si difendono le posizioni sulle proprie idee, e sul proprio modo di comportarsi, su questo tema non ci sono principi da difendere, semplicemente perchè è una cosa che non può essere oggetto di confronto astratto, dentro di te sai se è vero oppure no. Sai se hai motivi di crederci oppure no, hai consapevolezza che la fonte d’acqua che hai incontrato non è un miraggio semplicemente perchè ci hai bevuto. Se gli altri ritengono che si tratti di un sogno, pazienza…ciò non toglie nulla alla tua sazietà.

    #2827 Risposta

    Alessia

    Sono d’accordo con Tecla. L’amore esiste ed è quello a cui tendiamo tutti. Forse quello incondizionato, cioè il più alto grado di amore è realmente quasi irragiungibile, perchè è quello stato in cui non esistono nè bisogni, nè richieste nè esigenze personali, ma solo l’altro come persona unica a cui dare, senza aspettarsi nè pretendere nulla in cambio. Personalmente penso che il “tendere…. all’amore” è il cammino di ogni essere umano, in quanto racchiude in sè la responsabilità, la scelta e la libertà. Nei rapporti quotidiani le passioni (enneagrammaticamente parlando) ci allontanano spesso dall’obiettivo della libertà e della consapevolezza, ma il lavoro su se stessi, gli incontri con il mondo ci offrono enormi possibilità di crescita, di evoluzione. Tutto ciò che ho vissuto, le mie esperienze mi hanno dato la possibilità di vedere oltre ai semplici eventi ed è dipeso solo ed unicamente da me trarne il maggior e miglior insegnamento possibile. Riprendendo la metafora di Tecla, le oasi nel deserto esistono, non è possibile che ci sia solo sabbia e paesaggi aridi, l’acqua si trova, se si vuole, se si è aperti alle esperienze, predisposti all’incontro. Di questo ne sono assolutamente convinta. come sono convinta che ogniuno di noi può realizzare i propri sogni, se realmente lo vuole, se veramente ci crede. E’ logico che i sogni non si realizzano da soli, ma l’impegno è necessario: agire, fare, sono indispensabili per raggiungere il proprio sogno. Non credo che se mi trovassi in pieno deserto rimarrei ferma su una duna sotto il sole cocente ad aspettare la pioggia pur sapendo che è molto improbabile che ciò accada, ma mi metterei in cammmino (finchè ce la faccio) nella ricerca della mia oasi. un bacio a tutti. Ale

    #2829 Risposta

    Eleonora Grillo

    Ehi, Ragazze, quanta passione! Bello! Sire, comprendo benissimo quello che dici a proposito dei nostri bisogni, è verissimo, e proprio per questo è così difficile raggiungere uno stato di amore incondizionato. Ma il fatto che sia difficile, non significa che non esista. Anch’io, come Alice e Tecla sono convinta che esistono persone al mondo che sanno amare in quel modo. A volte, per brevi momenti, anche a me è capitato di provarlo, ma la mia nevrosi e inconsapevolezza, le mie paure e insicurezze riprendono, immancabilmente, il sopravvento. Ho avuto alcune esperienze, nella mia vita, che mi hanno fatto comprendere che l’amore incondizionato esiste davvero. Ma, attenzione, qui non si parla di santi. Chi riesce davvero e stabilmente ad amare in quel modo raggiunge semplicemente il grado più alto della sua umanità. Non è un’utopia, è una potenzialità che abbiamo insita in noi, come esseri umani. Se ascoltassimo meno il nostro ego e dessimo più spazio al nostro veo Sè, poco a poco scopriremmo che è già tutto dentro di noi. Il lavoro su di noi va proprio in questa direzione. E, voglio ribadirlo ancora una volta, non si tratta di voler diventare santi ma di realizzare completamente il nostro essere UMANI. Per quanto riguarda i riferimenti all’enneagramma che più volte ribadisci, Sire, vorrei aggiungere che certo, l’enneagramma ci fa vedere la nostra prigione ma, contemporaneamente, ci dà anche la chiave per uscirne. Altrimenti, a cosa servirebbe sapere che stai in galera se non hai la possibilità di evadere? Tanto meglio non saperlo. Sta a noi, al nostro libero arbitrio, e secondo i nostri ritmi e tempi, a prendere quella chiave e ad aprire la cella. Non è un compito da poco e lo sappiamo, ci vuole una vita intera e molte volte, non basta neanche. Ma quando e se usciremo da quella prigione, come possiamo sapere ciò che troveremo fuori? Un bacione. eleonora

    #2830 Risposta

    Teresa

    Velocemente che sono incasinata…..Sire sono daccordo su tutto quanto dici. Mi hai fatto riflettere su alcune cose. E’ vero quando ho bisogno di aiuto poche volte lo chiedo, non credo che mi si voglia bene e mi sento in colpa quando voglio qualcosa per me (!). Questo ha a che fare con la dipendenza? Allora lo sono, e non amo incondizionatamente…no. Ho bisogno di sapere che l’altro mi ama e mi pensa e che ha bisogno di me. Che devo fare? Penso sia umano, si. L’amore incondizionato, scusatemi, credo proprio che non esista. Madre Teresa di calcutta era una che amava alla grande, ma quanta soddisfazione, quanto nutrimento ha ricevuto nel suo dare? Non è un ritorno questo? Anche quando non ci si aspetta niente abbiamo di ritorno il nostro sentirci pieni nell’amare. Ma credo anche che siano momenti, poi ci aspetta qualcosa in cambio. Io lavoro con gli anziani e tante volte dò amore che mi esce dal cuore ma ricevo in cambio i sorrisi e gli sguardi pieni di luce dei vecchietti che in quel momento ho reso felici perchè glio ho dato un bacio o un abbraccio o semplicemente li ho ascoltati. Se non ricevessi questo ritorno, che alimenta anche il mio amore, sarei in grado di darlo, gratis? Non credo e non mi sento egoista per questo, solo umana. Abbiamo bisogno di amare ma anche di sentirci amati e di saperlo di essere amati, anzi di sentirlo, vabbè qua viene fuori il 4 e sono cavoli! Anch’io idealizzo troppo l’amore, tanto che troppo spesso mi precludo di vivermelo. Si tendiamo tutti all’amore, non è amore anche questo che stiamo facendo sul forum? Quando scriviamo non ci aspettiamo una risposta?Ci si confronta, ma non è bello quando qualcuno è daccordo con noi? Non ci riscalda il cuore questo? Vi bacio e vi abbraccio per adesso.

    #2831 Risposta

    Alice/Stefania

    E’ vero Teresa quando dici che in cambio dell’amore che dai ricevi tanta gratificazione, ma ciò non significa che non esista l’amore incondizionato…se tu dai amore e non ti aspetti nulla, il fatto che ti rimbalzi altrettanto amore, non significa che tu lo abbia fatto per questa ragione. Si ama e basta e spesso si ama anche chi non ci corrisponde…eppure amiamo lo stesso. Continuo a pensare che facciate confusione su questo, ma è soltanto una mia sensazione naturalmente.
    Sono convinta che Tecla abbia compreso perfettamente quello che intendo dire…parlo dell’essenza dell’amore…è come un processo alchemico…si ama…fino ad arrivare forse all’amore incondizionato.
    Ha compreso molto bene anche Eleonora…non parlo di santi, ma della realizzazione dell’essere umano. Saluti a tutti. Alice.

    #2832 Risposta

    Marina Pierini

    Teresa…TI ADORO! Sono veramente felice di leggere quanto scrivi perche’ vedo che hai colto perfettamente il senso di quanto io volevo dire. Andiamo per gradi, qui i messaggi sono lunghi e appassionati e rispondere e chiarire con tutti e’ difficile. Stefania…io non considero l’amore incondizionato come sterile e arido, semplicemente perche’ considero tale amore solo frutto di un’ideale. Talvolta e’ capitato anche a me di provare questo fugacissimo stato di grazia, ma appunto, e’ stato raro e fugace, quindi impossibile nella realta’ quotidiana, da vivere costantemente durante tutto il corso di una vita. Ti spiego perche’ (secondo me) tra qualche attimo. Tecla…no, io non condivido il fatto che possano esistere persone veramente illuminate, se non pochissime nel corso della storia e dei secoli quindi al di fuori della realta’ e del quotidiano di tutti. Tra l’altro, senza mettere in dubbio la fondatezza delle azioni e delle affermazioni di costoro, siccome non li conosco, mi restera’ sempre il dubbio di capire se erano sovrumani, imbroglioni o illuminati davvero. Su una cosa Teresa ha ragione da vendere ed ha colto l’essenza del discorso…nessuno ama nessuno senza volere una ricompensa. Il piacere di un sorriso, di un grazie, di un abbraccio, della gratificazione pura insomma possono bastare al senso della ricompensa stessa. C’e’ qualcosa di male? ASSOLUTAMENTE NO. Vuol dire che proviamo piacere e gratificazione sapendo di aver prodotto qualcosa di positivo, buono e nutritivo nella vita altrui. C’e’ chi prova piacere nel veder soffrire gli altri, di conseguenza costoro compiranno azioni nefande che possano fruttare loro quel piacere…e’ un fatto che non si puo’ ignorare. C’e’ qualcosa che io non comprendo in quanto dite, devo pero’ ammettere che parlare con voi e’ stimolante e per me assolutamente divertente. Si, divertente perche’ e’ come accendere carboni e camminarci sopra e la cosa mi piace 🙂 scusate ma che ci devo fare…?? Allora io non comprendo il senso logico di quanto segue: “E’ l’amore che ti fa stare accanto anche alle persone che ami e che soffrono aiutandole veramente, senza identificarti nel loro dolore…” questa dichiarazione pienamente condivisa da Tecla mi e’ oscura. Mi e’ oscuro il senso logico, razionale del concetto espresso. Spiego perche’….io parto dal presupposto che quando nasciamo noi non conosciamo alcuna emozione, ne facciamo l’esperienza dal momento stesso in cui la nostra capuzzella esce dal ventre della mamma martoriata, ok? Da quel momento in poi, io conoscero’ il senso delle esperienze, o perche’ le vivo in prima persona o perche’ qualcuno mi “descrive” quello che ha vissuto e provato. Quando mi si parla di dolori che ho esperito anche io, io “riconosco” quindi mi “identifico” con quella persona e posso comprendere cosa prova e cerco di offrire il mio aiuto, la mia solidarieta’ ecc. Quando mi si parla di un dolore che non ho esperito io ascolto con attenzione la descrizione dei sentimenti, dello stato mentale ecc. e mi “immedesimo” nell’altro, cioe’ cerco di immaginare cosa posso provare io nella stessa situazione attraverso le parole e la testimonianza dell’altro. Questi due passaggi mi permettono di giungere alla “comprensione”, alla “empatia”, alla solidarieta’ o alla compassione ecc. ecc. Mi permettono quindi di agire sulla base della comprensione del problema, comprendero’ quindi che se uno ha dolore perche’ si e’ ustionato e’ il caso di agire in un certo modo, se soffre per altro interverro’ al mio meglio per altro, sulla base di quanto emozionalmente e intellettivamente ho riconosciuto e compreso. Nella frase citata pero’ voi affermate di poter “stare accanto a chi soffre, senza immedesimarvi nel loro dolore” ….ma se io non mi immedesimo, o non mi identifico nemmeno per un secondo, vuol dire che non comprendo assolutamente cosa provano, e quindi, stare loro accanto all’atto pratico a che serve? Che finalita’ ha? Che aiuto posso dare? Che contributo e’ questo? Insomma a me sembra un’affermazione irrealistica. Sopratutto non mi sembra amore. Forse compassione, forse paziente compagnia, ma amore incondizionato? Io mi sentirei amata da qualcuno che mi sta accanto senza capire veramente quello che provo?? Mi sentirei confortata? La cosa strana e’ che proprio due 4 hanno affermato una cosa simile. Lo trovo buffo. Eleonora, tu hai ragione nel dire che “l’enneagramma ed altro” sono le chiavi che ci permettono anche di liberarci dei problemi e delle catene. Si torna a bomba quindi, liberta’…non indipendenza…ma ti faccio una domanda, e’ realistico pensare che la maggior parte delle persone che intraprende il viaggio verso la scoperta e la conoscenza riesca veramente a liberarsi totalmente del proprio ego?? Quante ne conosci? Ma l’ego, esiste per uno scopo? Per quello che io penso, e vedo attorno a me, quello che noi possiamo fare e’ “come dice il nostro Capitano, alleggerire il carico”! Alleggerire il peso, scaricare una buona parte di quelle inutili pesantezze e deformita’ che ci portiamo addosso, ma riuscire a liberarsi dell’ego, totalmente dico, e’ altamente improbabile. Non dico impossibile. Dico altamente improbabile. L’ego esiste perche’ deve, noi viviamo la vita reale di tutti i giorni e in fondo abbiamo anche bisogno di difendere noi stessi, siamo bombardati dal mondo e riuscire a dimezzare il carico e’ gia’ una scommessa realisticamente e concretamente vinta. C’e’ poi da ricordare che l’ego torna continuamente all’attacco, per cui il terreno epurato e guadagnato va sempre costantemente ripulito e controllato….pensate che sforzo, non vi sembra? Adesso vado a cenare ma non ho dimenticato di aver promesso di spiegare perche’ secondo me l’amore incondizionato e’ una chimera, preferisco pero’ farlo in un post differente, tra un po’, a pancia piena e sopratutto usando l’enneagramma. Care Tecla, Stefania, Elelonora, Teresa, Alessia…l’enneagramma e’ un linguaggio che abbiamo in comune, usiamolo per ricordare cosa sappiamo di noi, cosa abbiamo imparato e cosa possiamo dedurre…che ne dite? Mangio, prendo gli appunti e torno…promesso. Baci.

    #2833 Risposta

    Marina Pierini

    Stefania…anche voi scrivete troppo, e’ solo che avete barato perche’ durante il pomeriggio avete spezzettato le risposte eheheheheh…non hai risposto con esempi concreti e vorrei che tu lo facessi perche’ continuo a non capire cosa vuoi dire. Quando affermi che sentivi il tuo dolore come diverso da quello di tutti gli altri, ti rendi conto di affermare cio’ che affermano tutti i 4 quando si sentono “speciali e differenti”? 🙂 In quel caso una persona che non si identificava con te e non capiva nulla del tuo dolore come ti ha aiutata? Se non hai avuto questa fortuna, come ti immagini che potesse aiutarti? Concretezza vi prego, ho bisogno di esempi di vita vera…. 🙂 Non posso comprendere se non mi immedesimo…sono al buio, altro che illuminata!

    #2834 Risposta

    Marina Pierini

    …p.s. il chirurgo che opera il cancro non ha avuto il cancro ma si spera lo abbia studiato approfonditamente affinche’ il suo intervento possa risultare salvifico ed efficace. Non lo fa per amore. Lo fa perche’ ha scelto di fare quel lavoro. Poteva anche decidere di fare il carrozziere per quanto ne sappiamo. Mica i medici che ci operano ci amano? Ne’ incondizionatamente ne’ di striscio, anzi, molto spesso per loro siamo “il polmone”, “il fegato”, “il cuore” malato e nemmeno piu’ persone intere.

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