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Questo argomento contiene 137 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Carla Basagni 13 anni, 1 mese fa.
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Marina PieriniSire. Il mio livello energetico è troppo basso. Sento che non riesco a dire cose interessanti. Perdonami. Vado a nanna e stasera mi prendo pure qualcosa per questo mal di testa. Ciao. bacioni.
Marina PieriniPer quanto riguarda il Due…sempre in riferimento alle discussioni che avvengono in aula durante i corsi, confermo quanto dici circa il Due integrato…che diventa nel caso di un Due poco integrato l’esatto contrario di cio’ che racconti. Tende a scegliere continuamente le sue prede, con le sue antennine deliziosamente sensibili, ( 🙂 e qui ci vorrebbe la vocina un po’ micina :-D…scusate scherzo!!) che vibra nell’aria con l’intento di non perdere tempo con coloro che non sembrano rispondere ai suoi sguardi. Si dedicano anima e corpo alla persona scelta, pure troppo, e quando finalmente ottengono il suo amore si indignano perche’ sentono di non essere amati “per cio’ che veramente sono, nel mio intimo!” ma solo “per tutto quanto faccio per te!!” Hai ragione quando osservi, secondo me, che in un certo senso si automanipola, e sono certa che questo atteggiamento provoca nei momenti di consapevolezza uno stato di sofferenza profonda. Come tutti credo, quando ci accorgiamo dei nostri meccanismi. Per cio’ che concerne l’aggressivita’…io ti invito a non dimenticare che il Due e’ la passione della Superbia…e un Due sessuale puo’ essere decisamente e orgogliosamente aggressivo 🙂 Stasera sono stanca, continuo domani con gli altri enneatipi prometto, intanto pero’ attendo con curiosita’ altri commenti…grazie Marina mi sembra di tornare ai vecchi tempi, quando si giocava sugli “enneatipi al volante” e dintorni 😉
Marina PieriniTranquilla, riposa, che anche io stasera sono sfinita. Meno male che la mia sorella Due mi ha rifornita di una serie quasi infinita di flaconcini ricostituenti alla pappa reale e ginseng! Alla fin fine i Due e’ meglio trovarli che perderli eheheheh notte…
Marina PieriniP.S. le tue osservazioni sui 4 non le avevo lette scusa 🙂 aspetta che io ti descriva il nostro girone per infierire eheheheheh una volta tanto che puoi goderti tutto il panorama…..aspetta!
Marina MeleMi sono comprata pop corn e cocacola e ho messo i piedi sul tavolo…..
Marina MeleRingrazio per la carina cosa che hai detto sui DUE…..conta su di me. In agosto, come l’anno scorso ci sarò. Ma spero tu sia in vacanza! (però non sono così sicura di essere un DUE…ma fai finta di niente…è che mi sta stretto infilarmi da qualche parte)
SirenellaBene 🙂 sono appena tornata e mi preparo qualcosina da mangiare perche’ sono veramente affamatissima. Ho in mente di scrivere qualche cosuccina piu’ approfondita per quanto riguarda i 4…mi sembra doveroso nei confronti di chi ci sopporta da cosi’ tanto tempo, e forse e’ meglio che sia io a scavare la fossa, prima che qualcun altro sia piu’ impietoso di me ( a proposito di manipolazione!!) ehehehehe….tornero’ quindi piu’ tardi ad affiggere “il manifesto”….per cio’ che concerne le vacanze, haime’ io non vado in vacanza da alcuni anni e temo che anche quest’anno dovro’ rinunciare. Andro’ a prendere il sole di tanto in tanto sugli scogli di Sorrento, e cerchero’ di accontentarmi 🙂 a dopo allora … (faro’ finta di niente perche’ lo sai da sempre che per me sei un Due fatto e finito)…buona cena a tutti!!
Marina PieriniIl Quattro. Eccoci qui, in questo piccolo girone infernale, in cui risiede una sorta di calimero tutto nero che guarda il mondo sollevando i suoi liquidi occhioni a forma di punto interrogativo. Il 4 da bambino e’ quasi sempre dominato dall’istinto sociale, la vergogna. Si presentera’ quindi agli altri come un timido paffuto fagottello lagnoso. Il 4 bambino non sa bene perche’ si lamenta, (qualche volta lo sa ma per adesso giochiamo!) ma ha capito nel profondo, che la sofferenza e’ un richiamo abbastanza efficace e manipola le sue lacrime sempre “cristalline e sincere” (autentici fin dalle fasce!) perche’ sicuramente qualcosa che manca c’e’, e se ne puo’ piangere l’assenza. Lui quel vuoto lo soffre davvero, mica ci scherza! La mattina, quando la mamma avra’ apparecchiato la tavola con ogni bendiddio egli notera’ dolorosamente l’assenza di QUEI biscotti proprio QUELLI senza i quali la sua esistenza sembra pallida e vuota. Chiedera’ perche’?…come mai tutti si rimpinzano felicemente e proprio a lui e’ toccato quello spazietto vuoto sulla tavola?? Possibile che si tratti di un caso? No…certamente gli altri sono troppo indaffarati (col fratellino piu’ piccolo) per ricordare che alle 450 alternative di biscotti acquistati LUI gradisce quelli, e solo quelli li’. Soffre silenziosamente e stoicamente cercando di ignorare quel senso di vuoto crescente (sara’ la fame??) che gli attanaglia lo stomaco. A scuola, vivra’ per poco l’illusione di poter essere come gli altri, certamente la maestra non fara’ preferenze, tutti i bimbi sono uguali, ma rimane tanticchia sgomento e disorientato quando all’ora della mensa, il piatto di pasta al sugo dell’amichetto sembrera’ piu’ succulento e pieno del suo. Guardandolo meglio, si…quella cianotica poltiglia che hanno messo a lui non sembra proprio la stessa pappa degli altri. Sara’ un caso? No….certamente qualcuno dei cuochi avra’ notato che lui e’ diverso, e timido, e non sa difendersi, e quindi non avra’ meritato combattendo, un piatto migliore del vicino di piatto…che nel frattempo si abboffa sadicamente sbrodolando salsa e mangiando con gusto. Egli…pulcino sofferente, guardera’ al cielo tra le sciolte tendine delle sue lacrime non ancora discese, e chiedera’…perche’?? perche’ a me no?? (che significa voglio piu’ pappa, ne voglio tanta da ammazzarmi, ma non so come chiederla…anzi non so nemmeno che posso chiederla!). La verita’ e’ che se i cuochi mi volessero bene, e se non fossi invisibile per le maestre CAPIREBBERO da soli che sono stato trattato ingiustamente e invece sono costretto a sopportare questo dolore incommensurabile…(sara’ che la fame aumenta??).Qualche volta la tenacia fa capolino, e crescendo, decidono di non mangiare affatto..con una mano rovesciata sul volto, si sparano in aria schizzando dalla sedia come spinti da eroica e solitaria indignazione e RIUNCIANO a tutto il pasto, perche’ loro caz…ehm… sanno soffrire! Mica come quelli li’ che nel frattempo si ingozzano e non sanno nulla della vita!! Eh!!?? Che ne sanno loro del dolore!!?? Che ne sanno di quello che vuol dire avere la pancia vuota perche’ dopo la lasagna, il pollo fritto, il mezzo chilo di cocomero…mancava proprio il gelato alla cioccolata che a loro piaceva tanto tanto e nessuno se ne ricorda mai!! Eh??? Pero’ che al fratello piace il gelato alla nocciola…se lo ricordano sempre eh??? La sera, quando il pulcino 4 torna a casa, trascinando sulle spalle l’ipotetico peso di tutta la sofferenza del mondo e della sua condizione crudele, sospirera’ guardando il lettino….perche’ CERTAMENTE la mamma rassettando la casa, avra’ smarrito chissa’ dove l’orsetto spelacchiato di peluche che lui (talvolta) sceglie tra i circa 950 pupattoli che sommergono la cassapanca…e anche questa notte lui soffrira’ silenziosamente bagnando il letto con amare lacrime di solitudine e incomprensione, pensando al suo pupazzetto smarrito chissa’ dove, spaventato, dimenticato, che ne sanno loro di quello che significa eh?? Per lui quella creatura spennacchiata e’ la piu’ bella del mondo “proprio” perche’ e’ brutta e malmessa, perche’ lui…il bruco quattro…sa vedere la bellezza “oltre” le apparenze ed e’ il solo a capirne il valore e l’essenza! Ah ma un giorno…un giorno…qualcuno si accorgera’ che quel buchetto insignificante sara’ diventato farfalla…la vedranno allora!! Capiranno!! Lo rimpiangeranno!! Nel frattempo, siccome anche l’istinto sessuale ogni tanto si fa sentire tenendo la mano alla tenacia…andra’ di soppiatto verso la culletta del Caino che si e’ fregato le attenzioni di mamma e papa’e sbadatamente lascera’ cadere sul piumato pupesco cerebro inerme, il primo volume della Treccani che sporgeva troppo dalla mensola sovrastante il lettino….sbadatamente dico, perche’ MAI e poi MAI il cucciolo 4 romperebbe volutamente e consapevolmente il guscio lucido, bello, odoroso e brillante di suo fratello. MAI!
Marina PieriniManipolazione del tipo quattro: e va bene, lo so che mi sono lanciata su questa cosa come una “palomba di rovo” ma la genesi del piccolo 4 mi divertiva troppo ed ho voluto scherzarci un po’ su…perdonatemi se potete 😀 .Abbiamo chiarito anche in altri post che la manipolazione per un 4 e’ destinata a rompere quel senso di vuoto, di insoddisfazione ed iniquita’ che egli ritiene (a torto o a ragione) sia stato il metro al quale la vita, la famiglia e il mondo intero lo hanno sottoposto. Il quattro non soffre, e’ la sofferenza. Il quattro non prova dolore, e’ il dolore stesso. Nessuno potra’ mai veramente comprendere quanto gli sia stato tolto…solo qualcuno di veramente speciale e unico e per questo “eletto” potra’ riuscire. Non vi e’dubbio, secondo me, che nella vita di molti 4 vi siano esperienze dolorose. Il punto e’ che tutti soffrono, loro non sono gli unici e nemmeno gli ultimi. Eppure la sensazione di non essere riconosciuti, di non essere visti, li spinge a reclamare le attenzioni degli altri, guardando sempre al senso di “carenza”. A mio avviso, siccome hanno la capacita’ di notare sempre il “filo d’erba piu’ verde del vicino”, tendono in momenti di stress e invidia pura, a cedere voluttuosamente ad un senso di intima perfidia, quando noteranno ad esempio, accanto al filo d’erba verde magari una cocciniglia che presto o tardi ( e li’ la fantasia parte al galoppo e ripara ogni danno del destino) deturpera’ il giardino intero che egli ammira ma che lo fa sentire inadeguato, imperfetto, mediocre. Questa e’ una manipolazione secondo me, mentale, fine a se stessa, il 4 sogna, immagina, aggiusta con la fantasia l’oggetto dell’iniquita’. Difficilmente, a meno che egli non sia consapevole ma anche molto autoironico, ammettera’ con se’ di aver desiderato di strappare via quel tot di perfezione altrui (o quello che a lui sembra tale). Intanto lavorera’ accanitamente per imparare quanto piu’ puo’ cosi’ da non soccombere al senso di vergogna e inadeguatezza che come una tarantola, si cela nell’antro piu’ oscuro del suo cuore. C’e’ molto altro da dire…sono stanchissima e penso di aver chiacchierato abbastanza, vi lascio infierire liberamente almeno fino a domani sera…. 🙂 bacioni a tutti…
Marina MeleRIPETO QUANTO PIU’ MI HA COLPITO (Marina, sei stata splendida tanto da voler correre fin li a portarte tutte le cose che mancano a quel bimbo ma tu ti rendi conto che la richiesta è riuscire a stare in anticipo sui sui desideri non espressi…e poi sarebbe contento???):
Manipolazione del tipo quattro: e va bene, lo so che mi sono lanciata su questa cosa come una “palomba di rovo” ma la genesi del piccolo 4 mi divertiva troppo ed ho voluto scherzarci un po’ su…perdonatemi se potete 😀 .Abbiamo chiarito anche in altri post che la manipolazione per un 4 e’ destinata a rompere quel senso di vuoto, di insoddisfazione ed iniquita’ che egli ritiene (a torto o a ragione) sia stato il metro al quale la vita, la famiglia e il mondo intero lo hanno sottoposto. Il quattro non soffre, e’ la sofferenza. Il quattro non prova dolore, e’ il dolore stesso. Nessuno potra’ mai veramente comprendere quanto gli sia stato tolto…solo qualcuno di veramente speciale e unico e per questo “eletto” potra’ riuscire. Non vi e’dubbio, secondo me, che nella vita di molti 4 vi siano esperienze dolorose. Il punto e’ che tutti soffrono, loro non sono gli unici e nemmeno gli ultimi. Eppure la sensazione di non essere riconosciuti, di non essere visti, li spinge a reclamare le attenzioni degli altri, guardando sempre al senso di “carenza”. …omissis
Premesso che mi sono riconosciuta molto ma, ho anche pensato e mi sto chiedendo: sono io che mi riconosco o è quanto mia madre ha infilato dentro di me? Quindi quanto 4 c’è in me di innato o ereditato? premesso che da 2 o 3 comunque col 4 ho molto a che fare…… Poi non ti dico l’attrazione fatale al grido: io ti salverò che mi manda in pieno 2 con tutta la volontà di soccorrere MA, ci sono passata nelle mani dei 4, madre e fidanzato per 5 anni e so come va e guarda caso sto bene qui con voi qundi si può capire quanto con i quattro mi pace convivere. Allora la senti l’attrazione forte che esercitate? Se poi ci aggiungi la visceralità, la passione e l’amore che siete in grado di passare puoi immaginare che il gogrgo emotivo del “ti prendo e ti sputo” diventa pesantissimo. Poichè mi pare un confronto molto franco e diretto, e l’enneagramma aiuta, la domanda è: come si può fare ad amare un 4 facendolo felice, nel senso aiutandolo a raggiungere una migliore armonia? Come si fa a stare di fianco a un 4 senza venire travolti nei suoi rifiuti per essere incompresi? Come si può sentirsi NON rifiutati e capire come fare ad aspettare o rilanciare per stare al suo fianco senza però smettere di rimanere se stessi?? Il 4 ci sta a stare più in equilibrio o preferisce lasciarsi vivere tutta la violenza del suo stato d’animo? E poi ritorna in che modo? Sirenella adesso lavoro un pò ma poi ritorno e per agosto io ci sono! Magari possiamo decidere di sviluppare qualche argomento o qualche studio particolare o leggerci qualcosa a distanza e parlarne in maniera enneagrammatica oppure si chiacchera e si fa casino. Mi va bene tutto.
Marina MeleCara Marina. Mi rendo conto che nel descrivere la manipolazione del quattro sei stata, necessariamente, più autobiografica, autocritica con grande ironia, e quindi credo giusto e necessario, restituire alcune riflessioni sulla manipolazione del 2 e del 3, visto che io mi ci sento a cavallo secco con estrema difficoltà a entrare in via definitiva. Ora ho un bel pò di scombussolamento per quanto hai scritto e, inoltre, in questo ultimo periodo, sto cercando di lavorare un pò meglio sulla ferita originaria quindi sono un bel pò incasinata interiormente ma scriverò quanto ho in pancia in questo momento ben sapendo che le cose sono in evoluzione. Sarò interessante se ognuno fa un pò di autocritica esperenziale nella propria manipolazione e, in parallelo, racconta le proprie esperienze con la manipolazione degli altri…..proprio un bel tema da sviluppare. A più tardi. Melinda della val di non
Marina PieriniSe tu sapessi cara Marina, che piacere e che sforzo cercare di risponderti. Ho bisogno di separare le due cose che, correndo a lavoro, mi fermano qui per qualche minuto. Innanzitutto, lo scherzo sulla genesi dei 4 mi e’ stato ispirato dalla bambina (una dei 4 bimbi che seguo il pomeriggio) che piu’ mi sta riportando alla parte perduta di me. E’ come viaggiare nel tempo, e ripercorrere attraverso il suo sguardo, la nascita della mia passione e temo anche della sua. Sta vivendo gli albori di questo movimento dell’ego e io ne sono stupita testimone. Stupita ma anche impotente. Non e’ vero, non serve prevenire il suo bisogno, per appagarlo 🙂 questo non puo’ “salvarla” ne’ aiutarla ne’ liberarla, perche’ ogni qualvolta io riesco con attenzione e intuito a prevenirla, una nuova insoddisfazione prendera’ forma e verra’ fuori col pianto e il lamento. Cio’ che le serve e’ giu’, in profondita’, ed un appagamento piu’ superficiale non servira’ ai genitori, non a lei, nemmeno ai suoi figli quando tenteranno di renderla felice. Lo studio dell’enneagramma, da solo non mi sarebbe bastato, se non avessi avuto la fortuna di imparare cosi’ tanto da questi piccoli “fornai” che conoscono e svelano il segreto del pane, meglio di qualunque letterato e illuminato. Ieri ho tentato un esperimento con lei. All’ennesimo pianto per l’ennesima carenza, ho cominciato a parlottare da sola…parlavo a bassa voce, ridevo, scherzavo con una pecorella disegnata sul cucchiaio pieno di yogurt che lei rifiutava perche’ “non era quello il gusto, e quello che voleva non c’era” …dicevo alla pecorella affogata nello yogurt, di resistere…che l’avrei salvata dall’annegamento e cose sceme cosi’. Lei ha smesso di piangere, siccome non era piu’ lei l’oggetto del mio interesse, e senza farsi notare (almeno cosi’ credeva) allungava gli occhietti curiosi per vedere con chi parlavo e perche’ ridevo. Ha cominciato a ridere sotto i baffi perche’ dovevo sembrarle veramente pazza. Parlare con una pecora in un cucchiaio! Dopodiche’ sbatacchiando il cucchiaino per liberare la pecorella dallo yogurt, l’ho posato dicendo alla bestiola che ciao ciao me ne andavo e che sarei tornata dopo perche’ avevo proprio voglia di mangiarmelo io quello yogurt. Marianna ha afferrato il cucchiaino, chiedendomi di darglielo, ridendo del sederotto della pecorella che sbucava dalla crema di yogurt che ne copriva parte del disegno. Dopodiche’ ho cominciato a “fare”. Qualunque sciocchezza ci portasse via da quel mangiare. Ha smesso di piangere, si e’ lasciata condurre nel gioco…fino alla prossima carenza 🙂 . Quello che sento quindi e’, che noi possiamo fare veramente poco, l’ego necessariamente prende una forma, e da adulti e’ solo nostra la responsabilita’ di voler alleggerire quel carico di inconsapevolezze, di catene ma anche secondo me “infantilismi” non risolti, che ci permettera’ di vivere con maggiore serenita’ noi stessi e gli altri.
Marina PieriniL’altra cosa che volevo farti notare e’ questa…tu scrivi: come si può fare ad amare un 4 facendolo felice, nel senso aiutandolo a raggiungere una migliore armonia? Come si fa a stare di fianco a un 4 senza venire travolti nei suoi rifiuti per essere incompresi? Come si può sentirsi NON rifiutati e capire come fare ad aspettare o rilanciare per stare al suo fianco senza però smettere di rimanere se stessi?? Il 4 ci sta a stare più in equilibrio o preferisce lasciarsi vivere tutta la violenza del suo stato d’animo? E poi ritorna in che modo? …. Beh dico io…accidenti!!! Non trovi che ti manca solo la cuffietta con una bella crocerossa disegnata su? eheheheheheh Marina, ma davvero tu credi che noi possiamo aiutare gli altri ad essere addirittura piu’ felici? Se lo sai dimmelo, perche’ io se sento di amare qualcuno, vivo quel sentimento e chediomelamandibuona …ma non so davvero come si fa a rendere felice qualcuno che magari, non comprende se stesso e non ha la piu’ pallida idea di cosa lo renda davvero felice 🙂 ….e io? Io so cosa puo’ rendermi felice? Oggi magari posso pensare di dirti che si, lo so, ma so che quella felicita’ non dipende dalle azioni altrui….in ogni caso il mio desiderio era solo di farti notare quanto la tua natura Duesca parli attraverso le tue domande. Quanto la tua speranza di accontentare un genitore 4 sia tipica ai miei occhi. Un tre avrebbe “fatto”, agito con successo nel mondo, evitato il fallimento a tutti i costi e sopratutto non si sarebbe scaldato ed emozionato cosi’ tanto davanti al racconto del povero calimero. Magari avrebbe paragonato se stesso a lui e fiero di se’ avrebbe affermato qualcosa del tipo…ecco…che ti lagni a fare? Ti lamenti perche’ non sei capace di fare, come invece faccio io. Guarda come sono bravo io, vedi? C’e’ chi si lamenta e chi si sbraccia e costruisce. Che cosa credi pennutino? Che non dobbiamo darci da fare tutti? Pero’ io invece di lamentarmi mi sono dato da fare, cosi’ i miei genitori hanno potuto ben vedere quanto sono in gamba e quanto possono essere fieri di me. Forse…poteva dire cose cosi’, mi piacerebbe sentire un Tre. Forse l’unica sensazione sarebbe stata di irritazione e non desiderio di appagare il pennuto, ti pare? Il desiderio di nutrimento che ti ha smossa immediatamente ha una forza, un “cuore”, un’emozione viva dalla quale il Tre tende a distrarsi per andare avanti. Come al solito tante parole ma non so se sono riuscita a cogliere l’attimo ed essere chiara 🙂 stasera non credo scrivero’ perche’ serve il pc a mio figlio, ma domani vorrei parlare dei 5. Eleonora….io aspetto il tuo aiuto….mi raccomando! Baci a tutti…
Marina PieriniMi sei piaciuta. Diretta ma delicata. Franca ma attenta. hai colpito e mi fai rflettere e ti rispondo a cuore aperto così come viene. La parte TRE che descrivi mi appartiene. Quello che tu scrivi, in realtà è quanto ho fatto. Io agisco e faccio e questo mi salva perchè metto distanza, creo successi ma ancora non mi è chiaro se succede perchè la motivazione antica e atavica è da DUE o perchè reagisco da TRE. Certamente il 2 e il 3 mi sono profondamente noti e ci sguazzo dentro alla grande. Ho imparato a non avere fretta, ad ascoltarmi di più e a lasciarmi andare.
Tutto ciò premesso, purtroppo, sto per correre dal dentista. la spossatezza è spiegata: Un dente del giudizio occluso e non so cosa mi capita. Mi è piaciuto molto leggere la tua descrizione del rapporto con questa bambina e ho delle cose da dirti sul meccanismo che hai descritto ma ora devo rimuginarci un attimo sopra. Un abbraccio tutto DUE schifosamente affettivo, mieloso e insopportabilmente appiccicaticcio…e non provare nemmeno a rifiutarmi!!! Scherzi a parte, ciao e grazie. Se non mi tagliano torno presto.
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TeresaSirenella ho finalmente potuto leggere tutti i post. La tua descrizione del 4 è da manuale, assolutamente esilarante e ahimè vero!!! Mi sono fatta un sacco di risate (la fortuna dell’autoironia). Il racconto su Marianna mi ha intenerito molto e credo tu sia proprio brava. Come è vero anche quello che dici tu Melinda che il 4 sputa nel piatto in cui mangia per poi continuare a piangerci dentro. Come si fa ad amare un quattro? La domanda mi mette in difficoltà.Vorrei tanto scoprirlo, mi sentirei finalmente amata :)!!! Mi verrebbe da dire subito che bisogna subissarlo di attenzioni, ma poi succede che troppa attenzione lo stufa, sentirsi troppo amato lo spaventa perchè non ci crede, potresti portargli anche la luna, ma avrebbe da ridire anche su quello, si chiede perchè gli hai regalato cotanto bene, sicuramente c’è qualche secondo fine dietro perchè non è possibile che possa meritare tanto, insomma una palla fantasmagorica. Personalmente ho sperimentato che mi fido delle persone che mi dimostrano, anche con un piccolo gesto, di aver compreso la mia sensibilità, questo mi commuove e mi conquista. Sire aspetto con ansia le descrizioni degli altri tipi 🙂
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