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Firenze, una svolta speciale.

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Questo argomento contiene 3 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Antonio Barbato 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #667 Risposta

    Marina Pierini

    Carissimi amici, nonostante lo stato di grande spossatezza e stanchezza che mi ha colta in questi ultimi giorni, sento davvero il piacere ed il bisogno di condividere alcune osservazioni sull’incontro che si è svolto a Firenze questo fine settimana. Innanzitutto, con piacere e gioia do il benvenuto a Carla, nuova enneamica fiorentina, che si è aggiunta a noi, in questa particolare esperienza e che con la sua gentilezza ed il suo interesse ci ha offerto ottimi spunti per futuri lavori sull’arte e sull’enneagramma in genere….Carla mi raccomando contiamo sul tuo aiuto e la tua partecipazione. L’incontro sui 108 sottotipi si è tradotto in una sorta di maratona massacrante, non soltanto per noi uditori, quanto per Antonio che si è speso molto più che generosamente ed ha voluto offrirci approfondimenti e perfezionamenti su un lavoro che nemmeno io avevo avuto ancora il piacere di vedere così ben sviluppato. Posso soltanto dirvi che i livelli di partecipazione, autoriconoscimento, coinvolgimento e commozione da parte di tutti, mi hanno sorpresa e colpita fortemente, per la prima volta, da quando partecipo ai suoi seminari. Si è trattato di un crescendo, di un’esperienza che in qualche modo ci ha uniti in una sorta di magica, involontaria e sotterranea corrente. Claudio Garibaldi è stato per me, oltre ad Antonio, determinante ed illuminante nel fornirmi spunti irripetibili, molto sconvolgenti (confesso) che mi hanno provocato una serie di reazioni a catena il cui effetto ancora mi spinge all’angolo. Ho visto i volti commossi, colpiti, emozionati di tutti gli amici che grazie all’impegno di Antonio i sono trovati in descrizioni così precise e così acute che ci è sembrato di vederci davvero per la prima volta, tra risate e meraviglia. Non so come raccontare tutto questo, so solo che fino ad oggi in nessuno dei gruppi ai quali ho partecipato, era accaduto. Molte cose ho scoperto con sgomento, molti collegamenti, molte emozioni, troppe…ho mal di testa da due giorni e mi ci vorrà un pò per riprendermi. Credevo di aver ricevuto tutto quanto si poteva dall’enneagramma e mi sono scoperta invece così vulnerabile e impreparata, ancora una volta. Voglio ringraziare col cuore Claudio che con la sua spontaneità e la sua generosa disponibilità a raccontare qualcosa di sè, mi ha dato un’occasione irripetibile. Voglio ringraziare Roberto che purtroppo è andato via prima della fine e non ha partecipato ad un momento veramente emozionante, ma che ci ha regalato partecipazione, interesse e come sempre spunti interessanti su cui lavorare. Mi ha fatto piacere incontrarti e conoscerti meglio Roberto. Voglio ringraziare tutti, da Fausta, Vinicio, Teresa, Fabio ed Eliana alla nuova arrivata Carla e grazie di cuore ad Antonio che, come sempre è capace con la sua laboriosa disponibilità, a donarmi ancora una volta un tassello molto, molto importante della mia vita. Questo gruppo ha subìto una svolta strana, inattesa, e importante e mi auguro che i prossimi appuntamenti sulla ferita originaria possano mantenere promesse che fino ad oggi non sono andate deluse. Sento l’urgenza di esprimere riconoscenza, sentita, vera, profonda…grazie, grazie, grazie…è quello che tutti hanno detto a piena voce, alla fine, con gli sguardi accesi di affetto e commozione ed è quello che anche io provo e non riesco a smettere di provare. Un abbraccio caloroso a tutti.

    #6140 Risposta

    Teresa

    Si Marina è vero, sono tornata a casa carica di energia e di nuove intuizioni, come dicevo in una mail che ho inviato ad Antonio poco fa. Forse per la prima volta ho sentito il gruppo e il desiderio di interagire e confrontarmi di più. Mi si è aperta una nuova finestra alla luce delle nuove informazioni e una chiarezza che mi permetterà di osservarmi con maggiore consapevolezza. Ringrazio tantissimo Antonio che ogni volta conferma la sua generosità, il suo spessore umano e professionale e il pozzo di conoscenza che è. Mi chiedo dove cavolo trova il tempo per leggere di tutto e di più!! Spero che al prossimo incontro sia confermata la presenza di tutti e mi auguro, anzi sono sicura, che l’assetto residenziale del lavoro che andremo a fare, dato che staremo tutti insieme per tutta la durata dell’esperienza, possa unirci maggiormente e darci coraggio per crescere nella comprensione di noi stesssi.
    Vi abbraccio tutti con affetto. Teresa

    #6141 Risposta

    Carla Basagni

    Cara Marina e cari “enneamici” del Forum,
    anch’io sono molto contenta di avervi potuto incontrare di persona, oltre che leggervi in questo spazio. Il seminario è piaciuto moltissimo anche a me, anzi complimenti ad Antonio per il livello di approfondimento. Mi rendo conto che è davvero difficile cercare di scendere dal livello generale dei 9 enneatipi al livello particolare dei singoli individui, ma lo sforzo mi è sembrato è davvero lodevole.
    Personalmente, sento una forte spinta ad avviare una ricerca personale su arte ed Enneagramma per ritrovare alcuni stati d’animo tratteggiati nell’Enneagramma tradotti nel linguaggio non verbale delle opere d’arte. Sarà perché, qui agli Uffizi, sono sempre circondata da mostre, disegni e dipinti ma, devo dire, che questa è anche una mia antica passione: l’arte mi è sempre sembrata il miglior veicolo delle emozioni, quello che riesce ad esprimere ciò che non si può dire a parole.
    Comunque anch’io sono interessata a partecipare ai vostri incontri futuri.
    A risentirci presto!
    Carla

    #6142 Risposta

    Antonio Barbato

    Avevo detto, in apertura del seminario di Firenze ,che quella esperienza sarebbe stata, per me e un po’ per tutti, una specie di ascesa al Monte Carmelo, e così è stato. Alla fine ero stanco, lo confesso, veramente molto stanco fisicamente, ma sentire le voci commosse e vedere le facce care di tanti amici che mi testimoniavano la loro partecipazione, mi ha dato delle sensazioni che raramente avevo avuto modo di provare in tanti anni di insegnamento. Per chi fa ricerca come me, non esiste migliore ricompensa che vedere le persone attestare con la loro esperienza che si è fatto qualcosa di utile, che il lavoro ha prodotto frutti utili alla comprensione ed al cambiamento. Ricorderò per il resto della mia vita i volti luminosi, gli insight spontanei e lo spirito di condivisione che animava in modo nuovo anche chi ha ormai un lungo esercizio con la nostra materia ed a voi tutti va il mio pensiero più affettuoso. Antonio

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