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I danni dello ipse dixit (vediamo se ci riesco)

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Questo argomento contiene 4 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Antonio Barbato 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #659 Risposta

    Antonio Barbato

    In un altro post Marina/Sirenella ha sottolineato, secondo me giustamente, i danni che una propensione ad accettare supinamente quello che viene detto da una fonte qualificata, solo perchè è una fonte qualificata, ha provocato per molti secoli. Purtuttavia, questo atteggiamento è stradominante ancora oggi, nel mondo dell’enneagramma. Faccio un solo esempio, relativo ai sottotipi, per far capire quanto ciò sia dannoso alla comprensione. Quando mi vennero illustrate le parole che etichettavano le varianti istintuali di un tipo, fui, ovviamente, colpito dalla profondità del mio auto riconoscimento e dalla profondità di analisi dell’EdP. Dopo un po’, tuttavia, mi parve sensato chiedere perché si usavano quelle parole che usavamo. Perchè, ad esempio, il sottotipo sociale del Sette era denominato in quel modo e da che cosa si era originata la classificazione. Con mio grande stupore la sola risposta che mi fu data è che era così, che Ichazo aveva classificato in quel modo le varianti istintuali. Aggiungo che molte persone che si erano riconosciute in una definizione sentivano, di fronte a certe parole, una profonda identificazione che urtava con quella del loro tipo principale Quando insistetti a chiedere perché e come, mi fu chiaro che a nessuno era passato per la testa di verificare se quelle parole erano coerenti per quell’istinto corrotto e non potevano, ad esempio, appartenere ad un altro tipo. L’accettazione incondizionata, fino ai limiti del servilismo ideologico, era la sola risposta, ed io ero guardato come l’eretico che osa mettere in dubbio la santità di un dogma. Sono, tuttavia, sopravvissuto abbastanza bene perché nei panni dell’eretico mi trovo abbastanza bene e così, dopo un lungo studio, ho scoperto che la vera storia era tutta un’altra, che quello che mi era stato detto non trovava corrispondenza con quello che altri dicevano e, debbo dirlo, ho ringraziato la mia voglia di cercare sempre.

    #6032 Risposta

    un atomo

    Incondizionata approvazione….:-) Tuttavia ho notato che molte persone che sembrano avere un atteggiamento diciamo laico anche nei confronti dei grandi pensatori poi si attaccano alle credenze dei guru o dei maestri di turno facendo proprie le loro spiegazioni. Anzi devo dire che più si mettono in discussione le grandi menti riconosciute e più si tende ad opporre non un proprio elaborato o una sintesi personale ma solo le parole di chi è più vicino e comprensibile ma spesso misterioso e incline a ragionare per assiomi e dogmi. Talora ho la sensazione che si rinnega qualcosa che non si conosce bene o che è troppo difficile da capire. Sembra anche a te che sia così o è il mio diavoletto interiore ugualmente e fieramente eretico anch’esso a suggerirmi così? Ci sono tipi dell’enneagramma più predisposti ad accettare come realtà assolute le verità altrui? Io penso di sì, forse un 6 che cede al fascino dell’autorità. ma anche qualche due che non sempre è seduttivo ma talora sedotto, qualche 4 passionale sull’onda dell’entusiasmo fideistico verso aspetti idealizzati della persona. Altri ennea mi sembrano meno propensi, un 8, un 7 e credo anche un 5 li vedo più indipendenti. Io credo di esagerare nell’atteggiamento contrario (non c’è bisogno che mi spieghi il come e il perchè please:-) ma nella mia ostinazione vado pittosto fiera della mia capacità eretica e dubitativa. Non penso sia un atto di presunzione ma solo il bisogno di sentire una verità come intimamente vera per accettarla e magari per farlo solo in una fase della propria crescita e in seguito perchè no, metterla in discussione per andare oltre, anche se mai del tutto altrove. Nel senso che un filo si dipana partendo da alcune cose e cresce e lievita incontrandone altre, alcune conoscenze diventano zavorra altre sono le timide basi per spiccare il volo verso altri lidi o per immergersi in quelle stesse profondità. OK sono prolissa…mi faccio prendere la mano…Questo discorso sul valore enorme dell’eresia l’ho già portato sul forum in altre occasioni, è una cosa in cui credo molto, non tanto come posizione personale da sostenere quanto per il fatto che ritengo che ogni balzo dell’umano pensiero è avvenuto grazie a qualcuno o qualcosa che non ha accettato supinamente la verità corrente ed è stato capace di volgere uno sguardo prospettico differente. Questa possibilità di guardare ad ogni cosa da tante angolazioni originali è l’aspetto che più mi inebria dell’essere umano. In effetti se penso alle cose che fanno l’uomo degno non riesco a pensare alla bontà o alla capacità di amare ma totalmente alla capacità di creare cultura e bellezza originale e ancor più se lo si riesce a fare partendo da radici antichissime e ancestrali, sentendosi fortemente radicati in un’idea o un esperienza di migliaia di anni fa e riuscire a renderla contemporanea, fresca e originale dentro di noi. Non ci posso fare niente ma godere del fatto che l’uomo esce dalle rotaie prestabilite e crea musica, immagini, parole, oggetti belli mi illumina proprio, mi allontana all’istantrew dalla melanconia e dalla depressione. So che è l’illusione del 4 ma me la tengo perchè mi regola bene il livello di serotonina 🙂 mentre al contrario l’eccessiva ricerca dell’amore universale mi annoia, la ricerca della perfezione nel fare la trovo proterva e futile, l’esercizio del potere stimola la mia ribellione. Insomma mi resta solo la bellezza e non c’è bellezza senza una punta di eresia cioè senza una ricerca totalmente libera della mente, dell’anima e del cuore. Dopo aver tanto debordato me ne vado a nanna, un pò di pazienza neh….::)

    #6033 Risposta

    Marina Pierini

    Io penso che vi sia il rischio di scivolare fra due posizioni eccessive. Comprendo la necessità di non acettare ad occhi chiusi ogni pillola di saggezza o conoscenza che ci viene data dai luminari, ma nemmeno appoggio l’eccessivo mettere in discussione cose che, come giustamente dicevi Atomo, forse non riusciamo a comprendere perchè non ne sappiamo abbastanza e allora le mettiamo in discussione quasi più per amore della discussione che per amore del ragionamento e del proprio convincimento. Del resto se vi sono studiosi che hanno dedicato la vita a qualcosa, le loro affermazioni avranno ben più di un fondamento e prima di distruggere bisognerebbe appunto, approfondire. Insomma, molti tipi, non solo i 4, tendono a polemizzare e discutere solo per dimostrare di esserne capaci. Il gioco del “si, però ma” non sempre è il frutto di una sana curiosità e necessità di approfondimento. Di Sherlock Holmes del pensiero che tentano di trovare l’errore o l’incongruenza solo per amore dell’antitesi e per affermare sè stessi a discapito di una scoperta ve ne sono molti e sebbene anche ad essi si può esser grati quando le incongruenze vi sono davvero, perlopiù, non sono persone disposte ad approfondire. Io penso che la giusta via sia nel mezzo e che prima di riportare notizie che affermiamo di aver fatto nostre, dobbiamo esserci presi il disturbo di analizzare più profondamente da dove quelle cose vengono e perchè, così che davanti alla curiosità sana di chi ignora il nostro sapere, e ci ascolta, potremo contribuire con quello che io reputo il vero arricchimento e non la mera esibizione di una qualche conoscenza. “adottata”. Per quanto riguarda la belleza, beh, si tratta dell’illusione del 4. Non è dunque un caso che per noi sia di fondamentale importanza. Si tratta pur sempre di uno specchio ingannevole dell’ego e sebbene nemmeno io possa farne a meno, ogni volta che sento di averne trovato un brandello, mi faccio quelle domade di cui parlavo a Roberto nel post di Tex e la discussione che ha generato tutto qs. Quanto quella ricerca è veramente importante? Forse la risposta è: discriminare. Nel senso più positivo ed equilibrato del termine. Discriminare quello che è “puro” da quello che è contaminato dalle necessità egoiche. Non so però se mi sono spiegata.

    #6034 Risposta

    Problemi tecnici

    Inserisco questo messaggio qui perchè nn posso farlo in un post nuovo. ci sono problemi tecnici che impediscono l’apertura di nuovi argomenti. Nella speranza che il nostro tecnico possa risolvere questo seccante “impiccioment” 🙂 faccio copia incolla del messaggio sul nostro forum msn, per poi riproporlo qui quando sarà possibile. Appena verrà rispristinata la normalità vi avviseremo. Sembra che l’inserimento di nuovi interventi, quando si tratta di rispondere a post già aperti, non genera problemi. Grazie e a presto! Marina Pierini.

    #6035 Risposta

    Antonio Barbato

    Si, discriminare è decisivo in questi casi, perchè, se ci si lascia andare, si cade nella passione secondaria ( o sottotipo) del sottotipo misto Sessual/Conservativo del Quattro. L’appassionata perorazione di Bip-Bip è una “spremuta” del Quattro quintessenziale, però che meraviglia vedere come lo stimolo dell’Invidia si trasforma in una ricerca totalizzante. Quando Sirenella ce lo ricorda ha sicuramente ragione perché effettivamente la Bellezza è, per un Quattro, solo la droga dell’ego più appassionato. Questo dialogo mi ha fatto venire in mente le pagine di apertura del indimenticabile Parlamento degli Uccelli o Verbo degli Uccelli, del poeta sufi Attar, in cui il pappagallo risponde che non può andare alla ricerca del re degli uccelli, il mitico semurgh, perché egli è troppo devoto alla bellezza.

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