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Questo argomento contiene 56 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Chiara 13 anni, 2 mesi fa.
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Marina PieriniAttento LoSveglio che quando i tipi di cuore si gonfiano di vanità rischiano di assomigliare ai loro vicini di casa che vanno in giro come tacchini con piume prese a prestito…capisc’a’mme!!! Comunque non sono d’accordo, hai detto in due parole una cosa che contiene un concetto tanto vero quanto infinito. Insomma sei riuscito a cogliere una scintilla di perfezione, per cui…vai ringraziato! Cià!
Marina PieriniAcc. Bruno….e io ti provoco e tu ti tiri indietro?? Ma allora non sei poi così arrabbiato come sembri 🙂 😉
Bruno Ordonsellinon mi tiro certo indietro non è nel mio ….stile e sono certo molto arrabbiato con gli altri perchè penso di essere incompreso e…….. un pò verso me stesso perchè forse non voglio che mi comprendano perchè fino a un certo punto della mia vita mi sono crogiolato in una diversità che mi faceva sentire speciale e magari adesso nel bel mezzo del cammin della mia vita questa solitudine mi pesa.
Bruno Ordonselliecco un bell’ argomento la solitudine come punto fermo attaccata dal bisogno di affetto e dalla sessualità.perchè nasciamo soli e moriamo soli
Marina PieriniMa quindi il problema secondo te qual’e’? Non sei compreso perchè nonostante tu creda di aprirti in realtà non ti rendi veramente accessibile agli altri? Questo può stancare, alla lunga chi ti è accanto? O forse sei solo perchè sei tu che manchi di empatia nella vita di chi ti circonda? Ti va di parlarne?
Bruno Ordonsellipenso che il problema sia nel mio egoismo,penso che tutto giri intorno a me questo evidentemente non stanca alla lunga ma……alla svelta.ci sono dei giorni che mi credo Dio poi guardo la sofferenza di mio figlio la sua delusione per la famiglia che io ho contribuito a distruggere e penso veramente di essere una grande merda.
Bruno Ordonselliecco la famiglia come punto fermo come ricettacolo di amore e comprensione,la sua distruzione come punto di rottura che sono convinto ogni essere umano ha.
Marina PieriniMi spiace Bruno. Mi rendo conto che la famiglia sia per molti di noi un punto fermo e forse non sbaglio nel dire che addirittura sia vitale. Quando un nucleo familiare è abbastanza sano si ha la fortuna di poter davvero attingere linfa vitale, energie vive, sopratutto in quei momenti in cui le cose ci sembrano più nere e buie della notte. Il 4 tende ad essere distruttivo verso sè stesso o verso gli altri quando vive situazioni di grande stress e le sue energie ribollenti non riesono a venir fuori se non in una maniera…quella che ci fa sprofondare verso il basso. Distruzione e solitudine. Eppure…non è l’unica scelta. Non c’e’ una sola possibilità. Questa è solo la scelta a noi più congeniale perchè ci siamo abituati. E’ una strada battuta e conosciuta. Non l’unica. Non so se quando guardi tuo figlio ti senti una merda perchè lo sei davvero o perchè senti il peso di un senso di colpa che non necessariamnte corrisponde alla colpa. In ogni caso, il primo atto d’amore e di coraggio che puoi conquistare per te stesso e per coloro che ami è il perdono. Se tu non sai perdonarti…e bada bene non parlo di facile autoindulgenza…ma di perdono, che speriamo di meritare confidando in un amore che è per tutti…anche per il peggiore degli uomini….se non sai credere che quel perdono c’e’ anche per te, non sarà facile uscire dal pantano e cominciare a fare qualcosa di sano e costruttivo. Sento di dirtelo perchè il tuo è un inferno che io conosco molto bene e mi specchio nelle tue parole. Forse hai distrutto, ma non dimenticare che sei capace anche di costruire. Comincia col primo mattone, con quello più importante, con te. Non nell’eterno compatirti, nell’eterno rimurginare, e nemmeno facendoti sedurre da un percorso di falsa espiazione/punizione. Amore. Semplicemente. Tu non devi fare nulla per riceverlo, lo hai già. Sei già degno. Così come lo sono gli altri, nella loro unica diversità. Ricomincia da questo Bruno. Ogni mattina puoi scegliere di svegliarti con la gioia nel cuore, con la voglia di fare piccole cose, che non siano impossibili ideali, ma piccoli passi umili, come un bambino che comincia a camminare, e fare pace con te stesso, con la tua rabbia che ti fa dolcemente compagnia ma della quale credimi, puoi fare benissimo a meno …puoi scegliere di credere che tu sei amato. Non solo, puoi credere ancor di più, che sei degno di essere amato proprio come sei, proprio ora, merda compresa. Puoi permettere che questo ti dia la forza della gratitudine. Che a sua volta ti permetterà di raccogliere pietra su pietra e ricostruire qualcosa di nuovo anche con tuo figlio. Concediti il tuo perdono. Concediti l’amore che meriti e vedrai che i miracoli esistono e non sono solo favole per bambini e illusi. Sei un uomo pieno. Nessuno ti può dare quello che ogni essere umano ha già ricevuto in dono, non ne hai bisogno è già tutto donato a te e lo meriti. Ripetilo, leggilo ad alta voce e dimmi…che effetto ti fa Bruno? Lo sai? Ne sai essere consapevole? Ci puoi credere? Tutta la tua infelicità dipende solo da questo. Sei già una brocca piena e dare agli altri non significa fare cose perfette e sempre apprezzate o capite, ma fare piccole cose al meglio delle tue possibilità fermandoti umilmente sulla soglia di quello che non puoi fare. Poi ci devono essere il riposo e la pace del cuore. Non sono brava a dire le cose in due parole…penso tu lo abbia capito ormai…ma spero di averti trasmesso una sola briciola di una verità che io ho scoperto in maniera sconvolgente e che spero di poter donare a mia volta. Ci sono i punti di rottura che noi conosciamo bene, e ci crediamo facilmente perchè siamo più bravi a imparare le cose brutte che non quelle belle, ma noi possiamo essere abbastanza forti da trovare anche i nostri punti di risanamento, che sono veri veri veri tanto quanto i buchi neri dentro di noi. La vita non è un genitore che non è mai contento di te. L’amore non è un ideale irraggiungibile. Liberati da questo incubo, credimi la ricompensa è reale e sorprendente, ma come tutte le cose non è trasmissibile con le parole bensì solo attraverso l’esperienza personale. Fallo. Mettiti in gioco. Credici. Che hai da perdere? Un abbraccio.
Bruno Ordonsellinon so cosa ho da perdere che non ho già perso comunque grazie sento che sei proprio una bella persona.Di nuovo grazie un abbraccio forte quanto il tuo mi hai trasmesso una grande emozione
Tetsina…Una volta ho letto da qualche parte…. “L’unico modo per avere punti fermi e non fermarsi mai….” non so se ne sono capace ma potrebbe essere interessante viverla con maggiore coscienza
Bruno Ordonselliio penso che invece ci sono delle volte in cui fermarsi è ……vitale.magari per controllare dove si è arrivati che so per chiedere un informazione oppure come a Masada per combattere sino alla fine
ChiaraTutte le volte che ho trovato punti fermi prima o poi mi si sono sgretolati tra le mani. Non vorrei risultare cinica, ma gli affetti se ne vanno, ciò che sei oggi e ciò in cui credi, non sarà domani, e noi stessi oggi ci siamo domani no. L’unico mio punto fermo oggi è sapere di non averne. E’ la mia forza. O meglio i punti fermi ci sono ma momentaneamente. Poi quei punti fermi cambiano, ed è meglio così. Il nucleo è immutabile, ma muta continuamente forma. Quindi per me il punto fermo è il cambiamento continuo. L’unico punto fermo, il nucleo attorno a cui tutto ruota, forse è insieme immobile e mutevole, dentro è fermo, ma riflette tutto il possibile. Un abbraccio. Chiara
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