Per un apersona come me che cerca di portar fuori il talento in ognuno questo è un arogmento veramente intrigante. Dalle passioni/fissazioni alle virtù, passando per le peculiarità caratteriali. Veramente interessante. Condivido quasi tutto di quanto dici e aggiungerei solo qualche passaggio.
Gli Uno sanno accogliere le scuse come segno di apertura, vivono il senso di colpa come un forte stimolo e grazie a questa trasformazione si evolvono con improvvise velocità imprevedibili ad occhi esterni. I tre sono dei veri vincitori nel senso che se anche se non vittoriosi riescono a trovare strade di ripresa per riprodurre un motivo, altrove, pe rinseguire di nuovo un successo, per lo più sociale. Sono ottimi manager, sanno lavorare in team, all’americana. I quattro sono profondi, avvolgenti, sessualmente dinamici. I cinque sono più simpatici di quanto si voglia far apparire o di quanto la letteratura scriva e capaci di soluzioni veramente acute e difficilmente accessibili ad altri. I sei sono i costruttori di sicurezza come nessun altro sa fare.Per il resto concordo tutto. Sarebbe bello poi lavorarci sopra. Melindis

Ahem…non vorrei contraddirti, cara Terry, però io nel “noioso” e nel “molto stancante” personalmente non ci mi vedo proprio. Sarà che è in corso il mio processo di beatificazione, anche se sono ancora in carne ( e basta guardarmi al livello dell’ombellico per capire quanto è vero quello che scrivo) ?? 🙂 🙂

Cara Eleonora, ho una opinione da esprimere, certamente opinabile. Gli scrittori di enneagramma stanno mediamente nell’area del cuore. Perchè? Perchè chi sta nell’area del cuore, tendenzialmente, scrive. Poi ci sono i 6 che scrivono ma, come sappiamo, per loro limitazione, amano perchè se ne nutrono ma temono, gli aderenti all’area del cuore.
Nell’emisfero sinistro, cioè 5/5/7/8 ci sono pochi che dicono la loro. Io credo, sinceramente, e la letteratura che ho davanti in tema non fa che confermarmelo, che si parli degli 1/2/3/4/ in un certo modo. Dei 9/6 in maniera abbastanza equilibrata ma gli 8/5/7 sono veramente spesso travisati e mal visti. Quindi concordo e ti invito, per quanto ti sia possibile, a portar fuori, appunto, le cose che ci meritiamo…Tra l’altro questo è stato uno dei motivi più sofferti che non mi hanno permesso di accogliere lucidamente e a lungo chi mi sento di essere per poi affrontare la fragilità nell’affrontare il mondo da questa angolazione che molti non vedono. Lo dico con affetto e bonariamente ma pare che da questa parte la creatività, la profondità, la depressione, il senso artistico o altro siano sconosciute. Bisogna lavorarci sopra. Un abbraccio a i 4 che, talvolta, io trovo noiosi ma come conseguenza della testarda pesantezza.