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Questo argomento contiene 29 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Antonio Barbato 13 anni, 2 mesi fa.
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Marina PieriniTerry il cigno nero mi manca…ma lo vedrò perchè mi incuriosisce, baci.
Marina PieriniHo rivisto il film assieme ad Antonio, ieri sera. Lui ancora non aveva avuto l’occasione di guardarlo e mi ha fatto piacere rivederlo senza i preconcetti che mi avevano un pò condizionata la prima volta. Mi è piaciuto. Riconfermo che al film manca un cucchiaio di “spessore” che lo renda più emozionante e comprensibile anche per chi non conosce l’enneagramma. Bisognava “sentire” di più certe situazioni. Quanto al logopedista abbiamo sbagliato tutto. E’ un tipo 1. Diciamo che è una versione meno caricaturale di Mary Poppins. Il tempo è tiranno ma spero di tornare per spiegare, se poi lo fa Antonio al postomio, lo apprezzo ancora di più. Un bacio a tutte voi!
Antonio BarbatoSenza alcuna pretesa di voler aver ragione ad ogni costo, credo proprio che il logoterapeuta sia un Uno abbastanza ben descritto. Il film manca, in effetti, di un grande spessore psicologico, tuttavia, il personaggio di Lionel è abbastanza ben descritto. Una persona molto discreta, per nulla compiacente, direttiva (pur rispettando l’autonomia dei suoi pazienti), sicuro, fino alla supponenza, nei suoi metodi e nella sua di risolvere i problemi, purché gli altri gli si affidino seguendo rigorosamente la sua guida. Tutto il quadro è quello di un Uno dotato di un buon bilanciamento delle sue Polarità, di un Mary Poppins al maschile (non a caso dice al principe che non ha ancora deciso se accettarlo fra i suoi pazienti), di un maestro correttivo ed educazionale. Anche il suo insistere, nel far balenare ad Albert l’idea che potrebbe diventare re, un ottimo re, è espressa con estremo vigore e con una supponenza che finiscono per indispettire totalmente l’insicuro principe. Anche l’episodio dello scontro/incontro con l’arcivescovo di Canterbury, mi sembra, confermi il quadro di quanto ho sostenuto. Un Uno sensibile, con una tendenza artistica, ma sempre rigido e supponente. Baci a tutti, Antonio
Utente OspiteIn effetti la descrizione di Carla è precisa e calzante, solo che l’attribuzione del tipo non è esatta secondo noi. La Passione del logetapeuta è l’ira (che mai e poi mai viene espressa) non l’invidia. Il co-protagonista è un “educatore”, un critico incoraggiante, correttivo anche con i figli, un rigido e riservato genitore e partner… evita perfino di dire alla moglie chi si è rivolto a lui e quando, con imbarazzo, si ritrova i regnanti nel salotto di casa, non si scusa con la moglie, nè si vanta, ma le fa un “appunto” rimproverandole di essere rientrata in anticipo. Quando in alcune occasioni il re lo offende e lo aggredisce, egli si risente, perchè è una persona sensibile, ma non permette a sè stesso di esprimere la rabbia o il disappunto. Al contrario, converte la sua irritazione in energia “corretrice”. Non si lamenta, nemmeno si vergogna del suo non avere “titoli” quando il re lo accusa di averlo ingannato. Non si giustifica, nemmeno invoca l’ingiustizia di non essere riconosciuto per i suoi meriti, ma afferma con una certa supponenza che quello che conta sono i suoi risultati e non cede all’emozione mai e poi mai, nemmeno quando il re lo ringrazia col cuore per averlo aiutato. Anzi a quel punto, con una certa ingessata “possa” restituisce al re la giusta distanza tra loro e non approfitta della confidenza a lui concessa quando viene chiamato amico, ma chiarisce che è onorato di essere al servizio del re. Vi è un atteggiamento “corretto” che non lascia spazio alle emozioni ed alla sensibilità che pure in lui si percepisce. Infine, mi ha colpita la scena in cui Lionel viene invitato pacatamente dalla moglie a scusarsi col re “scusarti ti farà bene” e lui con rigida onestà non si giustifica, non cerca di essere compreso nelle sue ragioni, ma ammette “pacatamente” di aver oltrepassato il limite, ammette di non aver avuto la delicatezza necessaria nel dire certe cose e va a scusarsi. Un 4…ammesso che accetti di chiedere scusa, avrebbe parlato per ore cercando di farsi capire, di spiegare, di ribaltare se vogliamo, colpe e posizioni…insomma questa estrema compostezza che viene manifestata in tutto il film non ha nulla a che fare con l’insoddisfazione, il dramma, l’invidia, l’emotività dei 4. Ammetto che il sentirmi addosso la posizione esistenziale dell’uno, perchè la freccia di collegamento crea un forte ascendente su me, mi ha condizionata a tal punto da aver bisogno di rivedere tutto il film sgomberando la mente da qualunque pregiudizio, per giungere alla conclusione che per me non si tratta di un 4. Marina.
Utente Ospiteovviamente il “logetapeuta” non esiste nè in cielo nè in terra…è un mistero che questa definizione sia uscita dalla mia tastiera!!! speriamo non dalla mia testa!! scusate…(sempre io).
Marina Pierinisperiamo che non sia un silenzio da trauma :-)))
un atomoNon vorrei essere pedante ma dato che è il mio lavoro…il logoterapeuta è uno psicanalista che segue una scuola molto importante fondata da Frankl. Invece il logopedista (cioè quello che io faccio) si occupa di riabilitazione dei disturbi della pronuncia, della fluenza, della voce, dei disturbi dell’apprendimento, disgrafia e dislessia, ritardi mentali, disturbi dell’attenzione, sordità, afasia. Stimola la capacità di ampliare il bagaglio lessicale, semantico e sintattico, cura la comprensione del testo in analisi e sintesi, e va bè insomma un sacco di cose su cui non mi dilungo ma sono due cose diverse,. Forse qualcuno usa i due termini come sinonimi ma in realtà indicano cose molto diverse
Marina PieriniHai ragione, infatti mentre scrivevo mi chiedevo se ci fosse una differenza oppure no…ma tu il film lo hai visto?? Quindi lui è un logopedista o un logoterapeuta??? :-S
un atomoe’ un logopedista
CarlaCara Marina,
il mio non era un “silenzio da trauma”, come tu dici, volevo rassicurarti. In questi giorni ho avuto l’accesso ad Internet precluso, da casa, causa guasti e dall’ ufficio non ho avuto tempo di rispondere. Comunque, ho letto con interesse tutte le vostre considerazioni.
Un saluto, Carla
TeresaMarina sei perfetta!!!! La descrizione di Lionel non fa una piega. L’ho visto come un 1 da subito mentre, avendo letto le considerazioni di Carla, cercavo di carpire qualche atteggiamento da 4 che proprio non si manifestava. Mi ha fatto pensare anche al 7, ma proprio come alternativa, la sua ironia, la sua aria da furbetto, la sua simpatia. sarà che l’attore mi piace molto, sarò stata condizionata da questo. Eddai, vedetevi stò benedetto Cigno nero, voglio sapere cosa ne pensate. Baci baci!!!!!!!!!!!!
Marina PieriniCarla scherzavo…so bene che ogni tanto viviamo i flussi ed i reflussi delle mareggiate :-))) Terè ancora non l’ho scaricato sto pennuto…non ho tempo…Mattia è in fase pestebubbonica e non riesco a fare niente di niente! Ti faccio sapere appena riescoooooo..
Utente OspiteInsomma Mattia è un tremendino!! Ma che tipo sta venendo su?? Mi raccomando non fate casini!!!!!!! Si vabbè che siamo tutti uguali, ma come diceva Orwell, alcuni sono più uguali degli altri…sigh!!Che bell’attacco di quattrit…e bubbonica eh??!!
Utente Ospitesi è capito chi sono si??!!!
Antonio BarbatoSi è capito, almeno credo, che sei Teresa. Mattiolino sta crescendo come un piccolo principino e cercheremo di stare attenti a non farlo diventare un palloncino gonfiato!!!!! Baci quattreschi (che sono, ovviamente, molto speciali).
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