HomePage › Forum › Forum ASS.I.S.E. › IL LATTE, IL SALE E LO ZUCCHERO
Questo argomento contiene 17 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Utente Ospite 13 anni, 1 mese fa.
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Antonio BarbatoUna ventina di anni fa fui partecipe di un’esperienza che mi fa piacere condividere con tutti voi, affinché serva come spunto di riflessione e discussione. Io partecipavo con altri amici ad un gruppo di studio e applicazione pratica di certi principi. Il conduttore del gruppo, un uomo pratico e già molto avanti a noi nella comprensione, ci faceva iniziare i lavori con una sorta di preghiera di ringraziamento. Si poneva l’attenzione e si ringraziavano i nostri piedi, le nostre gambe, il cuore, i polmoni, la colonna vertebrale, eccetera. Poi si passava a ringraziare i nostri genitori, gli antenati e si finiva con una dedica a nostro piacimento. Uno di noi finì la sua dedica ringraziando pubblicamente il nostro “maestro”, cosa che ci era stata esplicitamente vietata, ma, mentre uscivamo, un altro lo rimproverò per questo, dicendo che cercava solo di mettersi in evidenza, che fingeva di essere umile ma da tempo aveva atteggiamenti equivoci, che lui lo aveva studiato e si era accorto di quello che veramente faceva, eccetera. La discussione continuò nel giardino e, come inevitabilmente accade, si formarono due “partiti”. L’insegnante non disse parola e sembrò non dare alcun peso all’episodio. Al pranzo in comune i due contendenti trovarono, però, un bicchiere di latte ai loro posti e l’insegnante invitò i due uomini ad assaggiare il latte. I due bevvero e lo sputarono. L’uomo che aveva elogiato l’insegnante lo trovò dolce in modo disgustoso, l’altro dichiarò che era salato ed amaro. “Vedete”, disse il nostro ospite, “zucchero e sale, sono due ottime cose, ma se non sapete quando, in che misura e se è il caso di usarli, sarebbe meglio se ve asteneste. L’unica differenza fra le due sostanze è che basta molto meno sale, rispetto allo zucchero, per rovinare un prodotto commestibile. Allo stesso modo, una comunità può sopportare solo un poco di dolcezza inappropriata, ma certamente rovinerà se il sale e l’amaro, anche in minima quantità, sono usati in modo avventato”.
Marina MeleE’ molto bello quello che hai scritto. Una parabola. In questo caso credo che colui il quale è intervenuto a riprendere chi ha ringraziato il maestro inopinatamente, abbia sbagliato. La relazione era tra maestro e discepolo e così avrebbe dovuto rimanere e se il maestro ha scelto di non agire avrà avuto le sue più che buone ragioni.
Buona domenica capitano, piove e quasi nevica anche dalle vostre parti?
Utente OspiteCapitano, quello che hai scritto è davvero molto bello e significativo!
Buona domenica. Alice/Campanellina/stefania.
LiaMi piace la parabola! Grazie Antonio… la userò, se me lo permetti!
Un bacio grande Lia Minerva
Antonio BarbatoCara Minerva, non era una parabola ma un fatto vero. Mi fa piacere se la usi. La cosa in assoluto più rilevante fu, per me, il comportamento che venne tenuto, successivamente all’episodio, nei confronti delle due persone, ma…questo è tutto un altro discorso………..Antonio
ElisabettaQualcosa mi sfugge Antonio, non ho ben capito chi sono le due persone, vogliamo essere chiari, trasparenti e sinceri. Cara Marina hai chiesto lealtà, fatto accuse pesanti non specificando bene ne le/la persona
alla quale sono rivolti, questo non mi sembra corretto. Non mi sembra giusto dire “Tra noi c’è uno stronzo sleale ma non voglio dire chi è!!” Forse tu lo hai già fatto e sono solo io a non aver capito, se così fosse vorrei ulteriori chiarimenti. Saluti Elisabetta.
Teclanon volevo entrare in questa polemica perchè francamente mi stufa di sprecare tutta questa energia, però ho scritto privatamente esprimendo più o meno lo stesso concetto di Elisabetta.Alla fine si è realizzato ciò che temevo e cioè che queste modalità non chiare e confuse sono riuscite a paralizzare tutto il forum,ogni discussione è congelata e come avvelenata.ho scritto a Marina che secondo me la cosa andava o chiarita privatamente con la persona interessata oppure se si voleva fare puibblicamente perchè far scoppiare una bomba senza che si capisca nemmeno quale siano i morti e quali i feriti?Sono stata zitta per parecchi giorni, cercando di prendere le distanze da situazioni e modalità di comportamento che sento non mi sono affatto utili in questo momento.tuttavia poichè per alcuni mesi ho partecipato con molto interesse,passione e piacere alle discussioni, prima di mettere il tutto in soffitta credo di dover dire che tutta questa storia non mi è affatto piaciuta.Scusatemi la sincerità ma ritenevo di dovermi esprimere almeno una volta.
Teclacomunque ci tenevo a dirvi che per me non è stato tempo sprecato parlare con tutti voi.E’stato qualcosa che conserverò nella mia esperienza come qualcosa di prezioso,mi ha arricchito, mi ha aiutato, mi ha permesso di esprimermi e comunicare.Ho sentito belle persone e parole sincere.ho avvertito l’interesse,la cura e l’amore in alcuni di voi, ho permesso a me stessa di nutrirmene edi poter,con i miei limiti, contraccambiare sentendo uguale sincero interesse per chi si metteva veramente e autenticamente in gioco.Non me la sono mai presa quando non vedevo sempre tutto autentico e trasparente perchè questo sta nel gioco della vita.Però ora mi prendo un bel periodo di riflessione.Grazie di tutto.
Antonio BarbatoCara Eli, cara Tecla, ho letto con preoccupazione i vostri interventi perché esprimono, sia pure con accenti diversi, una comune insoddisfazione: quella della mancanza di chiarezza sulle cose che vengono scritte sul forum. Il mio intervento non voleva colpevolizzare nessuno e nemmeno tendere a fare il “cavaliere bianco” di qualcuno, ma solo invitare tutti ad una riflessione. Se vogliamo vedere il negativo in ogni cosa, quello che non va bene o non ci piace, la nostra mente si orienterà, inevitabilmente, a pensare in modo corrispondente. Il succo di tutti i miei interventi, anche pregressi, era sempre questo: guardiamo a quello che ci accomuna, non a quello che ci divide. Cerchiamo di apprezzare la buona volontà e l’impegno che animano persone che cercano di capirsi e capire L’ALTRO, questo innanzitutto. Io non volevo rispondere indirettamente all’intervento di Melinda, scrivendo questo post, ma invitare tutti a cercare di contenere le spinte passionali che ci animano, evitando di gettare, come nell’esempio concreto che ho fatto, zucchero o sale nel latte. Questo atteggiamento deve valere anche nella lettura degli interventi: non presumiamo, cioè, sempre il peggio nella mente del nostro interlocutore, ma teniamo presente che spesso possiamo anche noi avere una cattiva impressione da qualcosa che fanno gli altri. Impulsività, passionalità (nel senso comune del termine), una forma di “antipatia” per quello che non ci piace o che non è come noi vorremmo che fosse, sono le normali modalità con le quali un ego poco integrato cerca di esprimersi. Il nostro sforzo deve essere quello di vedere anche con gli occhi dell’altro, cercare di portare un contributo che possa essere di aiuto e stimolo agli altri ed a noi stessi, e non semplicemente limitarsi ad incensare il nostro ego o, peggio ancora, dargli libero sfogo. Per cui non colpevolizziamo gli errori che chiunque di noi può commettere. Qualcuno, in qualche post passato, ha riportato una bellissima frase sulla quale concordo in pieno: “Se reputi di essere superiore a tutto questo e che non ti appartenga, ricorda di essere anche tu solo un essere umano”. Il Capitano
Teclanon credo assolutamente di vedere il peggio nella mente degli altri.Non c’è in me, e ti prego di crederlo, perchè altrimenti lo direi, nessuna forma di delusione, nè di rivendicazione, nè di insofferenza,nè di giudizio stizzito.Sarebbe sciocco, perchè vorrebbe dire non essere capaci di cogliere le cose buone che in questo forum sono tante e tante e che come ho spiegato nel post precedente ho tutta l’intenzione di conservare dentro e non come una cosa statica, ma come una cosa vitale e in movimento.Solo che sento che di fronte a una matassa che si imbroglia senza chiarezza e per me senza senso io prendo una distanza che reputo sana,mi allontano ma con molta lucidità e bonomia.Il fatto di comprendere le cose e di capire le persone e le loro debolezze,tutti ne abbiamo, non significa che uno non debba fare un’analisi,che non debba prendere una posizione e che non possa scegliere se gli interessa o no di continuare un certo percorso.Le mie posizioni non sono in alcun modo diretto alle persone ma alla situazione,e se pure certe cose mi possono stizzire, questo fastidio non dura che lo spazio di un minuto.In questo momento io sento che non ci sono le condizioni,ma dal momento che mi sento molto serena,sicuramente appena sentirò più trasparenza sarò pronta a tornare sui miei passi. L’importante per me è non farsi confondere da eccessive fibrillazioni emotive che mi sembrano assolutamente fuori luogo, trattandosi solo di un forum, e non dell’essenza della mia vita.D’altra parte conoscendomi bene infine la passione prevalerà ben presto sulla distanza.Ahimè,faccio sempre così.però quann ce vo’ ce vò.
ElisabettaE’ stato molto doloroso per me esprimere un parere e prendere una posizione perchè in genere evito il conflitto come posso. Anche se sono stata brusca non intendevo dare giudizi o condannare un comportamento. Il mio era solo un invito ad una chiarezza che sentivo il bisogno di avere sia rispetto a me stessa che verso tutti i partecipanti al forum. Sappiamo bene tutti quanto è difficile comunicare ma questo dovrebbe essere un luogo di incontro e comprensione, un luogo dove ognuno di noi approda con la propria peculiarità, con il proprio carattere ed un modo diverso di porsi ed esprimersi. Non siamo qui per accusarci ma per aiutare noi stessi e gli altri a comprendere meglio dov’è che manchiamo, dov’è che non siamo presenti a noi stessi. Ognuno di noi dà e si esprime così come può ma questo non vuol dire che ogni intervento non sia sincero o fatto con impegno e serietà. La sincerità è l’unica via che può migliorarci e se c’è un comportamtento scorretto che venga detto subito e chiaramente, questo permetterà ad ognuno di noi di correggere atteggiamenti inadeguati e la critica sarà positiva e costruttiva. Elisabetta
Antonio BarbatoTecla, quello che avevo scritto sul vedere il peggio negli altri non si riferiva a te, nè tantomeno a Eli, di cui conosco ed apprezzo la misura e la delicatezza, fino al punto del riserbo, negli interventi. Il mio era un mettere in evidenza una tendenza generale delle persone, che, secondo il mio parere, non può essere liquidata solo con l’illusione di essere superiori ad un certo genere di atteggiamento. “La matassa non s’ingarbuglia”, per riprendere le tue parole, ma certamente c’è l’esigenza, sottolineata anche da Elisabetta, che la comunicazione sia quanto più chiara e trasparente possibile. Personalmente tendo come te, automaticamente, a dare poca importanza ai messaggi che sono frutto di mera impulsività o di un eccesso di reattività, ma so bene che per altri questo è “il sale della vita”, ed ogni invito a cercare di contare fino a un milione, prima di esprimersi, è vissuto come una forma di controllo sulla espressione delle proprie emozioni. Il problema vero, tuttavia, non sta nemmeno in questo, ma in un modo di pensare che non persegue quello che Eli ha saggiamente delineato come una modalità di aiuto e comprensione reciproca. Il Capitano.
LiaNon capisco cosa stia accadendo su questo forum. Da amante della psicologia umana mi intriga capire perchè e come nascano ncomprensioni e conflitti, ma temo che il problema non sia da cercare nel forum. Mi sbaglio? mi è parso di capire che molti di voi si conoscono e si frequentano anche di persona, perchè, diciamo la verità, anche un’offesa o un fraintendimento con un amico di penna non crea tutto sto casino! Io pero dico ancora che sono una frequentatrice saltuaria e disattenta. Mi piace leggervi e comunicare con voi di tanto in tanto.
Comunque condivido ciò che dice Antonio. Come disse uno psicologo ad un convegno parlando di anorresia:”Partiamo dai trenta chili che ci sono ancora e non dai venti mancanti…”
Ciao Lia Minerva
LiaVolevo anche chiedere ad Antonio il seguito della storia. Mi interessa … non fare il misterioso… In cambio baci e abbracci. Lia Minerva
Antonio BarbatoCara Lia, chiedi cosa sta accadendo sul forum? La risposta è semplice: la mancanza di chiarezza, l’impulsività, il soggettivismo, hanno fatto più decisamente capolino ed io non ho voluto intervenire, affinché chi avesse occhi per vedere, vedesse, chi dovesse prendere consapevolezza che certi comportamenti possono creare confusione aldilà dei propri intendimenti, lo capisse, chi non si rende conto di dovere rispetto al contributo di un altro, se ne rendesse conto. Come ho già detto, non ho scritto questo post per attaccare qualcuno, ma per mostrare che, lasciandosi andare a certe pulsioni dell’ego, si crea una situazione di disagio che si riflette, inevitabilmente, sull’insieme dei partecipanti. Mi auguro così che questa sia una crisi di crescita, che passato un momento di disagio si sappia e si voglia dare un contributo più concreto non solo al forum, ma ad un’Associazione che ho voluto per creare, prima di tutto, una comunità di persone unite da un comune scopo ed interesse.
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