Enneagramma Associazione Internazionale Studi Enneagramma

Il seminario sui Sottotipi:condivisioni e commenti

HomePage Forum Forum ASS.I.S.E. Il seminario sui Sottotipi:condivisioni e commenti

Questo argomento contiene 43 risposte, ha 10 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Antonio Barbato 12 anni, 5 mesi fa.

Stai vedendo 15 articoli - dal 16 a 30 (di 44 totali)
  • Autore
    Articoli
  • #8071 Risposta

    un atomo

    Vorrei dire un\’altra cosa e poi non scriverò più nulla. Ho scritto molto in questo forum, le parole mi vengono facili ma la cosa mi genera sempre sofferenza. La sofferenza di esporre delle cose intime. Chi mi ha letto in questi anni non lo potrà credere ma sono stata una persona molto chiusa , molto facile a farsi prendere in un dibattito ideologico ma che molto raramente condivideva le sue emozioni se non in un ambito molto molto intimo. Questo perchè ho sempre pensato che la mia persona non interesasse e non dovesse interessare a nessuno. Credo che le circostanze mi abbiano imposto una maggiore necessità di condivisione e di confronto. Vi ringrazio tutti per avermi dato la possibilità di una maggiore esuberanza relazionale. E vi saluto qui.

    #8072 Risposta

    Adesso ho capito, ha ragione Antonio. E’ davvero importante scrivere delle sensazioni residue dell’incontro avuto. Rileggere le vostre mi dà nuovi spunti e riflessioni. Nel marasma che ho di dentro a volte è anche difficile guardare e rappresentare a parole. Mi ha colpito l’espressione di 1atomo: “un anelito verso qualcosa che è nel profondo che è più vero di quello che affiora, la tensione interiore verso questo qualcosa mi fa sentire parziale, spesso ho la sensazione di stare per afferrare quest’Assoluto”..bellissima, quasi una verità assoluta..il resto purtroppo invece è lontano da me..parole come autonomia, distacco, non fanno parte del mio vocabolario..
    Tra somiglianze e difformità, sento un avvincente moto interno di rottura..un misto di curiosità, timore e adrenalina che mi rende impaziente di incontrarvi “nella prossima puntata”!!
    Desidererei anch’io che le puntate durassero un pò di +…Capità, tu ci seduci e poi ci abbandoni….è un’ingiustizia però…

    #8073 Risposta

    Marialessandra

    Atomo, perchè ti/ci dovresti privare della tua condivisione e voglia di scrivere. Fallo pure, continua a farlo, io continuerò a invidiare la tua energia e capacità di farlo! ;-)) Scherzo sull’invidia, sono seria sul resto, baci a tutti.

    #8074 Risposta

    Marina Pierini

    In effetti certe volte atomina mi sembra imprigionata in auto-sbarre 🙂 voglio dire, ma perchè chiudersi in una prigionia autoprocurata? Se davvero ci sentiamo liberi di non voler cambiare e di non voler cedere a condizionamenti esterni ma solo a quelle richieste che vengono da noi stessi, allora perchè imporci limiti?
    E’ vero che abbiamo dato tanto a questo forum, qualche volta troppo, qualche vola potevamo proprio starci zitte e non lo abbiamo fatto, qualche volta abbiamo taciuto, ritirate in siderali esili…..tuttavia io mi odo l’esperienza man mano che si va avanti nel modo che ritengo giusto per me in quel momento del tempo.
    Non posso correggere errori del passato ma posso vivere il presente con maggiore equilibrio e consapevolezza.
    Nel darsi troppo o troppo poco io vedo una reazione e non una libera scelta. Sopratutto se “programmo” in anticipo il mio comportamento impedendomi di scegliere in base alle reali circostanze che si presenteranno.
    Baci a tutti voi…

    #8075 Risposta

    Marina Pierini

    la mia tastiera fa schifo e saltano le lettere…amen….

    #8076 Risposta

    In realtà io non scrivo molto perché il mio ruolo qui deve essere quello del padrone di casa, di colui che mette gli ospiti a proprio agio non imponendo il proprio punto di vista, soprattutto quando gli viene riconosciuto un ruolo un po’ preminente. Come mi fecero notare più persone a suo tempo, i miei interventi avevano l’effetto di inaridire le discussioni, un po’ perché, bontà loro, molti ritenevano che ci fosse una specie di ipse dixit, un po’ perché non volevano esprimere opinioni contrarire alle mie. Questo mi fece riflettere e mi indusse a limitare al minimo i miei interventi (d’altra parte ne faccio perfino troppi nei corsi), per lasciare spazio allo scambio vivace e, soprattutto, non condizionato. In merito alla osservazione della nostra Fiorellina, inoltre, debbo dire che ha capito lo spirito e il principio della condivisione anche a dispetto della sua calimeraggine interiore :):)

    #8083 Risposta

    Marialessandra

    Buongirno a tutti. Ieri e sabato si è svolta la seconda “puntata” dei sottotipi, in cui abbiamo finalmente incontrato i sottotipi misti. E’ stato davvero molto interessante e ho individuato nitidamente i sottotipi di alcune persone del gruppo e di molti miei familiari ed amici. Quanto a me, pur riconoscendo, in astratto, che operino in me sia la tenacia-ostinazione che la rabbia, non mi rivedo affatto nelle modalità e dinamiche del “negatore” ovvero nel sottotipo misto derivante dalla fusione dell’istinto di espansione con quello di conservazione. Confesso di essere rimasta molto delusa dalla totale impossibilità di riconoscermi in esso. Sono riuscita a chiedere al volo alla mia psicoterapeuta, salutandola sull’uscio, se lei ravvedeva questo sottotipo in me, lei a cui affido e riservo le parti inesplorate e inespresse del mio animo. Mi ha risposto che non mi vede affatto come “negatore” riservandoci eventualmente di approfondire in seduta, in questa settimana. Se mercoledì il mio stato d’animo sarà come ieri ed oggi, introdurrò con piacere l’argomento (non parliamo spesso di enneagramma in terapia, se non per delineare velocemente modalità comportamentali di terzi e introdurli “sulla scena”) perchè sono colpita dall’essere rimasta così male per l’essere stata vista come possibile negatore, voglio capirci di più.. Non so spiegare il perchè ma sentire il Capitano che diceva di poter ravvede in me i tratti del negatore, ingentiliti dall’educazione “politically correct” della mia famiglia, quindi di non escludere questa possibilità mi ha intimamente addolorata. Credo che la reazione sia frutto della drammatizzazione del Quattro e del freddo emozionale generato dal non sentirsi compresa. Non venivo vista in quelle che sono le vere dinamiche che mi dominano, non veniva colto l’anelito profodo ed autentico del mio animo, venivano erroneamente interpretate le spinte interiori che governano le mie azioni e condizionano il mio sentire. Tutto ciò mi procurava un senso di mestizia oggettivamente fuori luogo perchè non proporzionato all’evento in sè e alla situazione. Ma, purtroppo, non mi sento un negatore in nulla: non una volta nella vita ho avvertito il bisogno di fare il “bastian contrario” quanto invece, frequentemente, quello imperioso di individuare le (purtroppo poche ma non dipende da me) persone degne di meritare la mia incondizionata stima e fiducia che fungessero in parte da guida esistenziale per me. E, grazie a Dio, ho puntualmente incontrato queste persone e da loro accetto quasi qualunque suggerimento o critica perchè si tratta di persone speciali, per certi versi illuminate, altro che unte dal Signore come vorrebbero essere alcuni Due! Queste persone, nella loro straordinaria semplicità, sembrano realmente guidate dal Divino, ai miei occhi. Una di queste, la più preziosa, è la mia terapeuta, persona di spessore umano e spirituale non comuni. E, all’infuori di esse, mi ritrovo comunque ben disposta ad accogliere le critiche di chi, energeticamente, avverto esprimersi nel mio interesse, per il mio effettivo bene. E questo atteggiamento sembra collidere profondamente con quello del negatore. Marina stessa, proprio in questo topic, nella pagina precedente, mi ha dato del Quattro di conservazione. Così ieri, sentirsi dare dal nostro amato Maestro della “possibile negatrice” è stato molto triste.. A me non interessa l’etichetta, la maschera in sè: sono tutte dannose e controproducenti allo stesso modo e di tutte paghiamo il prezzo in termini emotivi per cui non conta la maggiore o minore simpatia che un sottotipo può suscitare. Conta il non essere visti, sentiti e compresi per quelli che si è veramente. E a questo si associa l’aver provato, per la PRIMA volta da quando conosco l’EdT, la dolorosa percezione della NON infallibilità di questo prodigioso strumento che, per certi versi, ho idealizzato come faccio sempre con situazioni e persone che mi piacciono molto (cosa, anche questa, abbastanza in contrasto con le dinamiche del negatore, credo). Il ragionamento che si è materializzato nella mia testa da ieri pomeriggio è il seguente: se l’EdT, per una persona nella quale agiscono sia la rabbia che la tenacia-ostinazione come me, prevede solo la “maschera” del negatore, devo concludere che l’EdT non mi rappresenta? Come risolvere la questione di chi, come me, avverte fortemente in sè più istinti (io li sento tutti e tre: rabbia, vergogna e tenacia ma il primo e il terzo occupano, in pari proporzioni, l’80% dello spazio emotivo da tempo) ma non viene rappresentato dal sottotipo misto corrispondente? E’ stata un pò una “caduta degli Dei”: l’EdT, il “mio EdT” non mi dava una risposta convincente, non mi inquadrava, non mi rappresentava!! Anche lui non mi vedeva! 😀 L’unica spiegazione che, proprio grazie alla tenacia del sottotipo a cui credo di appartenere, mi sono data è di far parte di quell’insieme di persone (sicuramente ce ne sono, il Maestro ieri l’ha detto, aggiungendo che l’EdT non le classifica esplicitamente) in cui i tre istinti sono equamente presenti e operano insieme, in sinergia. O appartengo a quest’insieme o sono un Quattro di conservazione. Da qui non si scappa, credo. Sono bene accette le opinioni di tutti, preferibilmente di coloro che mi conoscono di più..

    #8085 Risposta

    Cara Ale, premesso che ti risponderò compiutamente in privato, perché il contenuto di quanto hai scritto è soprattutto di carattere personale, mi preme di sottolineare pubblicamente che, forse, non sono riuscito a trasmettere compiutamente le caratteristiche del Negatore che, in primo luogo, si contraddistingue per non poter ammettere con un altro di avere bisogno perché debole o disperato, anche se sente tutte le fitte della carenza (in questo c’è la differenza col tipo Due) . Relazionalmente si distingue anche perché al processo di idealizzazione/distruzione, tipico del sottotipo di conservazione, si unisce una forte tendenza alla discussione e alla iper analisi finalizzata alla invalidazione di chi crede di potersi sentire superiore. Non a caso questo sottotipo da più consigli alle persone care degli altri Quattro, sentendosi in grado di interpretare la realtà meglio di loro (Competitività del sessuale+ Io ci sono già passato del Conservativo). Inoltre, e a solo titolo di ipotesi, ti domando: come, secondo te, avrebbe potuto reagire un Negatore sentendosi descritto come tale?? Lo avrebbe potuto accettare?? Bada bene, non sto affermando che tu sia di questo sottotipo (fra l’altro dobbiamo ancora analizzar insieme ancora un sottotipo misto), ma sto ponendo una domanda a chi, nella sua qualità di futura insegnante di EdT, dovrà essere capace di dare una risposta anche a questo tipo di obiezioni che in aula possono esserti sollevate. Infine, io non sono certo infallibile e potrei, pertanto, aver tranquillamente sbagliato nel percepire certe sensazioni. Tuttavia, e anche in questo caso, credo che varrebbe la pena di chiedersi se, come avrebbe detto Gurdijeff, la mia reazione a questo errore (che mi pare tanto evidente) è tanto intensa perché mi hanno pestato il callo più sensibile e non riesco a vedere bene in questo momento. Un abbraccio forte forte, ci sentiamo al più presto……

    #8087 Risposta

    fiorellina

    Posso dire che mi sono commossa?! Beh, io lo dico…perchè ho percepito sulla pelle la sensazione di Mariale… quindi quel senso di vuoto che si prova quando si sente di stare per afferrare qualcosa di tanto agognato e poi svegliarsi dal sonno e capire che ci si era illusi nel pensare di aver trovato la chiave di volta..o meglio quel tassello che spiegasse o aiutasse a codificare ciò che non si era mai capito ma sul quale ci si era sempre domandato…
    Inoltre, la stima e l\’affetto (non esagero) che nutriamo nei confronti di Antonio ci porta a pensare ( e a sperare)che dalla sua bocca possa scaturire quella verità nella quale riscoprire la \”specialità\” che noi pensiamo di avere, ma che ai più è invisibile..
    Quindi Ale capisco bene la tua frustrazione…sono stata al quanto nervosa in questo post-corso..e lo sono stata perchè se da un lato nel 4Vergogna intravedo quello che è il mio schema di base, dall\’altro non credo assolutamente di finire lì. Scrutandomi ancor + profondamente, devo ammettere che mi fà arrabbiare proprio tanto sta cavolo di vergogna che mi rompe il passo (e non solo), mi invalida e dirige a caso (e non solo 🙂 questa grande, potentissima energia che sento dentro….a questo si aggiunge il timore di non aver capito nulla dell\’EdT, e ciò mi infonde una leggera sfiducia..
    D\’altra parte,credo anche che non sia possibile analizzate tutte le componenti e le particolarità dei vari sottotipi…il tempo è poco, i concetti sono tanti..la confusione la fa da padrona..e la carica emotiva che mettiamo noi \”quattrocchie\” rende il tutto molto + vischioso.. Ora che Antonio ha approfondito altri aspetti del Negatore ho senz\’altro + nitida l\’immagine e riesco anche a collocarci qualcuno..
    Passata l\’angoscia per la quasi-rivelazione , sento in me la speranza di credeva di non riuscire a costruire nulla ed invece si ritrova con un bel mattoncino su cui edificare (col tempo) una magnifica cattedrale (magari gotica :D)..e vabbè anche stavolta ho esagerato!!
    P.s. Ale, io in te intravedo tantissima tenacia…condita da una rabbia dolce ma vibrante, che fà pensare a chi ha vissuto
    esperienze emotivamente (oggettivamente) molto forti, che hanno lasciato una traccia tale da rendere effettivamente capace meglio di altri di capire, sentire ed interpretare la realtà. Quindi immagino tu ti senta \”superiore\” a chi invece non ha avuto il tuo vissuto , oppure non ha avuto la forza di affrontarlo nel modo in cui hai fatto tu- Ma assolutamente non ti percepisco nè come saccente nè come \”contestatrice\”..ma solo come una persona che ha combattuto, combatte e combatterà, con una zavorra che altri non hanno..zavorra che ti fa percepire un passo avanti agli altri..e magari effettivamente lo sei (se io ogni giorno ,di ritorno da lavoro, mi sento come di ritorno da una guerra!!)
    Che bello che ci siete 🙂
    By motore di Ferrari in carcassa di Smart

    #8093 Risposta

    Marialessandra

    Dolce, tenace, volitiva, emozionante Fiorellina, grazie non una ma mille volte di ciò che scrivi e della sincerità traboccante delle tue parole che non commento ulteriormente perchè sarà meglio farlo dal vivo o, per come sento le cose, non farlo affatto. L’ultimo incontro di ennea ha suscitato reazioni forti ed inaspettate in molti e in me, per questo non ti ho risposto prima. Ho dovuto e voluto prenderne le distanze, rigenerarmi, cercare di comprendere meglio cosa mi sia successo e sono, devo ammettere, al principio dell’opera. Il tuo intervento però meritava un pubblico ringraziamento e un abbraccio. Ci vediamo il 22 aprile da me. Un bacio, ruggente Ferrari che mai potrà essere nulla di diverso! :-))

    #8098 Risposta

    cristianagirardi

    Durante l’ultimo incontro mi è stato chiesto di condividere le mie impressioni e come al solito ho trovato molto difficile parlare in questa fase di grandi travagli e cambiamenti della mia vita,sono stata capace infatti solo di dire della mia condizione di forte stress e poi poco dopo sono andata via molto seccata,per quello stesso stress che mi impedisce di affrontare serenamente i miei problemi. prima di parlare di ciò però,volevo aggiungere un paio di cose riguardanti la questione di Chiara e in particolare sui dubbi (non suoi) su chi sia lei tra due e tre…Durante il lavoro di gruppo col due, son venute fuori cose interessanti sulla DUEZZA di chiara e volevo portarle all’attenzione di tutti: lei ha ammesso di condividere l’esperienza di aver contattato il senso del vuoto, la necessità di avere amicizie molto diverse tra loro a causa di una scelta fatta per non scontentare i suoi ed infine il senso della maternità che condivide con me…e poi aggiungo un mio dubbio su quello che lei chiama strategia(sul lavoro) e che io leggo più come manipolazione…senza però che questa manipolazione neghi le sue capacità intellettive che sicuramente ci sono! Non ho visto fin’ora nessun tre comportarsi così disinvoltamente come fa lei,ho visto un tentativo di essere di aiuto,quando mi ha suggerito il film su cui lavorare,ho visto sì un’immagine di perfezione ma ho visto pure il bisogno di un consenso che sapeva più di complicità che di superiorità…insomma ho visto molto del mio modo di fare!!!!!!tuttavia devo altresì dire che mai prima di ieri ho pensato a lei come ad un due…forse stò solo complicando la faccenda però c’è una specialità che io desidero trovare in lei…boh!chi mi capisce è bravo!!!!!!!!detto ciò torno sui miei turbamenti e mi prendo la libertà di parlare di questo vuoto che ho dentro,vuoto che evito di contattare perchè mi fa sentire morta di una morte senza DOPO, che mi fa sentire indegna dell’amore di Dio,che mi fa sentire ingombrante per effetto di tutto quello spazio inutile che (tendendo dentro di me)tolgo a tutto il resto del mondo… la necessità di sopravvivenza mi ha suggerito una soluzione che io ho preso sia per buona che per unica, e cioè quella di trasformare quel vuoto in un contenitore,contenitore dei dolori degli altri,attraverso la mia disponibilità,il mio sentirmi utile,la mia illusione di essere di aiuto, ho pensato di utilizzare al meglio questo spazio vuoto MA ,essendo una questione metafisica, ovviamente qualsiasi cosa abbia fatto in questo senso è stato un fallimento, se non totale, ma quasi.E’ per questo che sono così aggressiva,che non ho portato a termine gli studi universitari,per questo che non sò cosa fare da grande,per questo che ho sposato il mio uomo, per questo che ho le amiche che ho e chi più ne ha più ne metta.Quando mi è stato chiesto da Antonio di provare a cercare un’episodio nella mia infanzia che aiutasse a mettere a fuoco l’origine della mia condizione ho come al solito protestato(dentro di me questa volta)dicendomi che era tutto così lontano, tutto dimenticato,che certo i problemi ci sono stati ma poi tutto sommato son sopravvissuta e che quindi se non c’era UN ricordo NETTO non c’era dolore…e poi pian piano i flash …mia madre che mi raccontava nei minimi dettagli i motivi dei suoi litigi con papà … e che esplodeva nella sua ira funesta e indifferenziata come un ciclone tropicale…Lei mi diceva:io posso parlare solo con te, tu sei l’unica che mi ascolta.Io le dicevo:ti aiuto io, farò in modo che papà si accorga di quanto sbagli…Mio padre che riversava il suo amore ansioso su di me…lui mi diceva:tu sei la mia preferita,tu sei vincente,tu devi riuscire dove io non sono riuscito,sei il non plus ultra,nessuno è meglio di te,tu sei perfetta perchè sei uguale a me.Io gli dicevo:papà nessuno mi fa sentire importante quanto te,da grande sei tu l’uomo che voglio sposare. DEVO AGGIUNGERE ALTRO?cosa fa di me tutto stò casino se non un due sessuale?!…concludo il mio commento /fiume con una testimonianza di speranza perchè mi è accaduta una cosa nuova,che terrò stretta stretta con me,e cioè che per la prima volta da anni sono stata capace di respirare e di attendere che passasse la mia rabbia per ritrovare quella calma che mi ha fatto capire che non è tutto nero e che se dò tempo a me stessa e a chi mi accompagna nella vita sarà più facile rispettare le mie opinioni. Mi son detta: cristy,non è poco quel che fai e non è poco l’aiuto che ricevi per farlo,certo c’è ostruzionismo …ma non ti rendi conto che sei tu la prima a chiederlo?!se davvero hai necessità di fare questo percorso datti tempo e danne a chi ti ama e vedrai che questa rabbia passerà…

    #8099 Risposta

    Marina Pierini

    Cara Cristi, la rabbia che tu provi e che giustamente ti turba, è un’emozione comprensibile che forse nasce proprio nel momento in cui si cerca di sollevare un “sasso” sotto cui è sepolto il tuo mondo interiore, quello che vive senza luce e che è una grande parte di te stessa.
    Così come la vergogna e la paura (non sono degna, non ce la posso fare).

    Serve a qualcosa dirti che sono emozioni umane che puoi esperire ed oltrepassare, per giungere non ad una morte fatta di vuoto, ma ad un vuoto fatto di spazio nuovo e vitale, di rinascita?
    Non so se serve, ma ti metto qui questa segnalazione, proprio come una sora di paletto che possa indicare il luogo in cui siamo diretti (se lo vogliamo) perchè possa, al momento giusto esserti veramente di incoraggiamento e conforto.

    Come donna di fede ti rispondo che non meriti l’amore di Dio tanto quanto chiunque e che il dono più grande che abbiamo ricevuto è che il Suo amore lo abbiamo, ed è “gratis”.
    Dio non si aspetta che tu agisca qualcosa per meritarlo perchè qualunque cosa tu faccia è imperfetta, limitata, inutile.
    Lo sai accettare questo dono?
    Puoi credere di non doverlo meritare?

    Qualunque cosa farai di te, sappi che ti voglio bene così come sei.

    #8100 Risposta

    cristianagirardi

    Marina grazie è sempre bello per me sapere di poter contare sugli affetti familiari (e se parlo al plurale tu sai il perchè);per quanto riguarda il saper accettare l’idea della fede come dono attualmente non mi riesce proprio …è impossibile meritarla ma per me è altrettanto impossibile smetterla di cercare…credo sia per via di un misto di orgoglio e vergogna…io desidero la trasformazione spirituale anche se la paura è forte.

    #8101 Risposta

    Marina Pierini

    Io direi che si tratta di un equivoco, noi crediamo che l’amore di Dio sia come quello dei nostri genitori.
    Il punto è che per essere amati da altri esseri umani spesso si deve condizionare il proprio comportamento, essere meritevoli, fare qualcosa (se fai il bravo, fai i compiti, mangi tutto ecc. mamma ti vuole bene, se fai il cattivo no) mentre attraverso Cristo abbiamo avuto un messaggio diverso.
    Completamente rovesciato, sei già amato e non devi fare niente.
    Genera paura? Si, ma sapessi che liberazione abbandonarsi a questa certezza.

    Baci.

    #8102 Risposta

    Gloria

    Cara Cristina,sono contenta che hai condiviso con noi le tue emozioni,i tuoi turbamenti……..sono momenti importanti e fungono da”balsamo” lenitivo per tutti noi…..
    Io non sono particolarmente credente ma, mi piace molto quello che ho letto sulle credenze dei Sufi ……..
    Si dice che i Sufi descrivono come i Tre percorsi del sentiero spirituale :
    Il Viaggio che ti allontana da Dio, il Viaggio verso Dio e il Viaggio in Dio
    Nella versione Sufi il viaggio che ti allontana da Dio e’ quello in cui credi di essere quello che fai, i successi che ottieni, e quindi dedichi il tempo ad ammantarti con le insegne esteriori del valore: un corpo snello, un grosso conto in banca, belle scarpe di marca etc….”
    Dato che persino la gente, ricca e famosa invecchia,finisce con l’ avere la cellulite e muore, nel cento per cento di casi il viaggio che ti allontana da Dio si traduce in una delusione.
    E’ il viaggio che ti allontana da te stessa,
    siamo sempre intente ad “aggiustarci”, a cambiare ….
    Il Viaggio verso Dio e’ anch’ esso costellato di delusioni.
    Si cerca di fermare il flusso ininterrotto dei pensieri, ma loro continuano a suonare sempre le stesse assurde ed inutili parole.
    Decidiamo di sbarazzarci di pregiudizi, cattiverie ,animosità ,odio ….ma e’ difficile ….
    Cullarsi nello stesso problema, risulta familiare e confortante, passiamo la vita a “disperarci”…..e quando intravediamo la la fine facciamo molto spesso retromarcia o resistenza…..
    Il terzo viaggio, il viaggio in Dio : si smette di cercare di più e di meglio, non si vive più come se questa vita fosse la prova costume di una vita futura.
    Le azioni cominciano ad essere improntate all autenticità, non ai buoni propositi.
    L’ incontro con noi stesse, (bastano 20 minuti di tranquillità, senza interferenze. ascoltare il proprio corpo, ascoltare le sensazioni del corpo, la sensazione e’ un’ esperienza primaria immediata situata nel corpo, mentre la reazione e’ un’esperienza secondaria che nasce nella mente)conducono piano, piano al riconoscimento di una donna “intera”, e che non deve superare più ne’ esami n’è vincere gare.
    Persino la sofferenza diventa una via, una altra opportunità di riconoscere l’amore dove non sembra essercene.
    Scoprire che Dio e’ sempre stato qui.
    Nel rammarico di ogni fine, nell’estasi di ogni inizio, nel rumore e nel silenzio,
    nell’ inquietudine e nelle pause di serenità.
    In ogni nostro respiro Dio c’era e c’è …..
    Il Divino e’ in tutti noi ……
    Scusate, sono stata esageratamente prolissa, condividere con voi questi miei pensieri in questo momento, e’ stato necessario per me …..
    Grazie,grazie a tutti Voi
    Questo fine settimana e’ stato assolutamente illuminante e profiquo, finalmente i miei “turbamenti” hanno un senso per me e sento di avere una maggiore consapevolezza riguardo i miei comportamenti, ma sopratutto maggiore scelta ….
    Un bacione grandissimo per tutti

    .

Stai vedendo 15 articoli - dal 16 a 30 (di 44 totali)
Rispondi a: Il seminario sui Sottotipi:condivisioni e commenti
Le tue informazioni: