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Questo argomento contiene 57 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Marina Pierini 13 anni, 1 mese fa.
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Maura AnkaaMi sono permessa di esporre e condividere una parte giudicante, legata alla fissazione. La distunguo da un altra parte più presente alla realtà che riconosce che questo è un forum e che va benissimo così. Maura
Marina Mele…..”esporre e condividere una parte giudicante, legata alla fissazione”…..sarà che sono un pò attorcigliata..magari agli altri è chiaro ma vorresti aiutarmi a comprendere cosa vuoi effettivamente intendere?
Non riesco ad andare oltre il codice! Te ne sarei molto grata.
Bacioni e bentornata…..
Maura Ankaasignifica che ho condiviso con voi una parte di me giudicante e il mio modo per andare oltre a essa. Intendo semplicemente quello che ho scritto, non uso alcun codice. Bacioni anche a te cara.
Marina MeleEcco, ora è chiaro. Non avevo inteso avessi parlato di te…..ed ero presa dalla paura di non capire….uffa sta paura…mica sto diventando un 6???
Teresa“…Zitti zitti che il silenzio è d’oro…” diceva una canzone di tempo fa. Lo constatavo proprio ieri sera. Avevo bisogno di riflettere su una situazione che si è verificata nella mia vita nell’ultimo mese e soprattutto negli ultimi quattro giorni. Vivo sola e appena rientro a casa in genere accendo la tv anche se poi non la guardo, così, tanto per sentire delle voci. Ieri sera non riuscivo a fare altro se non stare in silenzio. Mi muovevo per casa respirando appena e lasciando che il silenzio stesso diventasse il mio respiro. E’ stato così che la mia mente si è allargata diventando uno spazio tanto grande da arrivare alla parte più chiusa di me, in questo momento, che è il mio cuore, perchè ha paura. Ho avuto la possibilità così di girarci dentro libera, il mio cuore è diventato un prato, qua e là fiorito, dove ho potuto passeggiare, giocare e gioire. Questo ieri, oggi è un altro giorno, ma il silenzio continuo a sentirlo mio amico in questo momento. Penso possa essere amico di tutti se lo si vuole. Come dice un mio maestro “…la via del silenzio porta a quella delle parole…”
Cari tutti vogliate che il vostro sia un Buon Anno. Io ve lo auguro.
Teresa
Alessia PalumboCiao Teresa, mi sono ritrovata nelle tue parole scritte. Anche se per me non è stato facile arrivare a sopportare, capire e vivere i miei silenzi e quelli degli altri. Sono una gran chiacchierona normalmente, ma grazie al mio lavoro e prima ancora alla mia terapia ho scoperto quanto il silenzio può essere denso di significati, meraviglioso da ascoltare. La prima volta che un paziente (faccio la psicologa) mi ha costretta ad ascoltare il suo silenzio per circa 45 minuti (la durata di una terapia) è stato davvero pesante, direi tragico. Al secondo incontro lo stesso silenzio, ma (non chiedermi come) ero cambiata io: mi ero messa in contatto con lui, non mi sentivo nè in imbarazzo, nè cercavo qualcosa da dire e magicamente ho iniziato a pensare, anzi a sentire! Sentivo il suo vuoto e l’angoscia e poi la sua rabbia. Alla fine dell’incontro lo resi partecipe dei miei pensieri….da quel momento abbiamo iniziato a lavorare, insieme!
A volte un silenzio vale più di mille parole.Buon anno anche a te. Alessia
Maurizio CusaniAmo il silenzio. Altrui.
Mi piacerebbe parlare a casa mia. Ma con tre femmine, mi tocca alzare
la mano e nemmeno se ne accorgono.
Comunque il silenzio ha un suono.
Come la musica funziona solo fra silenzi.
Marina MeleIl silenzio porta a un ascolto più sottile degli altri, a una osservazione più acuta e all’ascolto del dialogo delle proprie voci interiori….. come dicono i maestri del “dialogo delle voci”: cosa c’è di più “rumoroso e affollato” del dialogo delle proprie voci interne?…uno, nessuno, centomila!
Poi c’è la solitudine in mezzo al rumore degli altri e quella è altra cosa……Maurizio, anzichè alzare la mano prova a gridare più forte!!!
SirenellaQuest’ anno io ho imparato un sacco di cose sul silenzio. Ho capito che oltre a tutto quanto avete gia’ scritto, puo’ diventare un’arma pericolosa, che se usata male ci si ritorce contro. Ho imparato che quando gli altri non sono in contatto con noi, il silenzio diventa una necessaria risposta. Ma puo’ diventare un pericoloso rifugio. Amo il silenzio, ma di piu’ amo ascoltare in silenzio la musica del mondo. Quindi amo in realta’ il “mio” silenzio, quando sono completamente aperta all’ascolto. Quand’ero ragazzina giocavo per ore, anche da sola, in silenzio. Mi rassicurava, mi permetteva di essere nel mondo del gioco che conducevo, non mi faceva sentire minacciata da richieste che rischiavo di non comprendere, da suoni che potevano spezzare l’incanto. Pero’ i momenti piu’ belli li ho vissuti godendo nel gioco di intensa complicita’, in cui quello che c’era non era parola o pensiero, ma la corrente stessa che c’era tra me e l’altro, che “era” senza bisogno di essere altro. Perche’ rimanere in silenzio mentre una mano stringe le tue, non e’ gia’ piu’ silenzio. Ho imparato che quando soffro di un’ingiustizia sto male nel verbalizzarla, mi mortifica l’emozione che provo nel “rivendicare”, ma ancora di piu’ sto male se rimango in silenzio, nella speranza che l’altro comprenda da solo…perche’ corro il rischio di attendere arrogantemente e non con umilta’ una qualunque risposta che non per forza ci sara’. Ho imparato che il silenzio migliore, quello che davvero mi riempie e’ quello che vivo quando mi parla di qualcosa, quando e’ una porta che si apre, quando e’ un tramite con il suo suono muto e intenso, vivo di odori, ricco di “ora”, leggero delle ali di un’altrove in cui si puo’ volare mai da soli, perche’ se quel silenzio non e’ muto e’ gia’ denso di presenza impalpabile che non e’ solitudine ma abbraccio. Ho imparato che la verita’, mi lascia in silenzio. Ho imparato che la fantasia esige il mio silenzio. Ho imparato che perfino quando mangio qualcosa di buono, e’ piu’ buono se lo mangio in silenzio. Pero’ poi quello che ci dona lo dobbiamo donare a nostra volta, un po’ come se un’ombra incorporea ci rivelasse chissa’ quale mistero che non e’ per noi, ma attraverso noi. Ho imparato che l’amore ha bisogno del silenzio, per fluire al di fuori di noi e giungere al cuore dell’altro, liddove l’amore “e'” … e nient’altro deve parlare.
Teclae’ proprio vero, il silenzio è pieno di contraddizioni, può essere magia, può essere intenso quando è riempito dall’amore, può essere il vuoto che fa posto al pieno dell’immaginazione, può essere l’unico modo per fare posto alle cose che si devono accettare, perchè se tutto è pieno di parole il posto viene sempre occupato da altro.E’ raccoglimento, è purezza.Ma il silenzio può anche essere solitudine, può essere espressione del rancore,può essere una forma di ostinazione, è autismo, chiusura e persino disprezzo. Può essere incapacità di esprimersi e gelo.Può essere ipocrisia.C’è persino un silenzio furente che parla più delle parole.Nel silenzio si può ascoltare gli altri ma anche se stessi,ma un mondo troppo muto si affolla di pensieri ossessivi,quando tutto è troppo sospeso nel silenzio,il tempo si interrompe e diviene rarefatto..allora bisogna che qualcuno rompa l’incantesimo e parli.E’ come quando guardi uno spettacolo teatrale, tutti ascoltano e partecipano in perfetto silenzio, ma poi per allentare la tensione, per prendere distanza dall’intensità dell’emozione bisogna che il respiro che è rimasto sospeso prenda forma nella parola.
Utente OspiteIl silenzio ha condizionato una parte determinante della mia vita,il silenzio non mi ha permeso di costruire, di combattere,il silenzio è stato il muro che non ho potuto attraversare. il silenzio può diventare l’arma dei vigliacchi, di chi non decide ma ti costringe a farlo per lui.Chi mi ha imposto i suoi silenzi mi ha negato la possibilità di scegliere.
A volte il silenzio brucia le ali della nostra libertà.
Rosi
Marina MeleLo capisco e, per contrapposto, è anche altrettanto brutto quando ti senti di voler stare zitto perchè la dilagante aggressività ti uccide e ti perseguita….conosco molte persone che vivono questa sensazione anche quotidianamente. A me così non capita ma credo sia altrettanto terribile.
TeclaBenvenuta Rosi .Chi sei?.Non hai mai scritto finora?
Rosy MazzellaNo, no è proprio cosi, ho scritto all’inizio del forum e con Alessia proponemmo un soggetto di discussione ” Enneagramma e tradimento” , ma avendo subito un silenzio tombale mi sono un attimo richiusa, ma visto come scrivi bene e l’interesse dell’argomento ho deciso di scegliere di essere con Voi. (mi piace molto come scrive Sirenella con la quale mi trovo d’accordo)
TeclaMi fa molto piacere se altre persone si sentono coinvolte e motivate a partecipare. Per conoscerci meglio, ma solo se vuoi, sei la Rosy enneatipo 9 che ha scritto un pezzo nell’articolo “il mio incontro con l’enneagramma?”Te lo chiedo perchè mi aveva colpito.
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