Jane Eyre

[Chiara Rocchino]

Ho apprezzato fin da piccola quest’opera e la trovo una fonte indispensabile di conoscenza del Tipo 1. Con l’avanzare del corso mi sono resa conto che anche le persone più dogmatiche e con cui si fa fatica a sostenere un confronto (soprattutto se si è dettati dall’ORGOGLIO/VANITA’, come nel mio caso) sono, sotto sotto, spinte da “doveri interiori” quasi “drammatici”. Jane Eyre ne è l’esempio lampante. Complimenti all’autrice, che stimo profondamente. :)))

[Giuliana]

L’analisi del personaggio di Jane Eyre, individuato come un tipo 1 sottotipo dogmatico, mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti concordanti/discordanti col mio tipo che è probabilmente quello del 2 sottotipo di conservazione.

Come noi vediamo noi stessi in modo idealizzato è, nel caso del tipo 1, un “sono giusto” ed io la percepisco come un’emozione che non mi è sconosciuta, pur sentendo in maniera più definita l’idealizzazione del tipo 2 “sono di aiuto”.

L’Autoblocco o Evitamento del tipo 1 “la collera” è un meccanismo di funzionamento che non mi appartiene. Nel mio caso la collera si esprime con modalità isteriche spesso in forme retroattive.

Inoltre lo stile di comunicazione del tipo 1 “il brontolio”, che è un modo di chiedere di fare meglio o di fare la cosa giusta, mi attiva una forte insofferenza (modalità aggressiva del 2).

Da buon 2 conservativo, però, per far cessare il brontolio do ragione, cercando di essere convincente.

[Anonimo]

Per quanto mi riguarda ho letto e riletto l’articolo su Jane Eyre e non ho trovato nulla che mi risuoni. “Sono giusto” è un imput a me sconosciuto, non so che s’intenda per “giusto” e gli assoluti mi fanno venire l’orticaria. In genere mi muovo sull’efficace più che sul corretto. L’ostinazione è molto lontana da me: mi muovo su canali di elasticità, torno spesso sui miei passi, direi che non mi pongo proprio il problema. Non credo a tutti questi ideali di bene e giustizia, ritenendo tutto molto relativo. L’immagine “virtuosa” non m’interessa.

[Autore]

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