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Questo argomento contiene 3 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da argoiin 11 anni, 9 mesi fa.
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Domani si comincia con un altro gruppo, probabilmente quello che mi darà la convinzione (a quindici anni di distanza), per mettere per iscritto quello che in molti si aspettano da me da oltre dieci anni. Il mio pensiero, però, adesso è tutto preso da quello che spero di poter trasmettere e dal desiderio che i ragazzi possano beneficiare veramente dell’esperienza del contatto con quello che non è il loro passato ma il loro presente (e, se nulla cambia, anche il loro futuro). Rivedo idealmente tutte le persone che mi hanno donato la loro esperienza, tutti quelli che hanno accettato di condividere con me le loro storie personali e provo per loro una immensa gratitudine, perché sento che loro hanno dato a me molto più di quanto io non abbia fatto con loro.
Vedere l’emozione dei partecipanti, lo stupore e la rilettura improvvisa della loro vita ogni volta mi colpisce in profondità e mi fa sentire un senso di profonda connessione con ognuno di loro. Come è vero che siamo tutti bambini desiderosi di poter giocare ed esseri amati………Un grazie sia ai “ripetenti” che ai nuovi……………….
Anonimoio riflettevo ieri su una cosa..
ho ritrovato molto fortemente le dinamiche della ferita del Due, in un periodo diverso di crescita e sviluppo, sicuramente non di formazione del carattere, cioè non nella mia infanzia ma nella mia adolescenza..
sono stata confidente di mio padre e sapevo, perchè lui me lo diceva di essere il suo confronto intellettuale… cosa che non avveniva con mia madre..
la mia sensazione era quella che la loro relazione fosse ‘vecchia’, consumata, e che lui avesse in qualche modo creato me per poterci parlare come voleva lui.. in qualche modo è una percezione di sostituzione al genitore del proprio sesso… forse da qui nascono i dubbi sul mio enneatipo?
o il fatto che sia successo in un periodo successivo di crescita non lascia tante ripercussioni sul carattere?Difficile per me, invece, essere la confidente di mio padre… ma non solo, anche di mia madre!! Devo dire che l’unico ruolo che avevo in famiglia, come prima figlia che portava sempre cose belle da mostrare (soddisfazioni etc etc….) era essere quasi uno stendardo di casa, l’immagine della famiglia all’esterno…
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