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L’amo non l’amo

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Questo argomento contiene 24 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Sarah 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #649 Risposta

    Marina Pierini

    Salve a tutti….che ne dite di parlare di antipatie e simpatie? Come mai a me capita spesso di provare antipatia per persone che poi scopro appartenere più o meno agli stessi enneatipi? Anche a voi capita? Vi capita anche quando vi innamorate di qualcuno o provate simpatie istintive che poi…viste magari al microscopio sono in qualche modo “raggruppabili” sotto il profilo dell’enneagramma?? Secondo voi l’ambiente familiare in qualche modo influenza le nostre relazioni in una sorta di ripetizione infinita degli schemi, e se si…quanto?? Spero che dopo questa breve pausa vi sia ancora qualche ennenauta in ascolto! Baci a tutti!

    #5865 Risposta

    Chiara

    Carissima Marina, cari tutti, mi piace molto quest’argomento, è facile per me dire i tipi con cui più mi trovo. Il tipo che incorre spesso tra le mie amicizie e le persone che più apprezzo e voglio bene sono i 4. Seguiti a ruota dagli 1, di cui ammiro l’etica e il cuore. Ma mentre con i 4 c’è immediata sintonia, con gli 1 c’è un rapporto di maggiore integrazione. Un altro tipo con cui ho un buon feeling è il 3. Buona e tenera l’intesa con i 6 ma del sottotipo calore. Con certi nove più evoluti sento che ho molto da imparare, apprezzo la loro caratteristica di accettazione e il lasciarsi scorrere addosso le cose. Con i 2 è amore/odio. Alcuni 2 soprattutto donne, mamme chioccie, troppo casa, figli e nutritività manipolativa, poco le sopporto. Preferisco le seduttive….Degli 8 mi incanta quel loro essere così diretti, schietti e immediati. Veniamo invece ai rapporti difficili: alcuni 5, i 6 dovere e alcuni sette. Un mondo che non comprendo. Ciò che mi distanzia ma tanto è la loro eccessiva autocentratura.
    Credo che l’ambiente familiare ci influenzi. Mia madre era un 2/1, grande madre-nutritiva-martire e infatti io ho conflitti con questa tipologia. Mio padre è un 6/7, giocoso e affettivo quando ero piccola, ma anche incosistente, a cui ho dovuto presto, a livello emotivo fare da mamma.
    Un bacio a tutti. Chiara

    #5866 Risposta

    un atomo

    Gli enneatipi che meno comprendo sono i 3 e i 7. Ma in maniera diversa, i 7 più che altro mi stupiscono, quasi avessero una visione rovesciata rispetto alla mia che non riesco a comprendere e che spesso mi suona come infantile. I 3 invece mi creano una profonda difficoltà, che chiamerei diffidenza. E’ un fatto a pelle che mi crea un gelo di relazione. Credo che questo non dipenda dall’enneatipo dell’altro ma dalla propria passione e dai meccanismi del proprio enneatipo. Non a caso dei 7 mi colpisce quello che giudico superficialità e dei 3 la mancanza di autenticità, due fisse dei 4 . Nonostante l’assurdità della cosa i rapporti che sento migliori sono proprio con i 4,. spesso conflittuali e vivaci ma sento sempre che ne vale la pena, inoltre la capacità di ” capire” bene da cosa sono mossi e come funzionano, per me è importante. Buono il rapporto con gli uno quando non esagerano in rigidità, comunque c’è un’esperienza vitale alla base di questo tipo che sento istintivamnete di comprendere, una risposta esistenziale che mi suona come logica. mi piacciono molto alcuni aspetti dei 5 , dei 9 e degli 8, molto ambivalenti le sensazioni verso i 2 e i 6 soprattutto controfobici. Dai 2 in genere mi sento invasa, usata, probabilmente loro malgrado, o forse no, forse sono consapevoli sotto un’ apparente ingenuità e forse è questo che mi crea ambivalenza, in genere comunque per me sono un pò ” troppo” e aun certo punto del rapporto inevitabilmente sento che devo urgentemente distanziarmi prima di farmi ingoiare. I due esaltano al massimo grado la mia ala 5, in tutti i sensi. I 6 mi stancano e spesso mi annoiano. A Chiara vorrei dire che tutti gli enneatipi nelle soluzioni estreme sono fortemente autocentrati, persino il nove, a modo suo, e mi sembra naturale che sia così visto che l’enneatipo equivale alla strutturazione degli ego. Solo nelle sfumature di tipo evolutivo si può stemperare tutto ciò. Comunque se proprio vogliamo parlare di soggetti autocentrati mi sembra che il top sia dalla parte degli enneatipi nostri, quelli del cuore, che non si limitano a porsi al centro delle meccaniche mentali, ma anche di quelle emotive, fibrillando sul pensato, sentito, proivato, immaginato, supposto, proiettato…ecc…ecc..ecc. in più tutto questo pò pò non se lo tengono per sè come i mentali, ma finiscono sempre per spiattellartelo e per pretendere che tutti lo guardino, lo comprendano e possibilmente lo risolvano 🙂 🙂 fatto salvo che comunque e tutti e tre enneatipi pretendono tutto questo gran lavoro da parte dell’altro pur essendo intimamente convinti che nessuno in realtà sia capace di comprendere. O mi sbaglio?

    #5867 Risposta

    Marina Pierini

    Grazie per i vostri interventi ragazze…però ho la netta sensazione che si glissi un pò diplomaticamente il centro della risposta…insomma on quale persona proprio avete reazioni urticanti? Di che enneatipo è? Avete notato se le vostre conoscenze relative a quello specifico enneatipo tendono tutte a farvi scattare dentro quella tremenda reazione di intolleranza?? Avanti….non ci credo che nessuno abbia avuto o abbia tutt’oggi il potere di farvi arrotolare il fegato con qualche metro di intestino 🙂 …non che le vostre risposte non vadano bene ma io credo che rispondere in maniera generale ci tenga lontani dallo specifico….mi farebbe piacere saperne di più!

    #5868 Risposta

    un atomo

    Credevo si fosse capito che le reazioni urticanti me le provocano i tre….effettivamente… scatta l’istinto di dare un calcetto allo sgabellino sul quale sembrano salire in piedi.

    #5869 Risposta

    Marina Pierini

    ma secondo te c’e’un legame preciso con persone del tuo passato? è vero che hai detto che ti trovi in difficoltà coi tre, ma non mi era sembrato che si trattasse di insofferenza ad alti livelli. Io mi sono resa conto che la mia difficoltà peggiore la vivo coi 2. Io questa loro tanto discussa disponibilità non l’ho mai veramente percepita, si vede che non attiro molto i 2 nutritivi! :-)Chiaramente non sono una psicopatica e non vado in giro col mitra puntato, e nemmeno si tratta di tutti i due in assoluto, ma la mia sensazione è che ai miei occhi, agli occhi della mia Passione almeno, siano i meno sinceri con sè stessi oltre che con gli altri. Questa peculiarità mi risulta insopportabile. Posso veramente passare su tutto, ma quando una persona vuole qualcosa, la vuole senza dover chiedere, manipola per ottenerla e nega di aver fatto tutto questo….c’e’ una specie di miniserialtypokiller nelle profondità della mia coscienza che mi fa pensare alle cose più orribili. Chiedo perdono, posso solo dire a mia discolpa, che tutti abbiamo un diavoletto dentro che ogni tanto ci agita, e il mio si attiva con questo tipo di innesco…credo che una certa qual manipolatività sia caratteristica di tutti, ma chi preferisce non vedere cosa sta facendo e perchè mi da la sensazione di non volersi assumere nella maniera più assoluta alcuna responsabilità circa i propri comportamenti e le conseguenze che ne derivano. Ho notato che anche i 7 talvolta ed alcuni tipi di 4 lo fanno e cosi alcuni tipi di 6. Gli Uno li conosco poco, forse la formazione reattiva spinge anche queste persone a negare a sè stesse le ragioni che le muovono verso certi obiettivi eppure il mio demonietto si sveglia quando sente odore di 2…Non ho lo scopo di parlare male di questo o quello. Ci tengo a dirlo, credo che tutti abbiano le loro insofferenze, ma sono curiosa di capire se certe intolleranze dipendono dalle caratteristiche enneatipiche o dal vissuto personale…

    #5870 Risposta

    Alberto

    Credo che le simpatie e le antipatie che sentiamo nei confronti di un tipo o di un altro dipendano dall’insieme delle due cose: caratteristiche enneatipiche e vissuto personale. Credo inoltre che il nostro vissuto personale vada a modificare di volta in volta la percezione del nostro tipo e delle tipologie altrui, e dunque i nostri giudizi, pregiudizi, e perchè no anche la nostra disponibilità di fronte alle persone.
    Ho notato la tendenza generale da parte mia a maltollerare nelle persone del mio stesso tipo quegli atteggiamenti coatti che li autocostringono a “sbagliare” senza accorgersene, di essere in un certo modo autori delle circostanze problematiche delle quali soffrono. Credo di giudicarli negativamente perchè ciò che a me appare ormai evidente a loro sfugge, e li considero poco intelligenti. In realtà ora credo che ne sono insofferente perchè portano alla luce comportamenti nevrotici dei quali io stesso non mi sono liberato, ma che tendo a nascondere al mio stesso giudizio. Altrettanto sono più incline a favorire l’apertura nei confronti di coloro che, appartenendo al mio stesso tipo, mostrano delle debolezze alle quali tutto sommato io stesso mi lascio andare.
    Nei confronti degli altri tipi mi succede pressapoco questo: simpatizzo per coloro che presentano atteggiamenti molto distanti dalla mia logica, sento che la loro visione può comunicarmi qualcosa, e altrettanto simpatizzo per quei tipi che possono rispondere con maggiore lucidità di me (anche solo con il comportamento) in merito alle mie problematiche tipiche.
    Così vanno anche le antipatie, almeno finchè non mi accorgo di essere influenzato dall’enneagramma anche nel mio istinto simpatizzante o antipatizzante; in sostanza mi allontano da coloro che si lasciano “invadere” dalla loro tipologia comportandosi in modo troppo “tipico”. O non sopporto chi è malfidente nei miei confronti (se scopro che è un sei lo tollero più volentieri..).. oppure non sopporto giudizi “ineluttabili” spesso forniti dai quattro, cinque, sei o otto, che spezzano ogni possibilità di confronto o comunicazione,… o anche non digerisco la beata intoccabilità con cui a volte i tre amano presentarsi..
    I motivi che mi convincono della simpatia o antipatia sono alla fin fine, se li guardo con calma, gli stessi che mi hanno spinto a scegliere nel corso della mia vita un comportamento o un altro, e sono quei principii fermi della psiche che l’enneagramma può aiutare a mettere in discussione.
    Credo dunque che se simpatizzo o meno per qualcuno c’è probabilmente una ragione nel -mio- numero, prima che in quello degli altri, e può darsi, ma forse non è il caso di generalizzare tanto, che tale convinzione possa più facilmente essere frutto del mio tipo.
    Di fatto è probabile che siamo attratti da coloro che rappresentano esteriormente ciò a cui profondamente tendiamo, ciò o parte di ciò per il cui fine apparente abbiamo costruito la nostra personalità. Ad esempio trovo plausibile che un certo tipo di quattro possa simpatizzare per l'”equilibrio” di un certo tipo di tre o di sette, o non sopportare l’ipocrisia squilibrata del due, o gli estremi di un otto; oppure un tre può ammirare la “fede” di un sei nel perseguire una causa ed il consenso che ne deriva, o anche un due “buon samaritano” è più facilmente attratto dal quattro “infermiere”, e il due “seduttivo” cerca il sei “seducente” che tutti vorrebbero conquistare.
    Alberto

    #5871 Risposta

    Chiara

    Ahi ahi ahi volevo proprio evitare di rispondere…Le reazioni più urticanti me le producono certi tipi di 2 cioè i nutritivi. Le mamme chioccie iperinvadenti e così “aiutanti” che mi viene l’orticaria…..

    #5872 Risposta

    Chiara

    Scusate mi è partita la risposta ma non avevo finito. Ci sono modalità di alcuni 2 che mi fanno sentire lontana anni luce. Ho una mia amica 2 che sembra faccia sempre tutto per il suo compagno, una volta dovevano fare un viaggione lungo e lui (un 7) voleva portarsi il tapirulan. Anzichè dire come una persona a mio avviso normale, ” viaggio scomoda col tapirulan”, lei si va ad inventare con lui (viaggiava con loro anche la suocera nonchè madre di lui) “non è per me, sai, è per quella poveretta di tua mamma che viaggia scomoda..”. Ecco a me queste modalità tra lo smielato e il “soccorrevole andante” mi fanno venire il voltastomaco.
    Mi fanno venire in mente mia mamma, la perfetta aiutante, la martire benefattrice che beneficava tutti tranne la figlia! Mia mamma riusciva a soccorrere ammalati, ragazze problematiche (era insegnante) suore di ogni ordine e grado, postulanti che affollavano la sua casa che lei definiva “la casa del buon Gesù” e frattanto la figlia cioè io, poichè non era “problematica”, era una brava e serena bimba, era allegramente lasciata a se stessa.
    La tipologia di 2 che si annulla per gli altri, mi sta sulle scatole. Quest’aria di finta beatificazione mi porta a chiedere “ma questa come fa?? Non ha un sano spirito egoico che la porta a dire questo non lo voglio”? Sono un 2 ma la mia modalità è diversa: non mi sono mai identificata con la martire santa. Nè ho l’immagine di me di una che aiuta o che soccorre. Non mi sono mai annullata per gli altri, anzi mi ritengo piuttosto egoista.
    Questo è ciò che all’inizio non mi ha aiutato nell’identificazione nella tipologia 2.

    #5873 Risposta

    Marina Pierini

    Alberto hai scritto in maniera molto chiara, una delle cause che spinge anche me a sentirmi intollerante verso persone del mio stesso enneatipo. Riconoscere, infatti, sopratutto in coloro che hanno meccanismi così simili ai miei, quello stare nelle sabbie mobili, senza peraltro volerne uscire, mi rende insofferente e forse anche intimamente dura verso di loro. E’ come se il loro dolore mi sembrasse meno meritevole di comprensione perchè è voluto, è autoinflitto, perchè sento che queste persone non vogliono aprire gli occhi o non ci vogliono nemmeno provare. Per fortuna poi mi rendo conto che se io mi fossi imbattuta in qualcuno che invece di lanciarmi segnali costruttivi, mi avesse presa a sassate, non avrei potuto avere quelle chance che ritengo aver avuto per poter sviluppare una nuova percezione di me stessa e della realtà che mi circonda. Torno ad essere “umana”, perchè esserlo è la più grande qualità che noi abbiamo e che ci apre alla comprensione e al dialogo piuttosto che all’intolleranza ed alla chiusura. Alle volte, quando sento che è inutile o controproducente tentare di lanciare sassolini, semplicemente accetto che vi sono persone che preferiscono rimanere in una certa dimensione dell’esistenza, non ho il diritto di voler cambiare o sconvolgere le convinzioni altrui. Come dice Chiara sento invece una furibonda e haimè incontrollabile rabbia nei confronti di chi finge di far le cose per gli altri e non sa e non vuole vedere, quanto invece sta prendendo per se stesso. E’ un retaggio familiare certamente non risolto….ma tant’e’…ho così tante cose da imparare ancora che spero di poter scoprire di qui a chissà quando di poter fare cose che oggi mi sembrano oltre le mie possibilità. Alberto non so se ti va di dirlo ma…sei un 4? leggendoti ho avuto la sensazione di leggere qualcosa di mio 🙂 è stranissimo.

    #5874 Risposta

    un atomo

    Muble..muble… per me capire i meccanismi di una persona perchè simili ai miei crea maggiori possibilità di relazionarmi, vedere diciamo così l'”errore” mi rende più comprensiva, perchè è il mio stesso errore. Come mai per voi è l’opposto? Mi lascia perplessa. Riesco meglio a seguire il percorso delle emozioni e delle negazioni, vedo meglio le distorsioni ed è come se le collocassi in un percorso che comprendo. Mi riesce molto più difficile per esempio empatizzare con enneatipi di cui non riesco proprio a cogliere il senso del loro sentire. Tendo a giudicare per esempio di più i 7 perchè per quanto tenti di avvicinarmi alle ragioni intrinseche delle risposte egoiche francamente non le capisco proprio. Immagino che questo dipenda dalla parzialità tipica dei 4, insomma fin quando guardo attraverso un filtro simile al mio, comprendo e quindi empatizzo, se il filtro è completamente diverso rimango distante. Guardate io conosco una persona 7 da molti anni, l’enneagramma mi ha molto aiutato a capire ma vi assicuro che per moltissimo tempo e tuttora rimango proprio sbigottita di fronte a certe reazioni, soprattutto quelle che mostrano di fronte alle situazioni dolorose propie e altrui. Per non parlare della necessità, per me del tutto inesplicabile, di raccontare una quantità abnorme di inutili palle, fandonie, esagerazioni…Gesù …guardate se ci penso..non mi capacito..questo per dire che più sento gli enneatipi distanti da me meno empatizzo. Un 4 mi può strare grandemente sulle scatole, perchè lo sgamo, però in fondo lo comprendo, un 7, un 3 e spesso un 2 che io sento accumunati tutti da una forma sia pur diversa di inganno proprio mi creano difficoltà. Il fatto è che io la fissa che devo capire e se non capisco, blocco ostinatamente il fluire. Se capisco posso far scivolare qualsiasi cosa. E’ un problema non da poco questo…

    #5875 Risposta

    Marina Pierini

    Diciamo che per quanto mi riguarda, accetto più serenamente la diversità anche e sopratutto se lontana da me, piuttosto che ciò che assomiglia alla mia vecchia buccia. Come 4 sento di dovermi costantemente sforzare, per comprendere, per essere migliore, per conoscermi meglio, per capire meglio il mondo, per meritare la serenità, la salvezza o qualunque altra cosa io stia inseguendo. Lo sforzo è una compulsione per il 4 e non è casuale. Un’essere umano, per noi, deve “meritare” ciò che ha perchè si è sforzato a lungo per ottenerlo. Dunque un 4 che si lamenta e si autoinfligge ciclicamente e ciecamente tutta una serie di dolorose esperienze evitabili è una persona che non si sforza, che offre uno spettacolo indecoroso di sè e che mi riflette nell’anima una condizione dalla quale io mi sono sforzata di uscire. Non dimenticare Atomo, che il tema emozionale dominante della triade del cuore è la Vergogna. Anche se i tre tipi rispondono ad essa in tre modalità esistenziali differenti. Quanto più tu sei simile a me, tanto più non sopporto che tu non ce la faccia, perchè sembri ai miei occhi debole (come lo ero io) perchè amoreggi col dolore (come facevo io…demone seduttore dal quale devo costantemente guardarmi) arresa alla vita ed alla verità dolorosa contenuta in essa…incapace di reagire e lottare (la rivendicazione a suon di fanfare ti ricorda qualcosa??) perchè mi ricordi come ero io e di questo io mi vergogno. (ovviamente non TU, ma colui o colei nella quale mi specchio).

    #5876 Risposta

    un atomo

    In effetti non cercavo di capire la vostra reazione ma piuttosto di comprendere perchè la mia , pur essendo un 4, fosse diversa. Ci sto pensando. Riflettendo su quello che scrivi devo ammetere che effettivamente mio disturbano molto i 4 che si lamentano ecc ecc per le stessime identiche ragioni che tu spieghi bene, ma forse io non colgo la somiglianza con me, forse ho problemi ad ammettere questa somiglianza, non lo so… forse c’è una negazione troppo forte, non saprei, pur avendo sentito la Vergogna, di questo sono sicura, non mi percepisco come un 4 sociale, io penso di lottare. So che questo può essere per via del sottotipo cioè, che una parte di me attraverso lo sforzo neghi il sentimento della vergogna, ma io sento che non è proprio così. Non tutti i 4 hanno atteggiamenti uguali, ed io empatizzo con quelli appunto che sento più simili a me, e cioè i sottotipi di conservazione e sessuali. I 4 sociali per me sono un altro pianeta o forse un posto che ho lasciato tanto tempo fa, perchè ….già perchè…in fondo è per quello che tu dici perchè avrei offerto uno spettacolo indecoroso di me, perchè è senza dignità e il solo pensiero mi paralizza per …per la vergogna, già….insomma non lo so scrivendo scrivendo, così di getto, mi rendo conto che hai ragione. E’ stato talmente tanto l’opposizione tenace a quello spettacolo interiore che avrei potuto dare che forse ora trovo i 4 di quel tipo oggetti alieni solo perchè non sopporto il poter riconoscere che hanno il mio stesso DNA. E perchè sono assurdamente orgogliosa di aver vinto una battaglia che tuttavia mi fa pagare dei prezzi non indifferenti e forse non tutti giusti e ragionevoli. Scusate l’intervento un pò confuso… rispecchia uno stato d’animo

    #5877 Risposta

    Marina Pierini

    E’ come dici Atomo. L’effetto dell’istinto di conservazione spinge i 4 verso un lamento che cade tra le braccia della Tenacia (meglio chiamarla Ostinazione) e che apparentemente sembra meno “tale”. Anche in questo caso gli istinti corrompono la Passione con atteggiamenti apparentemente differenti. Noi tendiamo a credere che il lamento dei 4 corrisponda a toni “lagnosi”. Non è così, ci si può lamentare con rabbia o affermando con tenace determinazione quanto noi siamo diversi dagli altri. Quanto certe caratteristiche tipiche dei 4 non appartengano a noi. Io non sono così dice l’ostinazione, e se vagamente lo sono stato, non lo sarò mai più.

    #5878 Risposta

    Antonio Barbato

    Eppure la vergogna resta e, seppure raramente, fa capolino dietro la richiesta di un riconoscimento che non sembra mai arrivare. Il punto fondamentale resta sempre lo stesso; sentire che non si è riusciti a fare quello che ci si aspettava da noi o di essere mal riusciti. Questa è l’essenza stessa dell’Invidiae e non può essere risolta, se non ci si confronta con quella vergogna e con i suoi due amari frutti della Ferita e della Cicatrice.

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