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L’amore nella vecchiaia – qualcosa da imparare

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Questo argomento contiene 8 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Marina Mele 13 anni, 1 mese fa.

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  • #568 Risposta

    Marina Mele

    Cosa c’è di più bello e di più dolce che osservare due persone, familiari tue, che invecchiano insieme e che davvero, come due stampelle, assecondano la vita che sfugge. Ho passato queste ultime settimane e ancora ne verranno a guardare la mia adolescenza con loro, la mi ainfanzia con uno di loro. Ripercorso la morte di mia madre e l’ingresso di questa “madre” nuova nella mia mita. Ho guardato le loro mani intrecciarsi nella forza che manca per reggersi in piedi e in quel senso di giustizia che vuole uno tenga su l’altro affinchè entrambi non cadano. Li ho visti aggredirsi e aggredirmi fino, finalmente a cedere il passo per ascoltare consigli, idee, suggerimenti, aiuti. Li invidio, nella mia solitudine profonda e ormai datata perchè io non sono stata capace, per ora, di poter sperare di trovarmi in quella situazione quel giorno.
    Che bello guardare due anziani che si vogliono così bene. Fa piangere, lacrime sane, lacrime importanti e fa riflettere. O alemno, scusate, fa riflettere me.
    State bene?

    #3927 Risposta

    Alice/Stefania

    Cara Marina, ma allora vuoi proprio farmi piangere! A chi lo dici. Io ho perso mia madre tre anni fa e mio padre ora vive con me. Le scene che tu hai descritto erano all’ordine del giorno a casa dei miei. Quando entravo in casa e li vedevo seduti sul divano a guardare la televisione, mano nella mano e mia madre con la testa appoggiata sulla spalla di mio padre…scusate, ma non riesco ad andare avanti.
    un abbraccio. Alice.

    #3928 Risposta

    Marina Mele

    Cara Stefania. No non volevo farti piangere ma fa piacere sapere che certi sentimenti sono sentiti oltre al proprio “numero” di appartenenza. Sto vivendo questo momento intensamente…tutto il resto è in secondo piano…Ho paura che mio padre muoia all’improvviso e di non essere riuscita a recuperare tutto quello che ho da dirgli….sto cercando di ridurre la mia rabbia e veicolarla dicendogli che quella bambina che si è sentita maltrattata, comunque, ce l’ha fatta e se lui ha bisogno di pace io ce la farò anche senza di lui!!!…..Scusate se sono un pò assente…per il resto lavoro e cerco di portare avanti le cose che si devono fare salvaguardando qualche sano momento di amore che spero possa ridarmi un pò di luce!

    #3929 Risposta

    Alice/Stefania

    Marina, qualunque cosa accada a tuo padre, non devi sentirti in colpa di niente, stai già recuparando il rapporto che non hai potuto avere prima e lui, anche se non te lo dice, la sa e lo sente. Sono stata accanto a mia madre giorno e notte per ben cinque anni, la chiamavo la mia “Principessa”, cercando di dale tutto l’amore di cui ero capace, coccolandola, facendo in modo che mantenesse la sua dignità e la privacy, almeno a casa, visto che in ospedale ovviamente non era possibile. Nonostante tutto, quando è mancata, non so…mi sembrava di non avere fatto abbastanza…di avere altre cose da dirle…ma è normale che sia così. Stai con tuo padre più che puoi, evita di entrare in attrito con lui con il buon proposito di chiarire le cose, lui ti ama e sa quanto vali, basta che ti gurdi negli occhi. Un abbraccio. Alice.

    #3930 Risposta

    Marina Mele

    Sta andando così. Mio padre, dopo anni e anni e anni, mi chiede come sto. Si preoccupa, si dispiace, altre volte è contento. Cioè mi offre le sue emozioni che ha sempre difeso nel mondo e contro il mondo con le sue fobie. Capisce di esserci stato è che aver fatto il suo dovere non è stato abbastanza. Ha capito che non avermi lasciata libera di essere quella che il mio talento mi chiedeva di essere non è stato bene…..insomma, Alice, mi commuovo con lui che, senza guardarmi dice cose che sembrano impossibili…..e io? E io sento gli anni che passano e mi dico: accogli questa nuova età in cui tuo figlio è grande, tuo padre è malato e l’amore forse è un’altra cosa?……Ma che film sto guardando? Mah! Quello della pace e dell’armonia, quella del: depongo le armi? Non lo so…sono confusa, quindi vulnerabile e continuo a proiettare le mie fragilità attraverso la reazione e la difesa di bambini fragili che vedo in altre anime! Che dire? Ci facciamo una tisana?

    #3931 Risposta

    Alice/Stefania

    Vada per la tisana! Essere vulnerabili, fragili e confusi…significa avere ancora un cuore colmo di amore e non inaridito dal dolore. Alice.

    #3932 Risposta

    Marina Mele

    Questo mai, mannaggia. non voglio inaridirmi e cerco di trasformare il dolore in compassione. Anche gli otto hanno un cuore, e quanto piangono, mannaggia di nuovo. Il mio cuore è occupato, si…….come sai cerco di capire che tipo di amore possa essere questo che ho incontrato e, di conseguenza, come mi presento io, oggi, di fronte a un nuovo sentimento in questa mia nuova epoca di vita che naviga verso una ricerca importante di riconciliazione col proprio integrale passato.
    Oggi ho studiato che le emozioni, o scosse emotive, sono brevi, mentre le passioni sono durevoli quanto evolutive…..speriamo di farcela!!!!! Un abbraccio!

    #3933 Risposta

    Alice/Stefania

    Ce la farai di sicuro!!!!! Un abbraccio anche a te. Alice.

    #3934 Risposta

    Marina Mele

    Mumble, mumble, mumble!

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