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L’angolo del libro.

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Questo argomento contiene 153 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Raffaella Foggia 13 anni, 1 mese fa.

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  • #409 Risposta

    Sirenella

    Ho preferito aprire un nuovo argomento, in riferimento alla discussione sul qui ed ora, perche’ dovro’ citare alcune chicche lette proprio oggi in un libro. Siccome si finisce sempre con lo sbrodolare post esageratamente lunghi, preferisco che ci sia un angolino cosi’ come per il cinema in cui svalangare quello che si vuole, senza ammorbare gli argomenti principali. Dunque…cara Eleonora ho una piccola chicca per te e tutti coloro che sono interessati. Sto leggendo un libro (veramente ne leggo tre in contemporanea…gosh) dell’emerito Giulio Cesare Giacobbe, un libricino che costa 10 euro ed e’ davvero un peccato se non lo comperate. Scritto con divertente ironia, serratissimo e assolutamente illuminato (quando lo finisco vi dico se lo e’ su tutto!). Il libro si chiama: come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita. Ebbene si. La provocazione c’e’, l’ironia pure, forse lui e’ un sette, e dice cose che vi faccio un po’ assaggiare. “Dicesi sega mentale il pensare a cose che non hanno attinenza con la realta’. A te sembrera’ da questa definizione, che allora le seghe mentali tu non te le fai mai. Questo tuo pensiero e’ un esempio tipico di sega mentale. Tutto sta nella definizione di realta, naturalmente. La mia definizione di realta’ e’ l’unica reale, come puo’ confermarti un qualsiasi contadino della bassa padana. La realta’ e’ il nostro corpo, e l’ambiente fisico che ci circonda. Le persone normali (ad es. io, e un idraulico di busalla che ho conosciuto l’altra domenica quando andai per funghi) sanno benissimo che le cose stanno cosi’. I nevrotici (isterici, nevrastenici, ansiosi, depressi, schizoidi, paranoidi ecc.), ossia tutti gli altri, sono irrecuperabilmente convinti che la realta’ sia dentro la loro testa. C’e’ di che spararsi. E infatti molti lo fanno. Ma questo non basta a pareggiare le due categorie. I nevrotici, purtroppo, sono sempre la stragrande maggioranza!

    #1728 Risposta

    Sirenella

    continuo circa il qui ed ora…citando ancora un brano del libro, tratto dall’emerito autore Giacobbe da: Vita di Siddharta il Buddha e scritto da Thich Nhat Hanh….”Siete bambini intelligenti e sono certo che potete comprendere e mettere in pratica quanto vi diro’. La Grande Via che ho scoperto e’ sottile e profonda, ma chiunque sia disposto a impegnare il cuore e la mente sara’ in grado di capirla e di seguirla. Bambini, dopo aver sbucciato un mandarino, potete mangiarlo con consapevolezza o distrattamente. Cosa significa mangiare un mandarino con consapevolezza? mangiando un mandarino, sapete che lo state mangiando. ne gustate pienamente la fragranza e la dolcezza. Sbucciando il mandarino, sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla bocca, sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del mandarino, sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza. Bambini, cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza? Mangiando un mandarino, non sapete che lo state mangiando. Non ne gustate la fragranza e la dolcezza. Sbucciando il mandarino, non sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla bocca, non sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del mandarino, non sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza. Cosi’ facendo, non potete apprezzare la natura splendida e preziosa del mandarino. Se non siete consapevoli di mangiarlo, il mandarino non e’ reale. Se il mandarino non e’ reale, neppure chi lo mangia e’ reale. Ecco cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza.” Lo scrittore continua: ecco dunque il segreto! “per smettere di farsi le seghe mentali, occorre rivolgere la propria attenzione a cio’ che si sta facendo, a cio’ che ci succede, al mondo che si ha intorno. Smettere di pensare! Smettere di macinare pensieri malefici! Smettere di farsi le seghe mentali. Mi dirai: bella scoperta! Per smettere di farmi le seghe mentali, devo smettere di farmi le seghe mentali! (…) se guardi bene, scopri che io non ti ho detto semplicemente di smettere di farti le seghe mentali, ma ti ho detto “come” smettere. E’ vero che per ottenere questo, devi fare un atto di volonta’. Ma io ti ho detto dove devi indirizzare il tuo atto di volonta’. La tua volonta’ deve mettere in moto la tua “attenzione”. devi semplicemente rivolgere la tua attenzione su “quello che stai facendo”. E’ cio’ che il Buddha chiama “presenza mentale”. La presenza mentale e’ il segreto per smettere di farsi le seghe mentali. Quindi: “la presenza mentale nella realta’ e’ il segreto per godersi la vita”. Infatti, se tu sei presente alle cose che stai facendo e che ti circondano, te la godi. naturalmente anche questa cosa, come purtroppo tante altre nella nostra vita, anche se e’ semplice a dirsi, e’ difficile a farsi. Ma c’e’ un sistema, una tecnica. E’ proprio di questa che ti parlero’ nei prossimi paragrafi. (…)

    #1729 Risposta

    Eleonora Grillo

    Sì, Sire, il libro è davvero carino, spiritoso e molto chiaro. baci. ele

    #1730 Risposta

    Sirenella

    Da quanto dici forse lo hai gia’ letto Ele…se e’ cosi’ mi fa piacere :-).. almeno tra nevrotici non ci si sente troppo soli eheheheheheeh

    #1731 Risposta

    Eleonora Grillo

    Sire, tutta la faccenda sta proprio lì, sull’attenzione, sulla presenza mentale. Quando si dice, così come ha detto Gesù, che dormiamo e che dobbiamo svegliarci si fa riferimento proprio al fatto che viviamo senza essere presenti, senza attenzione. Ma sviluppare un’attenzione costante è piùttosto faticoso, la nostra attenzione viene distratta continuamente e nostro malgrado. Ciò è nella natura della macchina (per macchina si intende il corpo-le emozioni-la mente). Cmq, si può sperimentare quello che dice il libro a proposito del mandarino anche mentre si lavano i piatti o qualsiasi altro gesto piccolo o banale o di routine. Il libro dell’autore citato da Giacobbe è: “Il miracolo della presenza mentale” di Thic Nhat Hanh – Ubaldini Editore – Roma- costo: attorno ai 10 euro. baci. Ele

    #1732 Risposta

    Eleonora Grillo

    Sì, Sire, l’ho leggiucchiato anni fa e ricordo che mi piacque e mi divertì molto.

    #1733 Risposta

    Sirenella

    Si Ele…e nel libro di Giacobbe in effetti si parla proprio di cio’ che e’ all’origine della paura. O meglio, che il pensiero e’ il frutto della paura. Prima dovevamo difenderci dai predatori, e quindi solo quella tensione che chiamiamo paura ci metteva in condizione di “pensare” per produrre un’azione che ci potesse sottrarre al pericolo. Oggi non ci sono predatori come allora, ma nonostante tutto, e disgraziatamente il pensiero ha continuato ad evolversi mettendoci in continuo stato di tensione verso pericoli che esistono solo nella nostra mente. Solo che non esistendo pericoli reali contro cui agire, il pensiero non serve piu’ a produrre azione, ma ci porta solo alla sega mentale! 🙂 Il discorso e’ lungo e devo dire che vale davvero la pena leggere questo tomissimo scrittore, che ha scritto anche altri due volumetti altrettanto dissacranti e pepatelli!

    #1734 Risposta

    Eleonora Grillo

    Comunque, devo dire che il libro di T. Nhat Hanh, è forse un po’ troppo distante dalla mentalità occidentale e quindi un po’ difficile da seguire negli esperimenti che propone, ma ce ne sono altri scritti da occidentali contemporanei che possiamo trovare più vicini a noi nel linguaggio. Di uno di questi ho già accennato in qualche altro post: E.J. Gold – “La macchina biologica umana” ed. Crisalide.

    #1735 Risposta

    Sirenella

    Io non so effettivamente che effetto avrebbe su di me leggere interi libri del genere, la troppa saggezza tutta assieme mi stramazza! Pero’ quando queste pilloline arrivano al momento giusto, c’e’ sempre da viaggiare dentro e fuori e scoprire cose nuove….Ele ma quanti ne hai letti di libri cosi’?

    #1736 Risposta

    Eleonora Grillo

    Nella mia ricerca del Graal, ne ho letti parecchi, ma non sono i libri che mi faranno trovare il tesoro. Però aiutano ad avvicinarti.

    #1737 Risposta

    Sirenella

    e anche questo e’ vero 🙂 altrimenti saremmo gia’ tutti salvi….e gli psicanalisti andrebbero in fallimento ehehehehehehe

    #1738 Risposta

    Eleonora Grillo

    già… sai quanti soldi avrei risparmiato? (eh eh… da buon’avara) 🙂

    #1739 Risposta

    Tecla

    Sul qui e ora:
    Poesia di Gibran

    La mente soppesa e misura,/
    ma è lo spirito che giunge al cuore della vita/
    e ne abbraccia il segreto;/
    e il seme dello spirito è immortale./
    Il vento può soffiare e placarsi,/
    e il mare fluire e rifluire:/
    ma il cuore della vita/
    è sfera immobile e serena,/
    e in quel punto rifulge/
    una stella che è fissa in eterno.

    #1740 Risposta

    magamaghina

    io non ho ancora letto il libro di cui parla sire, che fa parte della collezione di max d’artagnan, almeno credo. per ammazzare i lunghi tempi di viaggio al lavoro ho letto in pochi giorni “mai sentita cosi’ bene”, di r.campo.niente di magico direi, parla di una cena tra vecchie amiche italiane e si ambienta a parigi.le ragazze un po’ frivole ed allegre, raccontano delle loro avventure amorose. tutte del nord,la qual cosa,senza offesa per nessuno, mi provocato un po’ di resistenza a causa di espressioni un po’ tipiche del nord nelle quali non mi rivedo ,e quello snobbismo di donna emancipata che talvolta ho respirato …ma una volta immersa nei racconti piu’ frivoli e assurdi, ho cominciato a ridere nella mente e sulle labbra. botta e erisposta continua di donne diametralmente diverse da loro, ma con un unico desiderio comune:essere fuori dagli schemi! sono descritti enneatipi dei piu’ vari generi e l’ironia degli eventi unita alla comicita’ delle situazioni hanno generato un vero divertimento….

    #1741 Risposta

    Raffaella Foggia

    Ciao a tutti, volevo proporvi anche io un libro (che a me è piaciuto molto) e come quello appena descritto parla di donne: “Arrivederci piccole donne” di M Serrano. E’ sudamericana come la Allende, ma al contrario di quest’ultima che ha deciso di essere una scrittrice per ragazzi (si nota che non condivido l’idea?), la Serrano si rivolge ad un pubblico “grande”.
    PS: cara Sirenella, non potevi avere un’idea migliore di proporre un “luogo” in cui poter condividere e proporre letture. Ho già deciso che leggerò tutti quelli di cui avete parlato….
    A presto Raffaella

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