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Questo argomento contiene 153 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Raffaella Foggia 13 anni, 1 mese fa.
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Marina MeleCara Raffaella, se ti è piaciuta la Serrano ti consiglio i due seguenti libri:
“L’albergo delle donne tristi”….molto intenso e fa riflettere e l’altro è “Antigua, vita mia”, assolutamente splendido. Se poi ti piacesse la letteratura sudamericana ti consiglio di non perderti “puerto libre” della Manstretta, una vera chicca…..
Bacioni.
Melinda
Marina MeleMi è ventuo in mente anche un altro libro interessante. Della Fuller: “quando vedi un emu in cielo”…un viaggio di “ricerca” attraverso un viaggio di una madre col proprio figlio….ve lo consiglio di gran cuore….
Bacioni.
Raffaella FoggiaCara Marina, la Serrano è una delle mie preferite ed anche “il tempo di Blanca” è bellissimo, per quanto invece riguarda la Fuller, non la conosco, ma rimedierò. Grazie e a presto. Raffaella
ElisabettaAnche a me piacciono molto le scrittrici sudamericane, della Serrano ho letto solo “Antigua, vita mia” ed ora non mancherò gli altri due di cui parlate. La preferita resta sempre I. Allende della quale ho letto tutti i libri, (credo di aver saltato “Afrodita”e gli altri diretti ad un pubblico piu’ giovane), mi ha colpito anche l’ultimo letto “il mio paese inventato”, per l’amore, l’orgoglio e la vibrante nostagia con la quale descrive e ci parla ancora del suo paese, il Cile. Pensando alla Allende credo sia sicuramente un 4, per l’intensità del sentimento che l’accompagna sempre nel ricordo lucido e toccante degli eventi che hanno toccato la sua vita passata, quella della sua famiglia e del suo paese. Mi ha sorpreso il fatto che in questi giorni anche io stò leggendo un libro di Thich Nhat Hanh “Mente d’amore”. In questo libro egli ci indica, attraverso una sua esperienza personale e gli insegnamenti del Buddha, la strada per la consapevolezza, l’illuminazione e l’amore universale che collega tutti e tutto attraverso un’energia benefica e totalizzante. Cito alcuni versi : ” Se viviamo la nostra vita quotidiana in consapevolezza, se muoviamo i nostri passi consapevolmente, con amore ed attenzione, possiamo produrre il miracolo e trasformare il mondo in un luogo straordinario in cui vivere. Camminare lentamente, un passo dopo l’altro, in piena consapevolezza, è un atto liberatorio. Camminando ci liberiamo di ogni preoccupazione, ansia, progetto o attaccamento. Un solo passo in consapevolezza ha il potere di liberarci da ogni forma di afflizione mentale. Stando semplicemente lì, ci trasformiamo, e la nostra compassione ne è testimone. Contempliamo i fiori, le farfalle, gli alberi e i bambini con gli occhi della compassione, la sua energia trasformerà la vita e la renderà più bella. La compassione nasce sempre dalla comprensione, e la comprensione è il prodotto del guardare in profondità”. Infine volevo ringraziare Eleonora per aver indicato la lettura del libro di Gold, l’augurio che faccio a tutti noi è quello di riuscire, ogni tanto, a superare le nostre “difese” e godere della gioia e delle serenità dello stato di veglia. Cari saluti a tutti.Elisabetta.
Eleonora GrilloVoglio aggiungere un altro libro che è adatto per i palati davvero fini: “La via della completezza” – Autore: Robert S. De Ropp – Edizioni Crisalide . baci. ele
Marina MeleComprerò questo libro di De Ropp perchè già il titolo mi intriga.
Conoscete altri libri e se di cultura orientale li preferisco perchè li sento più leggeri, sulla consapevolezza e dintorni? Io sono “piantata sull’argomento” (soprattutto la riflessione sul “qui o ora” e “sto con quel che c’è”) e vorrei immergermi dentro quest’acqua appieno.
Sono a casa qualche ora, finalmente arriva la lavatrice nuova!
Buona giornata.
Melinda
Antonio BarbatoHo letto della Serrano “L’albergo delle donne tristi” e sono rimasto colpito di come il mondo femminile non riesca a capire quello maschile. Io avevo sempre preferito il primo al secondo e mi sono trovato, d’improvviso, a riflettere sul fatto che, forse, avevo solo visto una mia imagine mentale e non la effettiva realtà. Ho notato, inoltre, in tema di lettura una fondamentale differenza: gli uomini preferiscono i racconti ed i saggi, le donne i romanzi e le novelle. Ovviamente quelle che più colpiscono sono le opere che si collocano al margine dei due mondi.
Teclaio sarò un ibrido mi piacciono i romanzi e i saggi
Sirenellaio saro’ confusa perche’ leggo di tutto 🙁 pure gli spy serratissimi di Ludlum!
Eleonora GrilloIo vado a periodi. Ho iniziato da giovane, con i saggi perchè dovevo acculturarmi. Successivamente (forse perchè già studiavo saggi all’università), mi sono fatta un’abbuffata di romanzi, poi c’è stato un periodo nel quale leggevo di tutto ed ora, sono ritornata esclusivamente ai saggi (di psicologia, di spiritualità). Non prediligo i racconti, anche se mi sono piaciuti molto quelli di Isabel Allende.
Teclaanche io leggo di tutto in genere prediligo i saggi di storia e di politica soprattutto quello che riguarda la politica dei misteri italiani dagli anni 60 in poi, i romanzi tantissimi e di tutti i generi ma molto più in gioventù
Eleonorama non più di quelli di Dostoevskji: “Il sogno di un uomo ridicolo” è il racconto più bello.
Raffaella FoggiaCaro Antonio, rispetto all'”Albergo” sono d’accordo con te: ha dato giudizi troppo affrettati (che sono ancora peggio in “il tempo di Balanca”) comunque quella è solo una voce, penso che ci sono scrittrici e scrittori che riescono a descrivere bene la loro altra metà del cielo (vedi ad esempio “l’ultima eclissi” di King: è una donna che parla in prima persona, e non sembra sia stato scritto da un uomo) comunque anche io leggo di tutto, anche se attualmente preferisco le storie (brevi, lunghe non ha importanza – ad esempio sabato mi sono letta in un pomeriggio il sesto Harry Potter, ebbene sì leggo anche questo) mentre i saggi – forse perchè sono ancora costretta a studiarne tanti – non li scelgo per diletto. un ciao a tutti Raffaella
Marina MeleSi. L’albergo delle donne tristi trasmette questo e forse è la cosa più evidente che traspare e risalta e infatti il titolo la dice lunga…..ma, non so se lo pensate anche voi, in fondo non vi ho letto un segno di rivalsa!….mi domando? Voleva scrivere proprio questo per dirci cosa??? L’ho letto davvero molti anni fa e mi aveva lasciata triste e un pò infastidita ma l’avevo trovato pungente…non so forse devo riguardarmelo.
Buona giornata a tutti.
Melinda
SirenellaPer caso qualcuno ha letto “Seta” di Baricco? Non ricordo bene, forse Raffaella in un precedente post deve averlo detto, quando abbiamo parlato di Oceano mare e Novecento. Ero curiosa di sapere che impressioni e sensazioni ha suscitato. E’ un libricino piccolo, scivoloso come appunto la seta, si legge in pochissimo tempo, e durante la storia si viene avviluppati da una strana sensualita’ che pero’ non sai bene dove ti portera’. Alla fine, quando l’ho chiuso, mi sono resa conto che “l’onda d’urto” non era da provare durante la storia, ma dopo, quando si sa cosa e’ accaduto e il libro si conclude lasciandoti con questa miccia che si consuma in un attimo e poi fa esplodere mille colori fatti di pensieri ed emozioni. L’ho trovato bello, essenziale eppure estremamente seducente. Credo che il lui della storia sia un Nove, ma mi piacerebbe avere una conferma… mentre invece la moglie di lui potrebbe essere un Due. Che devo fare Baricco mi incanta, e’ come essere sedotti dal suono di uno strumento magico che dapprima ti assopisce la ragione e sveglia i sensi, ma quando meno te lo aspetti costringe la mente a fiumi densi di pensieri e consapevolezze dimenticate o perdute chissa’ in quale meandro dell’anima.
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