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Questo argomento contiene 153 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Raffaella Foggia 13 anni, 1 mese fa.
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Marina MeleHo finito di leggere “gridare amore dal centro del mondo”. Confermo l’interesse al libro che è per cuori forti e vivaci.
Il finale è diverso da come ce lo si può aspettare e vi è un bel momento di dialogo tra nipote e nonno…ora sono partita con un nuvo libro che si intitola spaghetti cinesi scritto dal nuovo Kundèra orientale ma non so se il libro parte!!!
Utente OspiteCiao. Io ho appena finito di leggere il libro di Tiziano Terzani curato dal figlio. “La fine è il mio inizio” Bello da strarci male! Una personalità molto interessante, un vero Uomo con pregi e difetti… consapevole e poi…la storia del nostro tempo e le sue idee che sembrano pensate da me… sulla politica, sulla guerra sul progresso. Leggetelo e ditemi che tipologia è. Io sono fra sei e sette, come idea, ma ho letto solo questo libro suo. baci Minerva Cogliona.
Antonio BarbatoHo appena finito di rileggere e di comuovermi con le quattro pagine di Passaggio in India, contenute in quella strana opera a metà fra opera scientifica, analisi della mente e investigazione dell’anima che è L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks. Posso solo suggerire a tutti di leggerlo, perché è un libro davvero eccezionale.
Raffaella FoggiaCiao, in questi giorni di apsqua ho avuto la possibilità di leggere “le madonne dell’Ermitage” è commovente e lo consiglio a tutti. Raffaella
SirenellaIo in questi giorni sto leggendo….anzi mi sto letteralmente bevendo “non ti muovere” da cui e’ stato tratto il film interpretato secondo me magnificamente da tutti gli attori coinvolti nella storia. Che devo dirvi…il film merita ma il libro e’ da mozzare il fiato in attesa dei graffi in fondo all’anima. Qualcuno di voi lo ha letto?
TeresaSi lo ho letto prima di vedere il film, bellissimo. Il film comunque non è male, e Italia è riconoscibilissima nell’interpretazione della Cruz eh?
SirenellaIo non riesco a vederla in nessun altro modo se non interpretata da lei. Io credo che lui sia un 5…Ele che ne pensi?? Che storia bruciante, graffiante e netta. Io veramente da tanto non mi appassionavo cosi’ nel leggere qualcosa….e penso che italia sia un 4…che dici?
Sirenellaahahahahhaa teresa non mi strozzare!! scusa scusa…non sbaglio piu’ lo giuroooo!!!
TeresaBè si…credo sia un quattro, una che si vive una passione così travolgente, disposta ad essere umiliata, a rinunciare alla maternità…una pazza insomma, ma magnifica nella sua capacità di amare. TERESA 🙂
Sirenella…si vero….in realta’ io sento il suo essere un 4 anche per come pensa di dover subire l’amore attraverso la violenza e l’umiliazione. prima il padre, poi quest’uomo che piomba nella sua casa e dentro lei. Quel suo ripetergli continuamente “non ti preoccupare, non ti preoccupare, ma perche’ ti preoccupi?”,come se lei in fondo pensasse di non meritare un posto nei suoi pensieri, anche se poi ne rivendica lo spazio nel cuore e nell’anima. Intenso, veramente un libro vibrante.
Marina MeleHo letto il libro e visto il film. Mi hanno lasciato molto entrambi ma, come raramente succede, stavolta ho preferito il film al libro. Il libro l’ho vissuto come molto cruento…mi ha quasi fatto male e ho odiato questo uomo per tutto il male che ha dentro, di cui non riesce a rendersi consapevole e che “sbatte” letteralmente addosso a questa donna. Certamente ha portato a galla qualcosa di mio molto profondo che mi sono rifiutata di sentire…Il film l’ho trovato grandioso per la caratterizzazione dei personaggi, tutti molto bravi. Sono d’accordo sulla Cruz, per me era da Oscar.
TeresaSi Sire è proprio come dici tu, specie rispetto al fatto di non sentirsi degna di meritare niente e di vivere quel rapporto con quell’uomo come se le fosse capitato un miracolo. Io l’ho sentita molto Italia.
ElisabettaAnche io ho letto il libro e visto il film. Leggendo ho pianto diverse volte, lo ricordo perchè credo fosse quella la prima volta in cui la lettura di un libro provocasse in me una così intensa commozione. La figura di Italia è davvero commovente, anch’io ho sentito dentro la sua sofferenza, il suo non chiedere niente -“vieni quando vuoi ma non mi abbandonare”- e la grande capacità di amare hanno fatto di lei un’eroina d’altri tempi. Tutti e due, gli amanti, hanno una forte intensità di sentimenti, sono profondi, soffrono entrambi con tutta l’anima, pieni di contrasti e paure. Non ho provato per Timoteo la tua reazione Marina, a me è sembrato solitario e sofferente, anche lui perso dentro se stesso ed incompreso dalla moglie così abile e sicura di sè tanto da essere l’unica, secondo me, ad uscire illesa dalla tragedia di queste due vite.
SirenellaCara elisabetta, io credo che Timoteo sia un 5, che esplode alla vita e all’amore all’improvviso, in maniera assolutamente brutale non solo per chi lo subisce ma per la sua stessa anima. E’ una creatura sconvolta e sofferente eppure bramosa, vorace di amore e vita, tanto da commettere un gesto violento e brutale. E’ un uomo con cosi’ tante mieserie da farsi perdonare, cosi’ assolutamente affamato che non si puo’ non amarlo. Questo e’ cio’ che io ho provato. Italia…gia’ descritta benissimo da Teresa, sembra anche a me un 4. Anche lei e’ una donna che dalla vita non si aspetta piu’ nulla, una donna povera, che vive in uno stato brutto come e’ brutta lei che ne porta il nome. Eppure e’ l’unica che puo’ comprendere amore celato dietro rabbiosa brama. La moglie di Timoteo a mio avviso e’ un 3. Sono d’accordo con te, quando dici che apparentemente sembra essere l’unica superstite, forse non troppo illesa ma sicuramente meno sbandata dei tre. Eppure e’ quella meno salva, paradossalmente. Perche’ Timoteo e Italia assaporano l’amore che libera. Colei che unisce i fili di queste vite disperate sara’ la figlia, lei forse la vera sopravvissuta, il vero dono di tanto dolore. Ho pianto molto e ripetutamente anche io. Per quanto mi sia commossa nella lettura di svariati libri, mai, ho provato la sensazione di questo nodo straziante che scioglie lacrime che si vergognano quasi di affacciarsi,ma che poi grate si liberano. “…e quando quella mano fredda, come la pietra dov’era posata, si ferma sulla mia guancia, io so che la amo. La amo, figlia mia, come non ho mai amato nessuno. La amo come un mendicante, come un lupo, come un ramo di ortica. la amo come un taglio nel vetro.” ….che altro dire?
Marina MeleVi ammiro. Io ho provato un tale dolore da non volerlo sentire. Ho amato la Cruz ma non ho amato lui (anche se Castellitto è un attore grandioso tanto da recitare troppo bene quel personaggio). Ho amato la Gerini che non capisce, percepisce e quindi sceglie di non sentire e non se la sente di uscire dalle sue regole e rimane li dove deve stare. Io l’ho vissuta come un 6…..E’ incredibile come sentiamo forte le cose e in maniera così diversa…
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