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Questo argomento contiene 153 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Raffaella Foggia 13 anni, 1 mese fa.
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ElisabettaCara Marina ti capisco quando dici di essere a disagio, sapessi quanto lo sono io!!! Ho sempre la sensazione di essere estranea e di non conoscere nessuno, come se tutte voi foste amiche d’infanzia e vi conosceste da anni, sento a volte di non riuscire a scrivere e faccio fatica ad entrare come se mi trovassi costantemente fuori dal cerchio e mi fosse impossibile entrare a far parte integrante di un gruppo. Credo che questo senso di non appartenenza derivi dalla mia infanzia vissuta un pò in disparte rispetto agli altri componenti della famiglia che sentivo distanti. Tornando al tuo disagio, non credo sia giusto per te soffrire o farti problemi per cose inesistenti. A volte, è vero, si esprimono giudizi ma sono solamente diretti a cogliere i comportamenti, gli atteggiamenti o i meccanismi che ogni tipo mette in evidenza. In fondo il comportamento di Elsa se vogliamo è il più sensato, è chiaro che quando si ha paura di perdere una persona si mettono in modo reazioni dirette a salvaguardare i propri diritti; la sua manipolazione non è migliore o peggiore della rinuncia e del comportamento masochistico di Italia, a volte entrambi i comportamenti sono nocivi allo stesso modo. I miei commenti su Elsa erano diretti solo a mettere in luce i meccanismi che si innescano in un tre quando si sente in qualche modo minacciato e ti prego di scusarmi se anch’io ho contribuito a creare in te un disagio che non credo sia giusto tu abbia.
ElisabettaCorreggo: si mettono in moto…..ogni tanto confondo le lettere…
TeresaGesù Marina, certo che non esistono tipi di serie A e di serie B, anche se io, lo confesso mi sento un tipo di serie B :)!!!!!!!!!!. Siamo solo diversi e per questo a volte non si è daccordo su alcune cose, mica è un problema però. E’ così arricchente per tutti noi ascoltare punti di vista diversi. Elisabetta, ti capisco, anch’io certe volte mi sono sentita un’estranea nel forum e a volte ancora mi ci sento, ma poi scelgo di partecipare. Mi chiedevo infatti dov’eri finita.
Marina PieriniRagazze, io spero che voi riusciate a comprendere che “siete il forum”. Lo scambio che io ho avuto con elisabetta e’ stato arricchente, tenace, e molto bello. Giusto per citare un esempio. Questo forum esiste perche’ esiste lo sforzo di ciascuna di noi, e nessuna e’ piu’ a casa sua di altre. Questo e’ un luogo in cui tutti possono partecipare e quando lo fanno offrono un dono che arricchisce l’esperienza e lo scambio di tutti. Ci sia concesso di non condividere opinioni, perche’ a tutti noi capita, ma facciamolo serenamente, ricordando che le parole scritte si amplificano nella nostra mente a voltre troppo oltre il senso reale delle intenzioni. Vi abbraccio tutte, per tutto quanto mi date. Sirenella.
EleonoraCara Melinda, che piacere risentirti! Capisco quello che vuoi dire, a volte rosico anch’io quando leggo delle cose sulle quali non sono molto d’accordo, però Meli, anche questo può essere un buon lavoro per noi, ossia quello di non identificarci con quanto può disturbarci o ferirci. Come tutti sappiamo, ognuno di noi è un essere unico ed irripetibile. Possiamo sempre dire la nostra. Tutte noi insieme siamo il forum. E questo forum mi piace e mi stimola proprio perchè siamo così simili e così diverse. Un bacione. eleonora
ElisabettaTi ringrazio Teresa per il tuo interesse, ho sentito il bisogno di isolarmi un pò da forum perchè lo scambio ed il confronto, per me intenso, avuto con Marina mi ha messo a terra. Ne sono conseguite tante riflessioni, ancora una volta ho sperimentato la mia difficoltà nel confrontarmi con gli altri e di quanto la paura dello scontro mi fa desistere spesso dal lottare per ciò che credo o che penso. Nonostante non avessi più argomenti ho sentito il peso del confronto, ed il desiderio di chiudere l’argomento prima possibile non mi ha mai abbandonato. Questo mi riporta a tante situazioni nelle quali ho preferito lasciar perdere, negando persino ciò di cui ho bisogno, pur di non scendere ad un confronto diretto. Non mi piace questo tratto di vigliaccheria o di viltà che mi riconosco eppure l’ho visto e l’ho sentito sulla mia pelle anche questa volta. Per questo penso che questa opportunità che abbiamo nel forum sia positiva per riuscire ad osservare noi stessi, se poi scopriamo cose che vorremmo non avere poco importa, l’importamte è vederle ed esserne consapevoli. Ogni comportamento ci porta a sentirci tutte di serie B ma vedere dove manchiamo dovrebbe darci una spinta al cambiamento, anche se ci sembra troppo difficile o impossibile da attuare può darsi che piano piano si possa arrivare a fare qualche passo in avanti.
EleonoraCara cara Elisabetta, leggendo il tuo post mi sono vista esattamente come ero fino ad alcuni anni fa. A parte le grandi passioni di idee e politiche vissute negli anni della mia giovinezza che mi facevano esprimere senza troppi timori, riconosco in quello che dici una mia modalità che mi ha accompagnata per molti anni. Ricordo ancora che quando ho cominciato a lavorarci su, la prima volta che ho imposto a me stessa di dire la mia, mi tremavano le gambe dalla paura. La seconda volta ancora mi tremavano, la terza un po’ di meno e poi, ad un certo punto, non ho sentito più alcun tremore. Ora dico subito quello che penso e pazienza se agli altri non piace. Avrò anch’io il sacrosanto diritto di esprimermi, o no? Mi sono accorta che non ferisco nessuno e che nessuno mi ammazza; sì, qualche volta qualcuno rimane un po’ contrariato, qualche altra volta, se sono stata un po’ irruente, non ho problemi a chiedere scusa, ma finalmente, dopo tanto tempo, è stato bellissimo assaporare il gusto della libertà, di quella libertà che si prova quando dici quello che senti senza rimanere nel conflitto immobile dell’indecisione (faccio bene o male?), o ancora peggio, nella frustrazione di non aver detto quello che avrei voluto dire. Quando adesso mi capita di non esprimermi lo faccio intenzionalmente, come lavoro su di me, sulla mia reattività. Vorrei, appunto, riuscire a reagire il meno possibile e ad agire il più possibile. Quanta tenerezza ho provato leggendo il tuo post, tenerezza per te e tenerezza per quello che ero io. Ti voglio bene. eleonora
TeresaMa certo Elisabetta, piccoli passi, lasciamo perdere la chimera del grande salto. Mi viene sempre in mente il film “Tutte le manie di BoB” quando Bob, dopo la seduta dallo psicanalista, continua a ripetersi, più o meno “Piccoli passi, piccoli passi di bimbo…”. Una volta a meditazione qualcuno disse “non è importante dove arrivi, ma camminare”. Ti capisco, sai quante volte non partecipo alle discussioni perchè mi sento inadeguata? Ma non è sempre così, poi scelgo di partecipare perchè sento che è importante per me esprimermi e anche se a qualcuno quello che dico può sembrare una cavolata, per qualche altro non lo è. E se è una cavolata per tutti, bè allora me lo chiedo anch’io se non ho detto veramente una cavolata. E allora rifletto e mi chiedo se ho detto veramente quello che sentivo o no. Credo che se quello che diciamo è vero, nel senso che lo sentiamo davvero, va bene. Il forum è di tutti, ha ragione Sirenella noi siamo il Forum. A me ieri ha fatto davvero tanto bene dire quello che ho detto, non mi sono preoccupata se si fosse daccordo o meno con me, mi sono solo espressa. Ho espresso me stessa: io la penso così e ve lo voglio dire! Vigliaccheria, è un brutto termine per definire la paura di non essere amati, che è tanto umana Elisabetta. Dicevo prima nello spazio del messaggio nella bottiglia che ha lanciato Marina, che siamo capaci di amarci quando abbiamo fede in quello che sentiamo. Quando facciamo in modo che questo ci accada la paura svanisce. Dipende da noi, non è facile e non succede sempre, ma qualche volta succede,e va bene così. Sai che forse ci vedremo a Todi la settimana prossima :)? Un bacione.
ElisabettaMi avete commosso e consolato con le vostre parole e vi ringrazio di
cuore. Lo scambio con Marina mi ha permesso di contattare la mia paura proprio perchè non sono fuggita subito, come faccio di solito. Era troppo interessante ed io come lei ho bisogno di capire con esattezza certe dinamiche ed il motivo di certi comportamenti che nella personalità contorta di Timoteo non mi erano chiari. Ho apprezzato la tenacia di Marina e compreso la sua insistenza nel venire a capo della questione ma a tratti la sua passionalità mi ha travolto in pieno, l’ho sentita così presente che non ho potuto non osservare la mia difficoltà a reggere un confronto che, ad un certo punto, era diventato per me insostenibile. Mi è stato possibile sentire in pieno questa paura che spesso non avverto per il semplice fatto che mollo subito, eliminando nel contempo il desiderio che un mio bisogno venga soddisfatto. L’esperienza di Eleonora e le parole di Teresa mi danno coraggio e la vicinanza di voi tutte, a volte, mi infonde un grande senso di serenità. Sono proprio contenta di poterti conoscere Teresa, a presto !
Marina PieriniA dispetto del “filo spinato” messo all’ingresso del sito, oso trasporvi e proporvi un paio di poesie di uno scrittore che ho scoperto da poco ma che mi ha deliziata di raro piacere. Si chiama Erich Fried…ce ne sarebbero davvero molte da farfi leggere perche’ variano in genere, lunghezza e tematica. C’e’ moltissima sensualita’, ironia a iosa, dolore, acutezza, giocosita’. Questa prima che vi trascrivo si chiama: E’ quel che e’. E’ assurdo/dice la ragione/e’ quel che e’/dice l’amore./E’ infelicita’/dice il calcolo/Non e’ altro che dolore/dice la paura/E’ vano dice il giudizio/E’ quel che e’/ dice l’amore./ E’ ridicolo/dice l’orgoglio/E’ avventato/dice la prudenza/E’ impossibile/dice l’esperienza/e’ quel che e’/dice l’amore.
Marina PieriniPer esempio: molte cose possono essere ridicole/per esempio/ baciare/il telefono quando/vi ho sentito/la tua voce./Ancora piu’ ridicolo/ e triste/sarebbe/non baciare/il telefono/se non posso/baciare te. – E. Fried.
Marina PieriniFermo proposito: perche’ ci vogliamo/ non solo cuorare/ ma anche boccare/ e pellare e vellare/e bracciare e senare e ventrare/e sessare/ e di nuovo manare e piedare. – E. Fried.
Marina Pierini…che vi devo dire mi fa ridere, mi riscalda, ce ne sono davvero tantissime anche piu’ belle e intense ma vorrei risparmiarmi una fucilata dietro la nuca per cui adesso mi fermo 🙂 vi auguro di avere molti fermi propositi. Baci.
TeresaSiiiiiiii, tanti fermi propositi! Vi confesso che io il telefono lo bacio….e mi sento tanto carina e altrettanto appassionata :). La prima la conoscevo, le altre no, sono davvero deliziose. Grazie Marina.
Antonio BarbatoBirbantella…..!! Fried piace molto anche a me e Morivivere è una delle mia poesie preferite, anche se, naturalmente, adoro Sandor Petofi.
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