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L’anima

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Questo argomento contiene 102 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Bruno Ordonselli 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #4840 Risposta

    una molecola

    Caro Bruno io non penso che si diventa immortali lasciando una traccia. una traccia come dicevo in un altro post è relativa, passa, cancellata dal vento come una scritta sulla sabbia. Io inoltre non ho mai parlato di immortalità. Perchè tu ne parli? Paura della morte e paura di aver vissuto una vita invano. Speranza di ovviare a queste due paure lasciando una traccia?? mhhh!!! Non fraintendermi! se ti faccio queste domande è perchè me le sono poste anch’io e mi sono risposto in un certo modo. E perchè l’aromento si fa interessante. Sull’assoluto il discorso si fa duro e so di non essere in grado di parlare di qualcosa di cui avverto l’esistenza ma che non saprei definire; mi dispiace!! ciao

    #4841 Risposta

    Bruno

    certo che ho una gran paura di morire e di aver vissuto invano se morissi domani cadrebbe la mia unicità, è molto più facile credere che ci sia un qualcosa dopo ma la mia feroce razionalità e la mia voglia di polemica me lo impediscono.Anche essere agnostici è un modo di credere!Certo puntare all’assoluto e non sapere cos’è mi pare un operazione complessa scusate l’insolenza ! Un saluto affettuoso

    #4842 Risposta

    una molecola

    Non è insolenza la tua anzi…hai centrato il bersaglio

    #4843 Risposta

    Marina Pierini

    Scusate, ma perchè si parla di assoluto? L’aldilà o un Dio sono l’assoluto? In che senso? Com’è la sensazione dell’assoluto? Cercate qualcosa che conoscete e saprete riconoscere? Mi spiegate per favore, un pò meglio cosa volete dire? Mi sembra un po’ che c’è il rischio di attribuire al metafisico un significato ancora più ostico e irraggiungibile, non pensate? Ma quando amate qualcuno, e sentite questo sentimento come vero, vi chiedete anche se è assoluto, dubitando eternamente di quello che provate solo perchè non è un sentimento divino, ma umano e come tale lo possiamo sperimentare? O senza farvi seghe mentali infinite, accettate quello che provate per qualcosa che è ciò che è? Semplicemente ….senza paroloni…per quello che è! L’aldilà, qualunque cosa vi suggerisca il cuore non è una verità mentale, perchè la mente dell’uomo è fatta per ciò che è concreto e terreno. Basta una stanza buia per mettere in crisi le percezioni della nostra mente che teme ciò che non vede e spesso lo trasforma in ciò che non è. L’amore non passa dalla mente, non è un sentimento stravolgente e rinnovante o distruttivo che può essere analizzato, vedete un 5 ad esempio, come si fa? La nostra mente emozionale percepisce cose che secondo me non sono fatte per essere confermate assolutamente dalla mente logica. Perchè esse spesso sono in contrapposizione. Come può accettare la mente logica che ci siamo innamorati di un fetente smidollato, ad esempio?? Ovviamente bisogna filtrare razionalmente quello che si prova, perchè si corre il rischio di perdere l’equilibrio fra ragione e sentimento, eppure l’amore non ce lo spiega nessuno, non ce lo mostra nessuno, non ce lo trasfonde nessun essere umano perchè è dentro di noi e ciascuno lo sa riconoscere al momento opportuno, assolutamente, anche se talvolta dopo dolorose tribolazioni e dubbi. E’ insolente dire “ti amo” a qualcuno e dirlo con assoluta certezza del cuore? Cosa vi serve per affermare assolutamente che in quel preciso istante quell’amore è assolutamente vero per voi? Il tempo non ci appartiene, il futuro va vissuto, cosa sarà di noi non lo sappiamo, ma l’assoluto e il vero sono concetti poco insolenti e poco arroganti se nascono dalla semplice fede del cuore. Non voglio dire che un sentimento assoluto autorizzi a distruggere, dico solo che senza andare troppo lontano il seme che deve germogliare dentro noi, per farci “capire” è stato seminato in ciascuno. Il punto forse è se la terra che lo contiene saprà essere fertile o resterà arida per sempre. Una pianta esiste come promessa, in un seme.
    Anche se la nostra mente vede il seme, e non la pianta. Ma se il seme non muore e si trasforma in terra fertile non vi sarà alcuna pianta e nessuno ce lo può insegnare, nessuno lo può fare per noi, noi siamo la terra e dobbiamo scoprirlo ciascuno a proprio modo…guardate dentro di voi, non fuori. Se sentite di avere un seme, se sentite di avere un’anima allora qualcosa c’è per voi e per noi tutti. Cercatela, non vi fermate mai, ma sappiate anche riconoscere col cuore semplice quello che alla mente non è concesso sapere. L’insolenza più grande è il dubbio della mente sulla verità umile del cuore. Perchè la mente è ingannevole. Talvolta lo è anche il cuore umano, ma l’amore, quello vero, non sbaglia mai.

    #4844 Risposta

    una molecola

    Per Bruno: con “hai centrato il bersaglio” volevo confermarti che è un’operazione complessissima; tu dici che è più facile credere che ci sia qualcosa dopo piuttosto che lasciare una “traccia”, io potrei dirti che “intraprendere un’operazione complessissima” è più difficile di lasciare quella traccia che voi lasciare tu; ma non è secondo me una questione di cosa sia meglio perchè una via non esclude l’altra. Ma focalizzarsi esclusivamente su una sola per me non è corretto.
    Per Marina: Io non ho capito quasi nulla di ciò che hai scritto in relazione all’assoluto. Ma con questo non voglio assolutamente dire che il problema è tuo. Si tratta di cose che non son trasmittissibili con un post. Anche per questo non ho voluto dilungarmi. Con questo non voglio escludere che sia l’unico a non aver capito!!
    Ciao

    #4845 Risposta

    un atomo

    Veramente non ho capito molto nemmeno io. Anche perchè quel poco che mi sembra di aver capito non è assolutamente in contraddizione con ciò che si era già detto, anzi mi sembra che il senso sia proprio lo stesso, però poi sia il tono dell’intervento, sia alcune frasi nel contesto mi fanno dubitare della mia comprensione del messaggio. Io non riesco a spiegare quest’assoluto proprio per la ragione che dici tu cioè ritengo appunto che c’è una verità intima che la mente non può spiegare, se anche tu concordi con ciò perchè pretendi una spiegazione con le tue domande iniziali ? “Scusate, ma perchè si parla di assoluto? L’aldilà o un Dio sono l’assoluto? In che senso? Com’è la sensazione dell’assoluto? Cercate qualcosa che conoscete e saprete riconoscere? Mi spiegate per favore, un pò meglio cosa volete dire?” In quanto a guardare dentro di noi e non fuori mi pare sia il concetto cardine espresso sia da me che da molecola quando appunto cerca di dire a Bruno che il “successo” o la “traccia” che lasciamo è effimera appunto perchè esteriore, mentre ciò che conta è la nostra interiorità, la nostra ricerca , il nostro anelito a crescere. Insomma la sensazione è che diciamo le stesse cose ma a sentire te sembra che siamo in opposizione. Probabilmente qualcosa non l’ho capita. In quanto al discorso sull’amore cosa volevi dire che quando si ama si ama e basta? Che non possiamo razionalizzare nè spiegare l’amore? Che l’amore c’è o non c’é? Se è questo che intendevi sono perfettamente d’accordo. Infine l’amore vero non sbaglia mai, che vuol dire?

    #4846 Risposta

    Marina Pierini

    Se avete ben capito che io non ho capito cosa intendete dire parlando di assoluto, perchè mi chiedete cosa volevo dire? Il fatto di aver posto delle domande per comprendere di cosa si sta parlando dovrebe chiaramente far intendere che sono io a non capire. Il problema penso sia questo, almeno per me, tutti parlano di assoluto come se tutti dessimo a questa parola un significato universalmente comprensibile e uguale. Io non lo comprendo. Quindi chiedo, ma voi cosa intendete dire quando parlate di assoluto e vi chiedete se c’e’, dov’e’ o cosa sia? Spero sia più chiara la mia domanda, se non è seguita da qualche riflessione sulla ricerca che evidentemente viene scambiata per altro. Avevo fatto delle domande e poi ho chiuso con delle riflessioni. Per ora ripeto le domande, poi magari mi è venuto in mente un esempio molto carino per spiegare meglio il senso delle mie riflessioni che nascevano in risposta ad alcune cose dette da Bruno. Non lo scrivo perchè se non vi interessa me lo rimetto in tasca. Non è importante condividere sempre e per forza tutto. L’amore non sbaglia mai, è un’affermazione assoluta, tu cosa comprendi se qualcuno ti dice questo, atomo?

    #4847 Risposta

    un atomo

    Io comprendo appunto che è un’affermazione assoluta, cioè è qualcosa che nessuno può dimostrare a nessun altro. E’ la tua verità del cuore e anche se non ne comprendo il senso la rispetto. Quando tu parli di fede o di Dio, o di anima o di amore, parli di qualcosa che secondo te ha significato universale? Ovviamente no. Ma io non volevo fare una polemica, veramente non ho compreso il significato letterale delle tue parole del post precedente. Anche io ho fatto delle domande sulla tua affermazione sull’amore e mi sono lanciata a dare alcune interpretazioni. Tutto qui. E’ che la sostanza del tuo discorso non mi sembrava poi così lontana dalle posizioni espresse da altri, e non sono riuscita a capire bene invece le diversità. Se ti va provo a rispondere un pò alla volta.Tu chiedi: Ma quando amate qualcuno, e sentite questo sentimento come vero, vi chiedete anche se è assoluto, dubitando eternamente di quello che provate solo perchè non è un sentimento divino, ma umano e come tale lo possiamo sperimentare? No certo, io non mi domando se è un sentimento assoluto e non dubito eternamente. Perchè dovrei farlo? Da cosa si deduce? Si parlava di un’ aspirazione all’assoluto e non della pretesa che l’unica cosa che ci possa soddisfare debba essere “perfetta”. Per me aspirare all’assoluto significa essere il più possibile collegati con la nostra scintilla interiore, aspirare a questo anche se poi è tanto difficile non perdersi nella vanità delle cose apparenti. Perciò per me aspirare all’assoluto è cercare di guardare alle cose libera dagli occhi ingannevoli dell’ego. Ma è appunto solo un’aspirazione e forse come umani un obiettivo irragiungibile su questa terra ma nondimeno qualcosa cui poter aspirare. Tu dici che l’assoluto e il vero nascono dalla semplice fede del cuore e non dalla mente logica, ed è esattamente ciò che penso. Ho paura di non aver fatto molta chiarezza, il discorso è un pò difficile, ma aspetto riscontri. Se vuoi. Saluti.

    #4848 Risposta

    una molecola

    Anche io condivido quello che dici tu dell’assoluto, atomo; soprattutto la prima parte (quella della scintilla la sento proprio mia). Ma il discorso sia fa difficile, perchè si parla di cose che non si possono spiegare con semplici parole (per di più scritte). Voi dite che il vero e l’assoluto nascono dal cuore e dalla semplice fede ma non vi viene il dubbio che dite questo perchè siete degli emozionali??? La gabbia in cui siamo ci da le “nostre” verità, ma per un mentale o per un tipo di azione la verità potrebbe essere diametralmente opposta magaari potrebbe dire che l’assoluto è raggiungibile solo con l’intelletto. Forse ho fatto male a parlare di assoluto perchè è una cosa che intuisco e basta; non so spiegarla. Di una cosa sono certo: solo con la testa o solo col cuore già non si vede bene e chiaro quello che ci capita tutti i giorni, figuriamoci se vogliamo comprendere ( o usate il verbo che più vi aggrada) quella cosa che ho chiamato assoluto.
    Consideratelo un errore di stampa o forse …..meglio un occasione per mettere in risalto la fallacia delle parole. Cara Marina, quì nessuno ha detto che quello che dici non interessa, che non vogliamo condividerlo e che quindi quello che hai detto devi rimettertelo in tasca. La mia mente, forse non emozionale come la tua, ha difficoltà a seguirti in certi passaggi e quindi non ho capito niente. Ho precisato in post precedenti che per me è difficile definire l’assoluto infatti mi sono tenuto la critica di Bruno, che è giusta. Solo, per essere più precisi non ho ben capito la relazione tra amore ed assoluto e soprattutto un po’ dopo la metà del tuo post mi sono sentito travolto da un’ondata di, come dire, lessico emozionale che mi ha travolto e ho perso il filo. Non sentirti toccata se scrivo che non ho capito, lo scrivo solo perchè in realtà il motivo vero è che non ho capito! Tutto quì.

    #4849 Risposta

    Marina Pierini

    Cari, io credo che non debba esistere alcun argomento di cui non si possa parlare, dove alberga il sincero desiderio di comunicazione e scambio. Per fortuna, nonostante i limiti di noi tutti, siamo qui e non ci avviliamo delle cose incomprese. A me sembra un buon segno. Rispondo brevemente prima ad atomo, poi a molecola. Atomo tu mi dici che nel mio intervento ti riusciva difficile cogliere le differenze sui nostri punti di vista e non è la prima volta che me lo scrivi. Non ho mai precisato, e me ne pento, che quando faccio un intervento non lo intendo solo come contrapposizione di pensiero ma anche come condivisione di un pensiero comune. Insomma, perchè cerchi le differenze, e non lasci semplicemente che la mia opinione ti trovi o meno d’accordo? se dico le cose che dici tu, non le posso dire, perchè arrivo dopo? La polemica è dietro l’angolo perchè a mio avviso non siamo educati al vero ascolto. Tu dici una cosa, magari io la condivido ma voglio esprimerla con altre parole, perchè c’e’ quella sfumatura differente che è mia, è il mio colore che unisco al tuo, poi arriva qualcun altro che fa lo stesso. Non è un problema e non deve esserlo mai. Siamo così attaccati alle diferenze, al controbattere, al discutere che non riusciamo più ad a cogliere chi si esprime in libertà affermando le stesse cose degli altri. Non è un problema tuo, ma credo di tutti….che ne pensi? Dopodichè ti chiedo di chiarire come si concilia l’assoluto in quanto collegamento alla scintilla interiore e poi all’assoluto come libertà dagli occhi ingannevoli dell’ego? E’ questo che non capisco. Non riesco a comprendere se quando parli di scintilla interiore parli di “anima” e quindi di metafisica o di corpo interiore e se è corpo ineriore…che significa?? Ti prego se ti va…chiarisci…perchè io ho la sensazione che si mischino due concetti diversi, uniformando il corpo “solido” con quello “gassoso” e non si può, almeno per me, c’è una distinzione fra le due cose. Baci.

    #4850 Risposta

    Marina Pierini

    Caro molecola, non ho nessun problema nel sentirmi dire che non si condivide la mia opinione o che non si è capito nulla di quanto ho scritto. Anche voi provate la frustrazione di voler esprimere molteplici idee nello spazio limitato e ristretto di questo luogo, diciamo che forse io che sono “un’emozionale” mi turbo 🙂 quando me lo si dice in maniera che a me sembra ruvida. Si puo’ anche dire, scusa, per favore, che ne pensi, ti spiacerebbe. Queste parole servono ad ammorbidire il tono “scritto” che nostro malgrado, lo so bene anche io, talvolta risulta agli altri peggio di quanto non sia nelle nostre intenzioni. Ti parlerò della relazione tra amore e asoluto, però ho bisogno di capire meglio il vostro pensiero, altrimenti diventa solo un casino di parole che non ci portano ad una vera comunicazione….spero tu sia d’accordo. Tu mi scrivi che secondo te per un mentale o per un viscerale certe verità possono risultare diametralmente opposte…..va bene….quando le verità tendono ad essere relative, ma c’e’ altro, il panorama è molto più ampio, possiamo chiederci infatti “come” arriviamo a quelle verità. Se ti va vorrei condurti sul filo di un ragionamento e dovremmo procedere con un botta e risposta….ti va? Io inizio, poi se ti secca me lo dici e cerco di trovare una via differente per portare avanti questo ragionamento. Io ci provo. Facciamo un esempio di verità come la intendo io: io ti offro due mele, su di un piatto c’è una mela perfetta lucida, gonfia e succosa. Nell’altro piatto c’è una mela un po’ abbozzata, un tantino scura in qualche piccolo occhiello e che ha un’aria piu’…come dire vissuta e ruspante. La mia domanda è questa: sa il tuo intelletto se entrambe le mele sono buone? o se una è cattiva o l’altra no? o se sono entrambe cattive? C’e’ una verità per te, il tuo intelletto sa distinguerla? (ovviamente chiunque voglia dare una risposta è il benvenuto, basta anche un si o un no con una brevissima spiegazione inerente alla scelta, così non ci accavalliamo)…ti abbraccio e a presto…

    #4851 Risposta

    una molecola

    Rispondo alle domande nel modo più breve possibile, senza aggiungere impressioni o dubbi in modo tale da farti arrivare alla conclusione dell’esempio senza intoppi; poi se ho qualcosa da obiettare o su cui ragionare la tiro in ballo. La risposta è: in base alle mie esperienze (e riprendiamo l’argomento di un’altro post) No. Il mio intelletto non lo sa.!

    #4852 Risposta

    Marina Pierini

    Guardare con gli occhi le mele, usare la tua mente per riflettere sui pro e contro dell’esteriorità non ti ha dato una risposta certa. Sei d’accordo che però una risposta possibile c’e’? Puoi dirmi, sulla base di quanto sai che è reale o possibile per noi, che esiste una risposta a quella domanda, anche se il tuo intelletto non lo sa? C’e’ un modo per saperlo? Se si…qual’e’ secondo te? Le due mele sono sempre li’.

    #4853 Risposta

    Chiara

    Intervengo a questa discussione perchè invece io ho “sentito” moltissimo Marina, ho capito benissimo quello che voleva dire.
    “Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile all’occhio” dice Saint Exupery nel “Piccolo Principe” e mi trova perfettamente d’accordo.
    Per quanto mi riguarda invece ho stentato a capire la difficoltà di connettere “amore” e Assoluto.
    Sono un’emozionale 2 ma anche se vogliamo far parlare la mente razionale, Gurdjeff che non è certo un divulgatore di emozioni, afferma che a certe cose ci si può arrivare solo col centro emozionale superiore che pare abbia una velocità vibrazionale tale da poter captare certe verità.
    Forse qui c’è la comune incomprensione che c’è sempre quando parliamo di mente o di cuore, spesso, infatti parliamo del comune “Cuore e mente”. Cioè di attaccamenti, giudizi e pregiudizi per lo più. C’è un mentale superiore cioè stati di coscienza particolari, a cui però in genere non arriviamo se non con l’emozionale superiore aperto e funzionante dice Gurdjeff. Cioè con una certa apertura del cuore, con la chiarezza dell’intuito, non si tratta delle comune emozioni che noi in genere definiamo cuore e che non sono mai disgiunte dal considerare, dalla rabbia, e dalla paura, si tratta di un certo livello di cuore puro, un cuore libero, spazioso e aperto capace di “sentire” certe verità. Un cuore “vuoto” per intenderci, capace di entrare in uno stato d’unità. Ci sono certe scuole sapienziali che proprio per rompere i nostri comuni schemi dicono che l’uomo evoluto pensa col cuore e ad ama con la testa. A un certo livello non esistono più separazioni non esiste più mente e cuore ma unità infatti.
    e penso che questo è amore nel senso più profondo del termine.
    Un saluto a tutti. chiara

    #4854 Risposta

    Utente Ospite/Lo sveglio

    le assaggio entrambe! c’ho na fame!! Per dindirindina! non ho fatto colazione!

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