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Questo argomento contiene 102 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Bruno Ordonselli 13 anni, 2 mesi fa.
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Marina PieriniChiara ti ho citata e mi hai preceduta mentre scrivevo, grazie per le tue parole, qualunque cosa pensi di me. baci.
ChiaraMarina, sai bene ciò che penso di te!:)
Confermo che tra di noi non c’è mai stato neanche un momento in cui ci siamo sentite nè giudicate nè schiacciate o altro. C’è sicuramente affinità nel nostro modo di pensare ma questo c’entra poco. Credo ci debba essere da parte di ognuno la libertà di esprimersi ed essere se stesso. Credo che questo debba essere un contesto di apertura e non di chiusura. Credo sia importante che ci accogliamo con le nostre caratteristiche anche se a qualcuno possono risultare fastidiose, altrimenti non si riesce a comunicare. Un abbraccio. Chiara
Marina PieriniDevo immediatamente scusarmi con Atomo, perchè tutti gli interventi erano di mlecola, ho letto io male i tre post in sucessione, non c’entra nulla in questo scambio qualunque cosa pensi. Mi spiace. Ho sbagliato.
Bruno Ordonsellici sono e volevo dirvi che l’ intelletto la ragione senza i sensi è come un guscio vuoto l’esempio delle due mele è calzante le posso assaggiare ma se tappo il naso non sentirò nessun sapore.Io penso di essere abbastanza arrabbiato ma anche voi non scherzate. U n bacio Marina ho anche messo il cognome!
Utente OspiteMarina , allora…Ho capito bene che ti sei confusa con i post, quindi tutto bene , tutto OK. Dopo di che comunque tu scrivi che ti aspettavi che avrei ‘incasato’ la mano…perchè te lo aspettavi? Senti ti voglio dire una cosa esponendomi al massimo, ma te la dico veramente col cuore, con affetto e già da ora ho deciso che non mi importerà se vorrai credrmi o no, non mi risentirò di alcuna cosa perchè quello che ti voglio dire è sincero. Molecola dice che sente che sei una bella persona e che ti perdi in un bicchiere d’acqua. Ora Marina dal mio punto di vista io SO che sei una bella persona, la mia stima in te non è mai venuta meno, ed è per questo che vorrei tanto che tu riflettessi su alcune modalità. Il problema non è che a me disturbi il fatto che condividi o dissenti, questo mi sembra più che normale e infatti non mi crea mai problemi con nessun altro. Il problema nasce dalla modalità che usi quando dissenti. Che è esattamente quella che descrive molecola. Tu hai tanto da dire e da dare e lo fai splendidamente, eppure come diice molecola accade che fai scappare gli altri perchè li ferisci in modo inconsulto. Puoi pensare che sto cogliendo l’occasione per dirti una cattiveria, ma non è così, te lo dico perchè sono sicura che se tu vedessi questo per come veramente lo fai modificheresti immediatamente le tue modalità. Io credo che tu non te ne renda conto. Il discorso di Chiara non è giusto, perchè se è vero che bisogna accettare il modo di fare degli altri è anche leggittimo accettare le reazioni. Non è giusto tutelare solo il modo di essere di alcuni e non di altri. Quando è nata sul forum la discussione su umiltà e arroganza, mi sono ritrovata apparentemente in modo casuale (ma io non credo che queste siano coincidenze) ad affrontare questo tema con molte persone a me care e ho scoprto che molte (anche se non tutte) ritengono cghe io possa una forma di arroganza. Questo mi ha fatto male, in u primo momento perchè nella mia testa e nella mia anima so di non sentire questo eppure se qualcuno lo pensa devo spingermi a domandarmi perchè agisco in modo che va in direzione opposta alle mie reali intenzioni e al mio sincero e puro sentire. Vedi, Marina, ho già cercato di spiegare altre volte perchè non mi firmo. Bada bene non mi sto giustificando, non pretendo nè di fare bene nè di fare male, ti posso spiegare solo con molta umiltà perchè ho agito così sperando nella tua comprensione senza giudizio. Dunque mi sono sentita ferita proprio nel modo in cui dice molecola, esattamente per le ragioni che lui espone e avevo deciso di non scrivere e non leggere più. Molto umanamente ti dico che non ho potuto. Perchè? Certamente sarà la mia tenacia 🙂 🙂 non è vero? E certo lo è, ma è anche perchè in questo posto ci sono scambi che mi piacciono e mi interessano e non voglio rinunciarvi, tuttavia non voglio essere aggredita, ho sperato in questo modo di disinnescare una situazione, di depotenziarla, rendendola più neutra e anche più cautelante per me. Ognuno fa ciò che può. Però nome o nick ho comunicato sempre ciò che sentivo cercando di driblare degli eccessi che pure ogni volta mi hanno colpito. Non mi conosci bene, ma non c’è situazione nella quale non solo io non mi esponga ma non lo faccia persino un pò troppo, anche quando non mi è affatto richiesto. Antonio una volta mi ha preso in giro con Don Chiscotte, questo per dire che non è mia abitudine nascondermi non perchè sia cuor di leone, ma a causa dell’impulsività, del senso di giustizia a tutti i costi e per la tenacia ostinata e l’essere troppo intrepidi tutte caratteristiche come ben sai del mio tipo e sottotipo. Se questa volta, per la prima volta, ho agito così e non me ne pento, è perchè ho sentito di non poter comunicare pur desiderando molto volerlo fare. Non ti chiedo di dirmi che ho ragione perchè non so nemmeno io se ce l’ho o no, non è questione di aver ragione ma di non aver saoputo fare diversamente,probabilmente per una forma di fragilità che non mi vergogno a confessare. Ora sembrerebbe non opportuno tutto questo chiarmento che sembra personale su un forum , ma io credo che sono scappati molti altri per ragioni non credo identiche ma molto simili. Ora se tutto questo per te è intollerabile possiamo benissimo tutti smettere di scrivere, dovrei dirti che non è un problema, ma invece ti dico che per me lo sarebbe. Io vorrei continuare a scrivere e soprattutto vorrei continuare a leggerti potendo contare sulla tua capacità di comprensione. Non oso sperare in una parola equanime di qualcun altro, vedremo…
un atomoScusa ero io…ATOMO 🙂 ;:-))
una molecolaGuarda Marina, io non voglio continuare su questa linea, ma se leggi il mio messaggio di cui sopra del 06/11/2007 18.03.38 ti potrai rendere conto che i toni non sono così alti. Ma c’è stato un bel momento nel tuo post di risposta, esattamente la prima frase, che non so…..Secondo me in certi casi dovresti metterti un po’ di più nei panni del tuo interlocutore e magari pensare tipo “però forse se la scrivo così si può pensare una cosa che non voglio dire”, se veramente non la volevi dire. Sinceramente? Se una persona in risposta ad una mia ossevazione su un suo punto di vista mi dice “Stai facendo il gioco del “si, però, ma”” (dandomi quindi dell’immaturo che la vuole vinta o che deve sempre dire l’ultima), e ancora mi dice “solo per disinnescare il potere di una riflessione” (cioè io, molecola, sto scrivendo su quest’argomento e sto giocando al tuo gioco solo per smontare ciecamente il tuo punto di vista) e ancora “che poteva stimolarti a mio avviso meglio” (ossia, disinnescando il potere della tua riflessione mi sto perdendo un’ occasione per essere stimolato positivamente). Sinceramente, se non sapessi che hai scritto anche cose belle, mi verrebbe di pensare o che sei arrogante o che devo venire di corsa da te perchè ho trovato il Maestro. Chiara, il tuo discorso sui 360° è chiarissimo. Ma io non sto quì a dire che Marina ha un problema con me, io con lei o che io me la sono presa e quindi me ne vado (anche se sto scrivendo solo da poco, quindi cambierebbe poco). Il vero problema, però, è che in situazioni simili altri lo hanno fatto, se ne sono andati o scrivono pochissimo. Personalmente, se qualcuno mi porge un pacco regalo io la carta non la guardo perchè so che è un regalo. La condivisione e lo scambio di esperienze e modi di vedere per me sono sempre “regali” e se Marina a volte confeziona bei regali e ripeto belli con una carta che non mi piace proprio, io comunque vado oltre, infatti come ho detto, continuerò sicuramente a leggerla come ho fatto fin ora. Ma ci sono persone che possono dare e hanno dato bei regali al forum che invece, purtroppo, ci tengono alla confezione. Tutto quì. Forse se marina non scrivesse, questo forum sarebbe quasi morto, ma se facesse un po’ d’attenzione potrebbe essere veramente un posto molto migliore di quanto già non sia. Spero di essere stato chiaro. Un abbraccio sentito a tutti, anche a te Marina. Spero di poter scrivere ancora perchè è stato un sincero piacere (finisce oggi la mia settimana di ferie).
Bruno, ma insomma ho dovuto inscenare tutto questo sfogo di rabbia per farti sentire a casa tua e tu…..mi scrivi solo tre righe?? Ciao!
un atomoCara molecola ritaglia qualche spazio anche senza ferie. Mi sono sentita molto in buona compagnia, e in sintonia in modo sorprendente, sulle riflessioni ma anche sul funzionamento del modo di pensare, di sentire e di reagire. Se sei un mentale come dici magari queste affermazioni ti sembrano un pò troppo emozionali:-) 🙂 ma non ti preoccupare io mi sento molto metà 4 e metà 5…
una molecolaPer Atomo: il tuo post è arrivato mentre scrivevo il mio. Pienamente concorde in tutto, anche nell’affetto per te, Marina. (Come Bruno ha scritto “non ti conosco ma già sento di volerti bene”) Ciao.
una molecolaCi proverò. Ariciao
ChiaraCi siamo aperti molto, vi ho riletti tutti, è stata una cosa strana, ma ho visto davvero tutti i vostri punti di vista. E c’era una ragione in ciascuno…Capisco ciò che dici, atomo, è ovvio che diventa implicito accettare anche le reazioni, anche se poi è normale che quelle stesse reazioni magari ci feriscono…L’ho detto, in genere è uno specchio, io mi ferisco perchè tu mi ferisci e allora ti ferisco e ti mi riferisci ancora e via all’infinito.
Volevo comunque lanciare un sassolino che unisca e non divida. Qualunque cosa ci diciamo non prendiamocela, è raro che ci sia un posto come questo dove possiamo essere noi stessi a tutto tondo. E qualunque sia stata la motivazione, a mio avviso, ciò che è accaduto, ha permesso se possibile uno scambio ancora più profondo tra noi. Dove è possibile infatti guardarci così bene e offrire all’altro un feedback più efficace? L’enneagramma per me è uno strumento di crescita, e in questo momento sento di volervi ringraziare tutti per esserci messi in gioco.
Un bacio a Marina, molecola, atomo e…Bruno che ha scatenato tutto questo ambaradan;)!
Chiara
Marina Pierinieccomi qui…la feritrice inconsulta…la confezionatrice di pacchi dal contenuto bello e dalla carta puzzona. ragazzi ovviamente devo rispondere ad uno per volta, so che ne capite la necessità. Voglio innanzitutto dire a Molecola…che io sono quella che sono, così come tu pretendi di essere quello che sei, senza metterti in discussione e chiedermi che penso di te. Quando scrivo di fretta posso essere ruvida o sembrarlo, posso essere divertente o meno, ma non ho alcun interesse ad essere più piacevole e accomodante per te, così come per ciascuno. La tua reazione a mio avviso, è stata sopra le righe, iperemozionale, ed esagerata, sopratutto visto che non ci conosciamo, e devo pensare questo, visto che tu non ritieni di presentarti col tuo nome vero. Insomma mi sembra veramente eccessivo affermare che una persona sconosciuta, seppur interlocutore interessante, possa “ferirti in maniera inconsulta”. E’ un’affermazione priva di equilbrio e di senso. Quanto sei fragile? E io cosa c’entro con la tua fragilità? Ti faccio notare che hai usato espressioni che io ritengo offensive e pesanti nei miei confronti. Ma sembra che tu ti senta legittimato a farlo. In più di una occasione ho colto in te la mia stessa voglia temperamentale di confronto, ma io me la sono vista addosso come uno specchio e non ti ho giudicato, tu si. Mi hai chiaramente detto che mi comporto come arrogante, presuntuosa, prepotente, che mi sento superiore agli altri addirittura che induco alla vergogna (questo dice molte cose di te e lo sai) e quindi in una parola sono una megalomane. Adesso, sorvoliamo su quanto in teoria la mia sensibilità (non esiste sempre solo la vostra sai?) si possa turbare o meno rispetto a quanto affermi (sorvoliamo perchè sono una donna intelligente non perchè sono generosa), non ti sembra un modo esagerato di reagire nei confronti di una persona sconosciuta? Onestamente, mi sono fermata a riflettere con calma e mi sono chiesta se davanti ad un megalmane io reagirei così. Altrettanto onestamente mi sono resa conto che oggi, per quella che sento di essere, mi farei una risata, non mi sentirei affatto sminuita, messa in ridicolo, in discussione o altro da una persona che ai miei occhi mi sembra fuori di boccia. Magari lo sfotterei, ma non più di così. Mi parli di affetto e simpatia, cosa significa? Tu non puoi davvero affermare seriamente certe cose e aspettarti che io mi senta subito in dovere di modificare miei comportamenti veri o presunti per compiacere qualcuno che non conosco, che non so se stimo e che meno che mai voglio bene. Ti rispetto, anche se mi hai insultata a mio avviso troppo aggressivamente e troppo esageratamente viste le circostanze. Potevi, se disturbato da un tono a te sgradito, chiedermi di notare che sono tropo provocatoria magari e vedere cosa ti avrei risposto, ma la tua sparata a mio avviso va molto oltre e spero che tu prima o poi voglia riguardare certe tue affermazioni. Condivido momenti di scambio emozionale e intellettuale, con tutti voi, ma la cosa finisce qui. Non ti devo nulla, nemmeno capire le tue ragioni. Ti sembro cinica? Egoista? Non lo so, io mi sento realista, dura e stufa rispetto a chi è prepotente nel porsi e nel porre certe aspettative e pretende con l’alibi dei propri sentimenti di ferire gli altri. Essere feriti non è un motivo sufficiente per ferire. Non voglio farmi assorbire dalle infantili e prepotenti aspettative di qualcuno che apprezza certe mie caratteristiche ma si lamenta di altre e mi chiede di modificarle per lui. Sulla base di quale motivo? perchè non modifichi tu, il tuo modo di reagire? Sei meglio di me? Ma se è così non sono più io l’arrogante e come lo portiamo avanti questo gioco? Se il pacco non va bene in tutto e per tutto, tu non sei abbastanza forte da scegliere lo stesso di tenertelo? O non sei abbastanza forte da scartarlo? O ti va tutto bene, o nisba? E’ un problema mio? Dammi una sola ragione valida per cui TU modificheresti le TUE caratteristiche a me moleste, per compiacermi, e poi ne riparliamo. Vi faccio notare, e questo vale anche per atomo, che date per scontato che molte persone che scrivevano, non scrivono più per causa mia. Chi ve lo ha detto scusate? Io sono in contatto con molte di queste persone e le cose che ci siamo dette di persona non confermano assolutamente la vostra illazione. Voi affermate verità assolute senza chiedervi se state guardando le cose non solo a 360 gradi ma se avete tutti gli elementi per fare certe affermazioni pesanti …e con leggerezza le fate a mio danno. Per come la dite da una parte questo forum c’è perchè se io non fossi costante morirebbe, dall’altra faccio scappare le persone? Forse faccio scappare VOi, e ritengo un atto di presunzione affermare che questo vale anche per gli altri. Non voglio approfittare dell’assurdità di certe affermazioni, e pretese che a me si palesano, per giocare con le parole. Voglio andare oltre. Prendo atto di ciò che mi dite ma questo non vuol dire che intendo rispondere alle vostre aspettative, ho diritto di essere quella che sono. Ti invito, Molecola, a notare se ti va, che è assolutamente CERTO che io scateni in te sensazioni di violenta vergogna, rabbia, senso di inferirità e ingiustizia….è certo che TU provi questo….non è altrettanto certo (se non per te) che queste siano le mie vere intenzioni, che io abbia agito effettivamente con questo scopo e queste modalità. Può essere, dov’è la verità? Io ho dei riscontri con le persone che ci leggono o che si relazionano a me che vi contraddicono e so chi sono io e quali sono le intenzioni che mi muovono verso voi. Lo so al buio, come voi, o lo so da sveglia, come voi. Chi può dirlo? Se è stato un sincero piacere parlare con me, sono felice per te, ma non è un motivo sufficiente a farmi diventare quella che non sono. Io sono qui, indipendentemente dalla simpatia o dall’antipatia di chi scrive, sono qui e mi metto in gioco come so fare io. Non chiedo agli altri di giocare con regole che piacciono a me e basta. Mi aspetto che si accettino le regole generali dei rischi e del gioco che si porta avanti. Non lo dovete a me, ma a voi stessi. Diversamente farete quello che il vostro cuore, la vostra mente e la vostra anima deciderà, dubito di poter essere il demone di notti insonni, mi avete dato un’importanza eccessiva, sproporzionata e fuori misura. O forse l’avete data alle vostre emozioni?
Marina PieriniRispondo ad atomo. Cara, tu sai perchè ho fatto le affermazioni che ho fatto. Io so perchè tu non ti firmi più e non ti giudico nè bene nè male. In questo luogo si può giocare anche così e non mi interessa entrare nel merito della tua scelta. L’accetto e come vedi gioco. Mi sarebbe dispiaciuto molto perdere il ritmo di una conversazione fra noi che a mio avviso, conoscendoti emozionalmente e da tempo, è migliorata. Questo ovviamente è il mio sentire. Le tue osservazioni circa le persone che non scrivono più non sono esatte e ti ho risposto prima. Non aggiungo altro. Tu puoi decidere di restare, di andare, di soffrire, di tornare, quello che trovo sbagliato è credere che io abbia veramente parte in tutto questo. Sono le scelte che tu fai, con te stessa e per te stessa in un percorso che è tuo e solo tuo, così come il mio è solo mio. In passato certi tuoi modi feroci di reagire mi hano fatto del male, e a quel punto ho compreso che il problema era mio, solo io potevo decidere se espormi ad un malessere che tu provocavi ma del quale non eri veramente e direttamente responsabile o se dire basta e chiudere il contatto. Io ho fatto le mie scelte ma non ritengo di averti “demonizzata” nè resa oggetto di aspettative di qualunque genere. Chi ci fa provare emozioni, positive o negative che siano, non ci deve solo per questo, qualcosa. La scelta è nostra, i fantasmi sono nostri e il prezzo delle decisioni lo paghiamo noi. Non ho nulla contro di te. Ho più volte cercato di dirtelo, e sento che la stessa tenacia intellettuale, la stessa aggressività e la stessa emozionalità che vedo in te sono anche in me. Io vedo lo specchio, Atomo, e riconosco e distinguo l’immagine vera da dover guardare, dal riflesso. Dal tono che usi mi sembra che anche tu hai cominciato a capire che non puoi prendertela con l’immagine riflessa. Ciononostante mi chiedi ancora qualcosa. I miei modi, le mie modalità….rifletto e mi chiedo se c’e’ davvero senso della realtà quando ci si aspetta che gli altri adattino le loro modalità alle nostre esigenze ed alla nostra sensibilità. Questo significa chiedere veramente molto. Lo capisci? Quando io ho capito che le tue modalità non andavano bene per me, in quel momento, ho fatto io la scelta, per me stessa…non ho chiesto a te. Ti scrivo con affetto. Un affetto che non ti può dare quello che chiedi, perchè lo vivo a modo mio e non a modo tuo. Puoi accettarlo o rifiutarlo la scelta è sempre e solo di ciascuno di noi, io non c’entro niente. Mi chiedi se ti credo, se non ti credo….atomo andiamo oltre….tu non hai bisogno che io ti creda oppure no, perchè tu conosci dentro di te le tue verità. Io non ho bisogno che tu mi creda o no, perchè so altrettanto chi sono, e quali sono le mie verità. Ciascuno deve decidere per sè, solo così secondo me, si riesce a donarsi agli altri, in un atto che diventa di pura generosità e non di aspettativa. Io rimango. Per chi vorrà rimanere. Ma se cambierò lo farò nella direzione che io trovo più giusta per me stessa, perchè atomo….ho vissuto troppo a lungo prigioniera di un ruolo e di una immagine impostemi dagli altri, che non mi rassomigliavano affatto. Nel bene o nel male, non sono arrogante, non mi sento tale, voglio così per ME. In questa dimensione mi sento più onesta e sento più vero tutto quanto faccio o non faccio quando mi relaziono agli altri e se do qualcosa non lo dico, non mi aspetto nulla e non lo rinfaccio. Se non voglio più dare mi ritiro e scelgo altro, altrove. Niente rimpianti. Solo la dignità di ciò che sono come essere umano limitato, imperfetto ma col diritto di vivere in mezzo agli altri. Il gioco del “si,però, ma” a dispetto dei pregiudizi di Molecola che gli attribuisce “valore infantile” e quindi un “giudizio” di valore…è un gioco come un altro. Tutti mettono in atto i loro giochi relazionali e io non mi aspettavo che accennare all’analisi transazionale potesse risultare offensivo per chi, allora è, a mio avviso, così giudicante da dare per scontato che lo sia anche io. Ho commesso un’errore di valutazione, non di arroganza, ai miei occhi. Lo dico perchè io spero, ed è una speranza appunto mia, che la ripetizione infinita dei propri schemi non sia un percorso chiuso e che chiunque sia abbastanza forte da superare limiti allo scopo di poter finalmente trovare l’altro, in un luogo in cui tutto questo è possibile oltre le nostre egoicità. Ti abbraccio.
un atomoHo riletto attentamente il tuo post più volte. E ho cercato di domandarmi onestamente se ti avevo chiesto qualcosa. E sì, effettivamente l’ho fatto. Non ti ho chiesto di credermi, anzi ho specificato che questo non aveva importanza alcuna ed è vero. Però una cosa l’ho chiesta, e cioè di modificare alcuni atteggiamenti. Ora se ho capito tu cerchi di spiegarmi che questo non è legittimo, perchè non lo è? Cosa c’è di male nel chiedere? Si può chiedere semplicemente e non nutrire per forza aspettative che investano gli altri di eccessive responsabilità. Io non ho chiesto di modificare il sentire, non l’ho neanche messo in discussione, il tuo sentire è il tuo, il mio è il mio. Ho messo in discussione i modi. Lo so, si può sempre rispondere io sono così e basta o mi prendi o mi lasci, ma si può anche riflettere e cercare di capire se in quello che l’altro dice ci può essere una parte di verità. Si può modificare la modalità rimanendo assolutamente se stessi. Oppure si può scegliere di non farlo. Mi sono chiesta, io sono disposta a farlo? A volte no, a volte sì. Sono disposta a farlo quando la qualità della relazione con l’altro è importante e dunque voglio salvaguardarla , proteggerla , facilitarla. Molto spesso tu affermi che stai dando una possibilità a chi scrive sul forum di capire qualcosa, anche io ti sto dando questa possibilità , ti sto dicendo guarda che mi rimandi questa cosa quì, se non è quello che mi vuoi trasmetttere realmente, puoi venirmi incontro e cambiare il modo di porgere? Non c’è niente di male, nel chiedere questo. L’altro è sempre libero di accettare o no questa richiesta , quando la fanno a me io cerco di domandarmi cosa c’è di vero e non posso sempre cavarmela pensando che il problema è dell’altro e non è mai il mio. Magari l’interlocutore mi sta facendo vedere qualcosa che non vedo. Ora ammettiamo che effettivamente il problema non sia mio ma dell’altro se quello che voglio comunicare è veramente importante per me cercherò di trovare la strada giusta di comunicarlo, rispettando il più possibile l’altro. Può darsi che tui mi faccia da specchio, se cosi benissimo, mi è estremamente utile. Anzi, ti dirò che lo è stato veramente in più di un’occasione concreta, in cui sono stata spinta a modificare i miei atteggiamenti in virtù di ciò che ho provato quando mi sono trovata dall’altra parte. Certo è che in più di due anni che scrivo sono entrata in contatto con tantissime persone, con alcune i modo superficiale, con altre intensamente, di qualcuno ho condiviso molto, di altri molto meno, ma non mi sono mai sentita nè aggredita, nè incompresa. Non è vero che sia stata l’unica a cercare di dirti questo, ti potrei fare molti nomi e ricordare molte occasioni in cui anche altri si sono espressi così, ma francamente sarebbe sciocco e puntiglioso, e non mi è utile per ciò che desidero, che non è uno scontro ma un sanare. Dunque mi succede solo con te e a te succede con più persone. ALT, Attenzione, capisco che questa frase possa essere interpretata male, sembra che voglia dire di conseguenza che il problema è il tuo. Non è questo che sto dicendo, mi limito a constatare un fatto, e ti porgo la possibilità di considerare che forse un problema c’è. Cerco di metterti nella situazione in cui tutti prima o poi ci troviamo soprattutto i tipi irruenti come noi. Mi sono trovata spesso a chiedermi, in altri ambiti di vita, perchè stimolavo sempre certe reazioni ora le scelte sono due o bisogna pensare che gli altri non ti comprendono e sono cattivi oppure bisogna dedurre che qualcosa nel nostro comportamento stimoli certe reazioni. Riconosciuto ciò uno può benissimo decidere di non desiderare di cambiare. E’ legittimo e questo non fa di noi persone peggiori. Ma voglio continuare a guardare a me e non a te. Perciò mi devo domandare perchè mi importa tanto tutto ciò, e qui qualcosa mi sfugge. Qui il problema è il mio, assolutamente e ancora non so dare una risposta. Cercherò onestamente di farlo, anche a costo di farmi male da sola. Pechè forse non vedo qualcosa che dovrei. Se vuoi accetto pareri spassionati e anche crudeli:-) 🙂 Spero che mi voglia rispondere accettando il fatto che sai bene che per me non è affatto facile chiedere, e apprezzando che comunque mi metta in gioco pur avendo dei timori che essi siano giustificati oppure no. Aggiungo solo che non ritengo questo scambio solo personale, ma dentro di me sento che ha molto a che vedere con l’enneagramma e che questa sia solo l’occasione di sperimentarlo in un caso concreto di relazioni umane. Ed è con questo spirito che accetto il confronto che ne seguirà, con chiunque voglia intervenire. Abbracci ricambiati.
Marina PieriniTi stupirà forse sapere che concordo perfettamente con quasi tutto ciò che dici. Non c’è nulla di male a chiedere, sopratutto quando si è figli, o giovani….ma è male ignorare che chiedere ad un altro di cambiare qualcosa di lui, perchè lo vogliamo noi, è una richiesta ENORME e spesso ingiusta. Tuttavia l’altro può dirti di si, se sceglie di farlo, e così faccio io quando mi relaziono ai miei affetti. Se, e quando lo desidero e questo mi suona dentro. Qui mi sembra che tu dia per scontato che le tue soluzioni non possono anche essere le mie. Invece no. E’ così. E’ come dici tu. Io scelgo con chi cambiare e perchè, ma se lo faccio, lo faccio sempre con l’obiettivo personale di migliorare la relazione con quella persona, oppure, scelgo di farlo perchè quella persona ha avuto la capacità di donarmi il desiderio di modificare qualcosa di me. Ma sempre io scelgo, tanto quanto te. La richiesta enorme diventa imbarazzante se avviene su di un forum. Il nocciolo di tutto questo scambio sta qui. Solo io mi rendo conto di quanto sia poco opportuno? Dici che anche altre persone avevano problemi a relazionarsi con me (dovremmo poi chiederci che persone sono, che stima ne abbiamo, se le conosciamo, se sono fuori di testa e così via…ma non ce lo chiediamo, ovviamente) e io ti ripeto….non è così, questo è quello che tu vedi. E’ l’immagine statica di una foto, di un fermo-immagine. Non posso convincerti e nemmeno voglio, rispondo ad una affermazione tua con una affermazione mia. Certo, mi faccio domande, perchè no. Lo faccio SEMPRE. A quelle domande ovviamente mi do anche delle risposte e faccio delle scelte…di conseguenza. Le accetti? Il punto è questo….siamo disposti ad accettare che anche se manifestiamo dissenso circa peculiarità altrui, anzi…anche se manifestiamo il bisogno di VOLER diverso l’altro, l’altro possa valutare e decidere di non dover o non voler cambiare? La vita è movimento, ognuno ha il suo tempo per viverla, chi siamo noi per dire agli altri quando è il momento giusto per cosa? Dal mio punto di vista io sono GIA’ cambiata, rispetto al passato. Oggi preferisco il ruolo di scomodo interlocutore diretto se così mi vedi, piuttosto che di amabile donna silenziosa, vergognosa delle sue idee ed insicura. Domani sarò altro. Io ci scommetto, perchè scommetto con ottimismo su di me e sul mio viaggio. La mia schiettezza, rispetto a ciò che ero ieri, ha modificato nettamente le reazioni degli altri nei miei confronti. Credi che non lo sappia, che sia cieca? Io sono qui a parlarne e come vedi ascolto tutti, e cambio idea quando sento che è il momento, diversamente offro a chi me lo chiede quello che di vero c’e’ di me. Preferisco invece non chiedere nulla agli altri, e se non mi piacciono decido che posso allontanarmene io. La mia schiettezza oggi mi regala o amici o nemici. Non ci sono più zone d’ombra, io lo accetto, se sta bene a me, perchè tu pensi che la tua soluzione di vita possa vestire bene anche me? Io non ti chiedo di accettarmi se non vuoi. Se invece scegli diversamente ne sono consapevole e questo mi dice qualcosa di te e di ciò che mi aspetta nel nostro scambio. Siamo alla pari e nessuno chiede niente a nessuno. Vedi Atomo, essere adulti a mio avviso significa questo. Non ti sto dicendo che non sei adulta, sto dicendo cosa significa per me. Mi piace pensare che sarò diversa un giorno. La differenza tra me e altri è che io dico di no, e lo dico apertamente, sapendo che questo attira reazioni di stizza….che queste reazioni siano “giuste” o “sbagliate” è un errore di valutazione che io preferisco non fare. Le cose non sono soltanto giuste o sbagliate. Noi siamo dei 4, abbiamo vissuto tutta la vita giocando un certo gioco, chiedere agli altri di modificare qualcosa non fa altro che ribaltare la richiesta che è stata fatta a noi. Per un 4, e io lo sono, il percorso migliore è avere il coraggio di dire io sono questa persona qui, non posso cercare sempre l’approvazione di tutti e mi sforzerò solo per trovare la vera me stessa. Quando questo sarà compiuto potrò allora smussare angoli, rivedere cose, decidere come migliorare ancora sia me che le relazioni che ho. Dopodichè….se speri di piacere a tutti, ti illudi. Non hai idea di quanti mi hanno fermata per dirmi che mi leggono e che anche se sono tosta mi apprezzano. Le lodi mi fanno lo stesso effetto delle critiche. Non posso dipendere solo da esse. Se la risposta del mondo fosse solo disprezzo, forse allora sarei folle a continuare così senza cambiare il corso di alcune risposte, ma così non è. Io non piaccio ad alcuni. Lo posso accettare. Se invece non posso allora avrò un motivo per mettermi in discussione. Io la vedo così….non posso in questo momento della mia vita, accontentare tutti e le esigenze di tutti, le cose vanno fatte per gradi e qualcosa la perdiamo strada facendo…va bene….ho fatto un bilancio…mi va bene….pero’……tu stai parlando con me.
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