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Le tigri ed il loro…collare

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Questo argomento contiene 10 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Utente Ospite 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #730 Risposta

    Utente Ospite/Carla

    Ho trascorso una piacevole fine d’anno al Circo, con mio marito e mio figlio e volevo condividere con voi alcune riflessioni che ho fatto assistendo al numero delle tigri, animali che mi hanno sempre affascinato, un po’ come tutti i felini. Mentre guardavamo il numero, ci è stato spiegato che le cinque tigri che si esibivano con il loro domatore erano piuttosto intimidite dal pubblico, perché erano le prime volte che “uscivano” per lo spettacolo e quello che mi ha colpito è stato il seguente commento : “..probabilmente sono più spaventate loro di voi…” Osservando la loro imponenza fisica, l’agilità e flessuosità dei loro movimenti e la… lunghezza impressionante delle loro zanne, che facevano intravedere a volte, quando il domatore le sollecitava con il frustino, ho pensato :”Per fortuna non sono consapevoli della loro incredibile forza, non sono consapevoli di chi sono, altrimenti qui saremmo tutti spacciati”. Ho pensato che se le tigri, anche solo per un attimo, fossero state consapevoli del loro essere tigri, avrebbero potuto facilmente scavalcare con un balzo la gabbia montata al centro dell’arena e fare una strage di noi, che le stavamo a guardare. Ora che sto scrivendo queste riflessioni, mi viene in mente anche Cristobal Jodorowski, il figlio di Alejandro, che ha scritto un’interessante autobiografia intitolata “Il collare delle tigre”. E’ questo il titolo di un “koan” del buddhismo, una specie di “indovinello” (ma chiamarlo così è molto riduttivo) per sollecitare la meditazione degli allievi, che il padre Alejandro gli aveva sottoposto fin da bambino: “una tigre con un bellissimo collare tempestato di diamanti si aggira nella foresta. Chi potrà mai levarle il collare?”Racconta Cristobal che il “koan” era rimasto senza risposta per lungo tempo finchè lui stesso, diventato grande, trovò finalmente la soluzione: solo la tigre stessa potrà togliersi il suo collare, ovvero tutte le sue difese, le sue false credenze, tutto ciò che non le permette di vedere se stessa e che considera così prezioso…lei ed assolutamente nessun altro lo potrà fare…
    Tanti cari auguri di felice 2011 a tutti!

    #6886 Risposta

    Marina Pierini

    Cara Carla, quando sento parlare delle tigri e della loro forza non posso non pensare al libro Di Therese Bertherat “la tigre in corpo”. Il suo approccio al corpo ed all’anti-ginnastica l’autrice e terapeuta di questa particolare disciplina e visione del nostro “insieme” è molto particolare e ci invita, in sostanza, a scoprire la tigre che posa sulle nostre spalle e che noi non possiamo vedere perchè appunto è “dietro”. La struttura muscolare degli esseri umani si sviluppa all’80% nella parte posteriore e superiore del nostro corpo e questa tigre potente e splendida è a noi quasi sempre assolutamente sconosciuta. Sono riuscita a far leggere anche ad Antonio i libri della Bertherat e gli sono piaciuti moltissimo. Se solo noi fossimo consapevoli della tigre che riposa dentro ciascuno, saremmo decisamente in armonia con noi stessi e gli altri. Tanti auguroni anche a te e tutti voi!!!

    #6887 Risposta

    Marina Pierini

    ….p.s. errata corridge…volevo scrivere “nel suo approccio” ecc. ecc…..scusate.

    #6888 Risposta

    Carla

    Cara marina, credo che valga assolutamente la pena portare allo scoperto questa tigre di cui tu parli, magari con un bel corso di yoga. E’ un po’ di tempo che ci penso, anche perchè ho sempre trascurato il corpo e privilegiato invece l’aspetto intellettivo/emozionale dell’esperienza di vita. In questo periodo il mio bambino ha iniziato il Kung fu in una bella palestra piena di simboli orientali dove appunto fanno anche yoga e mi ha spiegato che “fu” significa “tigre” e “Kung” si traduce con “lavoro duro su di sé”. Ne risulta una specie di “lavoro duro della tigre”, che studia soprattutto i movimenti di alcuni predatori, come tigre, aquila, serpente, per ricavarne un numero elevatissimo di mosse difensive per eludere gli attacchi dell’avversario (il Kung fu è infatti un’arte difensiva), da eseguire possibilmente con …la velocità dello scatto felino. Devo dire, con un certo orgoglio materno, che il mio piccolo in questo si rivela davvero bravo!
    Un caro saluto, Carla

    #6889 Risposta

    Marina Pierini

    Insomma vale la pena di lasciar uscire la tigre in noi…o per lo meno il tigrotto…se ci siamo un pò arrugginiti!! :-)) scherzi a parte fai benissimo a lavorare anche su e con il corpo. Se decidi di seguire quel corso allora fammi sapere quali sono gli effetti a breve e lungo termine. So che lo yoga se fatto bene è veramente efficace! Baci a tutti i felini….

    #6890 Risposta

    Utente Ospite

    Sì, va bene, tutto molto giusto e interessante. Ma neanche una parola sulle torture e sulle umiliazioni a cui vengono condannate le tigri vere. Le tigri degli zoo, quelle dei circhi; tenute prigioniere, abusate, tormentate, esibite. Quando si dichiareranno illegali gli spettacoli con animali? Quando si chiuderanno gli zoo? Quando si smetterà di utilizzare e maltrattare gli animali nei film, nella pubblicità, nei programmi televisivi? Di offendere la loro natura di creature libere? Quando si lasceranno volare gli uccelli, invece di tenerli rinchiusi in gabbie minuscole, appena più grandi di loro? Quando si smetterà di indossare pellicce e guarnizioni di pelliccia, spesso di animali scuoiati vivi? Quando si accorgeranno, quelli che ora si divertono al circo, di tutta questa crudeltà e di quest’orrore? Le tigri, picchiate, drogate, “educate”, messe in mostra e costrette a giochetti disgustosi per il “sano” divertimento di grandi e piccini…
    Gli animali non vivono su questo pianeta per soddisfare le voglie, a volte atroci, degli esseri umani.
    Che possano crescere la consapevolezza e la compassione!
    antonella

    #6891 Risposta

    Marina Pierini

    Cara Antonella, non credo che vi sia da parte di alcuno il piacere o desiderio di veder soffrire animali o altri esseri viventi, quali essi siano. Questa è una sede in cui ci si confronta su temi che hanno attinenza con l’enneagramma e con la conoscenza dei mondi interiori degli esseri umani. Posso comprendere perfettamente la tua indignazione nei confronti della violenza e dell’abuso su creature indifese e la condivido, ma non è questo l’argomento in discussione e nemmeno la sede in cui è più opportuno sostenere queste cause. Per quel che ne so, siamo tutti amici degli animali e da anni ormai moltissimi circhi hanno rinunciato all’uso degli animali riscoprendo e riportando in auge altri talenti ed altre esibizioni spettacolari. In ogni caso la tigre di cui si parla è metaforica ed ha a che fare con quell’energia vitale intrappolata dentro di noi, molto spesso incompresa e dimenticata. Che poi gli esseri umani abbiano bisogno di riscoprire la compassione e la consapevolezza be, non è solo per migliorare la sua relazione col creato, ma con i suoi stessi simili che altrettanto spesso schiaccia e maltratta…ma l’uomo è una creatura complessa e temo non sia facilmente modificabile.

    #6892 Risposta

    Marina Pierini

    devo decidermi a cambiare pc perchè la tastiera mi mangia lettere mentre scrivo e mi fa casini…chiedo scusa per le solite sgrammaticature…accidentaccio.

    #6893 Risposta

    Utente Ospite

    Cara Marina, grazie per la risposta. La metafora della tigre era perfettamente chiara, (e ho letto Therese Bertherat). So benissimo che il mio intervento non aveva niente a che fare con l’enneagramma e mi scuso per questa “deviazione” dallo scopo principale del forum. D’altra parte non mi sembra che in nessuno degli interventi di questo capitolo initolato alle tigri si sia parlato di enneagramma. Non avevo comunque intenzione di disturbare una conversazione sull’energia vitale – argomento a cui sono molto sensibile – che mi trova assolutamente d’accordo su tutto. Ho sentito solo il desiderio di manifestare una mia emozione e una mia considerazione, perchè mi ha colpita la parte iniziale, con la descrizione del circo e dell’esibizione delle tigri. E non credo che riflettere sulla violenza nei confronti degli animali sia qualcosa di estraneo alla “conoscenza dei mondi interiori degli esseri umani”. Non mi sembra di aver offeso nessuno e mi dispiace se le poche righe che ho inviato costituiscono un elemento di disturbo perché questa non è “la sede più opportuna per queste cause”. Lo so, ma non ho potuto fare a meno di scrivere. Consideralo per favore come uno sfogo personale e non come un tentativo di predicazione.
    Per finire, non ho mai detto e non ho mai pensato che la compassione e la consapevolezza nei confronti degli animali siano estranee a una migliore relazione con i propri simili… anzi, secondo me è proprio il contrario, la compassione abbraccia tutto, e così la consapevolezza basata su di essa.
    Ti saluto, ant

    #6894 Risposta

    Marina Pierini

    Cara Antonella non sei affatto un disturbo e nemmeno hai offeso qualcuno, e nemmeno c’era intenzione di offendere te se questo è accaduto. Mi riferivo al nostro non aver fatto considerazioni sui temi da te appassionatamente enunciati e spiegavo che normalmente quissù ci concentriamo su altri aspetti delle situazioni. L’enneagramma anche quando non è specificatamente citato alla fin fine è nelle cose, nelle dinamiche, nelle reazioni, nei comportamenti e nella scelta di dire cose, di non dirne altre, di capire e cogliere aspetti e nel non vederne altri. Mi fa veramente piacere leggere che hai conoscenza dei libri della Bertherat…che cosa ne pensi? Hai avuto anche occasione di fare qualcuno degli esercizi che lei propone? Io mi sono sempre riproposta di farli ma poi per un motivo o per un altro il tempo è passato e non ci sono mai riuscita! Nonostante la mia pigrizia, mi sono convinta degli ottimi spunti che lei propone e della “veridicità” in senso fisico di un approccio completamente nuovo e in contraddittorio con tutto quello che spesso ci viene insegnato, dalla scuola alla palestra…

    #6895 Risposta

    Utente Ospite

    Ho sperimentato l’antiginnastica come ho sperimentato mille altre cose e non posso dire di conoscerla a fondo. Però ne ho un buon ricordo e mi piacciono i principi su cui si basa. Npn escludo di riprenderla prima o poi. Ant

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