HomePage › Forum › Forum ASS.I.S.E. › L’insegnamento dell’enneagramma
Questo argomento contiene 35 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Marina Pierini 13 anni, 2 mesi fa.
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Marina PieriniMi sembrava che l’incipit iniziale fosse la riproposizione di un problema ben noto e legato all’enneagramma, così come temo, ad altre discipline. Il rischio che si corre nell’insegnare un meccanismo, un sistema, appunto, che si conosce poco e male ed i rischi di un simile comportamento. Quando hai detto che non c’è alcun male ad usare l’enneagramma come gioco di società ho sentito di dover rispondere chiarendo quanto più possibile che questa tua considerazione non è esatta e non tiene conto delle conseguenze di un intero sistema, che coinvolge non solo chi insegna l’enneagramma poco e male, chi lo impara poco e male, ma anche coloro i quali raccolgono inconsapevolmente le “scorie” derivate dal comportamento mal condizionato e inquinato di costoro e devono farci i conti…o direi le spese. Poi non so ma ho perso il filo di quanto volevi dirmi. Il termine disvelare me lo sono inventato di sana pianta e non so davvero se esista oppure no! 🙂 ma conto sull’intuito di chi leggerà che ne coglierà il senso…perchè è un paniere che sta tra il rivelare e lo svelare e ne contiene entrambi i significati!
Antonio BarbatoRingrazio Marina, Tecla e Fabio per gli ultimi spunti su questo tema che, effettivamente, mi sta a cuore e credo che, in ogni caso, io debba meglio precisare alcuni concetti. In primo luogo, voglio dire che il rischio di un uso distorto dell’EdP non è quello di farlo diventare una specie di gioco di società, di qualcosa di simile alla più deteriore astrologia, ma è qualcosa di molti più pericoloso. L’EdP può essere usato, e talvolta ciò accade in realtà, come un’arma che può fare molto, ma molto male. In un vecchio post di alcuni anni fa avevo sottolineato come questo fosse un rischio non solo potenziale, ma qualcosa che può trasformare una cura in un veleno. In secondo luogo, concordo con quelli che affermano che ci troviamo in un paradosso di Semmelweiss. Questo famoso medico dell’ottocento dirigeva due distinti reparti di ostetricia ed aveva notato che la percentuale di mortalità alla nascita fra i due ospedali era enorme. Riflettendo su questo dato e cercando di comprenderlo, Semmelweiss capì che nel reparto ove operavano i medici la percentuale era così alta perché questi, mentre stavano facendo casomai una autopsia, correvano a prendere i parti e, ovviamente, infettavano le puerpere con i germi che avevano addosso. Questa cosa non si verificava nell’altro reparto nel quale operava delle ostetriche e delle suore come aiutanti. Per tale motivo Semmelweiss combatté per anni una guerra frustrante contro buona parte del mondo accademico, nella quale sosteneva che un uso corretto della pulizia personale ed una igiene adeguata erano decisivi per ridurre la mortalità infantile alla nascita. In più di una delle sue testimonianze il buon medico lamentava il fatto che era in possesso di una conoscenza utilissima, ma che essa era lasciata marcire a causa dei pregiudizi, delle concezioni pseudo religiose o spiritualistiche (se il bambino moriva voleva dire che quella era la volontà di Dio), e dalla testardaggine dei medici che negavano che il lavarsi le mani fosse di alcuna utilità. Molti di questi, anzi, si arrabbiavano e sostenevano che, secondo loro, non c’era niente di sbagliato nell’operare come loro preferivano. Il punto decisivo dell’EdP può essere paragonato alla conoscenza di Semmelweiss; c’ è una conoscenza che deve essere usata in modo corretto, rispettando alcune regole fondamentali ed evitando di produrre danni o di rafforzare strutture difensive che usano la contestazione e la distruzione di quello che non gli è funzionale, per auto perpetuarsi. Gli psicologi, i counselor, i sessuologi e gli esperti in relazioni di aiuto americani che usano l’EdP nelle loro terapie, lamentano che anche se hanno elevate percentuali di successo nelle loro azioni, non riescono a far comprendere la validità del sistema (una volta o l’altra spiegherò quale è il grande vantaggio dell’EdP nelle relazioni di aiuto rispetto ad altre tecniche), perché in giro c’è un ciarpame di ogni tipo che fa pensare al cieco mondo ufficiale che non può esserci alcuna validità nel nostro sistema. L’Edp è molto di più che una semplice classificazione tipologica, anche se questa è la necessaria base da cui si parte per analizzare in dettaglio gli altri elementi della psiche, e si può dire che la sua opera comincia solo dopo aver compreso il proprio tipo e non si esaurisce in questo. Molti chiedono ai loro presunti maestri: ed adesso? Ed ogni volta che leggo o sento questa domanda a me cadono un po’ le braccia, perché vuol dire che le persone non hanno capito un accidente di quello che avrebbero dovuto capire, che le loro resistenze si sono solo rafforzate, o che non è stato loro spiegato che bisogna mettere in azione quello che si sa. E’ duro, ma bisogna ammettere che l’atteggiamento di guardare allo spirituale è solo un comodo espediente per non affrontare le dinamiche maladattative che più ci stringono. Mi fermo qui perché questo post è già troppo lungo, ma tornerò su questo argomento per commentare come sia assurdo il fatto che persone che soccombono alla propria passione pienamente, si sentano abilitate ed autorizzate ad aiutare un altro senza capire che, in realtà, stanno solo aiutando se stesse.
Utente OspiteQuando un’ insegnamento si diffonde, il rischio è che venga mal compreso, manipolato, deriso, usato come gioco di società, alla fine dimenticato come bufala. Forse per questo alcune idee, teorie, insegnamenti, discipline o filosofie venivano impartite solo ad iniziati motivati. E’ un po’ quello che è successo all’ astrologia che è diventata uno svago da giornaletto, talmente diffusa e inflazionata che ormai si pensa che sia solo un gioco condotto da alcuni invasati e cialtroni.
la maggior parte non approfondisce neanche, te la ritrovi lì in tutti i giornali sai di che segno sei vai a leggere e poi pensi che non c’è niete di vero e tutto finisce.So pochissimo sull’ enneagramma e facendo una ricerca in internet sono capitata qui.
Per ora non ho ancora trovato quello che cerco, devo ancora approfondire alcuni aspetti delle informazioni che sto cercando.
Non so a che tipo appartengo non ho fatto il test mi riservo di farlo tra un po’ quando avrò più nozioni per accostarmi all’enneagramma.comunque dopo aver letto questa discussione umilmente vi dico che niente uccide più dell’approssimazione.
vi ringrazio
alba
Utente Ospitecos’è l’edp?
Marina PieriniCiao Alba, piacere di leggerti…l’EDP è l’abbreviazione di “enneagramma delle personalità”. Non so se il test che noi proponiamo potrà davvero aiutarti a comprendere meglio che tipo di disciplina stai scoprendo e che nenneatipo sei. In ogni caso, se questo può esserti di aiuto, sappi che sull’altro forum, quello MSN, elencato tra le opzioni sotto questo forum, troverai nei vari argomenti, delle schede genericamente descrittive dei vari enneatipi. Vi sono altri articoli accessibili agli utenti non iscritti all’assise, alla voce “articolo del mese”. Spero che il nostro materiale e lo sforzo di tutti coloro i quali vi lavorano, possano aiutarti a comprendere qualcosa in più. Comunque questo è un forum aperto a tutti e sei la benvenuta, qualunque domanda tu voglia porci avrai una risposta e speriamo tu abbia voglia e curiosità di conoscerci. A presto.
Marina Pieriniovviamente scusa ma non “nenneatipo”! 🙂 è stato un errore di battitura!!
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