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AnonimoInteressante e originale!
In particolare la tua descrizione dell’invidia nel dipinto di Giotto si è talmente impressa nel mio immaginario che difficilmente riuscirò a guardare un invidioso senza che mi si ripresenti davanti! “Questa mano allungata ad afferrare il niente” Mano di cui poi riveli un dettaglio drammatico; ha le dita mozzate. Come se le falangi si fossero consumate a forza di graffiare rabbiosamente il muro.
”Ecco,credo che questa immagine sarà con me per sempre,a spaventarmi!
So che nel mondo dei Quattro la Drammatizzazione è inevitabile…
Ma sono sicura che il giorno in cui sentirò la stessa puzza di zolfo anche nel mio enneatipo,avrò compreso il senso universale dell’invidia.
AnonimoMa quante volte l’ho letto?una dozzina credo!e probabilmente continuerò a farlo!
Originale è dir poco!
Tu mi hai fatto RI-conoscere l’invidia
È da manuale
Non potrò più togliermi dalla mente la tua descrizione dell’ Invidia di Giotto,così come quella che hai fatto attraverso il personaggio di Cristha l’Antichrista!
Grazie infinite
Indubbiamente l’articolo di Antonella è molto ben scritto, profondo e “condito” da illustrazioni che raccontano più e meglio di di tante parole e, non a caso, è stato scelto dallo Enneagram Monthly per essere pubblicato in prima pagina nella sua ultima edizione. Dispiace solo che in pochi si cimentino con se stessi e con la difficoltà di reperire, integrare e rifondere materiali, in una propria originale e vissuta rilettura.
FatimiadeTrovo l’articolo veramente espresso in maniera estremamente charificatrice e soddisfacente. In particolare, oltre ai riferimenti alle immagini, perfettamente rese dall’autrice, mi ha colpito il suggerimento dato per la vera evoluzione del tipo QUATTRO. Tutto è lì nello sguardo, si, cioè nel modo di vedere qualunque “altro”, sia esso persona, cosa o situazione. Concordo assolutamente con questa affermazione perché il problema è tutto lì….. vedere la realtà (non idealizzandola) per quella che è. E io ne so qualcosa.
Grazie Antonella!!!!
