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Questo argomento contiene 108 risposte, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Roberta e Lucia 8 anni, 8 mesi fa.
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un atomoMa se antonio invece di divorziare dicesse una parolina in proposito? :-)Ma il fantasy non lo attrae preferisce Manzoni e per fortuna anche Borges:-)
Utente Ospitese vi capita e se ne avete voglia vi consiglio di ascoltare Alan Rickman che interpreta Severus nei film originali, in inglese. Ha una delle voci maschili più belle che abbia mai sentito… una vera delizia per le orecchie! Van
un atomoScusa Van sei l’Antonella che conosco?
Marina PieriniTra l’altro adoro Alan Rikman è un attore meraviglioso che mi ha deliziata in parecchi film, il mio preferito “ragione e sentimento” 🙂 credo sia un 5 nella vita, sai Anto??? Atomo non lo so se lo fanno ancora, ma se la sett prox è nelle sale ci faccio un pensierino…
Utente Ospitela scena nel primo libro in cui Harry vede nello Specchio dei Desideri i suoi genitori e tutti i suoi antenati è davvero un indizio molto forte. L’avevo dimenticata e sono andata subito a rileggerla… certo un quattro non si sente affatto così radicato in un albero genealogico, in una tradizione familiare. Dunque la questione sembrerebbe risolta, Harry è definitivamente un nove. Però… però, mi viene da obiettare, e scusate se può sembrare un argomento bizantino, trattandosi di uno Specchio dei Desideri, non mostra proprio ciò che non si ha, che si desidera, quello di cui si sente la mancanza? E qui ho cominciato riflettere sulla natura del desiderio, su quello che rappresenta… si desidera cià che non si ha, o ciò che è già dentro di noi? ahi ahi, le cose si complicano! Van
Marina PieriniVan hai ragione a fare questa riflessione, ma non accaniamoci su un solo dettaglio per trovare la risposta alla passione che va vista come summa di comportamenti che vanno verso una soluzione unica. Dov’è l’invidia di harry? la mia domanda è tutta qui. Il dolore è un sentimento universale, come la paura, come la rabbia se si subiscono ingiustizie, dunque le passioni non sono collocate nei sentimenti o nelle emozioni del momento, ma nel tipo di oggetto che inseguiamo. Dov’è l’invidia di Harry? Quando si manifesta?
Utente Ospite…e a proposito, la mia domanda era da prendere alla lettera. Si desidera quello che ci manca oppure quello che è già, in qualche modo, dentro di noi? poiché, se desideriamo qualcosa, forse è perché ce la sentiamo dentro… scusate, elucubrazioni. Van
Utente OspiteMarina come fai a sapere che Alan Rickman è un cinque? Illuminami, van
Marina PieriniIo non ho percepito, leggendo i libri (2 fino ad ora) e vedendo i film (tutti) alcuna invidia in harry. Ne l’ho mai visto agire come un 4, rivendicando apertamente ecc. Pensate a Piton, un 4 è un 4. Non è solo l’osservazione dolorosa di uno stato di oggettiva difficoltà. Harry si lamenta, ne soffre, ma non si sofferma, non si crogiola nel dolore. Anche quando Silente, che è stato artefice della sua esperienza davanti allo specchio, gli chiede di non guardarlo più, Harry obbedisce docilmente, non si lascia sedurre dalla dolorosa malinconia della visione dei suoi, oltrepassa “la prova” a cui Silente lo ha esposto ed è per questo che quando si scontra con voldemort non desidera avere per sè stesso, ma solo trovare, la pietra filosofale per sottrarla al male. La dimenticanza di sè è proprio la sua inclinazione. Un 4 non si sarebbe così facilmente allontanato da un’esperienza così intensa e dolorosa come quella di guardare allo specchio i cari genitori perduti. Per quanto riguarda la tua domanda: non so rispondere. Credo che per ciascuno di noi la risposta sia diversa, ma credo anche che ogni cosa si desideri fuori alla fin fine non può essere veramente nostra se non la ritroviamo dentro. Una frase molto bella che ho citato sulla mia pagina Facebook è: tutto ciò che hai donato, sarà per sempre tuo.
Marina PieriniHo letto di Rickman proprio in qs giorni su wikipedia, anche se le informazioni su wp non sono sempre esatte, mi sembra che a grandi linee il ritratto sia preciso. Un uomo restio a mostrarsi, di poche parole, molto riservato, che ha una compagna da tantissimi anni ma hanno vissuto separati fino a poco tempo fa, quando hanno deciso finalmente di vivere assieme (forse anche sposarsi)…niente figli. Antonio ha un parente che più o meno ha una storia simile e penso che spesso i 5 tardino a giungere alla convivenza, ammesso che ci arrivino mai :-))
Utente OspiteGrazie! V.
Utente OspiteDopo alcuni giorni di silenzio generale, ho la sensazione che la discussione su questo tema sia, almeno per il momento, esaurita. Abbiamo delineato gli enneatipi dei personaggi principali e quindi va bene così. Se più in là ci saranno nuovi interventi sarà bello riprendere l’argomento. Ringrazio chi ha partecipato a questa conversazione che per me è stata molto, molto arricchente e piacevole! Buona lettura a chi continua a leggere, buona riflessione a chi riflette su tutti gli spunti ricevuti… e un abbraccio da van
Marina Pierinicara Anto, io sono immersa nella lettura del 5 libro ed ho rivisto i primi 3 episodi… 🙂 Antonio con buona volontà e generosità mi ha acquistato i libri mancanti, finiremo tutta la saga spero in un paio di settimane, io ancora devo capire bene Silente che tipo è ma per tutti gl altri confermo ogni cosa che abbiamo discusso! ovviamente chiunque volesse interbenire, è il benvenuto. Baci…
Utente OspiteDopo un’attenta e approfondita analisi di Silente non dico che brancolo nel buio ma ammetto di non avere avuto certezze come per altri personaggi. Un pò forse dipende dal fatto che la storia personale del mago non viene quasi mai toccata e dunque è difficile centrare bene le sue caratteristiche un pò perchè si presume sia un evoluto e dunque non assoggettato troppo ciecamente alla Passione. In ogni caso mi sono fatta un’idea di ciò che non è e di ciò che potrebbe essere. Mi resta solo l’ultimo libro da leggere ed ho notato che c’è un pò di discrepanza tra il Silente del cinema e “colui che borbotta di continuo” ossia il Dumbledore dei libri (ed i nomi non sono da sottovalutare nei loro significati originali). Questo mi ha aiutata a cogliere con maggiore attenzione elementi che sono più evidenti nei libri che non nei film. Albus è un uomo di pensiero ma anche di azione. Quando si tratta di effettuare ricerche anche pericolose sulla vita di Voldemort, si espone in prima persona, mette in pericolo la sua vita, il suo tempo, il suo lavoro alla scuola (l’istruzione dei giovani è più importante per lui di incarici di maggiore prestigio offerti dal ministero), perchè sente di essere l’unico a poter ritrovare bandoli di matasse intricate che aiuteranno poi Harry a sconfiggere il suo mortale nemico. E’ un uomo paterno, sensibile, che si preoccupa, che concede una seconda possibilità a tutti e che crede, incrollabilmente, che l’amore sia l’unica forza che possa sconfiggere il male. E’ un dogma per lui. Questo mi ha illuminata dandomi una sorta di direzione che lo esclude definitivamente come possibile 5. Avevo pensato a lui come un 9, cercando di aderire al pensiero di chi lo ha collocato tra gli accidiosi, ma Albus agisce troppo, manipola, plasma, convince, ascolta, riflette, si espone troppo. Non riesco a trovare momenti in cui l’accidia venga fuori in modo convincente così come invece ho visto in Harry. Per tutti i motivi che ho citato fino ad oggi ed anche per il suo modo sempre così corretto, educato, controllato di parlare ai nemici come agli amici, mi sono convinta che Silente possa essere un tipo 1. Ogni tanto pecca di supponenza, è convinto di sapere cosa sia più giusto per gli altri ed ha degli scontri molto forti con harry che in taluni casi, a ragione, lo rimprovera per averlo tenuto troppo all’oscuro. Silente è anche un affettuoso burlone, non tedia mai gli allievi con discorsi lunghi o noiosi quando stanno per cenare, ma dice sempre ciò che ritiene corretto dire, ha diversi slanci divertenti, paterni, protettivi con le persone che gli sono care tanto da sembrare a volte un 2 o un 7. Raramente esprime la rabbia ma quando lo fa è per affermare con inflessibilità e tono di acciaio ciò che per lui è assoluta certezza. Per questo motivo io lo associo ad un preciso sottotipo dell’1 che abbiamo denominato “Dogma”, in una versione ovviamente morbida ed evoluta di quello che nella normalità apparirebbe come un tipo 1 estremamente supponente e rigido. Il confronto con la McGrannit mi ha inizialmente allontanata da questa idea, ma poi alla fine, mi sembra quella più convincente e solida per me…..che ne pensate?? Baci, Marina.
Utente OspiteTi passo alcuni spunti , comunque io non lo vedo 9
In realtà si sa dell’infanzia e della vita di Silente ma solo nell’ultimo libro della saga.
Albus ha un fratello mago proprietario del pub Testa di Porco ed una sorella, Ariana, con problemi psicologici causati dall’aggressione in giovane età da parte di tre Babbani. Suo padre, cercando vendetta, attaccò i tre, e per questo venne rinchiuso ad Azkaban. Non tentò di scagionarsi chiarendo i motivi della sua aggressione poiché temeva che, rivelando la situazione di Ariana, questa sarebbe stata considerata pericolosa e rinchiusa all’ospedale San Mungo per malattie e ferite magiche:La famiglia e si trasferì ma a causa dell’atteggiamento della madre, si ritrovò isolata dal resto della comunità.
La madre morì per mano di sua figlia, quando questa rimase preda di un attacco più forte del solito, in un momento in cui non vi era nessuno che potesse badarle. Qui, dopo la morte della madre, il giovane Albus fu costretto a rimanere a badare alla sorella col fratello Aberforth. Nel momento in cui Albus si sentiva ormai finito, costretto ad una vita in cui non avrebbe potuto ottenere ciò che meritava in quanto mago dalle grandi capacità, incontrò Gellert Grindelwald con cui fraternizzò allo scopo di conquistare il potere sul mondo dei babbani, il cui destino sarebbe stato quello di essere assoggettati ai maghi. L’autrice ha ufficialmente reso noto, in seguito all’uscita dell’ultimo romanzo della serie, che in realtà Silente era innamorato di Grindelwald e che questo gli impedì fino all’ultimo di giudicarlo in maniera obiettiva per le sue aspirazioni malvagie.
La morte della sorella, causata da uno scontro tra Silente e Grindelwald, tuttavia, portò ad un cambio di prospettiva in Albus e alla fuga da parte di Grindelwald; ritenendolo responsabile della morte della sorella, Aberforth durante il funerale lo aggredisce rompendogli il naso, evitando poi per lungo tempo ogni contatto con lui
Sarà proprio Silente a sconfiggere e catturare Grindelwald, divenuto ormai un mago oscuro. In seguito Silente torna a Hogwarts per insegnare Trasfigurazione ed è proprio in questo periodo della sua vita che incontrerà ed inizierà a tenere sott’occhio l’allora undicenne Tom Orvoloson Riddle (Tom Marvolo Riddle). Diverrà, infine, Preside Il settore della Magia che padroneggia meglio è la Trasfigurazione, arte in cui certamente si dimostra superiore a Tom Riddle, che invece lo supera nelle conoscenza delle Arti Oscure. nel sesto libro supera tutte le difese apportate da Voldemort stesso al fine di proteggere il suo medaglione Horcrux, percependo istintivamente la presenza della magia e la sua funzione, e rivelando di saper riconoscere quella di Voldemort grazie alla sua conoscenza della personalità del mago oscuro.
La sua fama gli avrebbe permesso di diventare Ministro della Magia, carica che gli fu offerta più volte, ma ha rifiutato l’incarico sia perché ha preferito restare a Hogwarts come Preside, sia perché, come spiega a Harry, ha capito di non essere adatto al potere. È anche l’inventore di un nuovo metodo di comunicazione via Patronuse il suo animale da compagnia è una fenice (Fanny), che usa come mezzo di guarigione, comunicazione e trasporto. Silente è un ottimo Legilimante e Occlumante; sa parlare il linguaggio delle Sirene (Maridese, Sirenesco o Marino a seconda della traduzione) e riesce a comprendere il Serpentese
Silente è anche il presidente del Wizengamot, ovvero il tribunale supremo dei Maghi. La sua sede si trova a Londra, presso il Ministero della Magia, allo stesso piano dell’Ufficio Misteri. Nel quinto libro viene radiato e gli viene tolta anche la presidenza della Confederazione Internazionale dei Maghi poiché ha diffuso la notizia del ritorno di Voldemort, ma alla fine gliene vengono restituiti i meriti. Silente afferma comunque che l’unico riconoscimento di cui veramente gli importi è la presenza nella raccolta di figurine delle Cioccorane tra i Maghi famosi. Come detto nell’ultimo libro da giovane Silente è stato inoltre insignito di vari premi.
Che se ne può dedurre?L’Alnwick Castle, il sito per la scuola di Hogwarts nei film.
Secondo la cronologia dei libri, Silente inizia a insegnare Trasfigurazione a Hogwarts verso il 1903; in seguito ne diventa il Preside, succedendo ad Armando Dippet. Nella comunità magica è considerato un ottimo Preside; tuttavia per due volte nel corso della serie ha perso momentaneamente l’incarico. La prima volta è stata nel secondo libro, quando Lucius Malfoy persuade i dodici consiglieri della scuola a licenziarlo a causa degli attacchi di un Basilisco all’interno della scuola. Alla fine dello stesso libro, dopo l’uccisione del Basilisco da parte di Harry, Silente ottiene nuovamente l’incarico, scoprendo tra l’altro che Malfoy aveva ricattato gli altri consiglieri, minacciandoli di maledire le loro famiglie.Durante il quinto anno di Harry a Hogwarts, Dolores Umbridge, la nuova insegnante di Difesa contro le Arti Oscure e Inquisitore Supremo di Hogwarts, cerca di licenziare e arrestare Silente con il motivo, infondato, della creazione da parte di lui di un esercito di ragazzi contro il Ministero della Magia, tuttavia Silente colpisce lei e altre tre persone in un colpo solo facendoli svenire per breve tempo e, con l’aiuto di Fanny, fugge. Dopo l’attacco di Voldemort al Ministero, l’allora Ministro della Magia Cornelius Caramell rimuove la Umbridge, che nel frattempo era diventata Preside, dagli incarichi a Hogwarts.
Silente e Voldemort [modifica]
Silente incontra per la prima volta Tom Orvoloson Riddle, il futuro Lord Voldemort, quando questi è ancora bambino, nell’orfanotrofio dove era vissuto fino ad allora. Silente si reca all’orfanotrofio per offrirgli un posto da studente a Hogwarts; riesce nell’intento, accorgendosi però immediatamente che quel bambino ha qualcosa di “strano” anche per un mago.
Durante la permanenza di Tom ad Hogwarts, Silente lo tiene sott’occhio, e riesce anche a convincere l’allora Preside Armando Dippet a negargli la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure che Tom aveva richiesto appena ricevuto il diploma.
Silente, durante un incontro di lavoro con Sibilla Cooman, assiste per caso alla formulazione di una profezia, nella quale veniva predetta la caduta di Voldemort causata da un bambino. Severus Piton riesce ad origliare una parte di questa profezia, riferendola al suo signore, Voldemort. Quest’ultimo decise che la profezia riguardava Harry Potter, e quindi cercò invano di ucciderlo.
In seguito all’ascesa di Lord Voldemort e al suo crescente potere, Silente fonda l’Ordine della fenice, per contrastarlo ed opporsi ai suoi seguaci, i Mangiamorte. Egli è inoltre il Custode Segreto della base operativa dell’Ordine, che si trova nella vecchia casa della famiglia Black (al numero 12 di Grimmauld Place) ed è custodita dall’elfo domestico Kreacher. Nel mondo magico corre la voce che Silente sia l’unico mago che Voldemort abbia mai temuto. Silente è anche l’unico mago (oltre a Harry) che ha il coraggio di chiamare Voldemort con il suo vero nome, Tom, come nel quinto libro nell’atrio del Ministero della Magia. Qui Silente parla e duella con Voldemort senza nessun timore, riuscendo ampiamente a tenergli testa.
Silente fa l’importantissima scoperta degli Horcrux di Voldemort e ne distrugge uno, l’anello di Orvoloson Gaunt, nonno materno di Tom. Harry a sua volta ne aveva inconsapevolmente distrutto uno nel secondo libro, il diario che aveva attirato Ginny nella Camera dei segreti. In seguito Silente comunica quest’informazione a Harry che andrà con lui a cercare e distruggere un altro Horcrux, il medaglione di Serpeverde. Alla fine del sesto libro Harry si accorge tuttavia che quello per cui lui e Silente hanno rischiato la vita non è un Horcrux. Era stato infatti già sostituito da un altro personaggio, Regulus Arcturus Black.
Vecchiaia [modifica]
Come nota Severus Piton, Silente invecchia sempre più rapidamente. Ciò è dovuto alla maledizione inflittagli dall’ anello di Gaunt (Pietra della resurrezione), che, grazie all’aiuto di Piton, riesce a contenere nella sua mano destra. Dopo essere stato colpito da questa maledizione, presumibilmente in Giugno del 1996, a Silente non resta che un anno di vita.[7]. Nel sesto libro della saga afferma che “i suoi riflessi non sono più quelli di una volta”, anche se questa affermazione è una menzogna per ingannare Bellatrix Lestrange: infatti, sempre in sesto libro si può leggere, a pag 51: ” Silente estrasse la bacchetta così in fretta che Harry quasi non la vide”.
Alla fine dello stesso libro, ambientato nel 1996-1997,[4] dopo aver attentamente valutato il piano della sua morte, si lascia uccidere da Severus Piton dietro ordine datogli in segreto da lui stesso.
Tutto il mondo magico partecipa al funerale del grande mago. Perfino le creature magiche che abitano la Foresta Proibita e il lago nero si fermano a rendere omaggio alla tomba bianca di Silente, che si trova, secondo i suoi desideri, all’interno del perimetro della scuola che tanto amava. Addirittura la perfida Dolores Umbridge, che l’anno prima aveva accusato Silente di cospirazione contro il Ministero della Magia e strappato il ruolo di preside tra le tante altre cose, partecipa al funerale, anche se per mera formalità. Silente quindi muore alla veneranda età di 115-116 anni
Silente e Piton continuano nel loro piano anche dopo la morte del primo attraverso precise istruzioni date a Piton (neo-nominato preside di Hogwarts da Voldemort in persona) dal quadro dello stesso Silente nell’ufficio del preside proteggendo da lontano Harry Potter e aiutandolo a trovare il modo per sconfiggere definitivamente l’Oscuro Signore.
Nell’epilogo scopriamo che Harry ha chiamato il suo secondo figlio Albus Severus, in onore di Silente e di Piton, i due presidi che più di chiunque altro lo hanno aiutato a
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