Per me Ophelia è sconfitta, rinuncia, sopraffazione, frustrazione, rabbia.
Mi ha sempre fatto molta rabbia.
Rappresenta la rinuncia a sè in nome di altro.
L’dea che si adatti a quello che deve, che rinunci all’amato, che accetti senza esserne convinta quello che le accade mi fa sentire in gabbia, mi fa sentire un senso di ingiustizia fortissimo e quindi mi fa arrabbiare… credo sia parecchio strano, io non ho per niente un buon rapporto con la rabbia, non la so esprimere e se la si esprime davanti a me fuggo. non riesco a reggere la tensione. allora mi chiedo tutta questa rabbia che sento pensando ad Ophelia, sono sicura che io, al posto suo, sarei riuscita ad esternarla? che sarei riuscita a reagire? che sarei riuscita a non farmi sopraffare degli altri? sono sicura che anche io non avrei rinunciato come ha fatto lei?
la risposta è no, ovviamente. non sono sicura di tutto questo, anzi. è molto probabile che anch’io mi sarei fatta sopraffare, come è capitato tante volte nella mia vita. il senso di seguire per non disturbare, quasi come nascondersi: ci sono ma voi potreste non accorgervene.
tante volte mi è capitato di pensare solo dopo, quando una situazione oramai era conclusa, a cosa avrei potuto dire e fare. soprattutto in situazioni dove c’era prepotenza.la subivo, la vivevo. mi sentivo frustrata, ma non reagivo. e spesso non me ne accorgevo nemmeno di quello che stavo vivendo.
il primo punto è sempre quello di sentire quello che c’è sotto, dentro di me..che a volte è davvero troppo nascosto anche per i miei occhi.

che dire..grazie fiore e grazie antonio, non pensavo proprio che uscissero fuori tutte queste riflessioni. ho iniziato con la prima frase e tutto il resto è venuto da sè..