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Questo argomento contiene 8 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Marina Pierini 13 anni, 2 mesi fa.
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un atomoMi piacerebbe approfondire alcune tematiche del 7 e del 5. In particolare vorrei che si potesse articolare una discussione che metta a confronto serrato e nel modo più analitico possibile il mondo interiore e le soluzioni esistenziali del 7 e quelle del 4. Del 5 mi interesserebbe capire con quali modalità esprime la propria aggressività, le motivazioni profonde e la eventuale consapevolezza delle proprie risposte verso l’ambiente. Potrebbero essere due tematiche piuttosto complesse, volendo andare a fondo, e non so se c’è disponibilità ad approfondirle. Credo sarebbe utile se partecipassero tante di quelle persone, ora completamente assenti, che potrebbero avere una chiave di lettura interessante e originale su questi temi.
Antonio BarbatoCara Bip-Bip, la partecipazione dei Sette e dei Cinque è, ultimamente, alquanto rada; si può anzi dire che se non ci fossero i soliti, irriducibili, testardi, accanitissimi Quattro ci sarebbe il silenzio quasi completo!! In ogni caso, qualcosa sul mondo interiore di quei due tipi forse lo so, per cui, se ti interessa, posso cercare di fare le veci. Ad esempio, si dice che i sette sono sempre allegri ed ottimisti, e questa, oltreche una cosa irreale, porta spesso fuori strada. Molto spesso, laddove i Quattro sono guidati da una speranza che li sorregge e li rende pronti al riso, i Sette sono sconfortati ed ansiosi e diventano cupi, silenziosi, sarcastici ed amari. L’aggressività dei Cinque normalmente si esprime attraverso un rifiutarsi di fare, dire o partecipare, ma, talvolta, può giungere fino a crisi di rabbia estremamente violente, anche se di brevissima durata, che li fanno somigliare agli Otto. Altre volte, invece, possono diventare invadenti, manipolativi e pretenziosi e chiedere continuamente attenzione e considerazione, senza curarsi minimamente delle circostanze e delle disponibilità degli altri.
un atomoFare le veci???? Ma figurati… per delicatezza non osavo chiederti….E’ logico che più persone partecipano e più la discussione è ricca..
Marina PieriniCara atomo, in questi giorni siamo stati presi da un periodo di frenetico lavoro, tra l’altro questo fine settimana ci sarà l’incontro ad Assisi, per cui quelli che di noi scrivono saranno fuori città. Hai posto una questione abbastanza difficile da gestire in maniera rapida o più superficiale, in ogni caso al nostro ritorno si riprenderà da dove lasciato in sospeso. Saluti a tutti…
Marina PieriniMi ero dimenticata di questo incipit. Eccomi qui, cara Atomo, ho riletto il post introduttivo e prima di partecipare vorrei capire meglio come mai chiedi di confrontare in qualche modo il mondo del 4 e del 7. Senti che vi sono delle analogie? Oppure ho interpretato male il tuo quesito?
un atomoNo, non sento delle analogie, al contrario delle dicotomie così profonde che certe volte mi domando se la prospettiva in cui guarda un 7 non sia la risposta che manca al 4 e viceversa. Mi incuriosisce cercare di capire perchè e come la stessa situazione vissuta da un 4 e da un 7 appare così diversa e genera cose così differenti, quanto potrebbe essere utile assumere uno il punto di vista dell’altro? Inoltre ho l’impressione che dei 7 si parli poco. A parte tutti gli sproloqui con cui ci parliamo addosso noi 4, ( d’altra parte ci siamo noi qua) spesso si tirano in ballo i 2, in passato abbaiamo parlato molto anche dei 5, degli 8 e dei 6. Sempre un pò superficialmente degli 1 e dei 9. Spesso dei 3, ma pensaci tranne qualche spunto veramente minimo offerto da Alessia tanto tempo fa, il nulla assoluto sui 7.
Marina PieriniE’ vero, i 7 sono stati lievi e irraggiungibili anche quissù! Io posso parlare per me stessa ovviamente, e posso solo condividere quelle che sono le mie sensazioni ed opinioni personali circa le relazioni turbolente che mi è capitato di avere con gli amici 7. Tu dici che talvolta la nostra posizione potrebbe alleggerirsi se prendessimo spunto dal loro modo di approcciare alla vita. Non ti nego di averci pensato anche io. Ho avuto un marito 7, ho dei 7 in famiglia tra zii e cugini, eppure nonostante quella loro chiassosa modalità sociale, che così tanto attrae noi falene della notte, non mi sono mai sentita affascinata da questo. Non so bene come spiegarti. Quando ho conosciuto il padre di Alberto ero una ragazzina, non conoscevo nulla della vita e sentivo il bisogno di qualcuno che mi amasse. Credevo a certe bugie, credevo alla favola..siamo noi due contro il mondo. Era un’altra storia, un’altra Marina, un’altra dimensione. Tuttavia percepivo già allora una cosa che non mi piaceva, che non mi suonava dentro come qualcosa di vicino a me, ed era la paura. Ho sempre sentito in me lo slancio verso l’amore, capisco che si tratta di una “inclinazione del mio ego” ma dentro di me so anche che oltre alla necessità di essere amata io ho scoperto la fiducia di poterlo essere, e quella non viene dal caso ma, almeno per me, dalla scelta di rimanere sola piuttosto che accettare un compagno per solitudine. Il discorso è troppo lungo ma spero di aver lasciato intendere il senso di certi cambiamenti. Invece nei 7 io sento quel fremito irrequieto di paura che li spinge a non toccare mai terra. A non voler mai sapere veramente che peso hanno. Come quelle creaturine dei boschi che sondano il fogliame e il terreno in continuo stato di alerta, che temono un attacco improvviso da parte di un predatore e che per sfogarsi fanno alte capriole coi loro simili in un desiderio di vita che diventa spasmodico ed eccessivo. Non vivo per paura. Non ho fatto scelte per paura. Sopratutto negli ultimi anni della mia vita e non riesco a sentirmi vicina a chi è così diverso da me. I 7 li trovo troppo manipolatori, troppo incasinati, troppo rocamboleschi e terribilmente lupeschi quando poi si tratta di affossare te per non assumersi le rispensabilità delle cazzate che fanno. Non dico che agiscono sempre in cattiva fede, ma sono caotici, irresponsabili, non sono “solidi”. A volte vedo quanto effetto abbiano sulle donne 2. Mi sono spesso chiesta se a me non attraggono più perchè una volta separata da mio marito, come dire, ho mangiato la torta e so istintivamente che non mi piace, o perchè solo i 2 così inclini alla libertà personale, riescono ad accettare una relazione così faticosa, così impalpabile. Non li trovo imperdonabili, non mi suscitano rabbia esistenziale come certi 2 e come certi 4 ma mi hanno fatta incavolare più di una volta, e anche se poi tutto passa, quel loro oscuro lato animalesco me li fa tenere lontani molto più che il loro lato chiassoso, seducente e attraente.
un atomoNon ti nascondo che mi hai fatto sorridere…le tue resistenze verso i 7 sono uguali alle mie. La persona 7 che conosco meglio è mia cognata, che è una bravissima ragazza, ma per me, anche dopo tatnti anni di conoscenza, è un mondo inesplicabile, siamo all’opposto in tutto e soprattutto quello che non comprendo del suo comportamento è la necessità continua di mentire. Ma non parlo di cose importanti, proprio sulle cazzate e con chiunque, non è che sono menzogne è che lei si crea dei personaggi inesistenti anche con gente di cui non le importa nulla, per esempio, alle 9 di sera crolla a nanna, ma se parla col fornaio gli racconta che lei è una donna della notte…:-). Di qualsiasi argomento parli dopo un pò ti racconta della sua vasta esperienza nel campo: esempio vai a comprare delle bomboniere? Dopo 10 minuti il negoziante viene a conoscenza del fatto che lei ha lavorato nel settore, in realtà ha aiutato la mamma a confezionare i fazzolettini per la comunione della sorella. Spesso, così facendo, si mette proprio nei guai, soprattutto sul lavoro (lavoriamo nello stesso posto) I primi anni il suo atteggiamento mi irritava moltissimo e cercavo spasmodicamente di comprendere le ragioni profonde di un tale modo per me assurdo. Mio marito ne sorrideva benevolmente e mi diceva che io volevo per forza capire chi sa che quando non c’era proprio nulla da capire…ora figurati se tale considerazione poteva essere accettabile per me. Negli ultimi anni l’ho vista a contatto con i figli da crescere e col dolore di alcune morti, quelle dei suoi nonni, ma anche quelle di mio fratello di cui era amica e di mio marito cui era molto legata. Le sue reazioni sono di fuga dalla realtà del dolore e dalle responsabilità. E penso che hai ragione, non l’avevo mai capito, ma quello che a me appare come superficialità, manipolazione ed infantilismo in realtà è una fuga disperata da se stessi. Non a caso credo che mio fratello sia un due. A volte penso che se avessi il suo modo di fare la mia vita sarebbe completamente diversa pur non cambiando di una virgola. Tuttavia in fondo non vorrei essere così, solo acquisirne un pò della apparente leggerenza. L’unica cosa che so è che io la sconcerto proprio come lei sconcerta me.
Marina PieriniE’ vero. questo fatto delle bugie bugiole che magari alla fin fine non vengono dette chissà perchè ma ti danno sempre la sensazione di doverti guardare le spalle, è una cosa insopportabile!!! Ho conosciuto anche alcuni 2 che inventavano esperienze e conoscenze, ma devo dire che si trattava di persone poco serene e quindi forse questo stress poteva aver spinto oltre la paura della solitudine, così da amplificare la necessità di dare di sè un’immagine di persone molto occupate e desiderate. Ho parlato così tanto dei due in questi giorni che non vorrei si pensasse ad una mia crisi “contro”. Lo preciso anche perchè quissù talvolta scrive Chiara e spero abbia capito che non sono in una fase di ostilità, solo di valutazione personale circa alcuni atteggiamenti generali. Io mi allontanerò per una settimana, quindi te lo comunico Atomo perchè se non rispondo non è per pigrizia o altro. Ci rincontriamo quissù al mio ritorno se anche tu ci sei. Però nel frattempo sarei curiosa di trovare qualcosa sui 5. Vorrei capire se abbiamo le stesse sensazioni o relazioni con questa tipologia. A presto comunque!!!
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