push and pull

[Utente Ospite/Lo sveglio]

Volevo dire una cosa a Marina. Dentro ognuno di noi esiste la famosa scintilla divina. Ognuno di noi ha la possibilità di avvicinarsi al “non umano” liberando quella scintilla. Proprio per questo io sono convinto che quell’amore di cui tu parli è anche di questa terra, perchè sono esistiti ed esistono uomini e donne che riescono a liberare la loro scintilla.
Io sono certo di questo (almeno per adesso) ma purtroppo la mia tesi non è confutabile come, del resto, anche la tua. Purtroppo non ci è dato di riconoscere chi è vicino o chi parte del “non umano” sempre per il solito discorso sui veli. Ecco………..adesso potete dire che c’è qualcuno che è andato fuori tema.
Ciao

[erbaverde]

per Alice: sì, era una risposta: un sorriso, sapendo di che parli.. risposta frettolosa e minima, dato che non avevo tempo!
per Lo Sveglio: che veli?
Secondo me, in ogni persona esiste una parte spirituale, a volte ascoltata e nutrita, a volte no.
La parte psichica e quella spirituale sono diverse. L’integrazione sarebbe l’optimum, e la seconda ridimensionerebbe le nevrosi della prima. Ogni persona é diversa, ma, seppur in modo specifico, i benefici ci sarebbero per ogni tipologia!
Vorrei ringraziare Alice, Marina e Teresa per i loro scritti: non é da tutti raccontare parti così intime di sé.
per Teresa: ho riletto il tuo post. Se quello che scrivi é proprio il p&p, non sono sicura di provarlo. Quando sono felice in amore non penso di dover pagare uno scotto, né penso agli aspetti negativi della persona o della relazione. P.S. anzi, di solito la persona mi apre superfantastica!!
Cosa dite?

[Teresa]

C’è poco da fare quando i 4 stanno insieme ecco che succede il casino 🙂 Marina si, da un pò di tempo sto facendo come dici tu, prendo tempo, ma quanto è difficile frenarmi. Pur di allentare la tensione sputo fuori veleno e creo casini pazzeschi, soprattutto a me stessa oltre che alla persona che mi sta vicino con infinita pazienza!!!! Poi ho anche notato che se mi ritiro immediatamente dallo scatto del meccanismo, e questo vuol dire che sono presente e quindi l’ho riconosciuto, questo perde potere. Cioè basta non mettere il piede nelle sabbie mobili. A volte ci riesco, o meglio decido di farlo, tante altre volte no. Io sono convinta che i meccanismi negativi del carattere sono come la droga. Si instaura una vera e propria tossicodipendenza dal carattere, si ha paura che se non ci si comporta nel solito modo non si riesce a sopravvivere. Devo constatare, però, specie nel rapporto di coppia, che cambiando il solito atteggiamento, come sto facendo da pochi giorni(!),non solo sto meglio, ma sto sperimentando che accettare le cose come sono, quindi anche la routine, i silenzi, la noia, non significa non amare. Oddio, certe volte mi sento a rota, in crisi di astinenza, ma resisto, vediamo quanto dura. Sapete cos’è, io mi sento così in preda di questo meccanismo che quando dite che mi capite quasi non ci credo. Mi chiedo se provate davvero quello che provo io, come se fossi l’unica al mondo che può provare una cosa tanto terribile. No, non ho lavorato sulla ferita originaria con Antonio, ma perchè non organizziamo una giornatina sul tema, così voi fate una ripetizione, che non guasta mai, e io magari intravedo uno spiraglio di luce…che melodrammatica che sono :)Bacissimi!!!!!!!!!!!!!

[Marina Pierini]

Io mi scuso con tutti, ma non sto bene e non riesco in questo momento a leggere in dettaglio tutti i vostri interventi Ci tengo a precisare con Alice, che sono stata proprio io, con grande piacere a citare i tuoi scritti, anche se in qs mesi non ci hai tenuto compagnia. Quindi non è certo la comunicazione fra noi che mi spaventa o mi risulta problematica. I malintesi possono acadere e mi sembra sano chiarirsi senza drammi o melodrammi, possiamo offrire un esempio civile a tutti quelli che dicono che noi 4 non possiamo stare assieme troppo a lungo 😉 ti pare? Rispondo distrattamente allo Sveglio che io e Alice ci riferivamo ad una discussione molto passata e molto turbolenta che tempo fa ci vide tutti coinvolti, il tema era l’amore “incondizionato” e ti invito a riflettere sul significato profondo dell’aggettivo in questione….che per me non è possibile tra uomini perchè semplicemente non siamo capaci di agire incondizionatamente, in nessuna circostanza della vita. Ho grande rispetto e ascolto con interesse opinioni contrarie. Questa è solo la mia personale idea dell’essere umano! Teresa….meriti una risposta accurata, perdonami, se mi sento meglio torno domani e ti dedico ogni attenzione! Un abraccio a tutti!

[Marina Pierini]

scusate l’analfabetismo ma e’ sempre questa porcheria di tastiera che mi fa fare figuracce!!! 🙁

[Alice]

Ringrazio erbaverde e Marina per avermi risposto. Marina, volevo solo si capisse che non volevo assolutamente polemizzare con nessuno. Mi è sembrato di essere stata fraintesa. Giustamente come hai scritto tu, ognuno esprime ciò che pensa, rispettando ovviamente l’opinione altrui.
Capitano!!! Però un saluto me lo aspettavo, noo?! Saluti a tutti. Alice.

[Marina Pierini]

Alice mea culpa. Antonio è perennemente in viaggio e mi aveva chiesto di ricambiare i tuoi saluti. Solo che sono a letto con la febbre e non mi sono collegata in qs giorni. Un bacione a tutti da parte sua e anche mia, mi raccomando scrivete che ci siamo!

[Alice]

Ti ringrazio. Ah, questa febbre! Purtroppo in questo periodo è pieno di gente ammalata. Un buon infuso bello caldo, il giusto riposo e vedrai che ti riprenderai presto. Auguroni! Alice.

[Utente Ospite]

il bello o il brutto é che il tira e molla non si verifica solo in amore ma in tutte le passioni che ho.Un bacio a tutti i frequentatori del forum Bruno

[Marina Pierini]

Caro Bruno…perchè non ci racconti piu’ approfonditamente qualche tua esperienza?

[Utente Ospite]

perché no!Mio padre é morto quando io avevo 8 anni e provo una grande rabbia nei suoi confronti e se ci credessi nei confronti di DIO!questa rabbia incontrollata e incontrollabile mi ha condizionato tutta la vita convincendomi che ad arrivare a certi successi poi servisse solo a e perderli e quindi a rinnovare il dolore e la sensazione di grande ingiustizia. Prima degli 8 anni non ho ricordi significativi. Sono un sognatore perenne.Spero come tutti voi di trovare un pò di serenità.Un bacio a tutti

[un atomo]

Caro Bruno, capisco molto bene cosa intendi, a volte certe circostanze della vita sembrano annullare completamente tutto il percorso fatto, tutto ciò che si è costruito, annientando la speranza, allora emerge una sensazione di totale inutilità e di non senso, ed è una sensazione piena di rabbia. E’ come se qualcosa ti dicesse che tanto è inutile, si ritorna sempre al punto di partenza e il punto di partenza è sempre una situazione di abbandono. Eppure non è così. Io penso che non si perde nulla che è stato sostanzialmente importante, nessuna cosa raggiunta può essere annientata, semplicemente la vita ci dà un’altra opportunità, un’ opportunità diversa di crescere, di guardare, di sentire. Forse quello che avevamo conquistato non era più sufficiente alla nostra evoluzione , forse il modo in cui ci eravamo attaccati a quella conquista, a quel successo, a quell’affetto e via dicendo rischiava di diventare un’illusione. Ecco che allora, la vita ti richiede un altro sguardo, un altro impegno, ti regala una sfida e pur conservando il senso di tutto ciò che si è incontrato di positivo possiamo ruotare sul perno del nostro destino e trasformare la nostra vita così come ci tocca fare. Io non credo che ci siano cose giuste o ingiuste che ci accadono, io credo che le cose accadano e basta. Esse non sono in sè buone o cattive, per quanto ci facciano soffrire o gioire sono sempre avvenimenti neutri in se stessi, spetta a noi riuscire a trasformare il dolore in una risorsa e in una crescita e accettare la gioia senza inorgoglirci sapendo che tutto può abbandonarci ma non per questo restiamo vuoti. Ti scrivo questo solo perchè ci credo profondamente con tutto il cuore. Non è una ricetta , non sono asserzioni astratte, è solo la mia esperienza. Si può trasformare la rabbia in un’occasione, si può accettare e sopportare il dolore se permettiamo che esso ci trasfomi, ci cambi. A volte è molto faticoso, ed è un cammino dove si cade innumerevoli volte, quasi quotidianamente, ma che secondo me vale la pena di percorrere.

[Utente Ospite]

per esperienza personale le mie reazioni sono cosi automatiche che mi è impossibile controllarle mi feriscono le persone che non vedono la mia sensibilità oppure che magari vedono che non sono sensibile come voglio apparire chissà!E comunque sono nella fase in cui voglio stare solo (non è vero!)ho un pò perso fiducia in me stesso. Un bacio

[un atomo]

Anche io sono nella fase che voglio stare sola. Per una serie di circostanze ho trascorso un mese e mezzo completamente da sola quest’estate. Sono stata molto bene. Sono riuscita a godere di ogni momento, sentendo una pace e una tranquillità interiore incredibili. Solitudine non è sempre isolamento e non è sempre negativa, se ora ti va di stare solo (ma forse non è vero! ) fai bene a rispettare questo momento. Se puoi cogli l’occasione non per disperarti ma per ritrovarti . Anche se non ti conosco ….. spero in modo forte ed istintivo che sarà così per te : c’è una notte oscura per tutti e sempre l’alba di un nuovo giorno. Ricambio il bacio.

[Marina Pierini]

Caro Bruno, cosa dire di piu’ di quanto atomo non ti abia già risposto. Hai “sparato” il tuo dolore un po’ come un proiettile e io francamente sono rimasta un po’ sconcertata. Non so, se io andassi in giro raccontando in due parole ruvide, come hai fatto tu, i motivi della mia rabbia e i dolori tremendi che la vita mi ha inflitto, temo che farei fuggire tutti. Non è una critica la mia, credimi, sento di voler prendere una distanza per osservarti e percepirti meglio…mi spingi a farmi una domanda che è frutto di banale curiosità pero’…e vista la tua audacia impudica e forte nel rivelarti spero tu voglia rispondermi con la stessa franca energia, senza offenderti. Hai scritto quello che hai scritto perchè attraverso un dolore cosi’ grande sai di stecchire chi ti ascolta? O sei cosi’ arrabbiato che il tuo è un grido di dolore? Io sono molto in sintonia con le cose che atomo ti ha risposto. Tutti soffrono. Talvolta dolori atroci. Il dolore non migliora la nostra vita e non la peggiora, esiste. La vita è anche questo, la vita è tutto questo. E’ tosta. Non regala nulla a nessuno e tutto quello che ti dona prima o poi se lo riprende. Talvolta con gli interessi. La vita è tempo prima della morte. La differenza sta solo nel modo in cui tu vuoi riempire quel tempo. Il significato, glielo dai tu, cosa combattere e cosa no, se è colpa tua o no, se è colpa degli altri o no, quando mollare e quando no, cosa importa ed ha valore e cosa no. Io ho imparato che l’amore sconfigge la morte, ma non per questo il nostro corpo non finisce prima o poi. Quello che so io pero’, quello in cui credo io, in che modo puo’ aiutarti mai? Il tuo dolore non è mio. Mi chiedo, ti serve sentirti rispondere che anche io ho perso mio padre, o che sono stata abbandonata, o che ho visto morire bambini attorno a me? Ti serve? Il tuo grido suscita reazioni, la mia è, dopo lo stupore e il pudore, qualche domanda…cosa vuoi fare? Vuoi comprensione? Vuoi compassione? Vuoi trovare motivi giusti per alimentare la tua rabbia per il tempo della tua vita? Vuoi che ne parliamo? Ti va? Cosa posso fare? Cosa vuoi fare? Ho scritto tutto questo molto lentamente e con una certa ponderata prudenza. Anche io sono una donna arrabbiata e aggressiva, ma non sono arrabbiata con te 🙂 e quindi ti informo delle mie buone intenzioni che attraverso queste righe potrebbero essere fraintese….risponderai?

[Autore]

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