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Questione di tipo?

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Questo argomento contiene 27 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Marina Pierini 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #632 Risposta

    Marina Pierini

    Secondo voi, cos’è la correttezza? In che maniera viene espresso questo valore, se è tale? Ogni enneatipo ha un suo senso della correttezza? Quindi se io trovo scorretto qualcuno è solo perchè appartiene ad un tipo differente dal mio? Quanto il mio senso della correttezza è condizionato dall’opportunismo, dal soggettivismo e dall’egoismo? C’è una modalità generica…come dire..universale…attraverso la quale chiunque si comporta in un certo modo viene riconosciuto come “persona corretta” o alla fine tutto è puramente soggettivo? La correttezza è una pallina informe di pongo, che possiamo manipolare a nostro piacimento? Io a volte ho creduto che la mia correttezza sta nel fare a te, quello che vorrei fosse fatto a me e viceversa….nel cercare di NON fare a te quello che NON vorrei tu facessi a me. Ma non funziona. Molto spesso l’altro anche se ha ricevuto da me un certo tipo di comportamento, alla stessa situazione se ne lava le mani. Non ritiene che i pesi siano uguali e nemmeno la misura. Ma allora, se io voglio assumere un atteggiamento più aderente al senso comune della correttezza, da chi devo prendere esempio? Come faccio a capire? Forse la correttezza è un collage di altri valori. Forse la somma di elementi come rispetto, solidarietà e giusto rispetto per sè stessi danno come risultato la correttezza? ma io mi trovo punto e a capo…e non ne vengo a capo…aiutatemi…

    #5464 Risposta

    Bruno Ordonselli

    la correttezza non è altro che un insieme di comportamenti personali dettati dalla nostra coscienza e spesso e volentieri la nostra coscienza la mandiamo,volutamente, in letargo.non credo dipenda dai diversi enneatipi ma da un educazione al rispetto di se stessi prima che degli altri.la correttezza di una persona si vede quando la stessa è a nervi scoperti, sicuramente l’opportunismo e l’egoismo sono nemici mortali della correttezza.magari ripensandoci più sono irredento e meno sono corretto e credo che anche questo sia lo stesso per tutti gli enneatipi anche se in forme diverse e con percezioni questo si diverse per ogni enneatipo boh……. un bacio

    #5465 Risposta

    Utente Ospite

    quando parlo di percezioni diverse mi riferisco a come io vedo la mia scorrettezza a come gli altri la vedono e può anche darsi che la scorrettezza sia diversa ancora in senso assoluto. E’ un pò come siamo noi come ci vedono e come vogliamo essere visti.

    #5466 Risposta

    Marina Pierini

    quindi se ho capito bene, secondo te c’e’ una personale e libera interpretazione della correttezza, alla fin fine. Non c’e’ un reale concetto al quale potersi affidare in caso di dubbio o obnubilamento egoistico?

    #5467 Risposta

    Bruno Ordonselli

    penso di si ma sono convinto che noi sappiamo benissimo se ci siamo comportati bene o male ma non nell’attimo della scorrettezza ma dopo a bocce ferme. il problema quasi sempre è chiedere scusa oppure approfittare del vantaggio ottenuto che poi sarebbe la scorrettezza al……cubo

    #5468 Risposta

    Marina Pierini

    mi hai fatta ridere non poco…..a bocce ferme (!!???) è la prima volta che lo leggo! A parte questo, io credo che quando anche c’e’ la vaga e remota sensazione di esserci comportati male, quanto reggiamo il confronto col nostro senso di colpa, e quanto invece lo restituiamo al mittente lavandocene le mani argomentando a iosa?

    #5469 Risposta

    Bruno Ordonselli

    io sono un 4 e argomento allo sfinito e mi trovo un sacco di giustificazioni ma so quando mi sono comportato male

    #5470 Risposta

    Marina Pierini

    Infatti io credo che questo sia tipico di alcuni 4, nemmeno tutti. E’ come col dolore, alcuni 4 si allontanano da quello degli altri, lo paragonano al proprio e lo sminuiscono, altri invece mpatizzno, lo comprendono e sanno offrire conforto. Comunque io credo che saperlo…significa avere un pizzico di onestà….forse la correttezza passa attraverso questo.

    #5471 Risposta

    Marina Pierini

    “altri invece empatizzano” sorry…la tastiera….

    #5472 Risposta

    Bruno

    certo io la chiamo onestà intellettuale che è poi il farsi riconoscere per quello che si è.non credo che il 4 si allontani dal dolore degli altri per sminuirlo nei confronti del proprio, mi pare che si allontani più per anestetizzare la propria sofferenza,perchè se nasconde la sofferenza degli altri è probabile che gli sia sopportabile la propria .oppure può continuare a vivere in un mondo semi onirico dove tutto è più sopportabile dove l’amore è per sempre dove i rapporti sono più veri

    #5473 Risposta

    Marina Pierini

    C’e’ quello che tu dici ma in fondo c’e’ anche la presunzione che il dolore sia qualcosa che solo noi 4 possiamo veramente comprendere. Anche i 4 sono arroganti, aggressivi, vanitosi e usano gli strumenti con i quali sono più abituati a confrontarsi per esprimere sè stessi e richiamare l’attenzione su loro. Ovviamente quanto più una persona è in stato di stress, tanto più questi atteggiamenti si fanno forti ed evidenti. La negazione della vergogna è un meccanismo molto più tipico del 4 di conservazione, che in un certo senso devia questo impulso, la vergogna (che per lui è un tabù), in atteggiamento ostinato, finalizzato a non percepire mai più la vergogna provata e poi negata. Quindi quello che dici mi suona molto, non dimentichiamo tuttavia che la negazione è un meccanismo di difesa dell’ego…e che non vi è coscienza della negazione. Insomma non bisogna credere che chi nega, sa di negare. Ho scoperto che nei 2 e nei 4 sopratutto di conservazione questo tipo di difesa è fortissima e non riuscivo davvero a capire quanto l’individuo negante sia davvero, onestamente, inconsapevole dell’impulso al quale sta sfuggendo. Ho dovuto vederlo in atto. Nascondere la propria sofferenza quindi, non è proprio negarla, perchè c’e’ una sorta di comprensione, di percezione che ci fa agire di conseguenza. Tornando a bomba, allora la correttezza che cos’e’? Forse è un’ideale. E’ come l’amore, tutti crediamo di sapere di cosa parliamo, tutti crediamo di poter dire agli altri cos’e’ l’amore ma alla fine non c’e’ nessuno che ami allo stesso modo o che possa trasfondere questa esperienza a qualcun’altro. Mi sto impippando su me stessa. 😮 🙁 🙁

    #5474 Risposta

    Bruno Ordonselli

    quando parlavo “a bocce ferme” pontifico di uno stato di solitudine in cui riesco a vedere le cose da diverse angolazioni e le mie scorrettezze mi risultano lampanti.la correttezza è una sorta di coerenza tra quello che si dice e quello che si fa perchè spesso sono le convenzioni sociali a stabilire le regole ……e questo per un 4 come me è abbastanza insopportabile.(ti ricordi la sana indisciplina che ci rende liberi?)

    #5475 Risposta

    gio

    credo di essere una 9 e premetto di essere una “non esperta” dell’argomento. Io tendo a vedere la correttezza più come rispetto dell’altro che di se stessi…

    #5476 Risposta

    Franco Incandela

    Secondo me c’è correttezza quando si usa la razionalità e scorrettezza quando si usa l’irrazionalità, al di là di ogni enneatipo.

    Ciao Franco

    #5477 Risposta

    gio

    mi fai preoccupare…io allora che agisco quasi sempre senza riuscire a razionalizzare sono sempre scorretta?

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