HomePage › Forum › Forum ASS.I.S.E. › Rabbia in aumento… Consigli?
Questo argomento contiene 15 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Marina Pierini 13 anni, 2 mesi fa.
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FrancescoCiao a tutti,
è il primo messaggio che scrivo su questo forum.
Sono 2 anni ormai che sono venuto a conoscenza dell’eneagramma, ho fatto solo il corso sat introduttivo e ho letto vario materiale in internet più il libro “Enneagramma” di Helen Palmer.
Come penso tutti voi sono affascinatissimo da questo sistema relativamente semplice ed assolutamente potente. Adesso mi identifico nel nove, non conosco bene i sottotipi anche perchè il materiale che ho reperito ne parla poco.
Inizialmente credevo di essere un quattro, poi sono passato al nove, poi tornato al quattro, quindi al cinque e ora di nuovo al nove.
Ho pochi dubbi sul non essere un nove, anche perchè ho letto “se tendete ad identificarvi in tutti i tipo è probabile che siate un nove”.
Comunque lo scopo del mio messaggio è chiedere aiuto.
Ultimamente mi arrabbio tantissimo, negli ultimi mesi mi si è assottigliato l’autocontrollo in maniera preoccupante. Scoppio subito, anche per i motivi più futili.
Se sono un nove forse è un bene? Nel senso che alcune cose che tengo “addormentate” stanno chiedendo ascolto in maniera prepotente?
Vorrei chiedere un consiglio su come fare per andare alle origini della mia rabbia.
Grazie.
Marina PieriniCaro Francesco, innanzitutto benvenuto. Il tuo intervento mi lascia un pò perplessa per tutta una serie di motivi che sarebbe difficile spiegare su di un forum. Molto ma molto brevemente dirò che non soltanto i tipi 9 hanno difficoltà qualche volta a riconoscersi, ma anche diversi altri, e devo dire non è impossibile… ma alquanto curioso che un 9 parli di rabbia. Io preferirei non risponderti considerando come già decisa la tua identificazione, se a te sta bene, lasciando che siano le tue risposte e testimonianze a coinvolgerci in uno scambio più approfondito, dal quale spero si possa evincere qualcosa di più. Sarebbe utile in tal senso spiegarci, anche senza scendere nel privato se ti secca, in che senso ti arrabbi sempre più spesso. Puoi riscontrare un tema comune, ad esempio, nei motivi della tua rabbia? Ti senti non rispettato? Ti irrita il caos generato dal comportamento altrui? Senti che gli altri sono inaffidabili? Senti che le persone ti obbligano a fare scelte? I motivi apparentemente futili possono comunque celare motivazioni profonde. Dunque ti consiglio di non sottovalutare nulla e indagare se puoi con attenzione. Inoltre tu dici che ti accade “ultimamente”. Questo significa che prima accadeva con meno frequenza. Quali erano le situazioni che in genere scatenavano una tua reazione? Possiamo iniziare a fare dei confronti…. e se puoi, per quanto possibile, rispondi senza lasciarti condizionare da ciò che sai degli enneatipi che hai citato, sarà un lavoro più spontaneo, ok? Spero di riuscire ad esserti utile! A presto allora… 🙂
FrancescoCiao Marina e grazie per la risposta.
Penso di essere un nove, e non del tipo “poltrona/frigorifero”. Cioè sembro molto attivo, ma in fondo non lo sono. Al corso Sat introduttivo mi hanno “messo” nei 4, e io mi ci trovavo benissimo, ma poi troppe cose non mi tornavano. In particolare l’invidia. Non che non abbia mai provato invidia, ma non la sento come il motore della mia vita. Tanto meno non mi sento emotivo.
Poi ho pensato di essere un cinque in quanto tendo sempre ad accumulare informazioni e tuttosommato per non condividerle con altri.
Poi però leggendo la descrizione del nove sul libro di Helen Palmer, mi ci sono ritrovato benissimo. Senza paragone con gli altri numeri.
Faccio fatica a dire di no, tutte le situazioni in cui non risulto “buono”mi mettono a disagio ed è lì che sento di reagire in modo automatico, programmato.
Comunque, sempre sul citato libro ho letto del fatto che il nove deve notare quando la rabbia comincia ad affiorare, perchè può essere un segnale di qualcosa.Per rispondere a quanto mi hai chiesto… Supponiamo che non sia un nove e semplicemente provo a dire perchè mi arrabbio.
Penso di arrabbiarmi quando qualcuno cerca di controllarmi, di decidere del mio tempo libero quando io ho disposto diversamente. Potrebbe essere un tempo libero di 10 secondi o di 2 ore, non necessariamente “di una settimana”.
Potrebbe essere, ma lo dico e non lo dico perchè non vorrei condizionare con le mie impressioni, che la rabbia, che genera malessere sia legata al mio rapporto con la musica. Io ho provato a fare il musicista a tempo pieno ma poi per vari motivi ho rinunciato. Allora ho deciso comunque di dedicarmi comunque alla musica in modo serio anche se hobbystico (leggi 1-2 ore al giorno). 1-2 ore al giorno sono però tante, se non vivi in un eremo e se hai un lavoro a tempo pieno, quindi se togli tempo alle persone che vivono con te c’è comunque un malessere. Questo fino ad alcuni mesi fa. Comunque vivevo ossessivamente il prendermi del tempo per suonare, a livelli del tipo “mia moglie va a fare la doccia e sono felice perhè ho finalmente 3 minuti liberi”. Ma nessuno mi ha fatto terrorismo psicologico del tipo “smettila di suonare o me ne vado”, più che altro il messaggioche passava era “se ti fa piacere suona – nel limite della convivenza civile – ma non darmi la colpa se non sei contento”, sono io che semplicemente avevo un atteggiamento negativo verso questa ossessione, non la vivevo bene.
Alcuni mesi fa in un momento di tensione, mentre ero al pianoforte, mi sono sentito schiacciato dalla situazione e ho perso il controllo, ho strappato dei libri e lanciato degli altri in giro per la stanza. Il tutto con una foga ed un’energia incredibile. Dopodichè non ho provato niente ma ho deciso di non suonare per un mese.
Poco dopo ho letto la descrizione del nove e mi ci sono ritrovato, al momento dello sfogo pensavo di essere un cinque :).
Da allora (ma non so se sia quella la causa) ho “l’incazzatura facile”, anche se non posso dire di essere cambiato più di tanto, però di certo salto su più facilmente. Comunque lo ripeto, non so se sia legato a quel particolare evento, dovrei tornare indietro nel tempo e scrivere la cronaca delle mie giornate per essere certo.
In ogni caso che sia la musica o no, ho la sensazione di non governare la mia vita, di essere distolto dalle scelte importanti e di vivacchiare. Ho vissuto anni interni della mia vita senza suonare e bene ho male ho vissuto lo stesso. Non capisco se la musica sia una cosa buona per me o solo un diversivo con cui mi ossessiono per distrarmi dalle cose + importanti.
Ho parlato della musica perchè è questo che mi tocca ultimamente, ma non voglio focalizzare tutto il discorso qui, perchè penso sia fuorviante.
Diciamo che una cosa che mi fa ritrovare nei nove è di non avere chiaro il senso della priorità. Se ho una scadenza importante domani e mi scopro affascianto da un cactus è possibile che io perda 2 ore per comprarmi un libro su come crescere i cactus in montagna, ignorando completamente le priorità (pure adesso avrei una scadenza urgente sul lavoro e mi metto a scrivere qui…). Ho l’impressione di fare questo, di correre sempre a cose secondarie e di “meravigliarmi” quando per caso faccio qualcosa di giusto.
Comunque c’è da dire che sono molto influenzato dall’enneatipo che credo di essere. Quando “ero” un quattro mi sentivo più invidioso, quando “ero” un cinque più “osservatore”…
Comunque prima di scrivere altre migliaia di righe vediamo se quanto ho scritto può dare un risultato…
Marina PieriniIn effetti alcune cose vengono fuori tuo malgrado. Ti ho invitato a non considerarti ancora definitivamente in alcun tipo, perchè la mia sensazione, forse sbagliata, è che tu abbia solo un’infarinatura di massima delle caratterstiche di ciascuna passione e non una comprensione approfondita sulla quale lavorare. Facciamo una cosa, io ho delle idee, mi hai sicuramente dato indicazioni, ma vorrei cercare di lasciare che tutto in te avvenga spontaneamente. Ti invito dunque a leggere l’articolo sulle Polarità Interiori che è stato pubblicato su questo sito alla voce “Articolo del mese”. Fai una lettura attenta delle descrizioni e del significato delle polarità e poi dimmi che sensazioni ti hanno dato quella del tipo 9 e quella del tipo 4. Ti invito a riflettere solo su due dettagli non irrilevanti: il primo è che la Passione è tabù. Questo vuol dire che i 4 non sentono l’invidia come sentimento che li muove nel mondo finchè non la “focalizzano” o meglio…la consapevolizzano…così come i 2 non sentono di essere accecati dall’orgoglio e così via per tutti i tipi. La seconda è che i 4, a seconda del loro sottotipo, possono essere estremamente rabbiosi e reattivi, ma anche terribilmente chiusi o “addormentati” e disorientati. Se ti va, lavoro permettendo, aspetto tuoi commenti a seguito di una lettura che secondo me a volte chiarisce certi punti confusi…..un 9 che strappa spartiti di musica? uhm…..non so….aspetto tue notizie 🙂 a presto..
FrancescoGrazie ancora per la risposta. Purtroppo adesso gli impegni chiamano, mi stampo l’articolo e lo leggo con calma e domani spero di riuscire a rispondere. Ciao.
EleonoraCiao, francesco. se ti può essere di aiuto, per anni ho avuto la stessa tua difficoltà, quella di non saper dire di no e di sicuro non sono un nove. alcune caratteristiche – come diceva marina – sono comuni a + enneatipi…leggi anche qualche altro libro sull’argomento, quello della palmer io lo trovo tra i + superficiali. te ne consiglio uno: “Scoprire l’enneagramma – Alla ricerca dei nove volti dell’anima” di Richard Rohr e Andreas Ebert. edizioni Paoline. E’ uno dei migliori che ho letto. Ciao
un atomoCaro Francesco io penso che molti identifichino l’invidia come un voler male agli altri, ma io non credo che sia proprio così. E’ stato molto difficile per me accettare la mia passione, perchè non sentivo e non sento dentro di me quel rancore per le altrui felicità che in genere si associa all’invidia , ma pian piano mi sono resa conto che in realtà l’invidia è senso di carenza personale. Non si tratta di voler prendere il posto dell’altro ma di paragonarsi più o meno consciamente all’altro e trovarsi sempre in difetto. Gli altri hanno successo, hanno l’amore, sono sereni, equilibrati ed inevitabilmente tu …no. Capito? Non dai certo la colpa a loro, nè desideri che siano infelici come te, ma riconosci loro delle qualità, o delle possibilità o delle fortune che tu non hai. Apparentemente lo accetti, anche abbastanza stoicamente, ma interiormente come direbbe una persona di mia conoscenza di senti sempre Calimero. Naturalmente vedere questa cosa è un pò tosta. Perchè quando la vedi non puoi che dire a te stesso: “Cooosa, mi sto forse piangendo addosso? Sto forse dicendo a me stesso che non ho le doti per cavarmela come chiunque altro? Un pò dipende anche dal sottotipo, personalmente farmi scendere giù questo boccone è fonte di una certa fatica.
Passiamo agli altri punti. Le situazioni in cui non ti senti ‘ BUONO’ ti mettono a disagio. Io posso solo parlarti di me, e confrontarmi. Io apparentemente adoro le situazioni in cui faccio la ‘cattiva’ 🙂 a volte mi ci impegno proprio 🙂 in realtà quando faccio così c’è proprio una bimbina che chiede esplicitamente se gli altri sono disposti ad amarmi e a volermi bene non ostante io sia così cattiva o insopportabile o pesante….e questo perchè nulla mi fa stare così male come non essere buona. Quello che voglio dire è che c’è una specie di ambivalenza e di contorsione mentale: sono a disagio se non mi sento buona perchè ho paura di non essere accettata , sono a disagio se non sono cattiva perchè ho paura che mi accettino solo per la mia presunta bontà e non per ciò che sono veramente. Quanto tu dici mi fa pensare un pò ad un meccanismo del genere: nessuno ti impedisce di suonare, in fondo copme tu dici nessuno ti controlla eppure sei arrabbiato e spieghi la tua rabbia come una reazione al tentativo di controllarti. Francesco, ascolta, se ti fa piacere suona ma non dare la colpa a me se non sei contento, equivale a dirti : prenditi la responsabilità della tua insoddisfazione. Scusa ma io penso che in realtà sia questo a farti arrabbiare. Forse ti fa arrabbiare il fatto che non c’è nulla da opporre ad una cosa del genere, la razionalità è costretto ad accettare, ma l’emotività no, proprio non ci sta. Non butti a terra lo spartito perchè stanno cercando di limitare la tua passione per la musica, lo butti a terra perchè ti stanno dicendo che sei ugualmente insoddisfatto. Ti mettono di fronte al tuo problema e forse non ti senti abbastanza sostenuto, coccolato, compreso , incoraggiato. Naturalmente sono solo ipotesi,….se vuoi rifletterci… La sensazione di non governare la propria vita, di non sapere se le cose che si fanno siano giuste o meno , anzi addirittura non riuscire a capire se ci danno piacere o no, è solo una forma di disorientamento. Il lasciarsi assorbire da un libro sui cactus dimenticando le altre priorità deriva dall’insopprimibile esigenza di bagnare con nuovi entusiasmi idealizzati la terra della propria insoddisfazione. infine anche identificarsi con tuti gli enneatipi vuol dire qualcosa e non necessariamente essere un 9…se vuoi ne riparliamo.
FrancescoGrazie Eleonora, anche per il consiglio bibliografico. E grazie anche all'”atomo”. A quanto pare qui mi fanno risalire sul carrozzone dei 4. Dove per altro stavo fino a pochi mesi fa. Cara “un atomo”, sì in effetti la tua spiegazione penso sia per lo meno altrettanto plausibile di quella che ho esposto io. Mi ha colpito soprattutto la tua spiegazione del cactus (“dall’insopprimibile esigenza di bagnare con nuovi entusiasmi idealizzati la terra della propria insoddisfazione”). Non l’avevo mai vista da questo punto di vista… Ci devo lavorare sopra…
Purtroppo ora non ho tempo di pensare/discutere e tra l’altro me ne vado in ferie dopodomani. Al ritorno, ritornerò alla carica. Intanto grazie mille!
Marina PieriniCaro Francesco, gli spunti di Eleonora ed Atomo sono in linea col mio pensiero…del resto…tra noi 4 ci si capisce al volo! 🙂 Spero che leggerai quell’articolo e che vorrai approfondire al tuo ritorno…intanto….buone vacanze e cerca di vivere ogni giornata come se non ci fosse domani. Concentrati sul presente. Ti aspettiamo! A presto!
FrancescoCiao Marina. Ho letto l’articolo relativamente al 4 e al 9 e in effetti mi appartiene molto di più il 4. In particolare anche la rabbia, rabbia rivendicativa. Sì, io quando mi arrabbio anche rivendico, se non a voce alta, per lo meno lo penso. Sono anche un frignone rivendicativo “ah se avessi fatto”, “tutta colpa di”, ecc… Avendo però letto che i nove con ala “spiccata” nell’8 sono testardi, frignoni e rabbiosi pensavo di essere un 9. Ho anche sentito parlare di una somiglianza tra un certo tipo di 4 e un certo tipo di 9 che forse giustifica questo mio dubbio.
In ogni caso dall’articolo sulle polarità mi sento molto 4, e in me penso domini la polarità espansiva. Comunque ci lavorerò su. Ho ordinato il libro consigliatomi da Eleonora (che leggerò al mio ritorno). Ciao ancora.
Marina PieriniDiciamo che un 9 può anche attingere qualcosa dai suoi vicini di pancia, rimane tuttavia pur sempre un 9, e siccome l’Evitamento, ossia quel meccanismo compulsivo e inconscio che tiene in piedi la Passione, lo costringe ad evitare il conflitto e la percezione della rabbia…penso che la tua strada sia decisamente lastricata di 4! Ne riparleremo! 🙂
ChiaraCiao Francesco. Ho letto che sei andato in vacanza, ma volevo comunque provare a scriverti qualcosa che magari leggerai al tuo ritorno. Scorrendo le tue parole ti ho sentito incredibilmente vicino, perchè mi portavi dove per tanti anni mi ha portato il mio compagno..
Ho un marito che ha avuto la tua stessa difficoltà, che si era identificato prima nel 9 e poi nel 5, e che del 9 aveva poco, soltanto una generica pigrizia. Quello che ti posso dire dalla mia piccola esperienza che un comportamento non fa il tipo. Un comportamento uguale lo possono avere tutti i tipi. Sono le ragioni profonde che cambiano. Cioè il lasciarsi distrarre dalle proprie priorità può avere mille motivazioni. Ciò che ti posso dire invece è che nel 9 la sua caratteristica struttura di addormentarsi a se stesso, non lo fa neanche rendersi conto che sta allontanandosi dietro a un cactus perchè a mio avviso ciò che è difficile per lui è proprio il sentire la “propria” priorità e non scambiarla con quella di un altro. Per me è stato illuminante per capire i 9 vedere il cartone animato di Mister Magoo. Magoo scambia sempre e sistematicamente lucciole per lanterne, inciampa, aiuta improbabili vecchiette in realtà delinquenti ad attraversare la strada, scambia i ladri per bambini di scuola in attesa del pullmino, e parla con le statue scambiandole per persone. Di primo acchitto tu mi sembri molto più consapevole da ciò che dici e da come lo dici.
Ripeto il mio compagno che poi si è scoperto 1 ha fatto il tuo pellegrinaggio per anni, poi lo ha aiutato moltissimo la ferita originaria. Tu hai approfondito in questo senso?
Anche per me, che credevo di essere un 4 e invece sono un 2, mi ha aiutato molto. Ti consiglio di capire bene la tua struttura familiare, e i tuoi rapporti con i tuoi genitori.
Un abbraccio. Chiara
FrancescoCiao, sono tornato. Grazie anche a te Chiara per il tuo messaggio e per la tua condivisione. Ho riflettuto (poco – perchè in questa vacanza ho davvero “staccato”) sul 9 ed in effetti non mi ci ritrovo più. Io non mi sento addormentato a me stesso, anzi, forse è proprio il contrario. Non ho approfondito ferite originarie, ho provato più volte a rifletterci ma senza mai giungere a qualcosa di illuminante. Ci avevo provato anche prima di conoscere l’enneagramma, quasi per gioco, ma ogni volta arrivavo ad un punto diverso al punto che ho pensato che senza una guida o una costanza molto motivata sia difficile trovare “la soluzione”. Mi consola comunque il fatto di sapere che molte persone passano anni prima di riconoscersi in una tipologia. Questo un po’ contrasta con la facilità con cui si “attaccano etichette” agli altri: vedi uno che attraversa la strada con un bassotto e raccoglie una carta da terra (“ecco un uno”). In pochi secondi si “sparano tipologie” e ci vogliono anni per capire la propria. Ho appena iniziato a leggere il libro di Richard Rohr e Andreas Ebert consigliatomi da Eleonora. Per ora l’approccio mi piace, poi il mio background cristiano mi fa anche apprezzare le varie citazioni bibliche/riferimenti a gesuiti/…, ma devo ammettere che sono rimasto un po’ spiazzato quando l’ho sfogliato, in quanto conosco molte persone che alla seconda citazione biblica lo avrebbero gettato nella carta da riciclare, a prescindere dal contenuto… Ok, ora mi darò alla lettura del libro, ma questa discussione sul forum mi ha già bendisposto. Mi sono già staccato dal “bisogno di essere 9”, “bisogno di essere un numero” che avevo prima, che probabilmente mi faceva vedere tutto in modo grottesco/distorto. Ciao.
EleonoraBentornato, Francesco! volevo aspettare un po’ prima di consigliarti un altro libro importante sull’enneagramma ma visto quello che scrivi sulle citazioni bibliche, te lo propongo adesso; poi lo leggerai quando vorrai. L’approccio è diametralmente opposto (almeno apparentemente) con quello che stai leggendo. Il titolo è CARATTERE E NEVROSI – L’enneagramma dei tipi psicologici- L’autore è Claudio Naranjo, uno psicoterapeuta cileno che è stato discepolo di Ichazo e che ha coniugato l’enneagramma delle personalità con la psicologia moderna e la psicoterapia. Per uno che si interessa di enneagramma e di conoscenza di sè, è un libro che non può assolutamente fare a meno di leggere. E’ un po’ meno leggero di quello che stai già leggendo ma vale la pena, cmq, farlo. Buona lettura e buon viaggio all’interno di te stesso. eleonora
Eleonoradimenticavo! Casa Editrice Astrolabio. ciao
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