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Questo argomento contiene 24 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Sirenella 13 anni, 1 mese fa.
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Antonio BarbatoMarina, la politica non è espressione della nostra tipicità, come tu affermi, quanto, piuttosto, il risultato di un’operazione di focalizzazione dell’attenzione su alcuni temi piuttosto che su altri. Non esiste un problema “rissosi” o “non rissosi”, esiste, piuttosto, un clima che vorremmo trovare in un contesto che è, per sua natura, ben definito. Più di una volta è stato fatto notare, in modo molto chiaro, che certe discussioni sono tracimate in evidenti scontri di carattere personale anche se le persone negavano, apparentemente, che fossero coinvolte. Per quanto mi riguarda, ho più volte detto che io ritengo fondamentale applicare il criterio di Voltaire che diceva: “anche se detesto quello che dici, mi batterò fino alla morte affinchè tu possa avere la libertà di farlo, in ogni luogo in cui vorranno sentire le tue parole”. In quanto alle persone che non scrivono più e, casomai, hanno anche deciso di non essere più associati, la loro è una libera scelta, ma anche le loro azioni vanno accettate per quelle che sono: nè condannate, nè condivise. Mi sembra giusto ripetere, a questo proposito, le parole di Fritz Perls: voi non siete qui per esaudire le mie aspettative, ed io non sono qui per esaudire le vostre. Se troveremo un accordo sarà bellissimo, altrimenti non ci sarà nulla, ma proprio nulla, da fare”.
TeclaIo la vacanza me l’ero già presa , ma sono caduta in tentazione, ritorno anche io a cecare altrove. Ciao
Antonio BarbatoSocrate??? Era un gran rompiscatole e basta leggere le prime pagine del dialogo fra lui, Zenone e Parmenide, per avere un sacro orrore di tutti quelli che, come lui, trovano divertente discutere all’infinito. Sei non sei nello spirito di fare ricerche non fa nulla: il mondo continua a girare nonostante tutti i filosofi e le loro teorie 🙂
TeresaUh……ma insomma possibile che dobbiate sempre litigare? Questi quattro…….:) Sono stata assente dal forum per pc fuori uso, tra le altre cose, torno e trovo stò pò pò. Mi dispiace perchè siete tutti e tre una fonte di sapienza e leggervi è sempre così interessante. Tecla, Sire prendetevi le vacanze, le prendo anch’io, ma poi tornate mi raccomando. Antò tu non ci lascerai lo so, altrimenti che Capitano saresti?!! A proposito sentiamoci la settimana prossima ok?
Baci a profusione. Teri
TeclaLa politica non è questo o quel partito, la politica non è ideologia, la politica è il mondo della relazione umana e della gestione della cosa comune. La politica è saper condividere i beni, è costruzione delle regole, è messa in discussione, partecipare non è per forza ribellarsi ma mantenendoci critici e vigili verso il potere costituito contribuiamo a cercare di arginare le prepotenze e lo sfruttamento dei corpi e delle anime. Persone migliori, persone che sono in crescita, attenti alla propria interiorità, sensibili ai cambiamenti dell’anima, persone che si rivolgono all’enneagramma come a una scoperta del sè non possono che desiderare di essere presenti e coerenti nel sociale diventando fonte di valori etici non più solo intimistici .Una cosa è il ribellismo infantile un’altra cosa la ribellione, senza la forza che scaturisce da questa capacità il mondo sarebbe senza speranza alcuna, statico, l’essere umano sarebbe rassegnato ad essere oppresso e perseguitato. Due le strade che rimangono senza capacità di ribellione o soggiacere come schiavi o aderire alle dinamiche del potere, piccolo o grande che sia, girare le spalle alle ingiustizie, lavarsi pilatescamente le mani e bearsi ipocritamente del proprio falso senso di equidistanza che in realtà spesso non è che connivenza ed omertà. Se l’enneagramma è ripiego e riflusso, se vuol dire osservare il buco del proprio ombelico allora vale quanto qualunque dottrina esoterica, o religione settaria o ideologia imbalsamata. Ma io non credo possa essere così, persone più consapevoli dei meccanismi del proprio ego diventano persone più consapevoli del proprio posto in società e quindi capace di dire no, di rinunciare ai piccoli privilegi meschini con cui il potere ci alletta sapendo che non sono che false graticazioni del proprio falso ego. Ho attraversato gli anni settanta con tutta la passione di una ragazzina giovanissima, è vero molti si sono svenduti per quattro lire, li osservo con pena ogni giorno, ma altri no, non abbiamo cambiato il mondo ma qualcuno è ancora capace di rinunciare a dei privilegi in nome di un senso di equità , andando oltre il proprio io, rischiando qualche piccola cosa in proprio. Sono dispiaciuta nel pensare che un pizzico di passione venga vista come eccessiva enfasi o reattività infantile, mentre invece tutto questo è così tranquillo e sereno, così capace di contenere il senso delle cose. Mantenere le proporzioni del reale significa non dimenticare quanto dolore e quanta ribellione repressa costa il nostro effimero benessere . Talora avete toccato i temi della ribellione al padre e alla madre,citando Laing e Cooper, icone della mia adolescenza troppo comodo ragazzi, ribellarsi in famiglia, se non si è capaci di allargare nella mente il tema dell’autoritarismo e del soffocamento della libertà e delle potenzialità personali da parte del potere. Troppo comodo e scusatemi anche un pò nevrotico, persone adulte si inseriscono nel mondo reale e nel mondo reale si fa i conti con chi comanda e chi obbedisce ,si è costretti a una scelta, a prendere posizione.
Constato ancora una volta che il sistema più semplice per non sentirsi coinvolti è quello di ironizzare e tacciare le persone di don chichottismo, in questo omento dovremmo ricordare tutti gli apparenti Don Chichotte che ci sono vicini: le madri coraggio dell’Argentina, i giovani di Locri, i giudici antimafia, le associazioni dei commercianti contro il pizzo, le lotte per l’ apertura dei manicomi, la lotta per un’istruzione garantita a tutti , l’emancipazione di un mondo femminile sottomesso, il bimbo lavoratore di tappeti oprientali, trucidato perchè si era opposto…Tanta, tanta gente, che si è ribellata,che forse è rimasta anch’essa confusa tra le mistificazioni dell’ego ma che splende di dignità sociale e di coraggio molto più di tanti santoni e di tanti falsi Buddha con la pietanza pronta al proprio desco. Sono delusa che non siano stati questi gli esempi citati parlando di ribellione, ma piuttosto esempi letterari e filosofici, cose da gente con la pancia piena, dimentica di dovere tanta parte della propria libertà al sacrificio di quei poveri don chichotte che hanno pagato per tutti, a quegli illusi, a quei pazzi che sfidando le regole hanno inventato ed inventano ogni giorno un mondo più libero. Infine sono sconcertata nel comprendere che ogni vena di passione e partecipazione alle cose viene vista come offuscamento della passione, ma la razionalità non è contenuta tutta nel distacco, ci vuole un giusto equilibrio, un’armonia , una capacità di saper mediare e contemperare attraverso una partecipazione calda e viva alla vita senza per questo essere degli esaltati. Quello che infine ho capito che possiamo citare Voltaire e chiunque altro ma in realtà alcuni temi sono tabù , il fatto stesso che si ingeneri questa paura, questa presa di distanza preoccupata , questo inspiegabile timore che la gente possa sentirsi colpita ed offesa perchè si sfiorano i temi della cosa pubblica mi è di monito per continuare ad essere vigli sul clima che spira in questo nostro paese.
Antonio BarbatoCare Marina e Tecla, ho riletto con attenzione e cura i vostri messaggi e credo di essere stato responsabile di un grosso malinteso che ha originato molte vostre reazioni. Il punto è che voi parlavate del “cosa”, mentre io, come ho capito solo rileggendo quello che avevo scritto, parlavo del “come” e del “con quale fine”. Per chiarire definitivamente questo delicato punto, credo che sia giusto da parte mia affermare con estrema chiarezza un punto fondamentale: sul forum si può parlare liberamente di qualsiasi argomento si voglia affrontare, purché, come credo sia accettato da tutti, senza mai giungere ad attaccare od offendere le opinioni degli altri. Io intendevo dire questo, quando dicevo che non bisogna andare oltre i limiti che sono propri del forum e che gli argomenti politici non hanno nessuna connessione con l’enneagramma (il simbolo e l’individuazione della propria costellazione individuale di tratti). L’unica cosa che io, e credo tutti, saremmo lieti di evitare, è che il fine ultimo delle eventuali discussioni non sia la comprensione del punto di vista dell’altro, ma l’espressione di fenomeni come la rabbia, la gelosia, la vendetta, o peggio, che potrebbero avvelenare il clima e rendere sgradevole anche solo la lettura dei messaggi. Spero, per amore di verità, che questa mia precisazione serva a ristabilire una corretta e coerente lettura di tutto quanto intendevo esprimere.
TeclaBene. Grazie del chiarimento.
SirenellaCredo che sia legittimo lasciare a ciascuno la liberta’ di proporre argomenti, e di spiegarne il bisogno e la necessita’ anche in relazione all’enneagramma di volta in volta. Se poi l’argomento trattato non e’ di gusto o di interesse di ciascuno, sara’ libera scelta da parte degli iscritti decidere se rispondere oppure no. Non ricordo siano mai volati insulti, offese o improperi “da poco” o da fruttivendoli quissu’, il che non e’ affatto scontato, ma credo sia la testimonianza di cio’ che ciascuno di noi e’ e non e’, anche sotto stress e cio’ che ciascuno di noi desidera o non desidera far diventare questo forum. Credo stia a cuore di tutti poter parlare in armonia. Per alcuni armonia significa “mai disaccordo”, su questo io lo sai, non mi ci ritrovo affatto, penso che le relazioni da quelle familiari a quelle estese ai grandi gruppi siano sempre vivaci e talvolta difficili, sottolineo difficili, ma se c’e’ lo spirito costruttivo a tutto poi si riesce a porre rimedio. Lo so, lo so….devo sempre precisare tutto….ma siccome l’argomento l’ho proposto io, mi preme ribadire che parlare di politica non significa “fare politica” o “fare propaganda” o forzare o insultare la sensibilita’ e l’intelligenza altrui. Cosi’ come i temi sulla fede, sulla sensibilita’ ambientalista, sulle preferenze alimentari, sulle abitudini sessuali, sulle problematiche familiari, anche le riflessioni in merito agli accadimenti del nostro paese e del mondo possono vederci diversamente sensibili nei vari momenti della nostra vita, e questo dipende molto dai mutamenti interiori di ciascuno, da come cresciamo e da come la conoscenza ci fa cambiare. Quindi anche l’enneagramma puo’ essere uno strumento per decodificare riflessioni nuove su cio’ che ci accade intorno. Ho letto spesso Eleonora segnalare e sensibilizzare noi tutti circa la difesa degli animali maltrattati. Anche questa e’ politica. E’ una presa di coscienza. E’ l’espressione di una strutturata sensibilita’ che Eleonora ha sentito il bisogno di esternare e condividere. Nessuno glielo ha impedito, nessuno ha fatto storie, nessun cacciatore ha inviato lettere di protesta, anzi mi sembra che chi lo ha voluto ha spontaneamente offerto il suo contributo. Non credo che Ele si sia sempre occupata di questo, ma ad un certo punto qualcosa dentro di lei l’ha spinta (presumo) ad agire costruttivamente in tal senso, no? Faccio questo esempio perche’ io certi cambiamenti e certe consapevolezze sto cominciando a viverle adesso, e spero che qualunque argomento sano sia accettato serenamente da una comunita’ aperta e disponibile, anche disponibile al silenzio se non si vuole aggiungere nulla. Spero di aver chiarito e di aver capito bene anche le tue intenzioni, Antonio….baci a tutti.
Marina MeleMai come in questo periodo sono schifata dalla situazione italiana. Sono disgustata da alcune scelte della attuale “governatura” e non mi ritrovo più…..La definirei una politica sociale di “dettaglio” e non con una evidente e comprensibile strategia di respiro……Melinda che ora va a nanna!
SirenellaIo sono certamente disorientata come molti, a causa dei balletti ai quali assistiamo impotenti sugli scranni del potere…ma quello che mi preoccupa e mi inquieta veramente oltre ogni limite e’ questa nuova guerra. Non so perche’ ma sento “a pelle” che si tratta di una guerra molto diversa e molto piu’ pericolosa di quelle che l’hanno preceduta. Mi fa paura. Per la prima volta provo un certo sgomento perche’ la sento molto piu’ pericolosa per il destino di tutti. Ammetto pero’ la mia profonda ignoranza. I fatti storici che spaccano questa terra da cosi’ tanti anni li conosco in maniera frammentata e superficiale. So che il popolo della Palestina e’ in cerca di una “terra promessa” e una dimora che sia finalmente loro, ma fatti ed eventi recenti annebbiano il senso generale del quadro. Qualcuno ne sa qualcosa? Mi sa spiegare in parole povere che accidentaccio succede? hanno allontanato quelle persone dalla stiscia di Gaza e nemmeno e’ bastato? Insomma…..che cosa secondo voi sta succedendo?
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