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Questo argomento contiene 6 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Maura Amelia Bonanno 13 anni, 1 mese fa.
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Utente Ospitelo sveglioE’ stato semplicemente bellissimo.Tutto!!
Grazie
Liliana FerraraAnche se in ritardo , vorrei ringraziare tutti per la splendida esperienza fiorentina, un’esperienza che mi ha arricchito molto sia dal punto di vista personale che cognitivo.Ho personalmente apprezzato molto l’impostazione volta a dare una panoramica ampia sui vari autori e sui loro contributi ed approcci all’enneagramma, e di questo ringrazio tutti i relatori , che attraverso i loro interventi hanno ancor di piu’ stimolato la mia curiosita’ nei confronti di questo studio. Ora finalmente “comincio” a capire “meglio” certe peculiarita’ mie e di chi mi circonda …..Vi ringrazio ancora ed in attesa di incontrarvi a Giugno , Vi saluto con affetto Liliana
Marina PieriniVoglio unirmi ai ringraziamenti di Claudio e Maurizio mi ha fatto veramente piacere rivedere nel bel contesto fiorentino i visi di coloro i quali credono nel percorso e nel progetto su cui stiamo lavorando. Ho notato con gioia che il numero dei partecipanti sta crescendo e che l’interesse, la voglia, la spinta da parte di tutti sembra sincera. Forse per la prima volta nella mia vita mi sembra che non ci sia una singola persona che “tira” in qualche modo il carrettino…ma che tutti sia con la loro presenza sia con il contributo importantissimo del materiale e degli argomenti proposti sono positivi e produttivi! Grazie allora, ad Antonio, a Claudio a Maura a Vinicio e a tutti tutti tutti….
Roberto MaieronVorrei dire anch’ io due parole su questo incontro di Firenze.
Era la prima volta che partecipavo a dei lavori organizzati dall’Associazione e di fatto e’ stato per me il modo di conoscere l’ASSISE. Quando me ne sono andato le sensazioni del mio cuore erano di assoluta serenita’, senza alcun tipo di inquietudine sottile che puo’ capitarmi di registrare quando a volte una situazione nel profondo non mi ha convinto. Sono stato molto contento perche’ ho respirato un bel clima. Un organizzazionedi solito si puo’ valutare da due aspetti: 1) dalle sue finalita’; 2) dalla gente che ne fa parte.
Le finalita’ assolutamente disinteressate di pura passione al servizio di chiunque voglia approfittare dellla notevole competenza di alcuni è assolutamente evidente. Le persone sono persone decisamente volte alla relazione con gli altri e ad un utilizzo sano dell’enneagramma. Ripeto, sono molto contento di questo. Io ho un’esperienza personale dove ho aderito un paio di volte a delle “scuole” di crescita personale (dove ho imparato moltissimo e ho anche vissuto esperienze straordinarie) che pero’ avevano il gran brutto difetto di essere un po’ come quella descritta da Vinicio relativamente al gruppo della “Quarta Via ” che aveva incohtrato: ossia il maestro, il senso di gradualita’, chi e’ piu’ vicino al maestro e alla verita’, chi e’ ancora indietro e meno cosciente, il senso della discriminazione e della diferenza di valore degli individui, con una montagna di consequenziali schifezze che neppure si possono immaginare se non si e’ mai fatto parte di ungruppo del genere.
Antonio in particolare, che e’ l’anima di tutto, è veramente “primo fra uguali”. Guidare fra uguali non è cosa facile. La tendenza e’quella di lasciare che gli altri ti mettano su quel piedistallo che nel cuore (ora parlo da cinque) senti che è il tuo naturale posto di collocazione, specie se ci sono tutti i segnali oggettivi che lo meriti.
Parlo di Antonio perche’ e’ il deus ex machina, ma quanto dico per lui vale anche per Claudio e per Maura. Nonostante la loro grande competenza e lala loro esperienza, hanno eseguito il loro compito “salendo in cattedra” quando era il loro turno, ma “scendendo” inmodo esattamente paritario con tutti una volta finito, senza poi rinunciare a manifestare la loro umanita’ a tutto tondo , fatta di forza e di fragilita’.Sul progetto in corso, se e’ strutturato nel modo migliore, piu’ adeguato alle esigenze, non ho niente da dire perche’ non lo conosco (non so come si svilupperanno i prossimi incontri) e perche’ solo dopo averlo completato in me potranno maturare delle considerazioni. Tuttavia, mi permetto di sottolineare una mia esigenza che credo sia anche abbastanza avvertita da tutti :
mi piacerebbe che in alcuni momenti lavori si svolgessero in modo tale da creare maggiore coinvolgimento e partecipazione, dove le persone abbiano la possibilita’ di aprirsi agli altri, per favorire la conoscenza e la comprensione reciproca.
Se io dovessi condurre un corso sull’enneagramma, quello sarebbe sicuramente il mio primo obiettivo (e forse anche l’unico che sentirei per me vero): attraverso tecniche quali diadi, gruppi di comprensione, drammatizzazioni permettere ad ognuno di potersi rivelare all’altro e di poter favorire il contatto profondo.Grazie a tutti Roberto
Roberto MaieronIo scrivo sempre di getto e non rifletto su quello che dico.Ho imparato a fare cosi’ perche’ mi sembra la cosa migliore poer un’infinita’ di ragioni che non sto a spiegare.
Tuttavia, rileggendo nella pubblicazione quanto ho scritto, mi accorgo che non ho citato Vinicio fra i relatori. Non e’ stata una omissione voluta ne’ ho qualche ragione per escludere Vinicio.
Credo di averlo inconsciamente escluso perche’ ho considerato il suo intervento come una cosa a se’ stante. Mi e’ piaciuto moltissimo il taglio dell’esposizione, che parte da un’apertura personale sulla propria esperienza. Mi e’ piaciuto molto poi la semplificazione molto efficace di una ricerca e di una esperienza ultradecennale. Sara’ forse da sette fare cosi’ ma io invidio profondamente un atteggiamneto del genere. Io sono convinto che meno si sa e meglio e’, e che la vera conoscenza consiste nel perdere tutte le conoscenze, recuperando l’innocenza ela purezza primigenia. Vinicio mi piace molto perche’ mi sembra ben incamminato su quella strada dove vorrei andare io.
Grazie Vinicio.
Claudio GaribaldiGrazie Roberto per la tua analisi ed osservazione attenta dei due giorni trascorsi a Firenze, dove, per altro, era la prima volta per te con il ns gruppo. Mi fa molto piacere che tu rilevi che lo spirito di gruppo caratterizzi i ns incontri. Infatti, uno dei presupposti che ci ha unito è che, nonostante le competenze diverse (Antonio anima della scuola, indubbiamente) consiste nel rapporto che ciascuno di noi ha con l’Enneagramma, cioè di studio, di ricerca, di trasmissione rispettosa. Quindi, in Assise, non vi è nessun “guru” a cui affidarsi ciecamente, nessuno che abbia la verità in tasca. Il gruppo è un’entità vivente, in cui ognuno ha un ruolo, che può variare volta per volta. E lo studio è un elemento importante. Infatti ci chiamiamo Ass. Ital. “Studi” Enneagramma.
Tuttavia, ci tengo a precisare che l’elemento caratterizzante del percorso formativo di Assise è quello di dare una panoramica ampia sui vari approcci all’Enneagramma stesso. Questo per evitare l’estrema superficialità con cui spesso viene proposto tale insegnamento. Se vai su internet vedrai infatti che vi sono tantissime opportunità formative che avvengono in due, tre, talvolta un week end, dove addirittura si può diventare insegnanti “certificati” avendo letto un libro e partecipato a qualche seminario.
Noi cerchiamo, almeno nelle intenzioni, di fornire prima di tutto un approccio teorico ampio e completo. Certo, può apparire poco esperenziale emagari anche noioso. Ma d’altra parte, in gioventù ero un musicista, ed i primi anni li trascorsi a studiare un barboso solfeggio, che mi sembrava totalmente inutile rispetto al suonare lo strumento stesso. Ovviamente, solo dopo compresi che la teoria è la necessaria base alla pratica.
Condivido la tua esigenza di lavori a diadi o in gruppo. Sicuramente questo accadrà, non appena si sarà consolidata una maggior conoscenza e fiducia tra i membri del gruppo stesso. Non è facile, non avrebbe senso infatti, a mio parere, aprirsi su temi delicati della propria storia ed interiorità con persone estranee. Quanti corsi di Enneagramma proprongono di “mettersi in due” e parlare della propria infanzia. Ma che senso ha, se non inserito in un contesto di reciproca fiducia, che non può che nascere dalla conoscenza graduale l’uno dell’altro?
Quindi abbi pazienza. Il percorso formativo è all’inizio, e richiede la collaborazione di tutti.
Grazie quindi del tuo apprezzamento, ma soprattutto del tuo desiderio di metterti in gioco.
Claudio
Maura Amelia BonannoAnche io desidero esprimere gratitudine, verso tutti, verso l’unità che percepisco e la sincera presenza di ognuno senza cui nulla potrebbe accadere. Maura
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