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Questo argomento contiene 58 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Marina Pierini 13 anni, 1 mese fa.
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Antonio BarbatoCarissime amiche, vi prego di non considerare come disimpegno il fatto che ultimamente ho partecipato poco alle discussioni, peraltro interessantissime, ma sono molto impegnato nella preparazione del nuovo numero della rivista per gli associati. Voglio sottoporvi, però, un tema stimolato da un recente interessante colloquio sulle differenze fra Sei controfobico ed Otto. Ad onta del fatto che le radici motivazionali di questi due tipi siano quasi agli antipodi, le loro manifestazioni esteriori li portano spesso a poter essere confusi. Anche se la mia esperienza con persone di questi due tipi è abbastanza approfondita, mi sono chiesto quanto facilmente possano essere scambiati. Ho chiesto così aiuto agli amici dell’Associazione Eneagrama 2001, che hanno effettuato alcuni test sul “mistyping” dei diversi tipi, ed i risultati riferitimi mi sembrano interessanti da commentare. Mentre solo il 9% dei Sei controfobici si è, in un primo momento, erroneamente identificato con un Otto, e solo un 1% degli Otto ha creduto di essere un controfobico, il margine di errore cresce fortemente quando si è chiesto ad altri partecipanti di dare un feed back. In questi casi il 47% degli altri tipi (con punte superiori al 60% quando si tratta di persone del centro dell’Emozione) ha preso per Otto un aggressivo Sei controfobico, mentre, clamorosamente, il 31% delle persone intervistate non ha saputo riconoscere un Otto scambiandolo, in alcuni casi addirittura con un Cinque. Va bene che l’identificazione è difficile, ma un margine di errore così elevato mi fa sorgere il dubbio che, probabilmente, coloro che insegnavano non sapevano descrivere con esattezza i caratteri dei due tipi. Voi che ne pensate? Il Capitano.
SirenellaAntonio, ti spiacerebbe spiegarmi quali ragioni possono spingere una persona a confondere un Otto per un Cinque? Io conosco molto molto bene i Sei e tu lo sai bene. Sono convinta che il mio ex marito fosse un otto, e l’esperienza con l’allegra famigliola per cui lavoro me lo conferma, pero’, pero’, l’enneagramma non deve mai essere fonte di pregiudizi e io questo non lo dimentico mai. I margini di errore nella valutazione ci sono sempre. Io sono convinta che il mio ex marito fosse un Otto sociale e di conservazione, con una forte ala 9, e un’altrettanto forte tendenza al 5 nei momenti di crisi. Se puoi farmi qualche esempio pero’…..mi sarebbe di aiuto 🙂 grazie…
Marina PieriniOddio…che orrore….”confondere un Otto CON un Cinque” non “per” un Cinque. Scusate la fame mi rende analfabeta.
Antonio BarbatoSe il livello di anaffettività è molto elevato non si riesce a fare facilmente una differenza fra i due tipi. Un Cinque può essere così auto assorbito ed attento solo a se stesso da apparire, nonostante l’interiore fragilità, tagliente, avido e prepotente come un Otto. Stiamo parlando, ovviamente, di livelli poco integrati della personalità, ma la freccia di connessione ci dice che l’avidità, di base, è la stessa.
SirenellaQuesto, nel caso in cui un Cinque puo’ essere confuso con un Otto…..ma nel caso contrario? Parliamo di un Otto….che e’ stato preso per un Cinque…
Utente Ospite…….parlate così degli OTTO, perchè non immaginate che cosa sia vivere con un bravo CINQUE che vi fa sentire uno ZERO.
Antonio BarbatoCara Marina, eccomi alla tua domanda. Un Otto in fase di ritrazione tende a ritrarsi veramente, tende, cioè, ad essere cupo. a sospettare, a temere di perdere di quello che ha, e può diventare avaro nel senso letterale del termine e non fare emergere alcun sentimento. Questo genera le cattive identificazioni di cui al campione del test. Allo stesso modo, però, un Otto può spendere anche quello che non ha e prendersi tutto quello che gli capita a tiro manipolando e seducendo per poi allontanarsi come un Due.
Antonio BarbatoHo già detto che, talvolta, un Cinque non integrato può agire con dei livelli di indifferenza verso gli altri così elevati, da farlo sembrare un Otto non integrato. Ciò non toglie, tuttavia, che nessuno può far sentire uno zero un’altra persona, se questa non glielo consente o se, addirittura, non necessita proprio di questo tipo di comportamento.
SirenellaCaro Antonio, grazie per i tuoi chiarimenti che sono sempre sintetici, chiari e netti. Invidia. Sono assolutamente certa, dopo quanto hai scritto che il mio ex marito fosse un Otto. Lo ero gia’, ma la conferma circa quel suo modo di ritirarsi e inaridirsi mi ha tolto ogni velo o dubbio. Un Otto in ogni caso ha sempre un sorrisetto di sfida sulle labbra, quando e’ scontento, e io credo che chi vive con loro difficilmente puo’ confonderli con altri enneatipi 🙂 …al nostro sconosciuto interlocutore, io posso solo concordare con quanto Antonio ha gia’ saggiamente risposto, circa il sentirsi zero perche’ in fondo lo si e’ permesso. Se pero’ vorrai condividere con noi qualcosa di te, forse potremmo aiutarti e ascoltarti, se ti va, se ne hai voglia, qui la tavola e’ apparecchiata per tutti, e tutti sono i benvenuti. Baci.
Sirenella…e poi scusami…utente ospite…che intendi dire con “parlate cosi'”? Qui si parla usando l’enneagramma come strumento di lettura dei vari caratteri. Mi sembra che tutti ne escano piu’ o meno abbozzati, o piu’ o meno incerottati…i nostri commenti, su qualunque enneatipo siano, non vogliono mai essere offensivi o giudicanti. Si desidera prendere atto della natura e delle caratteristiche nostre e altrui, ma lo scopo alla fin fine e’ migliorare la comunicazione, aprire porte quando possibile, e se proprio le vogliamo chiudere potremmo scoprire che c’e’ un modo per non sbatterle in faccia. Insomma….io spero tu possa raccontarci qualcosa di te 🙂 e aiutarci a capire meglio il tuo pensiero..
EleonoraCome sai, Antonio, per anni sono stata in dubbio sull’enneatipo di mio fratello. Otto o Sei controfobico. All’inizio avevo optato per un 6 controf., perchè ricordo che da ragazzino l’avevo visto tante volte nella paura. Tu mi rispondesti che anche gli 8 a volte, hanno paura. Ma io ancora non ne fui convinta. Inoltre, negli ultimi anni, il suo studio incessante (come sai è un Pastore protestante) nelle questioni teologiche, il fatto che si sia messo a studiare il greco per meglio comprendere la Bibbia, il suo enorme desiderio di approfondire gli argomenti, la sua maggiore maturità esistenziale ma anche intellettuale, ci hanno avvicinati a livello intellettuale, appunto. E questo, ancora una volta mi aveva fatto pensare ad un 6 controfobico. Da qualche anno, invece, ho capito che è davvero un Otto. Pochi elementi, ma credo determinanti, mi hanno convinta di ciò. A parte l’assenza di un benchè minimo dubbio nell’ambito della fede (ma ciò non è indicativo, perchè, appunto chi ha davvero fede non ha alcun dubbio sulla veridicità di ciò in cui crede, al di là di qualsiasi tipologia), ma vive tutto con estrema intensità. Spesso gli domando come fa a vivere in quel modo, senza riposarsi, a volte, per giorni e giorni. Lui mi risponde che la forza glie la dà Dio. Quando mi sente dire, di fronte ad un impegno che vorrebbe affibbiarmi: “Sono distrutta”, mi guarda con un’espressione strana, come se stesse guardando qualcosa di sconosciuto, è uno sguardo indagatore. Un altro elemento è che, anche scherzando, a volte, rimango ancora ferita da certe sue battute, sferzanti e “arroganti”, molto spesso, svalutanti. Mentre a livello intellettuale sembra pronto a capire e comprendere molte cose, a livello familiare e/o confidenziale fa fatica a mettersi nei panni degli altri, anzi, non ci prova proprio. Un ultimo elemento è il seguente. Ho cercato varie volte di parlargli dell’Enneagramma ma non ci sono mai riuscita davvero. Siccome faccio parte della redazione di un giornale di un’associazione culturale diretta da lui, il mese scorso, quando mi ha chiesto l’articolo da inserire, gli ho risposto che ne avevo già uno pronto sull’Enneagramma (ricordi, quella sintesi delle tue fatiche! :)). Per l’ennesima volta mi ha chiesto: “Cos’è?”. Allora si è ricordato che ne aveva già sentito parlare frequentando un corso di counseling pastorale e chiede: “Ma si tratta di quelle tipologie dove c’è anche il Boss?”. Chissà perchè, tra tutti i nove tipi, si è ricordato solo del Boss! 🙂 ciao. eleonora
EleonoraAncora qualcosa da aggiungere. E’ molto diretto e prende volentieri sotto la sua ala protettiva chi ha bisogno del suo aiuto. Inoltre, non teme di affrontare questioni anche molto pericolose. In più di un’occasione ha sfidato persone non proprio mansuete che lo avevano anche minacciato. Se non è un Otto questo!?
SirenellaCara Eleonora, sarei curiosa di sapere se per caso tuo fratello conosce i miei zii. Anche loro sono pastori battisti. Mia zia Anna Maffei e’ presidentessa dell’UCEBI, il figlio Emanuele Aprile, vicequalcosa dell’FGEI e mio zio Massimo Aprile e’ mille altre cose. Che coincidenza che tu abbia un fratello pastore!! I nomi di queste persone della mia famiglia sono di pubblico dominio e in qualunque ricerca sugli evangelici battisti avrebbe portato a loro anche su internet, per questo li ho segnalati pubblicamente, pero’ se tu preferisci mantenere il riserbo su tuo fratello mi piacerebbe avere il suo nome in privato, vuoi vede’ che lo conosciamo??? Baci! p.s. si Ele…chi e’ stato toccato dall’illuminazione non ha dubbi sull’esistenza di Dio. Il percorso di fede e’ tutto cio’ che viene dopo quella esperienza, mi sento onestamente di confermarlo 🙂
EleonoraCarissima Sirenella, certo che conosco i tuoi zii! Sia Anna Maffei che Massimo Aprile sono stati in più di un’occasione nella chiesa di Campagna, quella dove opera mio fratello. Mio fratello è un loro caro amico: si chiama Franco Grillo. Il 18 di questo mese saranno ancora ospiti qui. Eccezionalmente si farà il culto di sera, poi dopo andremo tutti a mangiare una pizza. Perchè non ci fai un pensierino anche tu? Ne sarei felice. Ma guarda un po’ ste’ coincidenze!!!! baci.
Maurizio CusaniSecondo me il punto fondamentale di differenziazione fra 6 controfobico e l’8 è il senso di colpa. Poi il codice di onore. Poi la fisiognomica. Poi la maggior percentuale di traumi. Queste le piste privilegiate nell’eteroriconoscimento.
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