sincerità

[Utente Ospitelo sveglio]

secondo voi è facile essere sinceri con se stessi??
e……..,nel momento in cui pensate alla risposta a questa domanda, siete veramente sinceri?
Faccio questa battuta per un motivo.
E’ stata per me una scoperta bellissima fatta da relativamente poco.
La sincerità.
E’ una sincerità “diversa” una sincerità che a volte fa anche male, ma che fa male solo ad una parte di me ad una parte corrotta che non ha anima che è finta e che andrebbe potata come un ramo secco. E’ una sincerità che, quando c’è, mi fa sentire in pace con tutto quello che ho intorno e che mi alleggerisce. E spesso non viene fuori immediatamente. Allo stimolo esterno o interno, da cui dovrebbe scaturire una risposta/reazione, c’è spesso una parte di orgoglio o una parte di paura o una parte di imbarazzo o una parte di egoismo che risponde per prima per difendersi, per non essere messa d’impaccio.
Ma in realtà sento ed avverto chiaramente che le risposte date da quelle parti di me non sono sincere ma funzionali a qualcosa, a qualcosa di molto profondo che a volte non riesco a capire ma……..che comunque sono false.
La mia frase “e……..,nel momento in cui pensate alla risposta a questa domanda, siete veramente sinceri?” subito dopo la domanda iniziale era messa lì proprio ad evidenziare il fatto che, almeno personalmente, la sincerità in determinate situazioni viene dopo.
Per rendere meglio l’idea, è come se, su determinati stimoli esterni o interni, sentissi palesemente in me delle parti che, infuocandosi prendono di forza il sopravvento e fanno a gara a chi deve rispondere quello che fa più comodo

[Utente Ospite/Lo sveglio]

Mi fa veramente piacere tutto quello che avete scritto e mi riepie di serenità. L’unico problema è che in questi giorni veramente ho poco tempo e purtroppo non posso soffermarmi più di tanto a scrivere ma nelle pause vi leggo comunque. Ciao e grazie per aver compreso.
Lo Sveglio

[Alice/Stefania]

Sono contenta è che anche tu abbia capito noi. bentornato! Buon fine settimana a tutti. Alice.

[Utente Ospite/Lo sveglio]

Scusatemi sono di un maldestro da tagliarmi le mani.
Ho inviato il messaggio involontariamente senza neanche finirlo.
Riprendendo il discorso, da un po’ di tempo a questa parte riesco a non far infiammare le parti e quello che ne viene fuori è una cosa bellissima:
la Sincerità. Voi direte “vabbè è quello che senti tu ma chi ci dice che non è un’ennesima illusione, un’ennesima parte di te che prende il sopravvento?”ed io rispondo……non so che dirvi quando succede sento una sensazione di pace, si pace e serenità estremi.
Chissà se qualcuno di voi mi può capire o ha provato questa sensazione.

Saluti da un accanito vostro lettore

Sono pochi i posti su cui si può leggere di questi argomenti.

[Marina Mele]

Ci sono tanti momenti, nella propria vita in cui si crede di essere sinceri o, meglio di essere diventati sinceri. Eppure, alla resa dei conti, non sempre è così? Ma la domanda che ti pongo, utente ospite/lo sveglio è, volutamente provocatoria. Cosa intendi per sincerità? Autenticità? Dire la verità?Affermare il giusto? Essere onesti? Essere leali? Sai dico questo perchè credo che ognuno di noi si porti dentro tanti personaggi e ognuno di questi, a proprio modo, è sincero ma tra loro cozzano e tra loro ve ne è uno emergente in momenti diversi. Certamente le situazioni cambiano, il proprio modo di sentire cambia e quello che sentivi “sincero” non lo è più…..e allora succede che è necessario comunicare il proprio cambiare, il proprio traasformarsi……che ne pensi?
Melinda

[Utente Ospite/Lo sveglio]

Non so se “bestemmio” in questo modo ma la Sincerità a cui faccio riferimento è un qualcosa di quasi assoluto….la sento come VERA; è una sincerità che mi permette di riscoprirmi sotto una nuova luce, è una sincerità che mi mette a nudo che, se esternata (utilizzata con gli altri), mi rende vulnerabile perchè abbatte tutte le difese che pongo in essere normalmente quando entro in contatto col mondo esterno. Tutte le opzioni di sincerità che hai dato sono tante sfaccettature di un modo di “parlare a se stessi”, nuovo che ho colto da poco e che, purtroppo tranne in alcuni casi in cui la vita di relazione non lo permette, mi colloca su un livello di benessere che non riesco a descrivere e come se avvertissi fisicamente una produzione materiale di benessere.
E quando smetti di farlo solo dentro, con te stesso, e, con le persone giuste, metti in pratica questo comportamento, hai l’impressione di metterti interamente in gioco con tutti i rischi di farti male perchè ripeto sei senza protezione, parli e ti confronti a “cuore aperto”. Ma rischiare è bello perchè si apre un’altro mondo. Ho come l’impressione di tornare indifeso come un bambino quando mi rapporto così con gli altri ma avverto una forza e una potenzialità in questo modo di fare che mi spinge a continuare a rischiare.
Sono parole difficilmente comprensibili perchè scritte di getto e di impulso e penso che non sono facilmente decifrabili ma filtrarle con la mente e razionalizzare renderebbe il discorso sterile, ammesso che ci riesca.
Grazie della risposta

un saluto a tutti

[Marina Mele]

Ti conosco da poche righe e non è facile ma, paradossalmente parlando, ti sento “trasparente” e questo si incontra bene col mio essere. Capisco che ti senti bene quando ti senti aderente e coerente al tuo sentire e al tuo bisogno di esserci, pur sapendo che sarà un nuovo rischio e, come tale, potrebbe portarti dei sacrifici e dei disagi o addirituttra delle sofferenze. Ma quale è il costo da sopportare facendo il contrario?
Personalmente cerco di essere coerente tra pensiero, sentire e agire. Non è facile e serve un buon livello di dialogo interno delle diverse proprie voci ma, aggiungo, comunque vada a finire sei a posto con te stesso. Se perdi quella “partita” hai giocato pulito, magari duro, magari soffri ma sei te stesso e se quel te stesso si trasforma a causa o grazie a quella situazione è una grande crescita personale….questo, ovviamente , è il mio modo di sentire!

[Alice/Stefania]

Oh chi tu sei, caro utente ospite lo sveglio?! Mi sembra quasi di riconoscerti, non so , nel modo di scrivere, ma immagino sia impossibile, vero? Oppure no?! Si, anch’io sono utente ospite, ma non sono stati così benevoli con me…ho dovuto firmarmi per forza!!! Hi, hi, hi. Sherzo, in realtà sono stata accolta bene, è successo un pò di casino ma…tutto risolto! Ma tu non sei lo stesso utente ospite il dormiente? Credevo di si! Ti attizza sta cosa, eh!!?? Ciao Melinda…unica vera mela italiana!!! Adesso vado a sbirciare nell’altro forum. Ciaoooo!!!!!!

[Utente Ospite/Lo sveglio]

A dire il vero mi intriga molto l’idea dell’asta ma secondo me non parteciperebbe nessuno. Facciamo una cosa…..inventati un bel nome……però deve essere bello e possibilmente deve avere un nosocchè di nobiliare o di estremamente rustico, le vie di mezzo non mi piacciono…Ti va di scherzare un po’? Spero di si.Ciao

Lo Sveglio

[Utente Ospite/Lo sveglio]

Ma poi riflettendoci su se al posto di “lo Sveglio” scrivo Carlo o Massimo non è spoetizzante??? E in cosa ne guadagnerebbe il Forum???
Lo Sveglio

[Alice/Stefania]

Grazie utente ospite per snobbarmi così tanto, da non degnarti nemmeno di rispondere!!!

[Utente Ospitelo sveglio]

Scusami ma sono a lavoro e di tanto in tanto il dirigente fa raid nella mia zona. Si devo dire la verità sta cosa mi attizza ma,… mi attizza perchè per me è una cosa così normale utilizzare dei nick sui forum che avevo perso questo gusto che mi state facendo riprovare. Comunque ve lo assicuro non mi conoscete. E poi una domanda perchè parlate di casini. Non abbiate alcun timore mi va solo di parlare …. basta, tutto quì.(scusami di nuovo ma come vedi ti ho risposto quasi subito)
Lo sveglio

[Alice/Stefania]

Grazie, sei stato molto gentile. Beh, ammetto, ero rimasta un pò male!
No, non ti preoccupare dei casini, non è successo niente di strano, anzi partecipare a questo forum per me è stato ed è un gran piacere e in un certo senso mi sento a casa! Come in ogni famiglia che si rispetti, ogni tanto ci si “scorna” ma l’importante è chiarirsi e volersi più bene di prima! Alice.

[Sirenella]

Caro Lo sveglio, a quanto pare non hai perso la voglia di giocare 🙂 sono stata assente per qualche giorno per motivi di salute e lavoro e ti trovo ancora qui a scavare cunicoli, dare pizzichi sui sederi e suonare lingue di menelicche! te lo posso assegnare io un nick????? baci baci…e a proposito Mel…guarda che sull’altro forum non c’e’ proprio nessun clima di strane tensioni, spero di trovare presto nuove energie per proporre nuovi argomenti e so che c’e’ chi legge e apprezza…aribaci baci…

[Elisabetta]

Anche io Sveglio sono stata ad osservare per molto tempo questi comportamenti di persone che si odiano, che sparlano l’un l’altro e che successivamente, per opportunismo si riconciliano e sembrano voltare pagina come se niente fosse. Lì ho percepiti così spesso che credevo essere l’unica a vedere certe cose e me ne sono tirata fuori come se la vita sociale fosse la più ardua impresa da sostenere. Ora riesco a considerare gli accadimenti e le situazioni che si vengono a creare nei rapporti sociali in modo più flessibile, penso che il mio atteggiamento non è stato migliore di altri perchè allontanarsi solo perchè le cose non sono così come noi vorremmo non è la scelta migliore. Credo che invece i rapporti vadano vissuti fino in fondo anche se poi a momenti ci si odia o si arriva a sparlare dell’altro, solo così ci si mette in gioco veramente. I filtri, per chi li usa come me, agiscono in modo automatico ed è necessario allenarsi ad essere più reattivi e a fidarsi di se stessi del prorio sentire all’istante, perchè soprattutto la rabbia o il disappunto quando non vengono espressi subito restano latitanti, anime in pena nel nostro cuore e producono solo veleno.

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