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Questo argomento contiene 33 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Utente Ospite:Ameliè 13 anni, 2 mesi fa.
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Bruno OrdonselliCara Chiara siamo diversi da chi?invece io comincio a pensare che siamo più o meno tutti uguali.Tutti animali che hanno bisogno di un potere da esercitare sugli altri, tutte “personcine”che pensano solo a se stessi ,tutto ciò mi fa sentire poca stima nei confronti degli altri e poca autostima nei miei confronti .La vita di qualunque tipo e condizione è sempre preziosa spero che tutto il popolo del forum ne convenga Un bacione
ElisabettaSicuramente gli animali sono più felici, a volte ho la sensazione che siano più consapevoli di noi. La cosa che mi colpisce è la semplicità della loro esistenza, l’accettazione di essere parte del mondo e di lasciarsi vivere prendendo ogni giorni ciò che di bello o di negativo arriva, è come lasciarsi trasportare dagli eventi piacevoli o spiacevoli con la consapevolezza di essere o di esistere come parte in un progetto più grande che include tutto ciò che ci circonda. Forse è per questo motivo che a me gli animali sembrano tanto belli e tanto perfetti, avete mai pensato a quanto siano perfetti rispetto a noi che non accettiamo mai niente, non accetiamo la nostra vita, il nostro dolore, il nostro corpo, a volte non siamo capaci d’amare perchè non accettiamo i difetti o la diversità degli altri. Se solo riuscissimo ad afferrare un pò di quella consapevolezza che riesce ad amare senza controllo, ad esistere semplicemente con la gioia di essere, a vivere apprezzando ciò che al momento la vita offre senza interfererire continuamente sugli eventi !
ElisabettaAvete mai visto lo sguardo di un animale ferito ? Sembra che dica “questo è il mio dolore, cerco di sopportare quanto è accaduto, perchè questo era previsto che accadesse”; ho la sensazione molto forte che il loro istinto sappia tutto ciò che c’è da sapere, che non serva altro per vivere perchè non posso non constatare che il nostro intelletto e tutte le nostre grandi potenzialità spesso ci conducono verso l’oscurità e non verso la luce, questo perchè non accettiamo la morte, se solo si potesse fare tutti un bel respiro profondo ed abbandonarci alla vita pensando che niente cambierà il nostro passaggio…è un piccolo passaggio che potrà forse solo inquinare il pianeta ….
EleonoraBeh! ditemi che Totò Riina è + evoluto dei miei gatti ed io mi sganascerò dalle risate. Ditemi che i tanti uomini che massacrano ogni giorno milioni di animali (nei macelli, nei laboratori di ricerca, negli allevamenti da pellicce, nello scuoiamento di animali vivi in cina, nelle bastonate feroci ai cuccioli di foca, nell’usare cani come esca per le balene e squali e chi + ne ha + ne metta: l’elenco degli orrori potrebbe durare all’infinito), dicevo- ditemi che tutti questi esponenti della specie + “evoluta” sono + affettivi di coloro che essi stessi ammazzano sadicamente e mi sganascerò dalle risate (In genere, mi contorco dal dolore). 🙁
Utente Ospite:AmelièPurtroppo signore noi siamo la specie dominante, quella più evoluta e con noi si è evoluto..affinato direi..anche il modo in cui affermiamo la nostra specie, il modo in cui avviene la selezione naturale. Ricordate la teoria di Darwin e pensate a quello che accade ogni volta che un maschio dominante (leone o scimmia ad esempio) viene sconfitto da un esemplare più giovane. Tutti i suoi figli vengono uccisi! Noi questo non lo facciamo, ma abbiamo gli stessi bisogni primari degli animali ed utilizziamo qualunque mezzo a nostra disposizione per raggiungere in nostro obbiettivo. LASCIARE UNA TRACCIA DEL NOSTRO DNA. Di recentente mi è stato confidato, da un uomo il cui status nella scala sociale è davvero alto, che lui sentele stesse necessità degli animali. Ovvero i suoi istinti primordiali lo portano a vivere per nutrirsi e riprodursi. Solo che per fare questo ha bisogno di avevre tanti soldi per procurarsi una tana calda ed accogliente, per avere il cibo migliore e tutto questo insieme per avere una appagante vita sessuale (senza necessariamente riprodursi) con la donna/e migliore/i. Perchè storciamo il naso davanti a queste ovvietà?! Totò Riina e tutti quelli che operano come lui hanno semplicemente scelto degli strumenti “di sicura efficacia” per affermare la propria specie. Queste sono le nuove regolee che ci piacciano o no stiamo inconsapevolmente giocando. Qualcuno conosce il modo per cambiarle?
EleonoraScusami, Amelie, forse non ho capito bene quello che vuoi dire. Se, invece, ho capito, mi dispiace ma non la penso così.
TeresaIo neanche sono sicura di aver capito bene ma mi voglio comunque esprimere Amelie non per niente l’essere umano è ” superiore” rispetto agli animali perchè dotato del ben dell’intelletto, come si dice. Ridurre la nostra esistenza ad un procacciamento di piacere e beni materiali secondo me è una mortificazione per l’uomo. Queste sono le nuove regole? Non credo proprio. Io mi limito a rispettare alcune regole sociali, legali e/o deontologiche se riferite al lavoro, ma poi ho le mie regole e grazie a Dio posso scegliere come comportarmi e sentire quali sono le mie necessità. Dare ascolto all’istinto è importantissimo perchè se non lo facessimo ci priveremmo di una parte fondamentale, vitale, senza l’espressione della quale il nostro essere non sarebbe completo, ma deve essere bilanciato con la nostra parte emotiva e intellettuale altrimenti saremmo davvero degli animali, senza offesa per questi ultimi per carità, i quali, e mi riferisco soprattutto a quelli non domestici, possono sopravvivere solo grazie all’istinto. Per l’essere umano, invece, dare adeguatamente voce al proprio istinto vuol dire rendere più piena la propria vita e non significa assicurarsi la sopravvivenza. Il pensiero di un mondo dove prevale l’istinto mi terrorizza anche perchè sono conpsapevole della mia parte istintuale. Sono consapevole che se dessi piena libertà di espressione all’istinto in certi momenti, potrei veramente diventare una criminale o una persona dissoluta. E’ il riconoscimento della mia parte emotiva e cerebrale e la scelta di farle agire, che mi rende davvero libera.
Utente Ospite/Lo sveglioa differenza tua, teresa, non mi sento libero neanche utilizzando l’intelletto e l’emozione.
TeresaOh…mi spiace, neanche ogni tanto, un pochino pochino?
EleonoraConcordo con te, Teresa. Ma voglio aggiungere che (come sappiamo anche dal lavoro con l’enneagramma) il nostro istinto è stato da tempo corrotto dalle passioni, per cui non è il nostro vero istinto (quello dell’espansione dell’Essere) quello a cui ci riferiamo normalmente, che è invece. corrotto e deviato. Ad Amelie voglio invece precisare che, evidentemente, parliamo di una evoluzione diversa. Io non mi riferisco all’evoluzione della specie in senso tout-court, ma a quella psicologica e spirituale, alla crescita della nostra essenza, della nostra anima.
un atomoNon vorrei essere polemica ma deve essere un vero piacere , una squisita elevazione spirituale, un vero godimento intellettuale conoscere una persona (di alto status sociale !!!, qusto sì che è meraviglioso) come quella descritta da Amelie. Comunque io vorrei fare una semplice domanda secondo voi gli animali sono capaci di soffrire? Una volta risposto a ciò per me è tutto molto chiaro e semplice.
Marina Pieriniforse amelie ironizzava sul tipo di evoluzione che oggigiorno si cerca? Atomo…qualunque essere vivente può provare dolore, ma questo non ho ben capito cosa significa….cosa ne deduci?
Utente Ospite:Ameliè..com’è vero che le parole sono fonte di malintesi! I concetti da me espressi sono meramente analitici. Ho guardato dall’alto ed analizzato in maniera quasi chirurgica la situazione, per cui quello che ho descritto…A MIO AVVISO… è lo stato dell’arte. Il “luogo” dove ci ha condotto la teoria dell’evoluzione. Badate bene: non ho espresso giudizio! Naturalmente anch’io (checchè se ne dica) sono sensibile alla violenza fatta agli animali, ma per formazione, sò e credo che la sperimentazione preclinica sia necessaria. Confesso, però, che sono più sensibile alle sofferenze che l’uomo fa all’uomo! Comunque concordo con Eleonora che dice cose vere e bellissime. Teresa credo tu abbia frainteso le mie parole, ma su una cosa sono d’accordo con te: l’istinto và mediato con la ragione. Lo dico sempre anch’io, ma chissà come mai non riesco mai… Marina hai ragione: non sono riuscita a far passare l’ironia!?
Utente Ospite:AmelièIncredibilmente a tema con questa discussione è il primo racconto del nuovo libro di BENNI il cui titolo è “la grammatica di Dio..storie di solitudine e allegria”.
TeresaBuongiorno Amelie, buongiorno a tutti. Ho capito era solo una constatazione la tua. Certo i tempi sono difficili….Qualcuno ha seguito Benigni ieri sera? Che meraviglia…..non vi ha rimesso al mondo?
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