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Suocere ed enneagramma

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Questo argomento contiene 8 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Marina Pierini 13 anni, 2 mesi fa.

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  • #606 Risposta

    Antonio Barbato

    Vi ho chiesto quale sia il tipo di relazioni che intercorrono fra i vostri partners ed i vostri genitori, ma c’è un altro tema altrettanto interessante: quale relazioni avete avuto con i genitori dei vostri amati/amate e, in particolare, con le vostre suocere?? Il tema è solo all’apparenza leggero, in realtà è molto interessante capire quali possano essere le relazioni che intercorrono in rapporti tanto delicati, soprattutto se il tipo caratteriale di queste persone si ripete!!

    #4588 Risposta

    Utente Ospite

    Per questo post e per il precedente da te inviato, qual’è la tua ‘ personale ‘ esperienza?

    #4589 Risposta

    Antonio Barbato

    Personalmente non posso dire molto perché non ho avuto una esperienza molto prolungata con una suocera (la mia, sfortunatamente, era morta tanto tempo prima), ma aggiungo che, per mia osservazione, il rapporto fra suocera e genero può essere molto positivo, e, in questo caso, il rapporto col partner non è proprio idilliaco. Non voglio dire troppo, però, perché è interessante per me sentire gli altri e vedere se le esperienze possono giustificare conclusioni generalizzate.

    #4590 Risposta

    Chiara

    Mia suocera credo sia un due e tra di noi non c’è un gran feeling. Sembra la mamma di quel film con Woody Allen dove lui se la ritrova dappertutto anche in cielo. Mio suocero, un sei, è più sopportabile, comunque pesante, ma un pò più sensibile.
    E’ interessante la cosa che dice Antonio che arricchisco con un’esperienza personale: tra io miei genitori non c’era un gran rapporto, ma mio padre adorava mia nonna cioè sua suocera! Caro Antonio, che significa questo? C’è una spiegazione?
    Chiara

    #4591 Risposta

    Marina Pierini

    Cara Chiara, l’evocazione del personaggio di Allen mi ha fatta scompisciare dalle risate. Io ho avuto un rapporto difficile coi miei suoceri…ex suoceri. Lui era un Sei ipocondriaco e perennemente incavolato, ma anche abbastanza concentrato su di se’, quindi poco interessato sia a me che alle vicissitudini dei figli. Lei invece un Due abbastanza frustrato, molto invadente, continuamente svalutante nei miei riguardi, poco disposta ad acettare che qualcuna potesse avere un posto in primo piano nella vita del figlio. Alla lunga mi sono accorta che solo comportandomi come una sorta di idiota ritardata, riuscivo ad avere la loro acettazione. Il prezzo e’ stato troppo alto. Ho preferito recuperare la stima in me stessa e chiudere un matrimonio che in fondo non era mai stato veramente felice e costruttivo. Non posso quindi confermare la tesi accennata da Antonio secondo la quale un rapporto piacevole con i suoceri cela un matrimonio non forte, perche’ il mio rapporto con loro era pessimo tanto quanto la relazione con mio marito! 🙂

    #4592 Risposta

    Antonio Barbato

    Riprendo questo argomento perché mi è accaduto, per motivi professionali, di vedere un caso di estremo affiatamento suocera/genero, mentre la moglie/figlia sembrava quasi un’estranea. Per tutto il tempo che queste tre persone sono state alla mia presenza ho potuto notare che la suocera cinguettava col genero, rimproverava continuamente la figlia per il suo aspetto non molto curato e non perdeva l’occasione per sottolineare che una donna deve sempre badare a tenere desta l’attenzione del partner. Mi è parso, in quei momenti che avessi a che fare con un trittico Otto o Sei sessuale (la suocera) un Sette molto adulatore (il genero) ed una Quattro abbastanza remissiva (la figlia). Insomma, la cosa sembrava molto strana a tutti i presenti. Voi avete esperienza di situazioni analoghe??

    #4593 Risposta

    Fabio Costantini

    Caro Antonio,
    bel tema quello della suocera e soprattutto la possibilità di rincontrare caratteri simili. Mi viene in mente l’inizio dell’ articolo di Tom Condom che riporta una frase di Berne sul destino della nostra vita. E in questo destino che abbiamo scelto (copione) l’analisi delle persone che vi fanno parte è interessantissima. Io sono insieme alla mia compagna Eliana da 21 anni e di suocera ne ho avuta una sola, ed essendo un bel 2 non proprio integrato basta e avanza. Pronta a prendersi cura di tutti ma attenti a non riconoscerle il suo estremo sacrificio. I rapporti possono essere definiti cordiali ma ho una distanza di sicurezza di tutto rispetto. Non le ho mai dato del tu, nel corso del tempo le visite si sono diradate molto (abitiamo a circa 60 km di distanza). Il suocero è un 8 e rapporto tra noi non c’è mai stato, reciproco rispetto e ognuno fa la sua vita. Lui cacciatore io vegetariano, lui cattolico tradizionalista io ricercatore spirituale ‘aperto’, lui prima soldi io prima la realizzazione personale. Però mai una discussione o uno screzio, la buona educazione di entrambi ha funzionato !
    Dimenticavo di scrivere che sono un 6, credo sociale ma avrò modo di scoprirlo con esattezza a Firenze questo ottobre.

    #4594 Risposta

    Antonio Barbato

    Insomma, caro Fabio, la distanza di sicurezza del Sei in questo caso era più che una necessità!! In linea di massima ho notato che nella scelta del partner cerchiamo spesso qualcosa che ci ricorda il nostro genitore del sesso opposto, tuttavia, con i suoceri è diverso perchè pur essendo i genitori della persona che amiamo, non hanno con noi alcun collegamento. Ecco perché il caso di quel quasi rapporto a trois era stranissimo. Mi sembrava che l’uomo fosse quello che la mamma avrebbe scelto, se avesse potuto e mi sono ricordato che il Laureato non era un film immaginato, ma era basato su una storia reale. Questa cosa mi ha intrigato,perché spesso le suocere sono davvero molto carine nei confronti del genero o futuro tale. Non così si può dire del suocero che, come nel delizioso film il Padre della Sposa, troppo spesso vede il fidanzato della figlia come un intruso pericoloso. Srebbe proprio interessante leggere qualcoda da parte delle nostre frequentatrici sui rapporti nuora/suocero e nuora/suocero.

    #4595 Risposta

    Marina Pierini

    Io ho notato che alcune suocere non solo, sono molto carine col genero, ma cercano di manipolare certe situazioni così da far fare al genero quello che non sono riuscite a far fare ai loro mariti. Una sorta di vendetta trasversale, di accomodamento laterale e indiretto. Il poveretto spesso pur dicendo di no alla moglie, magari si sente costretto a dire di si alla suocera, viene avviluppato in un bozzolo di salamelecchi e complimenti che lo stordiscono e gli impediscono di capire veramente cosa accade. Questa cosa l’ho vista fare. Davvero. La cosa incredibile è che lui, sentitosi stupito e gratificato da tante attenzioni, e del tutto inconsapevole delle manipolazioni attorno a lui, ha finito con l’allontanarsi da una mamma un pò algida, fino al punto di schierarsi contro di lei, anche con fratelli e sorelle. Il “sistema” familiare, quando si arricchisce di nuovi componenti deve adattarsi a nuovi equilibri. Vi sono nuove pedine sulla schacchiera che devono assumere un ruolo, prendere una posizione nella nostra esistenza che concili con il tipo di “gioco” familiare che noi giochiamo e che in qualche modo concili anche con il gioco familiare dell’altro gruppo che subentra. Noi tendiamo a ripetere incessantemente lo stesso schema, ed è interessante vedere come spostiamo, riadattandoci, la nostra attenzione negativa da uno all’altro quando si rimescolano le pedine in campo. Che ne pensate?

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