HomePage › Forum › Forum ASS.I.S.E. › Un personaggio che mi incuriosisce molto.
Questo argomento contiene 6 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da Carla 13 anni, 2 mesi fa.
-
AutoreArticoli
-
Marina PieriniCarissimi tutti, da un pò di tempo a questa parte ho una curiosità che mi assilla. Mi è capitato negli ultimi mesi di guardare in tv varie interviste e flash su dichiarazioni di Rita Levi Montalcini. Non so perchè, forse perchè si tratta di un fisico, forse perchè è così magra e longeva, non so, ma all’inizio avevo pensato che fosse un tipo 5. Eppure….eppure lei dichiara di essere una donna che dorme pochissimo, che lavora tanto, che guarda sempre al futuro…una donna che si è ribellata alle aspettative familiari, non si è sposata per darsi completamente alla sua carriera…per non parlare poi del fatto che da quando è stata eletta senatore a vita non ha mancato una volta di presentarsi quando il suo voto era importante per sostenere i suoi ideali…insomma mi sembra una persona che spende molte energie e guarda con troppo ottimismo al futuro per essere un 5. Voi che ne pensate??? Mi aiutate a trovare il bandolo della matassa? potrebbe essere un bel 7 o un bel 3??
CarlaCara Marina,
quello che mi colpisce di più di Rita Levi Montalcini, oltre ai suoi occhi sfavillanti e pieni di energia, è il suo portamento “rigido”, la cura che ha nell’abbigliamento e nella pettinatura, i gioielli che porta (anelli, collane, etc.). Tutto questo mi fa immediatamente pensare ad una personalità di “perfezionista”, secondo le osservazioni fatte nell’ambito della bioenergetica, e quindi ad una personalità di tipo Tre, secondo l’Enneagramma. Ho letto anni fa un testo divulgativo sulle “cinque ferite” individuate dalla bioenergetica. Non so se lo conosci, si tratta del libro di Louise Bourbeau su “Le cinque ferite e come guarirle”. L’autrice parla della “ferita da ingiustizia”, riferendosi ad una personalità legata forzatamente al bisogno di ottenere successo per essere riconosciuta. Secondo la bioenergetica, come spiega Bourbeau, questa “ferita”, avuta nell’infanzia, dà un’impronta molto riconoscibile al corpo della persona, che appunto assume un atteggiamento rigido e “supecontrollato” in tutto, perchè tutta la sua energia vitale va nel conseguimento di risultati. Mi ricordo vagamente anche di aver visto la scrittura della Levi Montalcini, che rimandava l’immagine di un io dotato di forte autostima ed energia, proprio l’opposto del “sentirsi piccolo nel mondo” che ha invece dentro di sè un Enneatipo Cinque.
Marina PieriniEppure quello che scrivi mal concilia con le indicazioni che ci da l’enneagramma. la tua analisi del personaggio mi sembra abbastanza vicina a quella che ho avuto io, il punto è che un 3 non si ribella alle richieste familiari ed a ciò che ci si aspetta da lui. Al contrario, si adegua al punto tale da “aderire”perfettamente al modello atteso. Lei invece è stata una ribelle, il padre la voleva docile e devota sposa di qualcuno ma la Montalcini non si è voluta sposare e si è ribellata alle aspettative familiari….dunque…avevo pensato anche io al 3 ma non posso ignorare queste informazioni che l’enneagramma ci da….potrebbe essere un 7 con una buona connessione 1?
Marina Pierinimadonna che cosa orrenda e sgrammaticata che ho scritto…scusate…è che mentre cucino devo tenere a bada il piccolo nano monello e non riesco a fare bene anche questo…
CarlaCara Marina, stavo pensando, in questi giorni, a quello che hai scritto…. ho pensato all’ambiente di provenienza della Levi Montalcini, l’alta borghesia colta, credo torinese, dove poteva succedere che una ragazza, negli anni della gioventù della Montalcini, potesse frequentare l’Università e arrivare fino alla laurea, ambiente d’élite e molto benestante, dove s’incontravano personaggi d’eccezione, intellettuali ed artisti….certo questo può spiegare, ad esempio, l’immagine molto curata. lo stile, la distinzione con cui sempre si presenta la Montalcini, pur non appartenendo al tipo Tre.
Il Sette va senz’altro bene come Tipo per una scienziata, la curiosità , il pensiero veloce ed intuitivo, il gusto per il nuovo, l’ottimismo…penso a Leonardo da Vinci, appartenente a questo Tipo, ed al museo a lui dedicato presso il castello di Clos-Lucé, ad Amboise, che ho avuto la fortuna di visitare, con l’esposizione delle macchine e marchingegni teatrali che aveva costruito per Francesco I . Davvero impressionante, quello che può uscire dall’inventiva geniale di un Sette! Però poi mi viene in mente anche Margherita Hack, altra scienziata eccelsa, per la quale si può pensare l’appartenenza al “mondo del Sette”, secondo me, probabilmente di simile estrazione sociale altoborghese, stessi occhi sfavillanti e pieni di energia, spesso accesi da un’espressione direi “divertita”, ma quanto diversa dalla Montalcini, nel modo di proporsi all’esterno! Margherita Hack sembra infischiarsi bellamente di mode e parrucchieri e si propone nella sua sempicità, sicura del valore della sua persona e forte delle esperienze e dei successi di tutta una vita di studi e ricerche…
Marina PieriniCara carla…non ho ascoltato molte interviste della Hack e nemmeno mi è capitato di sentirla parlare di sè stessa, così ho veramente pochissimi elementi per orientarmi in una qualunque ipotesi sul suo carattere. Leonardo era un tipo sette e lo testimoniano non solo le molteplici opere in svariati campi della creatività e dell’arte, ma anche il fatto che la maggior parte dei marchingegni da lui disegnati non funzionano 🙂 insomma una testa piena di idee sempre nuove ma pochi progetti veramente compiuti. Comunque appena riesco, mi cerco su youtube qualche intervista della Montalcini in cui si racconta…magari ti posto qui il link e vediamo se ci porta nuovi elementi…che ne dici??
CarlaGrazie, Marina, le vedrò volentieri.
Ciao! Carla -
AutoreArticoli